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14 unità di alcol a settimana, meglio se intervallate da un giorno di stop, sia per gli uomini che per le donne: ecco le nuove linee guida governative sul consumo di alcol per Inghilterra e Galles, secondo cui non c’è alcun beneficio nel vino rosso

Per la prima volta dopo 20 anni, Inghilterra e Galles hanno delle nuove linee guida governative in termini di consumi alcolici. Come anticipato ieri, il chief medical officer britannico, Dame Sally Davies, ha messo nero su bianco una “scottante” verità: non c’è nessun beneficio nel bere vino rosso, neanche in piccole quantità.
Il limite di unità alcoliche consigliate, invece, diventa di 14 a settimana, per la prima volta sia per gli uomini che per le donne (erano 3-4 al giorno nelle linee guida del 1995 per gli uomini e 2-3 per le donne), intervallati da un giorno almeno senza alcol. Per farsi un’idea, come ricorda il Drinkaware charity, un bicchiere da 175 ml di vino vale 2,3 unità alcoliche.
Un taglio importante, quello deciso da Dame Sally Davies, che sottolinea come il legame tra consumo di alcol e certi tipi di cancro sia molto più chiaro oggi che negli anni ’90, ed anche come molti studi dimostrino il calo di certe malattie in chi consuma meno di 14 unità alcoliche alla settimana. Critico l’organismo di autoregolamentazione dell’industria delle bevande, il The Portman Group, che, per bocca del ceo Henry Ashworth, ha ricordato come “una delle cose più sorprendenti sia il fatto che le linee guida siano le stesse per donne e uomini, e così agli uomini inglesi viene consigliato di bere assai meno delle media europea. Le linee guida governative sono importanti per fare scelte informate, ma più di 4 adulti su 5 sono già al di sotto di queste linee guida”.

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