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VINO, RISTORAZIONE E CRITICA

Unite nel segno dell’eccellenza: la Franciacorta “Destination Partner” del gruppo Michelin

Il territorio, tra i più prestigiosi della spumantistica italiana, ospiterà, per i prossimi tre anni, la presentazione della Guida Michelin

Unite nel segno dell’eccellenza, che le cantine del territorio ricercano nella produzione dei vini e nella gestione di vigneti, società e ambiente, e che la critica cerca nella ristorazione italiana: la Franciacorta, territorio tra i più prestigiosi della spumantistica italiana, è la “Destination Partner” scelta dal gruppo Michelin (che controlla anche il 100% anche il prestigioso “The Wine Advocate”, ndr), con il territorio lombardo che, dunque, per i prossimi tre anni, ospiterà la presentazione della Guida Michelin (il 23 novembre 2021 il lancio della Guida Michelin Italia 2022, anche in diretta streaming, ndr), pubblicazione che costituisce uno dei maggiori riferimenti internazionali per la valutazione della qualità dell’offerta di ristorazione. Un’alleanza, quella tra Franciacorta e Michelin, siglata nel segno di una condivisione profonda sul piano della valorizzazione enogastronomica, come su quello dell’approccio ambientale sostenibile.
“La Franciacorta - commenta il presidente del Consorzio del Franciacorta, Silvano Brescianini - è orgogliosa di poter ospitare i protagonisti della migliore qualità culinaria italiana: i cuochi. Dobbiamo moltissimo alla ristorazione che rappresenta il meglio dell’esperienza gastronomica tricolore. I nostri vini trovano in questi ambasciatori del gusto e del “made in Italy” preziosi alleati nelle tavole più importanti nel mondo. Ancor più, dopo aver passato il terribile periodo di chiusura, abbiamo il piacere di brindare e festeggiare le stelle in Franciacorta accogliendole con gratitudine ed amicizia. Ringrazio Michelin per aver individuato la Franciacorta come destinazione dove annunciare il risultato di un anno di ricerca dell’eccellenza, che da sempre è l’obiettivo primario dei viticoltori franciacortini”.
“La storia della Guida Michelin è una storia di viaggio. Siamo felici di questa partnership - dichiara Marco Do, Direttore Comunicazione Michelin Italiana - che vedrà la Franciacorta come sede delle prossime tre edizioni della Guida Michelin. Questo territorio è la cornice ideale per continuare il nostro viaggio alla scoperta dei prodotti vitivinicoli di una terra dalla lunga tradizione e della sua unicità che l’ha resa una delle ambasciatrici del Made in Italy nel mondo”.
Franciacorta è sinonimo internazionale di cultura del vino, di rispetto ed ascolto del territorio: la partnership con l’azienda Michelin, spiega una nota, è un riconoscimento importante che va nella direzione di premiare il grande impegno di questa terra e la sua denominazione per la promozione del made in Italy nel mondo. I 19 comuni che compongono l’area della Franciacorta sono fortemente connotati da un passato e un presente ricchissimi a livello enogastronomico. La tradizione viticola affonda le sue radici nel lontano Cinquecento con le curtes francae ed approda ai vini “mordaci” del XVI secolo. In questo ambiente, sulle colline, è nata infine la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg) italiana dedicata al metodo Franciacorta, emblema di una terra da sempre vocata alla viticoltura, forte anche della vicinanza del Lago d’Iseo, che mitiga le escursioni termiche.
Accanto al cuore pulsante rappresentato dal vino, la variegata geografia gastronomica coniuga i sapori della cucina contadina di carni dell’entroterra con quella di pesce delle aree lacustri. Anche sul fronte della transizione green, la Franciacorta ha saputo rispondere con prontezza, perfezionando una viticoltura leader nella sostenibilità, con produttori impegnati in un’agricoltura sempre più attenta a minimizzare gli impatti ambientali, migliorando la biodiversità funzionale nell’ecosistema vigneto.

Focus - La Guida Michelin: storia e tratti distintivi
La Guida Michelin, che fu originariamente concepita con l’intenzione d’incoraggiare gli automobilisti a mettersi in viaggio, nasce nel 1900 in Francia da un’idea dei fratelli André ed Édouard Michelin, fondatori dell’omonima azienda di pneumatici. Per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che era spesso aleatorio o addirittura avventuroso i fratelli Michelin creano un volumetto per il viaggiatore, contenente mappe, procedure per cambiare una ruota, stazioni di servizio e una lista d’indirizzi in cui mangiare e pernottare la notte.
Preso atto del crescente interesse per la buona tavola, i fratelli Michelin reclutano un’équipe di “avventori misteriosi” - o ispettori come vengono definiti oggi - per visitare e recensire anonimamente i ristoranti. Nel 1926 la guida inizia ad assegnare le stelle agli indirizzi di alta cucina, evidenziandoli inizialmente con una sola stella. Dopo cinque anni, viene introdotta la scala attuale: una, due, tre stelle.
Il significato delle stelle:
3 Stelle - Una cucina unica. Merita il viaggio!La cifra di un grandissimo chef! Prodotti d’eccezione, purezza e potenza dei sapori, equilibrio delle composizioni: la cucina qui assurge al rango d’arte. I piatti, perfettamente realizzati, si ergono spesso a classici.
2 Stelle - Una cucina eccellente. Merita la deviazione! I migliori prodotti esaltati dalla competenza e dall’ispirazione di uno chef di talento che “firma” con la sua squadra piatti eterei ed evocatori, talvolta molto originali.
1 Stella - Una cucina di grande qualità. Merita la tappa! Prodotti di prima qualità, finezza nelle preparazioni, sapori distinti, costanza nella realizzazione dei piatti.
Nella restante parte del XX secolo, grazie al suo approccio unico basato su visite anonime e al suo linguaggio universale che si esprime attraverso i pittogrammi che la rendono capace di comunicare in tutto il mondo, la guida Michelin diventa un best-seller e il riferimento della gastronomia mondiale.
Fedele al suo obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio, in 120 anni di storia la Guida Michelin ha saputo evolversi segnalando le migliori tavole capaci di offrire esperienze gastronomiche gratificanti ed indimenticabili. La prima selezione italiana risale al 1956 e, quest’anno, verrà presentata l’edizione n. 67.
Negli anni la diffusione della Guida si è estesa e oggi copre 37 paesi: Andorra, Austria, Belgio, Brasile, Corea del Sud, Cina, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, Francia, Italia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Macao, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, San Marino, Singapore, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Taiwan, Thailandia, Ungheria.
I ristoranti stellati nel mondo sono oltre 15.700. Le stelle nel mondo sono 3.144, delle quali 134 tre stelle, 465 due stelle, 2.545 una stella. Le stelle verdi in totale sono 302. La Lombardia continua ad essere la regione più premiata dalla Guida Michelin, con 59 ristoranti: 3 tre stelle, 6 due stelle, 51 una stella.

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