L’export in primis, con focus su mercati come gli Usa, la Russia, l’Oriente o i Paesi Arabi, ma anche il ruolo del vino ad “Expo” 2015, l’Ocm Vino, il testo unico che dovrebbe semplificare la vita alle cantine italiane, la sostenibilità, il mercato italiano ed il rapporto del vino con la grande distribuzione organizzata, la lotta alla contraffazione e all’italian sounding, e l’e-commerce e così via: sono solo alcuni degli argomenti “caldi” che saranno affrontati nell’intenso programma di “Vinitaly” 2014, a Verona, dal 6 al 9 aprile (www.vinitaly.com), che si conferma non solo appuntamento imprescindibile per il mercato del vino italiano, ma anche momento di confronto e riflessione su quello che sta accadendo, sotto ogni aspetto, al nettare di Bacco del Belpaese. Tanti gli appuntamenti importanti, tra i quali iniziamo ad orientarci, con una prima selezione di eventi. A partire, ovviamente, da “OperaWine”, il 5 aprile, prestigiosa “Anteprima” by Vinitaly, con le 100 migliori cantine d’Italia per la rivista Usa “Wine Spectator”.
Il 6 aprile, dopo l’inaugurazione, il grande protagonista sarà il Ministero delle Politiche Agricole, con il Ministro delle Politichen Agricole Martina, che parlerà de “Il Vino Italiano per Expo Milano 2015” prima (con il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue De Castro, il commissario di Expo 2015 Sala, quello del Padiglione Italia Bracco, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella e quello di VeronaFiere Ettore Riello), e di “Legalità nel Bicchiere” poi, con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il presidente di Coldiretti Moncalvo e il direttore del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità in Agricoltura Giancarlo Caselli. Ma si parlerà anche di vino & enoturismo, con un incontro in Regione Umbria, unica italiana nelle “10 Best Wine Travel Destination” 2014 della rivista americana “Wine Enthusiast”, con l’italian editor della rivista Kerin O’Keefe, Alessandro Regoli, direttore di Winenews, Fede & Tinto di Radio 2 “Decanter” e la presidente della Regione, Catiuscia Marini.
Ci sarà spazio per approfondire anche la nuova Ocm Vino, il Testo Unico che ha appena iniziato il suo iter in Parlamento, ma anche i compiti e le funzioni dei Consorzi di tutela, nonché il tema della tutela del marchio all’estero con il seminario dell’Ugivi, l’Unione dei Giuristi della Vite e del Vino. E si parlerà anche de “L’Italia del vino vuole crescere: sostenibilità, mercato, Pac”, nel convegno promosso da Agrinsieme con il coordinatore Mario Guidi, Roberto Sardone dell’Inea, il Ministro Martina, Paolo De Castro, e Jesus Zorrilla, capo della direzione generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea, moderati dal giornalista de “Il sole 24 Ore” Sebastiano Barisoni.
Altro appuntamento da non perdere, sempre il 6 aprile, quello con di “Wineconomy”, promosso da Retalco, dove si parlerà si parla di comunicazione digitale, e-commerce e mercati con Antonello Maietta, presidente Ais, che presenterà anche le linee guide della nuova guida ai vini dell’Associazione Italiana Sommelier, Giovanni Cianferoni, presidente Retalco, Gianni Mercatali, Davide Malaguti, presidente Golden Group, Marco Samoggia di Tnt Post ed un rappresentate di Google Italia.
Giornata intensa quella del 7 aprile: si parlerà de “L’internazionalizzazione del sistema alimentare Italiano: Paesi Target e Strategie di Sviluppo”, nel convegno promosso da Confindustria, Ice, Istat e Federalimentare, mentre in quello firmato Vinitaly e Iri, il tema sara “Cantine e Gdo: nuove strategie per il mercato italiano ed estero”, con tutti i più imporanti player della distribuzione nazionale. Spazio anche a “La politica del vino”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, a cui prenderanno parte, tra gli altri, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ed il viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero, moderati da Bruno Vespa. Sotto l’egida del Ministero, però, si parlerà anche di “Made in Italy, obiettivo internazionalizzazione”, con il Ministro Marina, Mario Guidi (Agrinsieme), Oscar Farinetti (Eataly) ed Andrea Illy (Illy Caffè).
L’Ismea si concentrerà, invece, su “I Numeri, la qualità e il valore dei vini di eccellenza certificati nell’ultimo anno”, mentre i Nucleai Antifrode Carabinieri affronteranno il tema di “Come comunicare sicurezza alimentare nell’olio e nei prodotti agroalimentari”, e di come “Educare alla legalità, informare il consumatore sul consumo consapevole”. E si parlerà anche de “Il vino made in Italy dà lavoro”, con la presentazione del primo database delle aziende che assumo by Coldiretti.
Ma il 7 aprile sarà anche il giorno i cui Bosco viticoltori parlerà de “Il quadrato semiotico dei WineLovers: gli atteggiamenti del consumo del vino in Italia”, con Oscar Farinetti, Elena Rocco, docente di marketing all’Univeristà Ca’ Foscari di Venezia, e Corrado Giacomini presidente di ViVo Sac.
Senza dimenticare l’appuntamento con “2004-2014, 10 anni di Grandi Marchi nel mondo”, con Piero Antinori, presidente dell’associazione che riunisce alcuni dei più importanti nomi del vino italiano, che farà il punto sui primi 10 anni di attività, ma anche sui trend e le tendenze del business enoico mondiale. E si parlerà anche di sostenibilità, sia nella presentazione del progetto “Winezero”, che vede in campo la Regione Veneto, i consorzi più importanti dell’enologia regionale, le aziende e l’Università di Padova, che nel convegno promosso da Magis, il progetto di sostenibilità nel mondo del vino di Bayer Crop Science, “Il Valore del Vino sostenibile è l’Uomo”, con, tra gli altri, il professor Attilio Scienza, il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Luca Sani, e Domenico Zonin, alla guida di Unione Italiana Vini.
La Cantina Maurigi, invece, affronterà il tema di “Nuove vie per il vino di qualità”, con la ricerca della ricercatrice Marilena Colussi “Nuove domande del consumatore di vino di qualità”, e i contributi, tra l’altro, del dg Veronafiere Giovanni Mantovani, del direttore artistico di Expo 2015 Davide Rampello, e Maurizio Morandini responsabile logistica Mps. Ma si parlerà anche di “Marketing del vino dall’etichetta al web, Verso Expo 2015”, con Coldiretti, e da non perdere il talk show messo in scena da Campo alla Sughera, condotto da una delle firme più irriverenti del giornalismo italiano, Selvaggia Lucarelli.
L’8 aprile, invece, il momento clou sarà il “Vigna Day”, by Simonit & Sirch, convegno teorico-pratico sulla potatura e sulla condizione del vigneto con in massimi esperti mondiali, prima in fiera e poi tra i vigneti di Bertani Domains.
Ma si parlerà anche di “Vigneto Italia: il ricavo medio delle produzioni. Metodologia applicata nel Piano nazionale di Sostegno italiano dell’Ocm Vino” con Ismea e Ministero delle Politiche Agricole, ci sarà la presentazione del progetto “Eataly Verona”, si approfondirà il tema del mercato americano con “Wine? Italians do it better”, promosso da Iulm e Marco Polo, con un report sui risultati della campagne promozionali degli ultimi anni in Usa, con il contributo di Roger Nabedian di Gallo Premium Wine Division. E si tornerà a parlare anche di “denominazioni di città con “Vigneto Lazio e Doc Roma, il potere evocativo del Territorio come opportunità per il mercato internazionale”, promosso dalla Regione Lazio, con l’assessore all’Agricoltura Sonia Ricci, Denis Pantini di Winemonitor-Nomisma, e Marco Sabellico del Gambero Rosso. E si tornerà ancora sul tema dell’e-commerce, grazie al Consorzio del Soave, con “eWine”, l’esperienza del portale “Saldi Privati” raccontata dall’ad Brune Decker, con in contributi di Matteo Lunelli (Ferrari), Franco Denari (Ceo Eataly Net) e di Aldo Lorenzoni, presidente del Consorzio del Soave. Che affronterà anche le opportunità della vendita di vino nei mercati arabi.
Si chiude il 9 aprile, quando l’appuntamento clou sarà con i primi risultati del progetto “Viva Sustainable Wine”, con l’ex Ministro dell’Ambiente Clini, e le cantine pilota dell’esperienza (Gancia, Masi Agricola, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Montevibiano Vecchio, Planeta, Tasca d’Almerita e Venica&Venica) che presenteranno le prime etichette certificate.
Focus - Degustazioni, curiosità e appuntamenti da non perdere
Tanti gli appuntamenti con degustazioni, eventi curiosi e progetti da seguire nei quattro giorni di Vinitaly 2014:
- domenica 6 aprile, per gli amanti dei wine tasting, da non perdere la degustazione dei vini che hanno ricevuto i “Tre Bicchieri” dalla guida del Gambero Rosso 2014, ma c’è anche il tasting de “I più grandi Riesling tedeschi”, selezionati e presentati da Falstaff, rivista-guida di riferimento in Germania. Per gli amanti della Francia enoica due gli appuntamenti da mettere in agenda: “I grandi vini rossi dei Crus Classés de Graves”, promossa da Vinitaly International Academy (in assaggio Chateau Bouscaut, Carbonnieux, de Fieuzal, Haut- Bailly, Latour-Martillac, Malartic-Lagravière, Olivier, Pape-Clément, Smith Haut-Lafitte e Domaine de Chevalier), e “Perchè interessarsi al vino, e più precisamente ai grandi vini? L’esempio di tre grandi cantine”, firmata da C.a, Grands Crus (nei calici Château Grand-Puy Ducasse, Château Meyney e Château de Rayne Vigneau). Tutta al femminile la degustazione proposta dalla Fisar “Grandi vini rossi italiani … giovani produttrici”, con Valentina Argiolas (Argiolas), Violante Gardini (Donatella Cinelli Colombini), Daniela Mastroberardino (Terredora), Francesca Planeta (Planeta), Camilla Rossi Chauvenet (Massimago) e Sara Vezza Zaffiro (Josetta Saffirio).
Ma, sempre il 6 aprile, saranno di scena anche tanti altri appuntamenti: a partire da quelli promossi dalla Regione Veneto, prima con il monologo di Tiziana de Masi “Tutto quello che sto per dirvi è falso”. spettacolo teatrale in fiera sul tema della contraffazione, e con il brindisi dedicato agli amanti di calcio con i campioni dello scudetto vinto dal Verona nell’84-85.
Ma ci sarà anche l’incontro con Federico Francesco Ferrero, vincitore dell’ultima edizione di “MasterChef”, che parlerà di cuicina e abbinerà i propri piatti a vini della griffe dell’Amarone Speri. In Piemonte, nello stand della Regione, si parlerà invece del progetto per la candidatura come Patrimonio Unesco di Langhe Roero e Monferrato, menter il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo propone, tra le altre cose, la mostra “L’Abruzzo dei Gandi Maestri”, percorso visivo sulla Regione attraverso lo sguardo di Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin e Mimmo Jodice, con cui si è voluto confrontare il fotografo inglese del “Times” e del “New York Times”.
Nello spazio del Franciacorta, invece, si parla di “Wine Business Strategies 2014-2015” in una tavola rotonda moderata dal giornalista Nicola Dante Basile, con manager del mondo del vino come Giovanni Geddes da Filicaja (Ornellaia), Simon Pietro Felice (Giordano Vini), e ancora con Gianni Fava (Assessore Agricoltura Lombardia), Tiziana Sarnari, direzione Mercati Ismea, Roverto Lovato dell’Ice, e Gianluca Maria Esposito, del Ministero delle Politiche Agricole. Il Friuli Venezia Giulia, invece, presenta il progetto “Bottega Friuli Venezia Giulia, Modernità d’Altri Tempi”, con lo chef Emanuele Scarello, Luigi Farrauto, autore Lonely Planet, e Adriano Gigante, presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Colli Orientali.
Il Consorzio del Soave, invece, discuterà di “Dalla Zonazione al Wine Park, progetto per il Soave”, con Diego Tomasi, del Cra di Conegliano, e Gianni Moriani, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venzia. E, dal 6 aprile, per tutto Vinitaly, ci saranno anche gli esperti dell Icqrf, nello spazio del Ministero delle Politiche Agricoli, a disposizione delle aziende per rispondere a dubbi e domande su etichette, burocrazia, pratiche enologiche e così via. Ma sarà anche il giorno della presentazione di alcune novità editoriali, come “Slow Wine Magazine”, la rivista bimestrale in italiano, inglese e tedesco presentata dalla “chiocciolina”, con i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, e, alla libreria Feltrinelli, la presentazione di “Vino Rosso Tacco 12”, il nuovo libro firmato dalla celebre Sommelier Adua Villa.
- lunedì 7 aprile, invece, è di scena una delle degustazioni più provocatorie in assoluto, “In vino Mendacium”, ideata dall’Istitituto Marchigiano di Tutela Vini, con un testing comparato tra il vero Verdicchio e quello falso prodotto con i famigerati “wine kit”, insieme al direttore dell’Istituto Alberto Mazzoni, a Giuseppe Natale Frega, docente di Industrie e Tecnologie all’Univeristà politecnica delle Marche, Maura Malaspina, Assessore all’Agricoltura della Regione, e con l’attore marchigiano Neri Marcorè nel ruolo di “anfitrione” d’eccezione.
Vini francesi protagonisti, invece, con i Bordeaux di “Y e Chateau d’Yquem, le due anime del più famoso vino del mondo”, by Vinitaly International Academy, e con “Champagne: le cuvées di punta delle grandi case francesi”, con i vini di maison come Piper Heidsieck, Charles Heidsieck, Pommery, Gosset, Veuve A. Devaux, Besserat de Bellefon, Lanson e Taittinger, organizzata da Gilbert & Gaillard.
Per gli amanti dell’Amarone, invece, due le occasioni da cogliere: la verticale di 17 annate del Gioé di Santa Sofia, etichetta prodotta per la prima volta 50 anni fa, nel 1964, e replicata solo nelle annate migliori, e il Seminario Tecnico Masi n. 26, sul tema “Un grande Amarone si fa attendere”.
Interessante anche la degustazione “I più grandi vini italiani da uve autoctone: vecchie annate, vini rari e introvabili” (con etichette come il Fonte Canale Trebbiano d’Abruzzo 2012 Tiberio, il Coda di Volpe Irpinia 2010 Perillo, il Radici Fiano di Avellino 2002 Mastroberardino, il Calvarino Soave Classico 1992 Pieropan, il Malandrino Montepulciano d’Abruzzo 2012 Cataldi Madonna, il Nerobaronj Nero d’Avola 2005 Gulfi, il Duca Sanfelice Cirò Rosso Classico 2001 Librandi, il Brunello di Montalcino 1998 Il Marroneto, il Chianti Rufina Riserva 1961 Castello di Nipozzano Frescobaldi e, en primeur mondiale, il San Lunardo 2013 Le Vigne dell’Indaco, il Roussin de Morgex 2013 Cave du Vin Blanc de Morgex et La Salle, ed il Montepulciano d’Abruzzo 2013 De Fermo), e “I Vignaioli indipendenti: volti, storie, territori”, firmata da “Cronache di Gusto” (in assaggio Masseria Campito Doc Aversa Asprinio Atellanum 2012, Keber Doc Collio 2010, Dipoli Doc Alto Adige Sauvignon Voglar 2008, Les Cretes Doc Valle d’Aosta Chardonnay Cuvée Bois 2006, Villa Bucci Doc Verdicchio Castelli di Jesi Riserva 2005, Brezza Doc Barbera d’Alba Superiore 2011, Villa del Cigliano Docg Chianti Classico Riserva 2006, Le Chiuse Docg Brunello di Montalcino Riserva 2006, Roccolo Grassi Doc Valpolicella Superiore 2006, Dettori Tenute Dettori Rosso 2004, Emidio Pepe Doc Montepulciano d’Abruzzo 2001, Polvanera Doc Primitivo Gioia del Colle 2010, Paolo Saracco Doc Moscato d’Asti Moscato d’Autunno 2013). Tante le curiosità enologiche in assaggio fuori salone (Crown Plaza Hotel), con la degustazione ideata dal “Cortina Wine Club”, con vini della Cantina De Martini del Cile, i vini hawaiani della cantina Volcano, e quelli di “Vigna 1350” di Cortina d’Ampezzo.
Ma per chi fosse stanco di far ruotare i calici, il 7 aprile, non mancano le alternative: la griffe del prosecco Carpenè Malvolti, manda in scena “Carpenè... Generazioni Docg”, indagine sul fenomeno prosecco realizzata dagli studenti dalla Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il made in Italy del Comparto Agroalimentare e Vitivinicolo della Scuola enologica Cerletti di Conegliano, mentre Allegrini parlerà di “dall’Amarone All’arte”, con Giancarlo Mastella (Villa della Torre) Arthur Duff e Phipip Rylands (Fondazione Peggy Guggenheim Venezia), Paola Marini (Museo di Calstevecchio), Irina Artemieva (Ermitage San Pietroburgo) e Maurizio Cecconi (Villaggio Globale International).
Ci sarà anche il lancio della “Piattaforma e-commerce integrata per la filiera vitivinicola” di Poste Italiane, e la presentazione del libro “Una Terra vestita di Rosa: la Puglia dei Rosati”, con l’autore-sommelier Giuseppe Baldassare e, tra gli altri, l’assessore all’Agricoltura della Puglia Stefano Nardoni e il presidente Ais Antonello Maietta. E sarà di scena anche la presentazione “Sicilia en Primeur” (quest’anno, a Vulcano, il 28-29 maggio), con il presidente Assovini Sicilia Antonio Rallo e Alessandro Regoli, direttore WineNews, nonché quella dell’Atlante Geologico dei Vini Italiani, con il curatore Attilio Scienza, insieme all’Associazione Nazionale Città del Vino.
- martedì 8 aprile, invece, tra le degustazioni spiccano in assoluto “Le grandi biografie del vino italiano: Biondi Santi”, firmata dai Sommelier Ais, e quella de “I migliori vini dell’anno secondo il Gambero Rosso” (in assaggio il Rosso dell’Anno Amarone della Valpolicella Classcio Calcarole 2009 Guerrieri Rizzardi, il Bianco dell’Anno Alto Adige Pinot Bianco Sirmian 2012 Cantina Nals Margreid, le Bollicine dell’Anno Alta Langa Brut Zero Cantina Maestra 2007 Enrico Serafino, il vino dolce dell’Anno Orvieto Classico Superiore Muffa Nobile Calcaia 2010 Barberani, la Cantina dell’Anno Colle Massari Montecucco Sangiovese Lombrone Riserva 2009, il Miglior Rapporto Qualità - Prezzo Bianco Maggiore 2012 Rallo, il Viticoltore dell’Anno Alessandro Princic Collio Malvasia 2012, la cantina emergente Pala Cannonau di Sardegna Riserva 2011 ed il Premio per la viticoltura sostenibile Salcheto Nobile di Montepulciano 2010).
Ma da non perdere sono anche i vini dal mondo selezionati da “The Duel Of Wine”, con Charlie Arturaola, e nettari che arrivano dalla Rioja Alavesa, da Mendoza, dall’Umbria, dal Messico, ma anche vini Tannat, Tempranillo, Sagrantino, Nebbiolo, Champagne, Carignano e così via, i “Vini bianchi che possono invecchiare con grazia”, promossa dal magazine Uk “Decanter” (con i vini di Mastroberardino, Garofoli e Pieropan, e gli austriaci Nikolaihof Wachau, Sepp Moser e Jurtschitsch), ed “Il Buono è la forma del vero” del Seminario Veronelli (con Ca’ del Bosco, Schiopetto, Garella, Braida, Dirupi, Bruno Giacosa, Montevertine, Tenuta San Guido, Quintodecimo, Gianfranco Fino, Marco Sara e La Cantina dei Feudi).
Tra le curiosità da seguire, la presentazione del libro di “Fede & Tinto”, il duo Decanter di Radio 2, “Sommelier … ma non troppo”, il convegno “Il buono e il bello - Vino, Cibo, Moda, Design. Genio e manualità del made in Italy”, promosso dall’Associazione Nazionale Donne del Vino, con la presidente Elena Martusciello, la stilista Anna Fendi e la managing director di Vinitaly International Stevie Kim, Chiara e Angela Maci, titolari del blog “Sorelle in Pentola”, la presentazione dei risultati del primo “Studio Nazionale sulle discriminazione nel settore vitivinicolo”, curato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, e Collis Veneto Wine Group.
- mercoledì 9 aprile, invece, coincide con un debutto nel mondo delle degustazioni, ovvero quello della rosea “Gazzetta dello Sport” con “#PopWine”, con i primi 50 vini nel rapporto qualità-prezzo (sotto i 15 euro), scelti dalla giuria di “Gazza Golosa”, la pagina settimanale di cultura enogastronomica della “Rosa”.
Ma da non perdere è anche “I maestri dell’eccellenza”, degustazione firmata da “Civiltà del Bere” (in assaggio Allegrini Antinori Argiolas, Bertani, Donnafugata, Ferrari, Gianfranco Fino, Lungatotti, Masi e Tenuta San Guido), quella del Versoaln, il vino della vigna più antica del mondo, con oltre 350 anni di storia, nettare rarissimo prodotto da Cantina Laimburg, e quella con i vini selezionati dal “flyng wine maker” Roberto Cipresso.
Tra gli appuntamenti più interessanti della giornata, invece, quelle promossi dal Consorzio del Soave: “Quando la ricerca diventa marketing”, con Fondazione Toniolo e Università di Verona (con i progetti Co2 Reduction System di Diego Begalli, Molecular Wine di Angelo Spena, Residuo 0 di Roberto Ferrarini e Thirsty Grapes di Maurizio Boselli, tutto dell’ateneo scaligero), e “Le vecchie vigne, tra storia e memoria: i custodi tra videointerviste e testimonianze dirette”, con l’agronomo Giuseppe Rama, e Magda Beverari.
Focus - La “capitale” del vino biologico in aprile è Verona: dal 6 al 9 aprile, debutta “Vinitalybio” by Veronafiere & Federbio. E, dal 5 al 7 aprile, a Cerea, c’è “Viniveri” (con Joly, Nossiter, Pérez-Vitoria, Giboulot); a Sarego, “Villa-Favorita”
Nicolas JolyIl vino biologico è, senza dubbio, uno dei fenomeni più in crescita negli ultimi anni. E l’Italia non fa eccezione, anzi, con il 7% del vigneto nazionale (57.000 ettari, dati “The Research Institute of Organic Agriculture”) è il Paese n. 2 al mondo per estensione. Anche i dati di mercato sembrano andare bene: i consumi interni, secondo i dati di vendita nella gdo, crescono del 4%, in netta controtendenza al calo generale (anche se, ovviamente, si parte da numeri assoluti assai più piccoli), e l’export registra picchi particolarmente significativi per questa particolare filiera produttiva in Italia, con ben l’82% sul totale, al punto che per la metà dei produttori bio i mercati esteri rappresentano più del 30% delle vendite, mentre il 15% supera addirittura il 60%. E per gli amanti del genere, la capitale del vino bio, ad aprile, è Verona (e dintorni). In primis, per il debutto di “VinitalyBio”, salone nel salone di Vinitaly (Verona, 6-9 aprile, www.vinitaly.com), promosso da VeronaFiere con FederBio, e dedicato alle sole cantine che producono vini biolocigi certificati secondo la normativa europea, in vigore dal 1 agosto 2012, con tanti produttori ed un’enoteca ad hoc per degustare tutti i vini. Ma anche, dal 5 al 7 aprile, con due appuntamenti ormai “classici”, come “ViniVeri” e “Villa Favorita”: il primo, “ViniVeri-Vini secondo Natura”, edizione n. 11, a Cerea, nell’Areaexp “La Fabbrica” (www.viniveri.net), oltre ai vini dei produttori del Consorzio Viniveri ed a quelli di Reinassance des Appelations, e di oltre 100 “artigiani del vino”, vedrà la presenza di Nicolas Joly, “vate” della viticoltura biondinamica (con una verticale del suo “vino mito”, il Coulée de Serrant, annate 2011, 2009, 2004, 1995), della “pasionaria” della civiltà contadina e delle lotte agrarie nel mondo, l’economista, sociologa e documentarista francese Silvia Pérez-Vitoria, autrice di libri come “Il ritorno dei contadini”, per il quale ha vinto il premio Nonino 2009, di Jonathan Nossiter, con il suo ultimo film “Natural Resistance”, ed Emmanuel Giboulot, il vigneron francese assurto agli onori delle cronache per aver rifiuto di fare il trattamento obbligatorio contro la flavescenza dorata, e che ora rischia multe e sanzioni pesanti; il secondo, Villa Favorita, a Sarego (Vicenza) promosso dall’associazione “Vinnatur” (www.vinnatur.org), dal 5 al 7 aprile, vedrà riunirsi oltre 140 produttori di otto diversi Paesi (Italia, Francia, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna), di cui poter degustare ed acquistare i vini. Novità 2014 sarà la “Tasting Room”, una sala che verrà allestita per le degustazioni e riservata agli operatori del settore quali buyer, distributori e stampa. Angiolino Maule, fondatore e presidente VinNatur spiega: “siamo passati, nel giro di due anni, da quasi 200 ad oltre 350 importatori, in arrivo da tutto il mondo, con un incremento del 30%. E’ importante dedicare loro spazi e tempi in modo che possano conoscere le cantine nostre associate e degustare con calma e in condizioni ottimali. L’attenzione ai mercati, soprattutto esteri, passa anche da queste cose”.
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