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LA RIFLESSIONE

“Primum Familiae Vini”: “siamo innovatori, con ragioni e valori diversi da quelli finanziari”

Le parole di Paul Symington, che guida l’associazione che riunisce 12 delle più importanti cantine a guida familiare del mondo

“Business in business”, perchè i conti devono quadrare, sempre. Ma spesso il valore delle imprese è fatto anche di valori che vanno ben oltre quelli economici. E questo vale soprattutto per le aziende a conduzione familiare, le cui storie di impresa si intrecciano, più che in altri casi, a storie di persone, idee, investimento nei territori. In special modo quando si parla di vino, e di grandi dinastie vinicole, come quelle rappresentate dalle 12 cantine di “Primum Familiae Vini”, associazione che riunisce realtà come le italiane Marchesi Antinori e Tenuta San Guido, le francesi Baron Philippe de Rothschild, Joseph Drouhin, Domaine Clarence Dillon, Pol Roger, Famille Perrin e Famille Hugel, la tedesca Egon Müller Scharzhof, le spagnole Torres e Vega Sicilia, e la portoghese Symington Family Estates. Ed è stato proprio Paul Symington, presidente delle “Primum Familiae Vini” - nella consegna del Premio “La famiglia è sostenibilità” 2021 da 100.000 euro, andato alla famiglia Strick, proprietaria della Maison Bernard di Bruxelles, il più antico laboratorio di liuteria d’Europa e restauratore di inestimabili Stradivari - a rimarcare il valore di essere ad un tempo imprese e famiglie: “siamo innovatori; siamo quelli che non hanno voluto rinunciare all’importanza della proprietà familiare. La tentazione di vendere a grandi aziende può essere molto forte e molti si arrendono, ma noi abbiamo ragioni e valori, diversi da quelli puramente finanziari, per andare avanti. È essenziale alimentare ideali più ampi, come l’orgoglio per la tradizione vinicola di famiglia, con una determinazione a tramandare i nostri vigneti in una forma migliore rispetto a quando li abbiamo ricevuti. In altre parole, agire come custodi per qualcosa che è più grande di noi come individui”.
Symington ha poi citato uno studio Mckinsey che dimostra che mentre uno straordinario 85% del Pil globale è generato da aziende familiari solo il 16% continua in una seconda generazione. Valori come la sostenibilità e la responsabilità sociale devono essere su un piano di parità con gli obiettivi finanziari
se si vuole garantire la continuità familiare. Inoltre, ha sottolineato come la cessione di un’azienda vinicola familiare causi una perdita significativa: “una tradizione familiare sparisce e con lei il ricordo di uomini e donne che sono stati vicini al territorio, che hanno una conoscenza generazionale dei vigneti e della vinificazione, e l’anima dell’azienda e i suoi vini possono essere danneggiati. Noi di “Primum Familiae Vini” non siamo la vecchia guardia - ha concluso Symington - siamo la nuova guardia”.

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