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ITALIAN WINE & FOOD INSTITUTE: AD INIZIO 2010 L’IMPORT DI VINO IN USA CALANO IN QUANTITÀ E AUMENTANO IN VALORE. IN CONTROTENDENZA IL VINO ITALIANO: +9,3% IN QUANTITÀ E +11,6% IN VALORE. BENE LE BOLLICINE: +34,2% (QUANTITÀ) +27,1% (VALORE)

Italia
Negli States i vini italiani in ripresa nel 2010

Un 2010 in cui sembra soffiare aria di ripresa: ecco i segnali provenienti dagli Stati Uniti, almeno per il Bel Paese enoico. Perché se è vero che l’importazioni di vino negli Usa complessivamente calano in quantità (-2,4%), pur aumentando in valore (+6,5%), per l’Italia si registra una decisa controtendenza che fa aumentare sia la quantità (+9,3%) sial il valore (+11,6%) sullo stesso periodo del 2009.
L’Italia, sul mercato a stelle e strisce, detiene ancora saldamente il ruolo di leader per quanto riguarda il valore delle importazioni e ormai tallona da vicino l’Australia che pur restando il maggior Paese esportatore di vini in America, deve questa sua supremazia soprattutto alla vendita di una notevole quantitativo di sfusi. Calano, se pure leggermente, in valore e in quantità la Francia e il Cile, mentre la Spagna, l’Argentina, la Germania e la Nuova Zelanda continuano a penetrare bene il mercato statunitense.
Secondo i dati dell’Italian Wine & Food Istitute, condotto dal presidente Lucio Caputo, nei primi cinque mesi del 2010, le importazioni Usa di vini italiani sono state di 871.910 ettolitri per un valore di 422,7 milioni di dollari contro 797.850 ettolitri per un valore di 378,5 milioni di dollari nel 2009, totalizzando un prezzo medio all’origine per litro dei vini in bottiglia di 4,85 dollari (contro i 4,75 dollari del 2009).
L’Italia migliora anche la sua posizione di paese leader, se si fa riferimento ai soli vini imbottigliati, con 850.000 ettolitri (con un aumento del 12,5% sui primi 5 mesi 2009) contro i 583.000 ettolitri dell’Australia che, a differenza dell’Italia, esporta un notevole quantitativo di vini sfusi. E così cresce anche il prezzo medio all’origine per litro dei vini italiani in bottiglia importati, attestandosi sui $ 4,85 (contro i $ 4,75 del 2009).
Buone performance anche dalla tipologia spumante: le importazioni di bollicine tricolore sono ammontate a 62.210 ettolitri, per un valore di 36,7 milioni di dollari, con un aumento del 34,2% in quantità e del 27,1% in valore.

Focus - Le importazioni di vino in Usa degli altri Paesi
Complessivamente, le importazioni Usa sono ammontate a 3,2 milioni di ettolitri per un valore di 1,3 miliardi di dollari, pari ad una diminuzione del 2,4% in quantità e un aumento del 6,5% in valore sullo stesso periodo 2009. Il prezzo medio all’origine per litro dei vini in bottiglia è di $ 2,63 per i vini australiani (contro $ 2,16); $ 7,77 per i vini francesi (contro $ 8,35); $ 2,00 per i vini cileni (contro $1,93) e $ 2,94 per i vini argentini (contro $ 2,41). Cile, Francia e Argentina hanno subito una lieve diminuzione delle esportazioni in quantità. Per il valore delle importazioni, la Francia continua ad essere in calo e così pure il Cile. Nuova Zelanda, Spagna, Germania e Argentina d’altro canto, continuano nella loro espansione nel mercato vinicolo statunitense con significativi aumenti in valore.
Australia
Nei primi 5 mesi 2010, il vino australiano è il vino estero maggiormente importato negli Stati Uniti, ha registrato una consistente diminuzione in quantità e una lievissima in valore. Le importazioni di vini australiani sono ammontate a 872.130 ettolitri per un valore di 229,1 milioni di dollari contro 1.064.330 ettolitri per un valore di 229,5 milioni di dollari dei primi 5 mesi 2009, con una diminuzione del 18,1% in quantità e dello 0,1% in valore. In tale periodo, le importazioni di vini sfusi dall’Australia sono diminuite notevolmente da 499.760 a 288.550 ettolitri.
Cile
Le importazioni dal Cile, nel periodo in esame, sono ammontate a 456.350 ettolitri per un valore di 91,2 milioni di dollari sui 492.440 ettolitri per un valore di 95 milioni di dollari del gennaio-marzo 2009, con una diminuzione del 7,3% in quantità e del 3,9% in valore.
Argentina
Le importazioni dall’Argentina sono state di 318.980 ettolitri per un valore di 93.7 milioni di dollari contro i 328.360 ettolitri e i 79,2 milioni di dollari, con una diminuzione del 2,9% in quantità e un aumento del 18,3% in valore. Le importazioni di vini sfusi dall’Argentina sono diminuite da 141.160 a 93.860 ettolitri.
Francia
Le importazioni dalla Francia sono ammontate a 296.300 ettolitri per un valore di 230,1 milioni di dollari contro i 306.320 ettolitri per un valore di 255,7 milioni di dollari dello stesso periodo nel 2009, con una diminuzione del 3,3% in quantità e del 10% in valore. Le importazioni di vini sfusi dalla Francia sono passate da 44.660 a 16.790 ettolitri.
Spagna, Nuova Zelanda, Germania
Nel periodo in esame le importazioni dalla Spagna sono ammontate a 139.600 ettolitri per un valore di 69,9 milioni di dollari, con un aumento del 26,5% in quantità e del 25,6% in valore sul corrispondente periodo 2009; quelle dalla Nuova Zelanda sono ammontate a 121.480 ettolitri per un valore di 74,4 milioni di dollari, con un aumento del 35,3% in quantità e del 26,2% in valore; infine, quelle dalla Germania sono ammontate a 114.400 ettolitri per un valore di 54,9 milioni di dollari, con un aumento del 8,5% in quantità e del 22,6% in valore.

Focus - Le importazioni di spumanti in Usa
Gli spumanti

Le importazioni di spumanti hanno fatto registrare un aumento del 36,1% in quantità e del 48,6% in valore, passando a 158.310 ettolitri, per un valore di 167,2 milioni di dollari, dai 116.320 ettolitri per un valore di 112,4 milioni di dollari del corrispondente periodo del 2009.
Gli spumanti francesi e spagnoli
La Francia ha fatto registrare un aumento del 60,9% in quantità e del 66,5% in valore, passando a 53.430 ettolitri per un valore di 110,9 milioni di dollari dai 33.210 ettolitri per un valore di 66,6 milioni di dollari dei primi 5 mesi 2009. La Spagna ha fatto registrare un aumento del 13,9% in quantità e del 12,9% in valore, passando a 33.510 ettolitri per un valore di 15,2 milioni di dollari dai 29.420 ettolitri per un valore di 13,5 milioni di dollari dello stesso periodo del 2009.

Focus - Le vendite di vini nei supermercati Usa
Le vendite al dettaglio di vini da pasto negli Stati Uniti attraverso le grandi catene di supermercati e grandi magazzini e nei maggiori “grocery stores” americani, raccolti col sistema scanner, rielaborati e diffusi dalla Nielsen Company, nelle quattro settimane antecedenti il 1 maggio 2010, sono diminuite dello 0,5% sul 2009. Lo Chardonnay si dimostra ancora il principale vino venduto, costituendo il 21,5% del valore delle vendite di vini e il 21% della quantità.
Vini americani e vini importati
Nel periodo in esame, si è registrato un aumento nelle vendite di vini domestici e un calo in quelle di vini importati: sull’anno precedente, le vendite di vini domestici sono aumentate del 1,7%; le vendite di vini importati sono diminuite del 9%. In questo contesto, Australia e Nuova Zelanda continuano tuttavia a veder salire le loro esportazioni.
I principali paesi di provenienza
In questo periodo, le vendite di vini italiani registrate sono ammontate a 790 milioni di dollari, con una diminuzione del 2,9% sul corrispondente periodo precedente, seguite da quelle di vini australiani che sono ammontate a 740 milioni di dollari, con una diminuzione del 6,7%. Al terzo posto sono i vini francesi, con 227 milioni di dollari ed una diminuzione delle vendite del 6,7%, seguiti dai vini cileni, con 198 milioni di dollari ed un aumento del 4,6% e dai vini argentini, con 165 milioni di dollari ed un aumento del 36,1%. Al sesto ed al settimo posto sono rispettivamente i vini neozelandesi con vendite di 112 milioni di dollari ed un aumento del 16,7% ed i vini spagnoli, con 103 milioni di dollari e un aumento dell’ 1,9%.
I vini più richiesti
Le vendite di Chardonnay, il vino più richiesto dai consumatori americani, sono ammontate a 1,9 miliardi di dollari, con un aumento del 2,2% sullo stesso periodo 2009, seguite dal Cabernet Sauvignon, con 1,3 miliardi di dollari ed un aumento del 4,9%, dal Merlot con 923 milioni di dollari ed una diminuzione del 2,6%, dal Pinot Grigio, con 720 milioni di dollari ed un aumento del 3,1%, dal Pinot Noir, con 505 milioni di dollari ed un aumento del 8%, dallo Zinfandel Bianco, con 433 milioni di dollari ed una diminuzione dello 0,4%, dal Fume/Sauvignon Blanc, con 382 milioni di dollari ed un aumento del 7,6%, dal Syrah, con 281 milioni di dollari ed una diminuzione del 8,2%, dal Riesling, con 224 milioni di dollari ed un aumento dell’8,7%, dallo Zinfandel Rosso, con 206 milioni di dollari ed un aumento del 4,1%, dal Chianti, con 125 milioni di dollari e una diminuzione del 7,2% e dal Sangiovese con 18 milioni di dollari, con una diminuzione dello 0,7%. Per tipologia di colore, le vendite complessive di vini rossi sono ammontate a 4,4 miliardi di dollari, con un aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quelle dei vini bianchi sono ammontate a 3,8 miliardi di dollari, con un aumento del 3,8% e quelle dei vini rosati sono ammontate a 645 milioni di dollari, con una diminuzione dello 0,9%.
Tipi di bottiglie
Le bottiglie da 750 ml. sono le più richieste dai consumatori americani. Nelle quattro settimane antecedenti il 1 maggio, le vendite in bottiglie da 750 ml sono ammontate a 6 miliardi di dollari, con un aumento del 3,2%. Fanno seguito le bottiglie da 1,5 litri le cui vendite in tale periodo sono ammontate a 1,9 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,6%. Al terzo posto sono le bottiglie da 5 litri con vendite di 385 milioni di dollari ed un aumento del 5,3% e al quarto le bottiglie da 3 litri, che hanno registrato vendite di 305 milioni di dollari, con un aumento del 6,2%. Le altre misure disponibili sul mercato sono le bottiglie da 187 ml, con vendite di 171 milioni di dollari ed un aumento del 6,8% e le bottiglie da 4 litri, che hanno registrato vendite di 125 milioni di dollari, con una diminuzione del 3,4%. Le bottiglie da 1 litro sono tra le meno richieste negli Usa, con vendite di 15 milioni di dollari e un aumento del 14,2%.
Vendite per fasce di prezzi
Le vendite di vino per fasce di prezzo sono aumentate in tutti settori, fatta eccezione per la fascia di prezzo $6-8.99, che ha subito una diminuzione del 2,3%. I vini nella fascia $3-5.99 restano sempre i più venduti con vendite pari a 2,3 miliardi di dollari e un aumento del 6,8% nelle vendite sullo stesso periodo 2009. Seguono i vini nella fascia $6-8.99 con vendite che raggiungono i 2,2 miliardi di dollari; i vini nella fascia $9-11,99 raggiungono 1,6 miliardi di dollari e un aumento del 6,4%; seguono i vini della fascia $12-14.99 con vendite pari a 1 miliardo di dollari e un aumento del 3,4%; i vini nella fascia $0-2.99 hanno registrato vendite pari a 754 milioni di dollari e un aumento del 2,5%; la fascia $15-19.99 ha raggiunto i 575 milioni di dollari con un aumento dello 0,3%; concludono la lista i vini con prezzo superiore ai $20 con vendite pari a 429 milioni di dollari e un aumento dell’1,2%.

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