“La qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore”. Ecco Luca Maroni, la sua indagine nel vino. Partito da una domanda, lui che a 24 anni era astemio, con un quesito difficile: che lo ha portato ad essere uno dei punti di riferimento nel settore vinicolo. Otto anni per arrivare ad un metodo scientifico in grado di dare sistematicità alla ricerca del frutto uva nelle bottiglie. Uno studio approfondito del mondo del vino che caratterizza oggi tutte le sue opere, appassionando i consumatori e stimolando i produttori. Anche i giovani seguono il metodo di Luca Maroni, entrando nel bicchiere senza riverenze di sorta, alla ricerca immediata della piacevolezza. Gli ultimi dati statistici ci dicono che i ragazzi stanno riscoprendo la tradizione del vino, ma si orientano verso gusti che risultino gradevoli. La “filosofia” di Luca Maroni va da anni in questa direzione, dopo aver aperto una breccia nel mondo della degustazione.
Basta guardare un po’ di numeri sull’opera dell’analista sensoriale romano per accorgersi che ha ottenuto molti risultati. L’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2002 e la Guida dei Vini Italiani 2002, ricche di migliaia di valutazioni e schede analitiche sulla produzione di vino italiana, sono diventate indispensabili compagne nella scelta delle bottiglie, ma anche attente opere di analisi e suggerimenti per i produttori. Il suo www.sensonline.com , portale del vino più ricco del mondo (stando allecifre di Maroni, è frequentato da oltre 200.000 visitatori ogni mese, ndr), che accedono in modo assolutamente gratuito all’immensa banca dati di Luca Maroni.
Ma quale è il segreto del successo dell’opera di Maroni ? La chiarezza e la scientificità del suo metodo, rivelato e spiegato in modo esauriente in un libro La Piacevolezza del Vino (Sperling & Kupfer, Lire 26.000). La teoria è semplice: "in ogni uva ben coltivata, ben maturata, ben raccolta e fermentata, è nascosta - spiega Maroni - la potenzialità di un buon vino, di un vino delizioso, capace di piacere a tutti senza che ci sia bisogno di arrampicarsi sugli specchi lessicali di astruse metodologie di giudizio e classificazione. Questa potenzialità sarà tanto più realizzata quanto più il risultato finale saprà mantenere le qualità intrinseche e la piacevolezza del frutto da cui proviene. Ecco perché il vino-frutto (espressione, sintesi e bandiera del lavoro di Maroni) sarà il vino migliore. E il più piacevole. Universalmente. Come l’uva da cui ha preso vita.
Il teorema di Maroni è tutto nell'affermazione che “la qualità del vino è direttamente proporzionale alla consistenza, all’equilibrio, all’integrità del suo gusto”. Consistenza, ovvero insieme delle sostanze che costituiscono il vino, la sua ricchezza, il suo estratto, la sua polpa. Equilibrio, ovvero la giusta proporzione tra le sensazioni gustative di base, ovvero dolcezza da un lato e acidità e amarezza (assenza di difetti enologici) e “novità” (assenza di ossidazione) per il palato con cui il gusto del frutto d’origine è percettibile nel vino. Dalla valutazione, esprimibile anche numericamente, di questi tre parametri si definisce, con una semplice somma, il valore del vino, senza che ne risultino inspiegabili conflittualità con il suo grado di piacevolezza. Colti questi essenziali concetti di base, ogni persona può trasformarsi in un critico degustatore di vino. Il perché è evidente: il sistema è semplice, assimilabile da tutti, e vincente. Si afferma secondo logica. Tanto che il suo autore, l’ex astemio Maroni (classe 1961), è, tra l’altro, il compilatore della voce “vino-degustazione del vino” per la celebre Enciclopedia Treccani.
Le guide di Luca Maroni
Il 2001 ha portato anche la Guida dei Vini Italiani e dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni. I due libri, considerati ormai come pubblicazioni di riferimento nel vasto panorama dell’editoria di settore, si arricchiscono quest’anno di importanti ed esclusive novità. A spiccare sulle altre è l’introduzione di una nuova voce all’interno della scheda classica della Guida dei Vini: l’abbinamento vino/cibo. L’opera, per dirla con Maroni, “analizza e ordina i vini delle migliori aziende produttrici italiane secondo la loro piacevolezza”. Per capire poi come la Guida dei Vini sia un vero e proprio vademecum per i consumatori di vino, basta osservare qualche dato numerico: 13.898 vini valutati, 18.011 abbinamenti cibo/vino, 1.985 aziende produttrici, 142 pagine di indici oltre a 47.768 valutazioni gustative.
Dedicato, invece, al fior fiore della produzione, è l’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2002. L’opera (edizione n. 9) ha 472 vini fuoriclasse in Italia, provenienti da 283 produttori: “certamente i migliori vini di sempre quelli quest’anno proposti e testati. Vini ormai costantemente performanti su standards di qualità analitica così pregiata da risultare universalmente piacevoli all’assaggio”. E, da quest’anno, la soglia di accesso nell’”Olimpo del vino” è salita a 80 punti. Dato ancor più significativo, se si pensa che i vini dell’Annuario 2002 sono 100 in più rispetto al 2001 (379). L'ennesima conferma di una positiva crescita della qualità del vino italiano. L’opera editoriale immortala, regione per regione, la migliore Italia del vino.
Questi alcuni dati, in sintesi, delle pubblicazioni:
- 472 vini premiati di 284 aziende, di cui100 vini bianchi (24,27%), 4 vini rosati (0,52%), 324 vini rossi (64,37%), 40 vini dolci (9,23 %), 6 vini spumanti (1,04%), 2 vini Prosecco (0,52%);
- tra 20 regioni italiane produttrici, le prime sei per riconoscimenti sono: Toscana, con 98 vini, Piemonte, con 85, Trentino Alto Adige, con 54, Friuli Venezia Giulia, con 39, Veneto, con 39, Sicilia, con 35 vini.
Luca Maroni: i vincitori dei premi
Miglior vino bianco
1 classificato - Idem 2000 Feudi di San Gregorio, 99 punti
(da uve Fiano di Avellino, Greco di Tufo ed altre bianche)
2 classificato - Pafoj Bianco 2000 Icardi, 96 punti
3 classificato - Campanaro 2000 Feudi di San Gregorio, 95 punti
Miglior Vino Rosso
1 classificato - Granato Foradori 1999, 98 punti (da uve Teroldego)
2 classificato - Serpico Feudi di San Gregorio 1999, 97 punti
3 classificato - Bricco del Sole 1999 Icardi, 96 punti
Miglior Vino Rosato
1 classificato - Valzer in Rosa Vigneti Pittaro, 87 punti (da uve Moscato Rosa)
2 classificato - Ros’aura Feudi di San Gregorio, 86 punti
3 classificato - Lapis Marchese Dora 1999, 84 punti
3 classificato - Villa Gemma Cerasuolo Masciarelli 2000, 84 punti
Miglior Vino Dolce
1 classificato - Privilegio Feudi di San Gregorio 1998, 99 punti
(da uve Fiano di Avellino)
2 classificato - Moscato Fior d’Arancio La Montecchia 1998, 98 punti
3 classificato - Abraxas Passito di Pantelleria 2000, 94 punti
Miglior Vino Spumante
1 classificato - Franciacorta Extra Dry Barone Pizzini, 81 punti
1 classificato - Franciacorta Saten Contadi Castaldi, 81 punti
Miglior Vino Spumante Rosé
1 classificato - Franciacorta Rosé Demi Sec Villa 1997, 80 punti
Miglior Vino Spumante Dolce
1 classificato - Petali Fazio 2000, 92 punti (da uve Moscato)
Miglior Prosecco
1 classificato - Prosecco Superiore Cartizze Primo Franco, 89 punti
(da uve Prosecco)
2 classificato - Prosecco Cartizze Foss Marai, 84 punti
Miglior Vino secondo l’indice di valor/prezzo
Isle’ Primitivo del Salento S.Orsola - Fratelli Martini 2000
(da uve Primitivo, Indice di Piacevolezza 86 punti, venduto a lire 10.000)
Miglior Vino secondo l’indice quali/quantitativo
Chianti Leonardo Cantine Leonardo da Vinci 2000
(da uve Sangiovese, Indice di Piacevolezza 87,
prodotto in oltre 2.000.000 bottiglie)
Miglior Vino secondo l’indice di acquistabilità
Montepulciano d’Abruzzo Citra 2000
(da uve Montepulciano, Indice di piacevolezza 75,
prodotto in 4.000.000 bottiglie, in vendita circa a lire 10.000)
Miglior produttore assoluto secondo l’indice quali/quantitativo totale
Feudi di San Gregorio
Indice di Piacevolezza medio nel bicchiere
Feudi di San Gregorio 90,6/100 su oltre 2 milioni di bottiglie prodotte
Premi Speciali Premio “Cru Uomo” 2001
Ex equo - Associazione Enologi Enotecnici Italiani e Attilio Scienza (motivazione: riconoscimento riservato ad un operatore tecnico del settore vitoenologico che con la propria azione ha contribuito ad innalzare il livello qualitativo essenziale del settore vitivinicolo acquisendo, applicando, diffondendo conoscenze preziose per accentuare nei fruitori la percezione della qualità del vino).
La graduatoria nazionale dei migliori produttori
(secondo l’indice quali/quantitativo totale)
1 - Feudi di San Gregorio - Campania
2 - Cantine Leonardo da Vinci - Toscana
3 - Antinori - Toscana
4 - Farnese - Abruzzo
5 - Citra - Abruzzo
6 - Cantina di Tollo - Abruzzo
7 - Cantina La Vis - Trentino Alto Adige
8 - Rocca delle Macie -Toscana
9 - S.Orsola - Fratelli Martini - Piemonte
10 - Santa Margherita - Veneto
11 - Berlucchi - Lombardia
12 - Castello Banfi - Toscana
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