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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ZAIA E L’AMBASCIATORE USA SPOGLI METTONO FINE AL RISCHIO DEL BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI DI BRUNELLO NEGLI USA ... LE CERTIFICAZIONI PER GLI STATES AFFIDATE ALL’ISPETTORATO CENTRALE PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA’

Italia
Il Ministro Luca Zaia e l'ambasciatore U.S.A. Ronald Spogli

Finalmente la soluzione tecnica per la vicenda del Brunello di Montalcino, uno dei simboli del Made in Italy enoico, è arrivata (con tanto di brindisi, oggi a Montalcino, in una delle cantine storiche del Brunello, quella di Andrea Costanti, con il Brunello 2003). L’hanno illustrata il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e l’Ambasciatore Usa in Italia Ronald Spogli: è un decreto ministeriale, firmato oggi, che consentirà di superare in modo definitivo il rischio del blocco delle importazioni negli Stati Uniti.
Il decreto ministeriale permetterà di rafforzare il sistema dei controlli, affidando allo stesso Ministero delle Politiche Agricole attravesro l’Ufficio periferico di Firenze dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari (Icq), il compito di rilasciare la dichiarazione di conformità del vino Docg Brunello di Montalcino. Spetterà all’Icq verificare la tracciabilità delle partite di vino destinate al mercato Usa.
“Non abbiamo mai dubitato della disponibilità degli Usa a risolvere il problema. Oltre all’Ambasciatore americano - ha detto il Ministro Zaia - voglio ringraziare gli uffici del Ministero delle Politiche Agricole che hanno lavorato fianco a fianco con me per la salvaguardia del made in Italy. Ricordo, però, che non si è mai parlato di adulterazione, ma di uvaggi che non sono dannosi per la salute”.
Le importazioni negli Usa del pregiato vino senese riguardano un quarto della produzione totale e sono stimate per un valore di oltre 30 milioni di euro l’anno. Il caso Brunello ha rischiato, quindi, di danneggiare seriamente uno dei simboli del made in Italy nel mondo, con una funzione da traino anche per altri prodotti d’eccellenza. Il giro d’affari e di oltre 120 milioni di euro, 256 i produttori, 7 milioni le bottiglie vendute ogni anno, per il 62% all’estero. Il distretto di Montalcino conta complessivamente su 3.500 ettari di vigneto. Secondo un’indagine dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (Inea), la quotazione di un ettaro di vigneto di Brunello si attesta oggi sui 350.000 euro, anche se i valori possono salire fino a 500.000 euro.

Il parere - Il Ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia: Cambio del disciplinare? Lo decidono le aziende, non le istituzioni ...
Alla domanda di WineNews su cosa pensa sul cambiamento in futuro del disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino, il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha risposto chiaramente: “penso che le modifiche dei disciplinari debbano essere decise dalle aziende. Le istituzioni - ha spiegato Zaia con una metafora - devono lavorare solo nello spazio che va dal cancello dell’azienda alle porte del mercato. Poi ogni azienda ha una sua partita iva che certifica l’assunzione di tutte le responsabilità del caso ...”. Il disciplinare del Brunello di Montalcino prevede l’uso di Sangiovese al 100%.

Il commento a WineNews - L’Ambasciatore Ronald Spogli: “la qualità del Brunello non è mai stata messa in discussione dai consumatori degli Stati Uniti dove rimane uno dei vini più amati” …
“La qualità del Brunello non è mai stata messa in discussione dai consumatori degli Stati Uniti dove rimane uno dei vini più amati”. E’ il primo pensiero dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Ronald Spogli, sulla “vicenda Brunello” (ricordiamo che l’inchiesta della Procura di Siena sulla presunta frode in commercio si era rischiato un blocco dell’export negli Usa del Brunello di Montalcino per interessamento dell’Autority americana Attb, ndr).
Spogli ha poi spiegato a WineNews: “la vicenda del Brunello di Montalcino si è conclusa con razionalità e ragionevolezza e in tempi brevi; a mio avviso, è un ottimo esempio di come si possano risolvere velocemente le questioni commerciali tra Paesi amici come Italia e Stati Uniti. C’è stata una grande collaborazione tra Governi, Istituzioni locali, produttori e altri enti - ha spiegato Spogli - che ha fatto la differenza per la soluzione della vicenda”.

La scheda tecnica - Ecco cosa prevede il decreto ministeriale sulla dichiarazione ufficiale dei vini Docg “Brunello di Montalcino” destinati all’export negli Usa
Rafforzare il sistema dei controlli, “per salvaguardare a livello nazionale ed internazionale l’immagine del Brunello di Montalcino e per consolidare il rapporto di fiducia con il consumatore”: ecco gli obbiettivi che il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia si propone di raggiungere grazie all’emanazione del decreto ministeriale sul Brunello di Montalcino.
Il decreto affida all’Ufficio periferico di Firenze dell’Ispettorato Centrale per il controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari (icq) il compito di rilasciare la dichiarazione di conformità del vino a Docg Brunello di Montalcino.
L’Icq verificherà la tracciabilità delle partite di vino destinate al mercato statunitense; potrà avvalersi della consultazione dei sistemi informativi automatizzati previsti nel piano dei controlli e, per meglio organizzare il suo lavoro, si coordinerà con il Comitato di Garanzia del Brunello di Montalcino, istituito con decreto ministeriale del 9 giugno 2008. L’Ufficio periferico di Firenze dell’Icq dovrà, comunque, tenere conto delle valutazioni espresse dal Comitato di Garanzia.Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Ecco il testo integrale del decreto ministeriale sui vini a denominazione d’origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino” destinati all’esportazione negli Stati Uniti d ‘America ...
Visto il regolamento (Ce) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999, relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo;
Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164 recante “Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini”;
Visto il regolamento n. 884/2001 della Commissione del 24 aprile 2001, che stabilisce modalità di applicazione relative ai documenti che scortano il trasporto dei prodotti vitivinicoli e alla tenuta dei registri nel settore vitivinicolo e, in particolare, l’articolo 5;
Visto il decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali del 4 agosto 2006, recante “Vigilanza sul controllo della produzione dei vini di qualità prodotti in regioni determinate (Vqprd)”;
Vista la legge n. 296 del 27 dicembre 2006 che all’art. 1, comma 1047, stabilisce che le funzioni di vigilanza sull’attività di controllo degli organismi pubblici e privati nell’ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità registrata sono demandate all’Ispettorato centrale repressione frodi che assume la denominazione di “Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari” e costituisce struttura dipartimentale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
Visto il D.P.R. 9 gennaio 2008, n. 18 recante il regolamento di riordino del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell’art. 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 9 giugno 2008 recante “Interventi intesi a rafforzare il sistema di gestione del vino Doc ”Brunello di Montalcino”;
Vista la Circolare n. 2008-2 del Department of the Treasury Alchool and Tobacco Tax and Trade Bureau, con la quale viene, tra l’altro, stabilito che tutti gli importatori di vino a Docg Brunello di Montalcino, a partire dal 23 giugno 2008, debbono dotarsi di un’apposita dichiarazione del Governo italiano che attesti che l’annata ed il marchio del vino a Docg Brunello di Montalcino siano conformi ai requisiti del disciplinare di produzione e che il prodotto sia commerciabile come tale in Italia;
Considerata l’opportunità di evitare che le esportazioni del vino a Docg Brunello di Montalcino negli Stati Uniti d’America siano indistintamente oggetto di provvedimenti di fermo del prodotto da parte delle competenti autorità statunitensi;
Ritenuto necessario - al fine di salvaguardare a livello nazionale ed internazionale l’immagine del vino Brunello di Montalcino e consolidare il rapporto di fiducia con il consumatore - di adottare interventi volti al rafforzamento del sistema dei controlli;
Ritenuto di affidare temporaneamente all’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, ferma restando la competenza dei diversi attori coinvolti nel processo di certificazione, l’incarico di attestare ufficialmente le partite di vino a Docg Brunello di Montalcino destinate all’esportazione verso gli Stati Uniti d’America;
decreta
Articolo 1
(Dichiarazione di conformità per l’esportazione negli Stati Uniti d’America)

1. L’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari - Ufficio periferico di Firenze - (di seguito Icq - Ufficio di Firenze) è l’organo ufficiale di controllo preposto al rilascio di una dichiarazione di conformità del vino a Docg Brunello di Montalcino (di seguito dichiarazione).
2. La dichiarazione viene rilasciata dall’Icq - Ufficio di Firenze a seguito di richiesta da parte delle ditte che esportano vino a Docg Brunello di Montalcino negli Stati Uniti d’America.
3. La dichiarazione, redatta conformemente allo schema allegato al presente decreto, è costituita da un originale e due copie, recanti il medesimo numero di protocollo e data.
Articolo 2
(Procedimento per il rilascio della dichiarazione)
1. Gli esportatori presentano la richiesta di rilascio della dichiarazione all’Icq - Ufficio di Firenze, con istanza scritta in bollo.
2. L’istanza deve contenere:
1. il nome e/o la ragione sociale del soggetto richiedente, il numero di partita IVA o il codice fiscale e l’indicazione della sede legale;
2. l’indicazione dei numeri di lotto, della serie e del numero delle fascette sostitutive dei contrassegni di Stato recati dalle partite di prodotto che si intende esportare negli Stati Uniti d’America;
3. l’indicazione esatta del luogo ove sono detenute le partite di prodotto;
4. nel caso di imbottigliatore, la dichiarazione di aver proceduto all’imbottigliamento delle partite per le quali viene chiesto il rilascio della “dichiarazione”.
3. L’istanza di cui al comma 2 è corredata delle copie dei certificati di idoneità delle partite di cui all’art. 13, comma 1, della legge n. 164/92 o, nel caso di commerciante di prodotto imbottigliato da terzi, da copia delle fatture e dei documenti di accompagnamento relativi alle operazioni di acquisto.
4. L’Icq - Ufficio di Firenze verifica la tracciabilità di ciascuna delle partite di vino oggetto di esportazione, anche avvalendosi della consultazione di sistemi informativi automatizzati predisposti ai fini dell’applicazione del Piano dei controlli, e, tenuto conto degli atti eventualmente prodotti dal Comitato di Garanzia di cui al Decreto Ministeriale 9 giugno 2008, citato in premessa, rilascia la dichiarazione di conformità.
5. Il procedimento si conclude nel termine di 15 giorni dal momento della ricezione dell’istanza.
6. Il termine di cui al comma è elevato a trenta giorni nel caso di operatori diversi dagli imbottigliatori e di operatori sottoposti alle misure adottate in applicazione dell’art. 5 del regolamento della Commissione n. 884/01 del 24 aprile 2001.
Articolo 3
(Entrata in vigore ed efficacia)
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e si applica fino al 31 dicembre 2008.
Il presente decreto sarà inviato agli organi di controllo per la registrazione e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Roma, 3 luglio 2008

Ecco il testo della Dichiarazione di Conformità del Governo Italiano per la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita “Brunello di Montalcino”
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali
- Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari
Ufficio di Firenze
Dichiarazione di Conformità del Governo Italiano per la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita “Brunello di Montalcino”
Protocollo n.
Io, ... in qualità di Direttore dell’Ufficio di Firenze dell’ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari,
visto il D.M. 9 giugno 2008 recante “interventi intesi a rafforzare il sistema di gestione del vino Docg Brunello di Montalcino”, che ha istituito il Comitato di Garanzia con il compito di coordinamento e supervisione dell’attività di controllo sulla produzione del vino Docg “Brunello di Montalcino”;
visto il D.M. 3 luglio 2008 recante “Dichiarazione ufficiale dei vini a denominazione d’origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino” destinati all’esportazione negli Stati Uniti d’America”;
vista l’istanza di rilascio della dichiarazione di conformità prot. n. ... del ... e la relativa documentazione prodotta;
dichiaro che:
la partita di vino a Denominazione d’origine Controllata e Garantita (Docg) “Brunello di Montalcino” contraddistinta dalle seguenti indicazioni:
numero di lotto: ...
annata: ...
marchio/i: ... distribuita da (nome/ragione sociale, sede):
imbottigliata da (nome/ragione sociale, sede):
è conforme ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione della Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (Docg) “Brunello di Montalcino” ed è commerciabile così come in Italia.
(data/firma/timbro)

Il commento - Il sindaco di Montalcino Maurizio Buffi: “oggi si è compiuto un importante passo per ricollocare il Brunello sul piano che merita”

“Finalmente si inizia a fare la necessaria chiarezza sul Brunello”: così il Sindaco di Montalcino Maurizio Buffi. “Oggi si è compiuto un importante passo per ricollocare il Brunello sul piano che merita, si è dato respiro e prospettive ai tanti operatori del settore e alla sua economia, ora i produttori potranno lavorare e riflettere con maggiore tranquillità sui prossimi passi da compiere per far sì che un momento particolare e non del tutto semplice che ha vissuto il nostro prodotto di eccellenza sia del tutto superata: le istituzioni saranno vicine al Consorzio del Brunello di Montalcino e faranno la loro parte, come nella massima riservatezza e delicatezza hanno fatto fino ad oggi”.

I dati del Brunello - Brunello di Montalcino: vendite +47% nei primi 6 mesi 2008
La commercializzazione del Brunello di Montalcino va bene avendo registrato +47% nei primi 6 mesi 2008 sul 2007. A fornire i dati è il Consorzio del Brunello di Montalcino. Al 30 giugno 2008, è stato registrato un saldo positivo di 1.595.750 bottiglie pari a 4.943.781 bottiglie sulle 3.348.031 del 2007. La quota percentuale sul totale del prodotto è del 76%.
La produzione media annua del Brunello è di 7,1 milioni di bottiglie, il numero varia a seconda della qualità dell’annata, di questo quantitativo il 60% è venduto all’estero. I principali paesi importatori sono gli Usa per il 25%, la Germania per il 10%, la Svizzera per il 7%, il Canada per il 5%, l’Inghilterra e il Giappone per il 3%; il resto è distribuito in 60 paesi.
La produzione media annua degli altri vini di Montalcino è Rosso di Montalcino Doc 5,5 milioni di bottiglie, Moscadello di Montalcino Doc 80.000 bottiglie, Sant’Antimo Doc 700.000 bottiglie, i Supertuscan 500.000 bottiglie; Igt 3,5 milioni di bottiglie. Dalle vinacce di Brunello si producono 250.000 bottiglie di grappa di Brunello.


L’intervista - Fulvio Mattivi, uno dei migliori ricercatori italiani nella chimica analitica dei prodotti agroalimentari e coordinatore del dipartimento qualità agroalimentare dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige: “il sistema dei controlli funziona perfettamente”

Riccardo Ricci Curbastro, Vasco Boatto e Fulvio Mattivi sono il “Comitato di Garanzia”, unico nel suo genere, istituito dal Ministero delle Politiche Agricole per coordinare e provvedere alle attività di controllo sulla produzione del vino Brunello di Montalcino. Il pensiero sul ruolo e sugli obiettivi del Comitato, che lavora in stretta collaborazione con il Consorzio del Brunello e gli enti territoriali competenti in materia. “Il sistema dei controlli funziona perfettamente - sottolineano - con grandi capacità di intervenire, isolare e punire chi non rispetta i disciplinari”.

A Fulvio Mattivi, laureato in chimica industriale, coordinatore del dipartimento qualità agroalimentare della Fondazione Edmund Mach, dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Trento), che opera soprattutto nel ramo della ricerca scientifica della chimica analitica dei prodotti agroalimentari, in particolare della filiera vitienologica e della chimica enologica, abbiamo rivolto delle domamde:

In qualità di esperto del Comitato dei Garanti del Brunello di Montalcino, di quale ruolo si sente investito?

“Essenzialmente della verifica dello stato dell’arte e della metodica scientifica dello stato varietale e geografica dei vini. Il nostro è un ruolo di consulenza. Esistono delle presunte violazioni in partite di vino di Montalcino e la Magistratura sta indagando. Noi invece abbiamo un compito diverso: operiamo in un Comitato di Garanzia che è il primo nel suo genere. Coordineremo e provvederemo, per il Ministro e per il Ministero delle Politiche Agricole, alle attività di controllo sulle produzioni del vino Brunello. Con questo decreto, il Ministro ci ha affidato il compito di verificare la piena rispondenza del piano dei controlli. Valutiamo dunque il metodo e la possibilità di fornire una consulenza per un ulteriore perfezionamento del sistema, tra l’altro già significativo, dei controlli”.

Le priorità?

”E’ necessario salvaguardare, a livello nazionale e tradizionale, la qualità delle nostre produzioni e soprattutto consolidare il rapporto con il consumatore. Gli Stati Uniti, costituiscono un mercato importante non solo per il vino ma per l’intero agroalimentare. C’è un’azione di Governo importante e su questa partita si sta lavorando. Una cosa è certa: assicurare la massima lealtà e trasparenza nei confronti del cittadino consumatore è una priorità assoluta per un paese che orienta i suoi prodotti sull’eccellenza qualitativa”.

Gli obiettivi?

”Trovare delle soluzioni e delle proposte costruttive nei tempi più rapidi possibili compatibili con la qualità dell’approfondimento, che deve essere assolutamente adeguata all’importanza del settore economico. Credo che sia importante dare un segnale agli operatori, far capire che si vuole fare in fretta ma non a scapito della qualità del lavoro. Si intende anche capire, se sono necessarie sperimentazioni o ulteriori ricerche, per verificare come portare lo stato dei controlli allo stato dell’arte della conoscenza scientifica. L’intenzione della Comitato è quella di lavorare in maniera collegiale. E’ un metodo che ci siamo dati tra di noi e con l’esterno”.

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