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ECONOMIA

Dopo la Gdo, il vino frena anche sull’online: in calo (-7,2%) i ricavi di Callmewine

L’e-commerce controllato da Italmobiliare chiude il primo semestre 2022 a 7,7 milioni di euro. Finita la pandemia, i consumi tornano fuori casa
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L’e-commerce del vino (ph: Rodnae productions via Pexels)

Negli ultimi due anni, quelli segnati dalla pandemia di Covid-19, e quindi dai lockdown, dalle chiusure di bar e ristoranti e dalle limitazioni ai viaggi internazionali, l’economia del vino ha poggiato su due colonne: la Gdo e l’e-commerce specie nella fase più acuta della crisi sanitaria. Con il ritorno alla normalità, com’era facile immaginare, la curva dei consumi fuori casa è tornata a salire repentinamente, erodendo per forza di cose quote proprio alla Gdo e alle vendite online. Che, con i suoi player principali - da Tannico a Vino.com, da Bernabei a Callmewine, da Xtrawine a Etilika - avevano chiuso il 2021 in crescita del 40%. Dopo il calo delle vendite in Gdo nel primo semestre 2022 (-6,9% per i vini fermi e -8,4% per gli spumanti), certificato dai dati Iri analizzati da WineNews (qui l’articolo completo), a raccontare la frenata delle vendite di vino online sono i dati, sempre sui primi sei mesi 2022, di Calmewine.
L’e-commerce controllato al 60% dalla holding Italmobiliare della famiglia Pesenti, che alla fine del 2020 investì 13 milioni di euro, dopo aver toccato i 20 milioni di euro di fatturato nel 2021, ha chiuso con ricavi pari a 7,7 milioni di euro, il 7,2% in meno del primo semestre 2021, quando i ricavi si attestarono invece a 8,3 milioni di euro. Incoraggianti, comunque, i dati relativi al secondo trimestre, chiuso con un +5,4% sullo stesso periodo del 2021.
Il margine operativo lordo è negativo per 1,1 milioni di euro, in contrazione principalmente per la crescita dei costi fissi a sostegno del piano di crescita della società, che comprendono anche la seconda campagna pubblicitaria televisiva di Callmewine. La perdita netta del semestre è pari a 0,9 milioni di euro, con gli ammortamenti più che bilanciati dall’impatto positivo dell’adesione al consolidato fiscale. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022 è positiva per 0,5 milioni di euro, con una generazione di cassa negativa del periodo per 3 milioni di euro, riconducibile sia al risultato negativo del periodo sia alla crescita del capitale circolante per 2,1 milioni di euro, dovuto alla normale stagionalità del business e alla scelta di incrementare il magazzino, considerata l’incertezza legata all’approvvigionamento di alcune tipologie di vino.

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