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Il re del Sagrantino e l’Archimede vignaiolo, il risorgimento del Lambrusco e l’impero del Prosecco: nella cornice della Domus Bergamo Wine, ogni venerdì dal 10 luglio, “I Famosi del Vino”, rassegna dedicata ai grandi nomi del vino italiano

Il re del Sagrantino e l’Archimede vignaiolo, il risorgimento del Lambrusco e l’impero del Prosecco: nella cornice della Domus Bergamo Wine, di scena ogni venerdì, a partire dal 10 luglio, “I Famosi del Vino”, rassegna dedicata ai grandi nomi del vino italiano, da Maurizio Zanella a Martin Foradori, da Mario Pojer a Mauro Lunelli, da Marco Caprai a Francesco Zonin e molti altri ancora. Un’occasione unica per conoscere da vicino i maestri della viticoltura italiana, ascoltando i loro racconti di territori, vitigni, mosti e calici. Storie ricche di tradizione e percorsi familiari che, nel tempo, hanno reso grandi nel mondo le bottiglie italiane (www.domusbergamo.it).
Ad aprire il ciclo di incontri, il 10 luglio, sarà Marco Caprai, “re del Sagrantino di Montefalco” e Ambasciatore di Expo 2015 che, tra le pareti della Domus Bergamo Wine, racconterà l’impegno con cui ha contribuito alla rinascita di un territorio straordinario, quello di Montefalco, adoperandosi per realizzare, con le sue produzioni, la più straordinaria “rivoluzione enologica” umbra. Una storia iniziata nel 1971 quando Arnaldo Caprai, imprenditore tessile di successo, acquistò 45 ettari di terra, patrimonio che il figlio Marco utilizzerà per valorizzare il Sagrantino, vitigno autoctono dalle enormi potenzialità qualitative, prestando sempre una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, che ha reso le cantine Caprai capofila del progetto “Montefalco 2015: The New Green Revolution”, un protocollo di produzione vitivinicola, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, nato dall’applicazione dei principali standard internazionali di produzione sostenibile.
Dal Sagrantino al Lambrusco, dall’Umbria all’Emilia Romagna: il 17 luglio, a presentare le sue produzioni, sarà Cristian Bellei, titolare della Cantina della Volta, una delle realtà più interessanti del modenese, nata per dare continuità alla produzione avviata nel 1920 da suo padre, Giuseppe Bellei, che, per primo, produsse spumanti metodo classico con il Lambrusco.
Il 24 luglio, invece, sarà la volta di Mario Pojer, della cantina Pojer e Sandri, adagiata sulle colline di San Michele all’Adige, ricordata dai wine lover fin dalle prime produzioni, grazie ad etichette come il Palai Müller Thurgau 1975, seguito da uno Chardonnay e da una varietà autoctona quale la Nosiola per poi distinguersi, più recentemente, con la produzione dei distillati.
Dopo la pausa di agosto, protagonista dei racconti enoici, il 4 settembre, sarà, invece, Mauro Lunelli, anima delle cantine Ferrari, simbolo di un’esperienza secolare che ha reso l’azienda un punto di riferimento unico nella produzione dei metodo classico del TrentoDoc. Ancora il 18 settembre, la Domus Bergamo Wine ospiterà Maurizio Zanella, cuore delle cantine Ca’ del Bosco, da sempre impegnato nella ricerca dell’eccellenza in Franciacorta, mentre il 25 settembre sarà la volta di Sergio Di Loreto della griffe mito dell’enologia italiana Marchesi de’ Frescobaldi, che in Toscana ha 4.500 ettari, di cui 1.200 vitati e 5 tenute, nel Chianti, nel Pomino doc, a Montalcino, in Maremma e nel Mugello.
Un viaggio alla scoperta della nobiltà del vino che porterà dritti dritti, il 16 ottobre, all’incontro con il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, patron di Tenuta San Leonardo, produttore di uno dei vini italiani più premiati al mondo. Il 23 ottobre sarà la volta di Gianluca Bisol, a capo della griffe del Prosecco, 121 ettari dislocati su 35 poderi per una delle case vinicole più rinomate di Valdobbiadene, mentre a concludere il ciclo di incontri e degustazioni, il 31 ottobre, sarà Martin Foradori, proprietario della più grande cantina dell’Alto Adige, Hoeffstaetter, padre del rinomato Pinot Nero, tra i migliori blauburgunder italiani.

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