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MERCATO ENOICO

Vino e gdo in Italia: nei primi 6 mesi 2022 vendite giù per vini fermi (-6,9%) e spumanti (-8,4%)

Dati Iri analizzati da WineNews. Leggero miglioramento rispetto ai dati di aprile, ma sui prezzi si iniziano a sentire inflazione e aumento dei costi
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Vino e gdo in Italia: nei primi 6 mesi 2022 vendite giù per vini fermi e spumanti

Migliora leggermente rispetto ai primi 4 mesi dell’anno, ma resta in territorio nettamente negativo il trend della vendita di vino nella grande distribuzione italiana. Dove ha iniziato a farsi sentire anche il rincaro dei costi di produzione e, di conseguenza, l’aumento dei listini. Se fino ad aprile 2022, come vi avevamo raccontato, il calo era stato del -10,7% in valore e del -11% in volume sullo stesso periodo 2021, i dati al giro di boa di metà 2022 parlano, per la categoria dei vini fermi, di un -6,9% in valore sulla prima metà dello scorso anno (a quota 1,09 miliardi di euro) e di un -8,4% n volume (a 347 milioni di litri). E arrancano ancora di più spumanti e Champagne, in calo del -8,4% a valore (280 milioni di euro) e del -9,4% in volume (42,4 milioni di ettolitri). A dirlo i dati Iri, relativi al periodo gennaio-giugno 2022, analizzati da WineNews, che continuano a testimoniare quello che tutti gli operatori si aspettavano, ovvero un calo fisiologico delle vendite di vino in supermercati, ipermercarti, libero servizio piccolo e discount, dopo il boom alimentato dai periodi di lock-down, e la ripresa abbastanza robusta e consolidata dei consumi fuori casa. Dai dati, però, emerge un calo, almeno in volume, e tutto imputabile ai vini fermi, anche rispetto al 2019, anno spesso preso come riferimento “reale” perchè ultimo prima della pandemia. Nel complesso, infatti, vini e spumanti, nella prima metà 2022 sullo stesso periodo 2019, fanno segnare un +1,5% delle vendite, ma con il vino fermo (che rappresentata la stragrande maggioranza del mercato) a -1,2%, contro un +30,5% degli spumanti. Da segnalare, guardando ancora ai dai Iri, che ha iniziato a farsi sentire, come previsto, l’effetto dell’inflazione e del rincaro dei prezzi di materie prime, energia e trasporti, come sembra mostrare l’indice dei prezzi, che da aprile, ad oggi si è sempre mantenuto sopra i 100 punti, con picchi anche di 115 punti per il vino fermo in bottiglia da 0,75 litri, e di 107 per le bollicine.. Con una seconda metà dell'anno, tutta da scrivere.

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