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LA “VAMPA” D’AGOSTO POTREBBE CAMBIARE IL CARATTERE DELL’ANNATA 2011, FIN QUI “FRESCA”. IN ANTICIPO, MA NON DAPPERTUTTO, LA VENDEMMIA DEI BIANCHI ITALIANI, CHE PER MOLTI FRA I TERRITORI E I PRODUTTORI PIÙ IMPORTANTI DEL BEL PAESE, È MOLTO BUONA

Italia
La vendemmia “in bianco” è iniziata in tutta Italia da giorni

Una vera e propria “vampa” d’agosto potrebbe mutare il carattere della vendemmia 2011, fin qui, da rubricare tra le annate “fresche”. In anticipo, ma non dappertutto, la vendemmia “in bianco” dell’Italia enoica promette, però, esiti molto buoni. E’ la “sentenza” di molti fra i più importanti territori e produttori bianchisti, sentiti da Winenews nel momento più bello, ma anche più delicato, del mondo del vino.
Una vendemmia, quella del 2011, dai due volti. Non solo, in generale, per un anticipo delle operazioni di raccolta che ha interessato quasi l’intero stivale, con il nord già in movimento a cavallo di ferragosto e il sud invece ancora distante dall’appuntamento con le forbici, ma anche per le possibili scelte vendemmiali a disposizione dei produttori. Quest’anno, più che mai, il momento del taglio del grappolo diventa decisivo, grazie a condizioni climatiche estreme che possono trasformare repentinamente una materia prima in grado di dare vini freschi e eleganti, in una che invece restituirà vini caldi, monocordi e poco reattivi. Insomma, un’annata che è al contempo rubricabile sia come “fresca” sia come “calda” e il cui confine è, al momento, assai labile. Certo, con tutte le cautele del caso, visto che in gioco ci sono anche il carattere precoce o tardivo delle varietà, la zona di produzione, la perizia agronomica e l’obbiettivo enologico, ma il perdurare dell’attuale ondata di caldo sta drammatizzando decisamente la situazione.
Il caldo arrivato dopo ferragosto, una vera e propria “vampa”, sta da un lato riducendo i ritardi di maturazione che hanno interessato soprattutto sud e, in misura minore, il centro, e dall’altro impone una grande attenzione nello scegliere i tempi della raccolta, con il caldo intenso che minaccia seriamente una mutazione del carattere stesso dell’annata. Un impegno forse maggiore che nel passato per tutti gli enologi e i tecnici che dovranno decidere e agire in tempi ristretti e poter contare su maestranze immediatamente utilizzabili in campo e in cantina, anche ad orari atipici, vendemmiando in notturna o nelle primissime ore del mattino. Una vendemmia, insomma, che dovrà essere reattiva e che, probabilmente, non potrà essere per nulla lasciata al calendario, ma adattata alle estreme condizioni climatiche, ricorrendo ad un massiccio uso di laboratori analitici per valutare le condizioni dei grappoli, che possono cambiare di giorno in giorno.
Per adesso, aspettando ma non molto, qualora le condizioni metereologiche proseguano su questo trend, la vendemmia dei rossi, l’Italia enoica resta concentrata sulla raccolta dei vitigni a bacca bianca.
Ecco i pareri e i commenti di alcune delle aziende a maggiore vocazione “bianchista” raccolti da Winenews, concordi però sulle buone/ottime aspettative che l’annata 2011 sembra, comunque, poter mantenere.
In Friuli Venezia Giulia, la vendemmia è partita “il 22 agosto con i primi grappoli di Pinot Grigio - spiega Gianni Venica alla guida dell’azienda di Dolegna del Collio - e anche il Sauvignon sarà raccolto con qualche giorno di anticipo. Le uve sono sane, i riscontri analitici molto confortanti, con tenori acidici importanti e zuccheri più bassi che in passato. Però ora - aggiunge Venica - siamo molto soddisfatti”. Anche per l’Ersa, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia “la vendemmia è arrivata in anticipo - spiega Marco Stocco, uno dei tecnici dell’Agenzia, che in questi giorni si è occupato nel monitoraggio della vendemmia - ed è in pieno svolgimento in tutta la regione, avviandosi il 18 agosto. Per adesso, la valutiamo qualitativamente come una vendemmia buona con le uve perfettamente sane, mentre dal punto di vista quantitativo ci aspettiamo un calo intorno al 10% sul 2010”.
Anche nell’Oltrepo Pavese la vendemmia è già cominciata e, dopo la raccolta delle uve destinate alle basi spumante partirà nella “prossima settimana la vendemmia dei bianchi precoci - spiega il presidente del Consorzio dell’Oltrepo Pavese, Paolo Massone - che ci sembra avere delle premesse più che buone. Quantitativamente, non registriamo stravolgimenti sul 2010”.
In controtendenza, i tempi di vendemmia del Soave che è ottenuto da un vitigno bianco, la Garganega, tardivo: “abbiamo per adesso vendemmiato i vitigni internazionali precoci - spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave - ma l’annata 2011 si preannuncia positiva. Sembrava in anticipo, ma poi si è progressivamente regolarizzata. Per adesso le analisi mostrano uve di buona gradazione e dalle acidità elevate. Ci aspettiamo vini profumati e caratteriali. Quantitativamente siamo sui livelli 2010”.
“Per adesso la vendemmia sta andando molto bene - spiega il nuovo direttore della produzione del gruppo Zonin, Stefano Ferrante - adesso c’è da valutare gli effetti del grande caldo di questi giorni: in Veneto, abbiamo già cominciato a raccogliere i precoci bianchi e in Friuli lo faremo questa settimana. E’ una vendemmia rapida nel senso che - conclude Ferrante - dovremo essere pronti a raccogliere in poco tempo. Siamo fiduciosi, dovrebbe essere un’annata interessante”. “Siamo entrati nel terzo giorno di vendemmia - spiega Fausto Peratoner, direttore della Cantina La Vis e Val di Cembra - con un anticipo di una settimana sul 2010. I bianchi ci danno buone sensazioni e promettono equilibrio e profumi. La produzione dovrebbe diminuire del 5% sull’anno scorso. Continuano buone escursioni termiche notte/giorno, il che ci fa sperare in una vendemmia davvero interessante”.
Un’annata giudicata fresca da Michele Bernetti, alla guida dell’azienda leader delle Marche, Umani Ronchi, che spiega “stiamo partendo proprio oggi con la raccolta dei precoci a bacca bianca: certo questo caldo intenso non aiuta, ma non abbiamo registrato, per ora, un crollo delle acidità, e quindi inizieremo a raccogliere il Verdicchio la prossima settimana. E’ una bella annata le viti non sono in sofferenza. Quantitativamente dovremmo calare di un 10%”.
“Siamo in una condizione termica sfavorevole - spiega Leonardo Valenti, consulente agronomo per l’umbra Caprai - abbiamo cominciato oggi in Umbria la raccolta del Grechetto. Le uve però avevano una buona accumulazione di acidità e quindi non hanno perso in freschezza e reattività. Al centro, si sta acutizzando una accelerazione della vendemmia, ma chi raccoglie i bianchi in questi giorni dovrebbe portare in cantina uve molto interessanti”.
“Abbiamo già cominciato la raccolta delle uve precoci bianche al Castello della Sala - spiega Renzo Cotarella, direttore generale della storica Antinori - e ci sembra una vendemmia abbastanza promettente. L’attuale ondata di calore va però gestita adeguatamente e bisogna essere pronti ad affrontare una molto probabile accelerazione delle operazioni di raccolta. In generale, la qualità è più che buona, forse in alcuni casi anche ottima, con le viti molto equilibrate, esenti da stress idrici e con le foglie ancora vigorose. Non abbiamo ancora cominciato la raccolta del Vermentino nel Bolgherese, che non era così in anticipo”.
Partirà con una settimana d’anticipo anche la vendemmia della Vernaccia di San Gimignano - fanno sapere dal Consorzio - ad oggi “le uve si presentano sane, in quantità ottimale e nella media degli ultimi anni. Il fresco della seconda parte di luglio e dei primi giorni di agosto, con una elevata escursione termica, ha preservato il bagaglio aromatico. Un’annata da Riserve, per vini che con qualche anno di invecchiamento svilupperanno tutte le loro potenzialità”.
“Siamo in realtà di fronte ad una vendemmia in ritardo - spiega Piero Mastroberardino, patron della campana Mastroberardino - ma lo stato sanitario delle uve è più che buono. Le rese si stimano in calo. Le attuali condizioni climatiche con importanti escursioni termiche e le buone condizioni vegeto produttive dei vigneti, ci stanno guidando ad una vendemmia di ottima qualità”. “A Benevento, l’annata 2011 si è presentata fin troppo vigorosa e in ritardo - spiega Francesco Iacono, enologo dell’azienda campana Oppida Aminea, che fa parte dell’“Arcipelago” dei Fratelli Muratori - e cominceremo la vendemmia non prima del 10/15 settembre”.
“Stiamo vendemmiando dal 9 agosto - spiega Alessio Planeta, alla guida tecnica dell’azienda siciliana - e abbiamo ormai concluso la raccolta dei bianchi, accingendoci a quella dei rossi precoci. Mentre sull’Etna la vendemmia è ancora molto lontana. La qualità è eccellente, siamo molto fiduciosi. Una scelta quella di vendemmiare molto presto, più che altro dettata dal nostro obbiettivo enologico: vini freschi, sottili e molto bevibili. Dal punto di vista quantitativo, in generale, c’è un decremento del 20% nella Sicilia Occidentale, mentre su quella Orientale le quantità sono in linea con il 2010”. Anche nei vigneti di Tasca d’Almerita, altra storica azienda siciliana la vendemmia dei vitigni bianchi precoci “è già iniziata, ma siamo veramente all’inizio - spiega Alberto Tasca - perché da noi in effetti abbiamo registrato un certo ritardo nelle fasi fenologiche della vite, anche se negli ultimi giorni il caldo è aumentato e potrebbe accelerare tutto. Difficile dare giudizi - conclude Tasca ci aspettano almeno altri due mesi di vendemmia”.
Dalla Sardegna, Valentina Argiolas afferma che “la vendemmia è cominciata anche da noi, solo da un paio di giorni, con i primi grappoli dei vitigni bianchi precoci e qualche primo grappolo di Vermentino. L’impressione è molto buona. Qui in Sardegna, il caldo è molto ventilato e i nostri tempi di raccolta non sono anticipati. Quantitativamente dovremmo avere qualcosa in più del 2010. Ci guardiamo ancora un po’ intorno - conclude la responsabile marketing dell’azienda cagliaritana - ma la nostra vendemmia entrerà nel vivo a settembre”.

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