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INTERNAZIONALIZZAZIONE, BUYER, EXPORT, BIO E FORMAZIONE: ECCO LE PAROLE CHIAVE DI VINITALY N. 48, DI SCENA DAL 6 AL 9 APRILE A VERONAFIERE, LA PIÙ IMPORTANTE KERMESSE DEL VINO ITALIANO NEL MONDO. FOCUS - RICERCHE, DEGUSTAZIONI, CONVEGNI

Italia
Ettore Riello e Giovanni Mantovani

Internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione. Ecco le parole chiave di Vinitaly n. 48 (www.vinitaly.com), di scena, dal 6 al 9 aprile, a VeronaFiere, la più importante kermesse del vino italiano nel mondo, che metterà al centro del dibattito i temi chiave del presente e del futuro: dall’export che, per fortuna, contina a crescere, alla grande distribuzione in Italia, che veicola ormai il 70% del vino nel Belpaese, dai trend di consumo che vedono sempre più presente il segmento “bio” di Bacco, alla formazione, sempre più importante, delle figure professionali richieste da un business enoico sempre più grande, ma anche sempre più complesso, a livello mondiale.
“Un mercato mondiale in cui Vinitaly vuole essere sempre più “sistema e piattaforma” per l’internazionalizzazione delle imprese del vino italiano”, ha detto il presidente di VeronaFiere Ettore Riello. Anche per sostenere un settore che, da anni, va storicamente in controtendenza rispetto all’economia nazionale.
“Raffrontando il Pil nazionale e l’export di vino dal 2001 a1 2012 - ha detto Giovanni Mantovani, dg VeronaFiere - abbiamo visto che nel 2001 il Pil cresceva dell’1,9% mentre l’export del vino cresceva del 5,5%. Nel 2012 il Pil scendeva del 2,5% mentre l’export del vino continuava a crescere del 6,5% dopo, peraltro, aver toccato punte nei due anni precedenti dell’11,6% e dell’12,4%. Saremmo certo tutti più contenti se anche il Pil nazionale crescesse come il vino ma certo questo raffronto ci rende particolarmente fieri di essere parte importante del sistema vitivinicolo italiano, perché pensiamo di poter dire di aver contribuito a questo risultato”.
E nel senso di un supporto all’internazionalizzazione del vino italiano, va una delle novità di Vinitaly 2014, l’“International Buyers’ Lounge”, la nuova area espressamente dedicata agli incontri business to business, che coinvolge i Consorzi di tutela e le cantine da una parte e i buyer esteri dall’altra, con due iniziative: “Taste & Buy”, per il business to business wine&spirit dove, sulla base di appuntamenti organizzati da Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare scambi commerciali, e l’enoteca dell’International Buyers’ Club, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con in degustazione libera i vini appositamente selezionati dalle aziende per i mercati internazionali”.
E, d’altra parte, che la crescita sia all’estero, da anni, lo dicono anche i numeri del 2013, con l’export che (manca solo l’ufficialità) è cresciuto (seppuro solo in valore) del +7,6% e dovrebbe superare i 5 miliardi nel 2013. Altro fenomeno in crescita, che sarà sotto la luce dei riflettori, è quello del ”bio”, a cui sarà dedicato, appunto “Vinitalybio”, realizzato con la collaborazione di FederBio, salone specializzato riservato ai vini biologici certificati. L’intento è quello di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento Ue, e di rispondere a una precisa domanda del mercato, in particolare nei Paesi del Nord Europa, dell’America del Nord e dell’Estremo Oriente”.
Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, ha, invece, ribadito l’importanza del settore vitivinicolo per la crescita dell’agroalimentare italiano: “se applicassimo i risultati ottenuti dal vino italiano all’estero a tutta la filiera agroalimentare, potremmo tranquillamente raddoppiare gli attuali 33 miliardi di euro di export. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di tanti Vinitaly, di tante fiere in grado di accompagnare le imprese, mettendole a sistema”.
Di questo, e di molto altro, si parlerà a Vinitaly. Occasione per misurare, ancora una volta, lo stato di salute del vino italiano.

Focus - I numeri del vino italiano
Nel 2013 l’Italia ha prodotto 47,4 milioni di ettolitri, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Un settore, quello del vino, che conta, nel nostro Paese, 380.000 imprese vitivinicole produttrici (il 23% del totale della filiera agricola) e impiega 700 mila addetti (1,2 milioni con l’indotto primario) per una produzione che supera il milione di etichette. In crescita la qualità, con i vini doc (330 le denominazioni) e docg (73) arrivati al 40% del totale della produzione enologica e gli Igt (118) al 35%, a fronte di una riduzione dei vini da tavola. Da tempo i consumi interni registrano un trend in calo e ormai sotto la soglia dei 40 litri pro-capite all’anno.
In crescita, invece, l’export, anche se nel 2013 solo termini monetari, con il conseguente aumento del valore per litro. Nel periodo gennaio-novembre 2013 l’Italia ha esportato infatti poco meno di 19 milioni di ettolitri (-5% rispetto allo stesso periodo del 2012), per un importo di oltre 4,6 miliardi di euro (+7,6%), che dovrebbe superare i 5 miliardi a consuntivo dell’anno. Si tratta di un nuovo importante record, che conferma l’Italia il primo esportatore mondiale in volume. Principali acquirenti del vino italiano sono, nell’ordine: Usa (circa un miliardo di euro nei primi 11 mesi del 2013), Germania (quasi un miliardo di euro), Regno Unito (quasi 600 milioni di euro), Svizzera (più di 286 milioni), Canada (262 milioni), Giappone (141 milioni), Svezia (poco meno di 130 milioni), Francia (quasi 129 milioni), Danimarca (124 milioni), Olanda (quasi 107 milioni), Russia e Cina-Hong Kong (entrambe con circa 100 milioni di euro da gennaio a novembre 2013).
Fonte: Elaborazione dati Servizio stampa Veronafiere/Vinitaly (su fonte Oiv, Istat, Ismea, Federvini, Uiv, Assoenologi secondo ultimi dati disponibili e ufficiali).

Focus - Vinitaly Bio
È il nuovo salone specializzato di Vinitaly dedicato ai vini biologici certificati. Pensato per valorizzare le produzioni enologiche prodotte secondo le norme del regolamento Ue n. 203/2012 sulla produzione e 3 l’etichettatura del vino biologico, entrato in vigore il 1 agosto 2012, Vinitalybio vuole andare incontro alle richieste di una nicchia di mercato sempre più interessante che si sta sviluppando in particolare nei Paesi del nord Europa, dell’America del Nord, ma anche dell’Estremo Oriente.
Vinitalybio, realizzato con la collaborazione di FederBio - l’organismo che riunisce la quasi totalità delle rappresentanze della filiera biologica italiana -, si configura come uno spazio espositivo ben identificato all’interno del padiglione 11. Oltre agli stand, nello spazio dedicato, viene allestita un’enoteca che mette in degustazione tutti i vini biologici presenti a Vinitaly, così da coinvolgere tutte le aziende espositrici presenti in altri padiglioni che, oltre ai vini prodotti con metodi convenzionali, propongono una linea bio. In calendario una serie di degustazioni organizzate da Federbio e rivolte agli operatori esteri che vogliono approfondire la conoscenza dei vini biologici.
Ma non solo: con la nascita di Vinitalybio, si specializza ulteriormente l’offerta di Vivit, il salone nato prima dell’emanazione del regolamento comunitario sulla produzione di vino biologico. Vivit, che riscuote sempre maggiore successo, rimane ora la vetrina esclusiva dei vini artigianali, frutto del lavoro di quei produttori che si riconoscono nell’autenticità di un territorio e nella individualità. A questo evento viene riconfermato lo spazio della scorsa edizione.

Focus - Le degustazioni
Protagoniste in ogni edizione, anche nel 2014 tornano le degustazioni guidate. Nel padiglione Vininternational, una degustazione della Vinitaly International Academy con Ian D’Agata (altre due sono in programma, una nella sala Tulipano e una nella sala C del 1° piano del Padiglione 10), una della rivista Winestate sui vini australiani e una dal prestigioso gruppo Iwsc; insieme alle altre degustazioni aziendali, porteranno il focus su molti vini francesi, oltre che australiani, sudafricani, di Nuova Zelanda, Azerbaijan, Ucraina, Spagna, Cile, Argentina. Confermato Tasting Ex... Press, il giro del mondo attraverso la degustazione dei migliori vini scelti da Gambero Rosso, Ais, Civiltà del bere, Euposia, Decanter, Der Winzer e Vince Magazine. Confermata la degustazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, mentre novità assoluta 4 è Young&Young, evento che vede i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, guidare tre sessioni di degustazione con quattro giovani produttori e una platea di wine blogger che twittano in tempo reale le proprie impressioni. Ritorna Taste Italy, da quest’anno by Doctor Wine Daniele Cernilli. Senza dimenticare quella guidada da Charlie Arturaola, uno dei sommelier più conosciuti nel mondo, già protagonista del film ”El camino du vino”, che sta già girando il sequel, “The duel of Wine”, che vedrò protagonista alcuni dei territori più importanti d’Italia.

Focus - Le ricerche, gli studi, i convegni
Quattro le ricerche “isituzionali” di quest’anno: “Vino & Gdo”, ”L’export di vino attraverso un’indagine realizzata sulle aziende espositrici di Vinitaly”, “L’export di vino biologico con un’indagine realizzata sulle aziende associate a FederBio”, “La percezione dei vino italiano sui mercati esteri con un’indagine effettuata attraverso i delegati di Veronafiere in 60 Paesi”. Ma si parlerà anche di evoluzioni normati legate al vino con l’Ugivi, Unione dei Giuristi del Vino, del ”bello e del buono” con l’Associazione Nazioanle Donne del Vino, di comunicazione e business con lo Iulm di Milano, e ancora di sostenibilità e anche di aspetti tecnici ed innovativi nelle partiche del vigneto,come la potatura, con tra gli altri, i preparatori d’Uve Simonit & Sirch.
Una nuova iniziativa dedicata agli approfondimenti, alle analisi di settore viene lanciata da Veronafiere/Vinitaly con “Wine2Wine”, in programma il 3 e 4 dicembre 2014. L’appuntamento si configura come forum dedicato ai produttori di vino e alle più importanti aziende della filiera, pensato in particolare per gli espositori di Vinitaly. Previsti numerosi work shop, case history nazionali e internazionali in chiave business e di sviluppo dell’internazionalizzazione delle aziende.

Focus - I concorsi
Ritornano a marzo, prima di Vinitaly, il 21° Concorso Enologico Internazionale (26-30 marzo 2014) e il 18° Concorso Internazionale Packaging (14 marzo). Un ritorno al passato che garantisce un traino di immagine da Vinitaly alla fine dell’anno per i prodotti vincitori appena messi in commercio e una garanzia per i buyer. Novità importanti per il concorso internazionale Sol d’Oro, che si sdoppia: svoltosi dal 16 al 22 febbraio 2014 a Verona nella sua l’edizione dedicata all’emisfero nord, cioè agli oli prodotti in autunno/inverno, si svolgerà per la prima volta a settembre, con il patrocinio di Veronafiere e con lo stesso capo panel, in Cile per gli oli dell’emisfero sud, cioè per la produzione oleicola realizzata nel “nuovo mondo” dove la campagna inizia in primavera. Particolarità del Concorso Sol d’Oro - Emisfero Sud, sarà la sede itinerante: ogni anno in uno dei paesi a maggiore produzione olivicola (Argentina, Nuova Zelanda, ecc) Nell’ambito di Sol&Agrifood, nuova edizione del Golosario Prize.

Focus - Il discorso di Giovanni Mantovani, dg VeronaFiere
Come giustamente detto, Vinitaly è un sistema. Un sistema di andata e ritorno dall’Italia all’estero e viceversa. Un sistema che lavora contemporaneamente su più fronti, su più mercati e su più livelli, posso dire con grandi risultati, come ci raccontano i numeri che andremo a vedere.
Un sistema che sostiene la crescita del comparto a partire dalla promozione della cultura del vino. Ed è proprio questa la prima e più importante mission di Vinitaly International: la creazione e promozione della cultura del vino, specialmente in quei mercati dove manca o è meno forte una vocazione alla produzione vitivinicola e/o al consumo. Sviluppare la conoscenza dell’articolata produzione italiana, evidenziandone le differenze rispetto alla produzione estera, è la base indispensabile per far apprezzare il prodotto e per sostenerne quindi la vendita.
Il secondo passo è certamente lo sviluppo di un network efficace di contatti per la commercializzazione. Attività sulle quali ci concentriamo anche all’estero, con Vinitaly International ed iniziative come Vinitaly International Academy, diretta da Ian D’Agata, Vinitaly International Importer Connect, e l’ormai attesissimo appuntamento pre Vinitaly, OperaWine, con WineSpectator.
Tutte queste attività sono parte importante e strategica di un sistema che, come anticipava il nostro Presidente, sostiene un comparto che nei primi 11 mesi del 2013 ha esportato 18,8 milioni di ettolitri per un valore di oltre 4,6 miliardi di euro che a consuntivo supererà, probabilmente, i 5 miliardi di euro. L’incremento in valore delle esportazioni di vino, seppure a fronte di una leggera contrazione in volume, riflette quindi un settore dinamico, sempre più export oriented, che non ha ancora esaurito la sua curva di crescita potenziale. Ed ecco perché, entrando più nel cuore dell’edizione 2014 di Vinitaly a Verona, in programma dal 6 al 9 aprile, siamo orgogliosi di presentare le novità mirate a spingere e consolidare ulteriormente sull’internazionalizzazione (per cui abbiamo stanziato un investimento di 1,5 milioni di euro).
Vininternational
Il nuovo layout del quartiere fieristico ha permesso di dare organicità alla presenza degli espositori esteri, quasi tutti riuniti da quest’anno nel nuovo padiglione ’i’ denominato Vininternational - International Wine Production, collocato tra il padiglione 11 e Sol&Agrifood. Oltre alle aziende espositrici, ospita un’area tasting per degustazioni dedicate ai buyer e spazi di incontro per gli affari. Qui saranno presenti i vini dei principali paesi produttori: Francia, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Ucraina, Azerbaijan, Argentina, Cile, Spagna.
Le aziende di Russia, Slovenia, Georgia e Stati Uniti d’America presenti negli scorsi anni hanno preferito confermare le aree espositive delle edizioni precedenti e quindi sono presenti rispettivamente nei Padiglioni 12-6-3.
International Buyers’ Lounge
Area dedicata agli incontri business to business, all’insegna del commercio e del business, collocata nella galleria Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti i consorzi di tutela e le singole aziende espositrici da una parte (per un totale di un centinaio di partecipanti) e i buyer esteri dall’altra. Due le iniziative che in particolare voglio segnalare: Taste & Buy, per il business to business wine&spirit dove, sulla base di appuntamenti organizzati da Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare scambi commerciali e l’enoteca dell’International Buyers’ Lounge, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini appositamente selezionati dalle aziende per i mercati internazionali.
Vinitaly e il sistema-Paese
Vorrei anche aggiungere, come inciso ma di sostanza, che il sistema Vinitaly non intende e non vuole ovviamente lavorare in modo indipendente dal “Sistema-Paese”, anzi si propone quale amplificatore di quest’ultimo e, a tal proposito, desidero ricordare e ringraziare in primis il Ministero dell’Agricoltura, il Mise e l’Ice per l’ottima collaborazione e il decisivo supporto che ci offrono costantemente.
Tuttavia, a parte i sopra citati, non possiamo dimenticare che l’efficacia del sistema paese fa ancora fortemente i conti con una frammentazione estrema degli investimenti promozionali. In una fase delicata come l’attuale è infatti oltremodo necessario focalizzare e utilizzare al meglio tutte le risorse per la promozione del made in Italy in un’ottica di ritorno massimo sul nostro territorio. Invece, e la mia sensazione è che non sempre questo accada “consapevolmente” ma certamente con un’ingenuità non più “giustificabile”, vediamo stanziare proprio dagli enti e dalle realtà espressione diretta del Sistema-Paese, investimenti che fanno crescere competitor oltreconfine, invece, di convogliare il massimo delle risorse sulle nostre piattaforme di promozione.
È evidente che questo ha come effetto diretto un depotenziando del ritorno in termini di incoming sul nostro territorio che quelle stesse risorse potrebbero generare.
Ieri il Presidente del Consiglio dichiarava che ci vogliono misure choc di cambiamento per non sprecare la ripresa. In questo senso, confortato dal fatto che le misure choc sono apprezzate da questo governo, mi auguro si possa presto valutare anche l’adozione di direttive molto precise da parte dei ministeri per veicolare il massimo degli investimenti possibili controllati dai vari organismi istituzionali su iniziative e realtà che possano garantire ritorni sul territorio.
Delegazioni commerciali estere
E infatti, tornando alla nostra kermesse veronese che certamente rientra in questa tipologia di eventi in grado di massimizzare il ritorno sul Paese, avremo moltissime delegazioni commerciali estere Per Vinitaly sono state organizzate, in collaborazione con i rappresentanti di Veronafiere in 60 paesi e l’Agenzia-Ice, delegazioni di buyer da Svizzera, Germania, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Russia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, Usa, Canada, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Cina, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia.
Per quanto riguarda i paesi più interessanti, quest’anno il lavoro di selezione ha individuato in particolare operatori dai paesi indicati dagli espositori nell’indagine che ricordavo poc’anzi e quindi da Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina. Per Sol&Agrifood sono stati selezionati buyer da Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Russia, India, Estremo Oriente, Australia, America Centrale e America Latina, Tunisia, Egitto, Libano e Giordania, Cina, Giappone, Usa, Gran Bretagna, Germania, Messico, Francia, Spagna.
Wine to Wine
Presenteremo inoltre a Vinitaly, sempre in un’ottica di continuità e lavoro costante per il supporto al comparto, la nuova iniziativa Wine to Wine, in calendario il 3 e 4 dicembre 2014: forum dedicato ai produttori di vino e alle più importanti aziende della filiera, pensato in particolare per gli espositori di Vinitaly. Previsti numerosi workshop, case history nazionali e internazionali in chiave business e di sviluppo dell’internazionalizzazione delle aziende.

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