02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ARRIVA IL “WORLDWIDE ITALIAN WINE ROADSHOW” 2007-2008. A PROPORLO È IL “GAMBERO ROSSO”: DA NOVEMBRE 2007 AZIONE DI SVILUPPO E PROMOZIONE DEI PIÙ IMPORTANTI VINI ITALIANI DI 50 PRODUTTORI NELLE METROPOLI DEL MONDO

Arriverà, ma ad invito, il “Worldwide Italian Wine Roadshow” 2007-2008, ovvero un’azione di sviluppo e di promozione dei più importanti vini italiani di un gruppo selezionato di produttori nelle principali metropoli nel mondo. A proporlo è il Gambero Rosso, uno dei gruppi editoriali che più ha fatto per l’educazione e la crescita nel gusto del “wine & food” italiano in Italia e nel mondo.
“L’idea del road show - si legge nel progetto del Gambero Rosso - nasce dalla necessità di spiegare meglio i grandi cambiamenti che l’Italia, quale nazione produttrice di vino, ha passato negli ultimi 20 anni, attraversando un periodo di enorme trasformazione nelle tecniche di vitivinicoltura e portando alla riscoperta di vitigni italiani grandi e piccoli. Grazie alla produzione di vini italiani di qualità, riconosciuti oggi quasi ovunque, il mondo guarda ora all’Italia con maggiore e diverso interesse”.
“A fronte di questo fenomeno - si legge in un’approfondita nota del Gambero Rosso, rivolta alle migliori 50 aziende d’Italia - esistono al momento poche attività di promozione internazionale integrata e coordinata da parte del “club” dei principali produttori di qualità, che vanno quindi individualmente o in piccoli gruppi solo in un numero limitato di località, oppure vengono frenati dai costi, talora molto elevati, e dalla complessità di organizzare eventi dal giusto profilo. Il Gambero Rosso ritiene che sia possibile colmare questo gap ed ha deciso di spendersi in prima persona per portare avanti questo ambizioso ed affascinante progetto. Riteniamo di potere mettere insieme cinquanta produttori di primissimo livello ed insieme a loro farci promotori di un messaggio positivo e d’immagine in tutto il mondo. Valuteremo man mano l’opportunità di essere affiancati anche da enti istituzionali”.
L’iniziativa si colloca in un momento particolarmente delicato per il settore, dove i fatturati all’esportazione (+5% nel 2005, +7% nel 2006 - fonti: Rapporto Mediobanca 2007; Confederazione Italiana Agricoltori) stanno compensando le difficoltà sul mercato interno; l’aumento dei fatturati è il risultato di un aumento, molto significativo, dei volumi (+14,8%) a fronte di un preoccupante peggioramento (-7,7%) del prezzo medio, anche se in parte dovuto al maggior peso dell’export di vino sfuso.
“Anche se queste statistiche - continua la nota - non si applicano ai prezzi della maggioranza dei produttori partecipanti al road show del Gambero Rosso, è evidente quanto sia necessaria un’azione coordinata e congiunta per evitare di danneggiare l’immagine ed il posizionamento del vino italiano di qualità.
Il road show 2007-2008 ha già un calendario di massima: in Europa, Zurigo (5 novembre), Stoccolma (6 novembre), Londra (3 dicembre), Copenhagen (4 dicembre), Amsterdam (11 febbraio), Bruxelles (12 febbraio); in America, New York (4 marzo 2008), Los Angeles (6 marzo 2008), Toronto (10 marzo 2008). Poi ancora in Europa a Mosca (14 aprile) ed a Dusseldorf (16 aprile); il calendario è stato studiato per essere sinergico e compatibile sia con gli altri eventi del “Gambero Rosso” (Tre Bicchieri, a Monaco, 18 febbraio 2008; a New York, il 3 marzo 2008; a San Francisco, 5 marzo) sia con grandi eventi nazionali e internazionali (in particolare: ProWein, 16/18 marzo 2008; Vinitaly, 3-7 aprile 2008). L’edizione 2007/2008 non toccherà l’Oriente (Mumbai, Hong Kong, Seul, Tokio), data la concomitanza di iniziative simili pianificate da altre organizzazioni (le località in Oriente saranno toccate dal “road show” 2008-2009, presumibilmente, in autunno 2008).
“La scelta delle località è stata basata - si legge ancora nella nota del Gambero Rosso, inviata per questo esclusivo tour alle aziende migliori d’Italia - su analisi e motivazioni, sia commerciali sia organizzative, effettuate dalla famosa griffe editoriale del “wine & food”. Un’attenzione particolare sarà rivolta soprattutto alla ristorazione italiana, invitando segmenti particolarmente interessanti e significativi della cittadinanza, anche attraverso organizzazioni ed istituzioni locali”.
L’organizzazione generale (l’adesione delle aziende al road show, inviata il 26 giugno, deve arrivare entro il 9 luglio) è a cura della Thompson International Marketing (www.thompsonwinemarketing.com); il costo di partecipazione è di 35.000 euro + Iva; la quota è per l’intero pacchetto (non suddivisibile) di 11 eventi del road show, con la fornitura dei servizi (ad esclusione di trasporti, aerei, hotel, cene, pranzi, vini).

In particolare - Ecco le informazioni, per città e paesi seleziozionati, dal “Worldwide Italian Wine Roadshow” 2007-2008 del “Gambero Rosso”

Svizzera:
quarto mercato come valore (€ 185 milioni), terzo come prezzo medio (€ 3,25/litri), in crescita del 7% sul 2005 e con il consumo di vino italiano pro capite più alto in Europa;

Svezia: un mercato da € 58 milioni annui, ma molto interessante data la crescita sia in valore (+12,4%), sia in volume (+4%) sia, soprattutto, in prezzo (+8,1%). E’ stato espresso interesse particolare per una manifestazione di questo tipo;

Inghilterra:
paese da sempre francofilo, finalmente i vini italiani stanno guadagnando posizione; i ritorni sono lenti ma è necessario dimostrarne in maniera continuativa e coordinata l’elevata qualità. Nonostante una riduzione nell’ultimo anno, rappresenta tuttora il terzo mercato all’esportazione (2,3 milioni di ettolitri, € 360m) anche se con prezzi medi molto bassi (€ 1,56/litro). L’obiettivo è l’affermazione sulle fasce alte di consumatori, soprattutto a Londra;

Danimarca:
mercato importante (€ 82 milioni), in crescita (+3,7%) e con prezzi interessanti (€3,05/litro). Un po’ frammentato e complesso, ma con significativo e crescente interesse per il vino italiano di qualità;
Olanda: sta diventando sempre più rilevante per i vini italiani, punto di riferimento preferito per l’intera area dei Paesi Bassi. E’ stata scelta anche alla luce degli alti tassi di crescita dell’export italiano registrati di recente (+17% in valore, +12% in volume nei 12 mesi, a febbraio 2007);

Belgio:
valgono i discorsi fatti per l’Olanda, sia pure con dimensioni e prezzi inferiori di un 20% ma con tassi di crescita equivalenti (+13%). Importante vetrina per l’Unione Europea;

Stati Uniti:
il mercato americano è, da sempre, un mercato di riferimento significativo per l’esportazione di vino italiano e, nonostante l’attuale situazione di ristagno generale, resta la più vivace e costante destinazione della nostra produzione vinicola. Nel 2006 abbiamo esportato 2,2 milioni di ettolitri, con una crescita del 4% sull’anno precedente. In termini di fatturato è il primo mercato (€ 758 milioni, +4,3% cfr. 2005) con un elevato prezzo medio (€ 3,46/litro) che non perde terreno (+0,3%). La difficoltà rappresentata dalla congiuntura presente impone, però, di mantenere salde le posizioni già raggiunte negli anni passati, a prezzo di grandi sforzi, investendo ora tutte le risorse possibili in maniera intelligente per riuscire a proporre un’offerta più che allettante sotto ogni punto di vista;
Le città del roadshow sono state selezionate valutando la situazione del mercato locale:
- New York, data la sua importanza, avrà una sessione dedicata al roadshow il giorno successivo alla manifestazione dei “Tre Bicchieri”, con un programma dedicato principalmente ai media;
- La California resta sempre un punto di riferimento. Los Angeles, con la cucina italiana così forte è molto importante e sinergica con San Francisco coperta dal tour “Tre bicchieri”;
- Las Vegas, di nicchia ma possibilmente con prezzi molto interessanti ed il vantaggio di rivolgersi ad un piccolo numero di buyers per gli alti consumi locali;
- Chicago è al centro del paese e spesso sottovalutata, grande bacino di utenza anche se con alcune difficoltà di coordinamento con la distribuzione;
- Florida in forte ascesa come consumi, anche se va analizzata in dettaglio la situazione della distribuzione quanto mai complessa;

Canada: grande consumatore di vini italiani, la comunità italiana stessa a Toronto è molto importante, da preferirsi quindi a Montreal. L’export verso questo mercato (€178 milioni) è in forte crescita (+7,2% in valore, +15,5% in volume). Il prezzo medio elevato (€3,31/litro), nonostante l’importante calo (-7,2%) del 2006, fa ipotizzare grosse opportunità per i vini di qualità;

Russia: ai russi piace il vino nonostante non abbiano né tradizione di consumo né cultura del vino. Amano l’Italia e la cultura enogastronomia italiana. In breve la Russia sta diventando un mercato di riferimento soprattutto per i nostri vini di pregio (€ 41 milioni di export nel 2006, con un tasso di crescita del 30%). Abbiamo considerato questa tappa un must del tour;

Germania: il mercato tedesco è, da sempre, il mercato d’elezione del vino italiano, secondo solo agli Stati Uniti, ma ha subito una stasi quasi completa che ha provocato una forte ripercussione sulle vendite ed ha messo in profonda crisi l’intera filiera produttiva del nostro settore, che ora si sta finalmente riprendendo, ma dà segni di grande preoccupazione a livello di andamento dei prezzi. Nel 2006 le esportazioni sono infatti aumentate in volume del 14% per un totale di 6,2m di ettolitri, ma in valore sono diminuite dell’1,0% (€ 647 milioni) a causa di un prezzo medio al litro di appena € 1,04 (riduzione del 13,1% sul 2005).

Elaborazione: Gambero Rosso

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024