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PER LA GIOIA DEI GOURMET

Tartufo tutto l’anno? Nasce una teca per il “gioiello” che riproduce il microhabitat del bosco

Mix di design e funzionalità, è il progetto di Appennino Food Group che mantiene il tartufo alla giusta temperatura e umidità con gli ultrasuoni

Un mix di design e funzionalità che mantiene il tartufo alla giusta temperatura e umidità, grazie a un sistema di ultrasuoni che, scindendo la molecola dell’acqua, la rende leggera e crea quella sorta di “nebbiolina” che accarezza il tartufo, ne conferisce il giusto equilibrio e soddisfa un bisogno di questo fungo, considerando che è costituito per l’80% di acqua, all’interno di una teca realizzata in krion, materiale antibatterico, non poroso, che può essere usato a contatto con i cibi, eco-friendly perchè 100% riciclabile e dall’elevata resistenza agli attacchi di sostanze, e che agisce al pari di un frigorifero capace di ricreare perfettamente il microhabitat del bosco consentendo così al tubero di vivere e mantenersi come se fosse in natura, rispettandone al massimo le caratteristiche. L’Italia è l’unico Paese al mondo dove si sviluppano la maggior parte delle specie di tartufi commestibili, sia in termini di varietà che di quantità durante tutto l’anno, e per la gioia dei gourmet, Appennino Food Group, terza impresa italiana del settore e unica Società per Azioni, lancia un progetto b2b innovativo fornendo ai ristoratori uno strumento per conservare il pregiato prodotto made in Italy.
Dopo anni di studio, ricerca e soprattutto di osservazione del pregiatissimo prodotto, il progetto - sviluppato in collaborazione con Italproget, società umbra tra le aziende leader nella produzione di vetrine refrigerate e arredi personalizzati - permette ai ristoratori non solo di conservare il tartufo fresco, ma anche di mostrare questo prezioso fungo ipogeo ai propri clienti come se fosse un gioiello. Il tartufo può essere così scelto direttamente dal cliente che può osservarne il colore, lasciandosi guidare dal profumo inebriante. “Uno strumento che mantiene il prodotto come se fosse appena colto consentendo al fungo di mantenere le sue proprietà organolettiche e l’inconfondibile aroma - spiega Luigi Dattilo, fondatore di Appennino Food Group - e grazie a questo microhabitat il tartufo può essere anche trasportato dovunque”.
Il primo ristorante ad aver scelto la novità è La Scogliera a La Maddalena, e al momento sono state prodotte 20 vetrine refrigerate, di cui 5 destinate al mercato di Hong Kong, 5 a Riad e le restanti 10 per l’Italia e l’Europa (il prodotto non è in vendita, ma in comodato d’uso, ndr).
Esistono cinque varietà di tartufo che possiamo degustare tutto l’anno. Ora è tempo di tartufo nero d’estate o scorzone disponibile da maggio fino a ottobre, il più comune e il più usato grazie anche alla sua versatilità in cucina. Da settembre a dicembre troviamo il tartufo nero uncinato il cui odore ricorda quello delle nocciole ed è più gradevole e intenso di quello del tartufo nero estivo dal quale deriva. Stesso periodo anche per il tartufo bianco, il diamante della gastronomia, il tartufo per eccellenza, il più pregiato e ricercato tra tutte le tipologie. Da novembre a marzo è la volta del tartufo nero dolce o nero pregiato, il più noto e nobile tra i tartufi neri, le sue note aromatiche tendono alla cioccolata fondente o al brandy. Infine il tartufo bianchetto è reperibile da gennaio ad aprile, considerato come il “fratello minore” del bianco, meno conosciuto, dal gusto intenso e un po’ “sfacciato”, spiccatamente agliaceo.

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