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I “BIONDI SANTI” SIAMO NOI … GLI UNICI VINI “BIONDI SANTI” SONO QUELLI PRODOTTI DALLA STORICA FAMIGLIA DI MONTALCINO, OGGI RAPPRESENTATA DA FRANCO E JACOPO BIONDI SANTI, E DALLA LORO TENUTA “GREPPO - BIONDI SANTI”

Italia
Franco e Jacopo Biondi Santi con una preziosa bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva 1955

“La titolarità del marchio Biondi Santi è esclusivamente della tenuta Greppo - Biondi Santi, società della storica famiglia Biondi Santi che ancora oggi produce vini tra i più rinomati e premiati a livello internazionale. Solamente il Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino della tenuta Greppo - Biondi Santi e i vini di Montepò di Jacopo Biondi Santi possono riportare sull’etichetta il marchio Biondi Santi”. Lo comunica, oggi, la Tenuta “Greppo”, dove nell’Ottocento è stato creato il Brunello di Montalcino, proprio dalla famiglia Biondi Santi.
“I vini del Greppo - Biondi Santi saranno d’ora - si legge in una nota stampa della Tenuta Greppo - in poi commercializzati unicamente dalla famiglia stessa e non più dalla società di distribuzione Biondi Santi Spa, che peraltro non ha mai avuto alcun ruolo nella produzione dei vini della famiglia Biondi Santi. Biondi Santi Spa, che è una società meramente commerciale, nonostante la sua attuale denominazione sociale non può più utilizzare in alcun modo il marchio Biondi Santi”.
“Già una sentenza del Tribunale di Milano (n. 2528 del 1 marzo 2010) ha dichiarato - si legge ancora nella nota stampa - la nullità del marchio registrato da Biondi Santi Spa a causa dell’inganno che questo può provocare nelle scelte del pubblico e a causa della violazione dei diritti della famiglia Biondi Santi. Il Tribunale ha anche accertato che Biondi Santi Spa aveva depositato tale marchio in malafede, nel tentativo di aggirare una precedente sentenza del Tribunale di Siena”. “Un’ulteriore recente ordinanza (21 dicembre 2010), sempre del Tribunale di Milano, ha ritenuto Biondi Santi Spa responsabile di atti concorrenza sleale a danno del Greppo - Biondi Santi e della famiglia Biondi Santi, vietando a Biondi Santi Spa di proseguire l’uso illecito del marchio Biondi Santi”.
“Nonostante la sentenza n. 2528/2010 sia stata impugnata da Biondi Santi Spa e l’ordinanza del 21 dicembre 2010 sia soggetta a conferma, si tratta - continua la nota stampa - di provvedimenti resi all’esito di un ampio contraddittorio e sin d’ora efficaci a tutti gli effetti. Il Greppo e il dottor Franco Biondi Santi comunicano, infine, che si attiveranno immediatamente contro qualsiasi ulteriore condotta ingannevole ai danni dei consumatori, che da oltre cento anni premiano la qualità e l’eccellenza a livello mondiale dei vini Biondi Santi”.

Focus - La scheda della Tenuta Greppo della famiglia Biondi Santi
E’ nella Tenuta Greppo della famiglia Biondi Santi, a Montalcino, che il nonno di Franco Biondi Santi, il “garibaldino” Ferruccio, nell’Ottocento ha inventato il Brunello, intorno al 1870, dopo aver selezionato un particolare Sangiovese e averlo vinificato in purezza, e dove Tancredi, figlio di Ferruccio, ha avuto il merito di sistematizzare il protocollo di produzione (tanto che fu uno degli ispiratori e promotori del disciplinare). Tancredi impresse un nuovo slancio alla produzione del Brunello, diventando, di fatto, l’ambasciatore di Montalcino e dei suoi vini. Introdusse la pratica della “ricolmatura” delle vecchie Riserve (storica quella realizzata con lo scrittore Mario Soldati e il maestro della critica enogastronomica italiana Luigi Veronelli), con vino della stessa annata (la prima volta nel 1927 per le Riserve 1888 e 1891) e fu l’artefice del Brunello di Montalcino Riserva 1955, l’unico italiano inserito dalla rivista Usa “Wine Spectator” tra i 12 migliori vini del Novecento.
Oggi Franco Biondi Santi, figlio di Tancredi, è investito del prezioso ruolo di “guardiano” intransigente della tradizione. Il suo stile di vinificazione è unico, e lo stesso da decenni. Tutti i vini del Greppo provengono da uve coltivate nei 20 ettari di vigneto di proprietà, e il Brunello Riserva esclusivamente da vigneti di oltre 25 anni di età. Per preservare le caratteristiche del clone di Sangiovese grosso selezionato da Ferruccio Biondi Santi nel 1870, i nuovi vigneti vengono da sempre innestati con gemme prese dalle vecchie piante.
Nella Tenuta Greppo Franco Biondi Santi custodisce, con grande cura, bottiglie storiche dal valore inestimabile: in particolare, nella cantina sono conservate 2 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1888, 5 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1891, 3 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1925, 22 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1945. Ed ancora le “mitiche” bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1955, Riserva 1964, Riserva 1970, Riserva 1975, Riserva 1983 …
Una tradizione plurisecolare che oggi prosegue con i figli ed i nipoti della storica famiglia del vino italiano. “A dare seguito a questa tradizione ormai plurisecolare, saranno i miei figli e i miei nipoti - spiega Franco Biondi Santi, che continueranno a produrre vini con le stesse metodologie. Anche nel Castello di Montepò, dove mio figlio Jacopo produce i suoi nuovi vini Sassoalloro, Schidione e il Morellino vengono usati, seppur in microzone diverse, gli stessi cloni di Sangiovese, rimanendo, però, gelosamente attaccato alle tradizioni vitivinicole del Greppo. La nostra famiglia da sempre rappresenta il presente, il passato e il futuro del Brunello di Montalcino, uno dei più grandi vini del mondo”.

Focus - La comunicazione completa della Tenuta Il Greppo Biondi Santi: “gli unici vini “Biondi Santi” sono quelli prodotti dalla storica famiglia di Montalcino, oggi rappresentata da Franco e Jacopo Biondi Santi, e dalla loro azienda “Greppo - Biondi Santi”
“Azienda Agraria Greppo - Biondi Santi S.r.l. (“il Greppo”) è la titolare esclusiva dei noti marchi “Biondi Santi”. I suoi vini rappresentano una delle eccellenze italiane di più antica tradizione. Il brunello di Montalcino è infatti stato creato nel ‘800 proprio dalla famiglia Biondi Santi, che ancora oggi produce vini tra i più rinomati e premiati a livello internazionale.
I vini Biondi Santi erano in passato distribuiti dalla società commerciale Biondi Santi S.p.A., la quale, pur non avendo alcun legame societario con la famiglia Biondi Santi già da diversi anni, beneficiava comunque di un mandato di distribuzione.
Il Greppo e il dott. Franco Biondi Santi rendono noto che Biondi Santi S.p.A. ha cessato di essere il distributore dei vini “Biondi Santi”.
Biondi Santi S.p.A. prosegue attualmente la distribuzione dei vini “Villa Poggio Salvi”, i quali sono completamente estranei all’attività del Greppo e della famiglia Biondi Santi.
Inoltre, poiché Biondi Santi S.p.A. è talvolta erroneamente qualificata come “produttore”, il Greppo e il dott. Franco Biondi Santi intendono chiarire che Biondi Santi S.p.A. è una società meramente commerciale che non ha mai avuto alcun ruolo nella produzione dei vini “Biondi Santi”.
L’unico titolare dei diritti sui marchi “Biondi Santi” è il Greppo. Gli unici vini che possono essere contraddistinti dal marchio “Biondi Santi” sono quelli di “Franco Biondi Santi - Tenuta Greppo” e quelli di “Jacopo Biondi Santi - Castello di Montepò”.
Al contrario, Biondi Santi S.p.A, nonostante l’attuale denominazione sociale, non può fare uso del marchio “Biondi Santi” per contraddistinguere i vini che essa distribuisce, come per esempio quelli “Villa Poggio Salvi”.
A questo proposito il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 2528 del 1 marzo 2010, ha dichiarato la nullità della registrazione del marchio “BS Biondi Santi S.p.A.” di Biondi Santi S.p.A. per violazione dei diritti del Greppo e della famiglia Biondi Santi. Il Tribunale ha inoltre dichiarato che Biondi Santi S.p.A. ha agito in malafede, nel tentativo di aggirare una precedente sentenza del Tribunale di Siena che aveva respinto le sue pretese sui marchi “Biondi Santi” di titolarità del Greppo.
Nonostante ciò, Biondi Santi S.p.A. ha continuato a presentarsi in diverse occasioni come “produttore” dei vini Biondi Santi e ha utilizzato il segno “Biondi Santi” per contraddistinguere vini estranei alla produzione del Greppo (come per esempio i vini “Villa Poggio Salvi”), così generando confusione nel mercato e inganno per il pubblico.
Su istanza del Greppo e del dott. Franco Biondi Santi il Tribunale di Milano, con ordinanza del 21 dicembre 2010, ha quindi accertato il compimento di atti di concorrenza sleale da parte di Biondi Santi S.p.A. e ha vietato a quest’ultima la prosecuzione dell’attività illecita.
In particolare il Tribunale di Milano ha vietato a Biondi Santi S.p.A. di accreditarsi come produttore vitivinicolo e l’ha autorizzata a usare la sua denominazione sociale “Biondi Santi S.p.A.” solamente unita all’espressione “distribuito da” e in caratteri meno evidenti rispetto a quelli del marchio, comunque diverso da “Biondi Santi”,che deve contraddistinguere i prodotti da essa distribuiti e le relative confezioni.
Come affermato dal Tribunale di Milano, confezioni e gadget recanti:
- solamente il segno “BS Biondi Santi S.p.A.” e/o “Biondi Santi”; oppure
- il segno “BS Biondi Santi S.p.A.” senza l’espressione “distribuito da”, oppure
- il segno “BS Biondi Santi S.p.A.” in maniera più o ugualmente evidenterispetto al marchio di produzione (per esempio “Villa Poggio Salvi” o altro)
rappresentano una violazione dei diritti del Greppo e la loro distribuzione è quindi vietata.
Nonostante la sentenza n. 2528/2010 sia stata impugnata da Biondi Santi S.p.A. e l’ordinanza del 21 dicembre 2010 sia soggetta a conferma, si tratta di provvedimenti resi all’esito di un ampio contraddittorio e sin d’ora efficaci a tutti gli effetti.
Il Greppo e il dott. Biondi Santi comunicano infine che si attiveranno immediatamente contro qualsiasi ulteriore condotta ingannevole ai danni dei consumatori, che da oltre cento anni premiano la qualità e l’eccellenza a livello mondiale dei vini “Biondi Santi””.

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