“L’anno scorso l’export agroalimentare italiano ha raggiunto i 33 miliardi di euro ed il vino è stato il prodotto più esportato con 5 miliardi di euro. Uno dei mercati enoici più importanti si è rivelato quello canadese, ma va rafforzata la presenza del made in Italy”. Lo ha detto il vicepresidente di Confagricoltura Giandomenico Consalvo, aprendo i lavori del seminario sul mercato canadese e sulle opportunità commerciali che si presentano. Un appuntamento di due giorni (8-9 luglio), di scena a Roma, a Palazzo della Valle, con momenti di approfondimento sul mercato canadese (con il contributo di esponenti della Camera di Commercio Italiana in Canada) e, incontri B2B tra 40 aziende vitivinicole italiane, buyer canadesi del canale Horeca (ristorazione) ed importatori.
“L’export vinicolo tricolore in Canada, tra il 2008 ed il 2012 - ha ricordato Confagricoltura - è aumentato del 40,2%, ma successivamente (tra il 2012-2013) ha registrato una contrazione dell’1% e tale andamento viene confermato in maniera molto più marcata anche nei primi tre mesi del 2014 (-7,6% sullo stesso periodo 2013).
“Il mercato canadese - ha osservato Consalvo - è molto particolare, con la commercializzazione dei vini riservata alle Province, che agiscono con regolamentazioni totalmente indipendenti. È quindi una piazza su cui è difficile muoversi, da ciò la necessità di opportune azioni per le imprese, finalizzate ad approfondire i diversi aspetti normativi e procedurali; fondamentale anche conoscere gli strumenti di promozione messi a disposizione dell’Unione europea, sia attraverso il regolamento in corso di pubblicazione, sia attraverso i fondi dell’Ocm Vino”.
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