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PROMOZIONE

Vinitaly riparte dalla Cina: da domani al 6 aprile, a Chengdu, per tornare a far volare il vino ital

Nel 2020 export poco sopra i 100 milioni di euro, ma l’inizio 2021 (+62%) è promettente. Obiettivo: promozione e formazione

Dopo la prima tappa in Russia, la roadmap 2021 di Vinitaly prosegue in Cina, un mercato che vede le esportazioni tricolori nel 2020 superare di poco i 100 milioni di euro, con una quota del 6,3%, il potenziale di crescita è notevole. Veronafiere inaugura domani, a Chengdu, il nuovo calendario della promozione internazionale firmato Vinitaly nel Paese del Dragone, con un fuorisalone all’Intercontinental Hotel. Quattro giornate, dal 3 al 6 aprile, dedicate interamente al business e alla formazione dei professionisti del settore vitivinicolo, con quattro Consorzi, 700 etichette, otto dei primi dieci gruppi vitivinicoli in Cina per fatturato e 10 masterclass in programma. L’obiettivo - ovviamente - è accompagnare e supportare le aziende italiane, facendo scoprire a importatori, distributori e canale Horeca cinesi la varietà e l’eccellenza del vino made in Italy.
Dopo il brusco crollo del 2020, nel 2021 gli ordini cinesi si sono rimessi in moto: secondo l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base dogane, tra dicembre 2020 e gennaio 2021, l’import di vino italiano dalla Cina ha registrato una crescita del +62% sul bimestre precedente. Un incremento ancor più significativo se si considera come, nello stesso periodo, la domanda globale cinese di vino abbia fatto segnare un ulteriore trend negativo (-5,6%).

“Vinitaly - spiega Giovanni Mantovani, dg Veronafiere - è un brand di riferimento internazionale per il vino italiano. Dal 1998 contribuiamo con eventi b2b e educational alla promozione del nostro prodotto in Asia, favorendone la conoscenza, insieme a quella del lifestyle che caratterizza l’Italia nel mondo. Quello di Chengdu è soltanto il primo degli appuntamenti di Vinitaly 2021 in Cina. A giugno 2021 saremo nei nuovo Expo dello Shenzhen World Exhibition & Convention Center per “Wine To Asia”, e poi ancora a Pechino, Qingdao e Chongqing, a settembre, per la quarta edizione del “Vinitaly China Roadshow”. Si tratta di tappe che vanno ad inserirsi nel quadro di una più ampia roadmap globale 2021, che comprende “OperaWine” con la rivista cult Usa “Wine Spectator” a giugno , Wine South America in Brasile a settembre e Vinitaly Special Edition in ottobre, a Verona”.
Al fianco di Vinitaly a Chengdu ci sarà l’Agenzia Ice, con il suo ufficio di Pechino, partner fondamentale dell’evento insieme al Consolato Generale d’Italia a Chongqing e alla Camera di Commercio italiana in Cina. “Come da tradizione - commenta Gianpaolo Bruno, direttore Ice Pechino - in primavera si riuniscono a Chengdu i più importanti professionisti del mondo del vino della Cina. E in questa occasione siamo onorati di avere con noi Fongyee Walker. Si tratta della prima volta che un Master of Wine partecipa ufficialmente ad una masterclass non legata a un brand, ma all’Italia, dal titolo “The Elegance of Italian Whites: an exploration of the lighter side of Italian wines”.
Oltre agli incontri b2b, che sfruttano anche le potenzialità digitali della mini-app WeChat, protagonista del fuorisalone resta la formazione, in collaborazione con le due più importanti scuole di educazione al vino in Cina: Grapea e Dragon Phoenix. In programma anche la prima masterclass sui vini naturali mai tenuta a Chengdu, realizzata in partnership con alcuni importanti produttori cinesi come Silver Heights e con Ziran, l’associazione più influente di importatori cinesi specializzati in questo settore.

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