Con una popolazione che supera abbondantemente il miliardo di abitanti, l’India è il secondo Paese più popoloso al mondo, ma per il vino è ancora un mercato ostico, di difficile penetrazione. Le cose, però, secondo gli ultimi dati di Vinexpo (www.vinexpo.com) riportati dal “The Indian Express”, potrebbero cambiare in fretta nei prossimi anni: i consumi, infatti, sono destinati a crescere del 73% entro il 2017, passando dalle attuali 1,10 milioni di casse del 2013 a 2,1 milioni, pari a 13,2 milioni di bottiglie, perlopiù vino rosso (1,15 milioni di casse, pari ad una quota del 71,6%), ma anche bianco (0,63 milioni di casse) e rosé (0,10 milioni di casse).
Dietro a questa crescita, come spiega il presidente di Vinexpo, Xavier De Eizaguirre, “ci sono diversi fattori, a partire dall’aumento medio dei salari, passando per la maggiore mobilità degli indiani, che viaggiano sempre più spesso in Occidente, fino ad una produzione locale in crescita e a gusti sempre più sofisticati. Alla fine dei conti, sono gli stessi motivi che stanno dietro al boom della Cina”. Una crescita che riguarderà anche il consumo di spumanti, destinato a raddoppiare, e che ovviamente avrà ricadute sulle importazioni, destinate a passare dalle attuali 0,28 milioni di casse alle 0,48 milioni nel 2017. Una bella opportunità per i Paesi produttori, Italia compresa, a patto di riuscire a coglierla.
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