Il vino è soprattutto cultura, e allora, a Firenze, a pochi passi da Eataly, c’è chi ha pensato che oltre a servirlo, il nettare di Bacco ha bisogno di essere raccontato. Lui è Giuseppe Iuppa, nel capoluogo toscano ha un wine bar, il “Little Davis” e, adesso, cura il primo museo del vino della città. Si chiama WinEx (sintesi di Wine Exposure), e raccoglie, grazie alla collaborazione con il Museo Archeologico di Firenze, più di 500 oggetti storici legati al mondo del vino, a partire da antichi reperti etruschi, romani e medievali. L’idea è quella di narrare e celebrare il legame del vino con la ruralità, anche mostrando, in maniera tangibile, il ciclo del vino, dalla vite alla bottiglia.
“Per molto tempo ho raccolto questo materiale in giro per l’Italia per piacere personale - spiega Giuseppe Iuppa a “La Stampa” - e l’anno scorso finalmente mi sono deciso a selezionare gli esemplari più interessanti e ordinarli secondo un criterio didascalico, in modo da dare un valore aggiunto per fiorentini e turisti. So che un museo del genere non può reggere il confronto con gli Uffizi o l’Accademia, ma vorrei che potesse diventare un’attrazione per far vedere ai visitatori di Firenze una parte importante del made in Tuscany enologico”.
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