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DALL’8 AL 13 APRILE

Tra vino & design, le “Nuove Cantine italiane. Territori e Architetture” in mostra a Verona

“Casabella” e Veronafiere/Vinitaly raccontano i progetti d’eccellenza firmati da celebri architetti che coniugano produzione, innovazione e bellezza

Dalla Cantina Podernuovo, la “Bulgari Winery” di Alvisi Kirimoto a Palazzone a San Casciano dei Bagni in Toscana, all’avveniristica Cantina Antinori nel Chianti Classico firmata da Archea Associati nel cuore del Gallo Nero, dalla Cantina Pacherhof progettata dallo studio Bergmeisterwolf a Novacella in Alto Adige, alla Cantina Gorgo frutto di un progetto di ampliamento e recupero a Custoza dell’architetto Bricolo Falsarella, dalla Cantina del Bruciato della Tenuta Guado al Tasso progettata da asv3-officina di architettura e Fiorenzo Valbonesi per Marchesi Antinori a Bolgheri, alla Cantina Pizzolato firmata dallo studio Made associati a Villorba a Treviso, dal progetto di Markus Scherer per Nals Margreid a Nalls tra i vigneti altoatesini, alla Cantina dei 5 Sogni architettata da Matteo Clerici - Fondamenta - hus nelle Langhe, da Feudo di Mezzo, la cantina sull’Etna della griffe siciliana Planeta firmata da Santi Albanese e Gaetano Gulino, alla Distilleria Puni dell’architetto Werner Tscholl ancora in Alto Adige, fino alla Cantina Masseto, “tempio” del Masseto a Bolgheri ideato dallo studio Zitomori. Sono queste le “Nuove Cantine italiane. Territori e Architetture” raccontate da “Casabella” in collaborazione con Veronafiere-Vinitaly, in una mostra a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino, che, dall’8 al 13 aprile in occasione di “Vinitaly n. 54”, espone nella splendida cornice settecentesca di Palazzo Balladoro - Banca Passadore, 11 progetti d’eccellenza che coniugano vino e design, tecnologia e innovazione, con la bellezza.
In diversi Paesi, Italia inclusa, si va diffondendo la convinzione che sia opportuno e profittevole trasformare i luoghi di produzione del vino come richiesto dalla evoluzione delle tecniche e come suggerito dal sempre più accentuato diffondersi dell’interesse per tutto ciò che il vino riassume, il piacere che porta suscitando la curiosità per la sua origine, per i modi in cui lo si produce, le costruzioni nelle quali lo si lavora e gli ambienti dove la vite viene coltivata. Questo processo è quello di cui si occuperanno la mostra, ma anche il convegno “Undici cantine italiane. Architetti e territori”, organizzato a Verona dalla rivista “Casabella” (8 aprile). E dopo Verona, la mostra, che si snoda dalle Langhe alla Maremma, passando per Veneto, Piemonte, Alto Adige, Toscana e Sicilia, con i progetti in esposizione raccolti in una pubblicazione edita da Electa (2022, pp. 144 , prezzo di copertina 30,40 euro), sarà in tour a Bra (19 maggio-5 giugno), Bressanone (27 ottobre-5 novembre), Firenze (febbraio-marzo 2023) e Ravenna (aprile 2023).

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