È passato poco più di un anno, ma in Langa, Roero e Monferrato (e non solo) l’entusiasmo per il primo riconoscimento di un paesaggio del vino italiano a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco è vivo più che mai. Per ripercorrerlo e festeggiare, l’appuntamento è all’edizione n. 49 della “Douja d’Or”, il concorso enologico nazionale al complesso dell’Enofila, ad Asti (fino al 20 settembre), dove “Tutti per uno Unesco per tutti”, i Consorzi della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, dell’Asti Docg e del Brachetto d’Acqui Docg, celebrano il primo anniversario del riconoscimento ai propri paesaggi vitivinicoli con un brindisi di solidarietà.
Alla “Douja d’Or”, in uno spazio “uno e trino”, con una grafica che si rifà al mondo dei cartoon e dell’arte visiva, con il richiamo a tre delle più importanti Docg vinicole del Piemonte e al territorio che ospita vigneti e uve al centro di quell’area dei Paesaggi vitivinicoli piemontesi, dichiarata, oltre un anno fa dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità, i Consorzi della Barbera, dell’Asti e del Brachetto sostengono la Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e l’astro-pulmino Amico, che accompagna i malati alle strutture ospedaliere. Accanto alle degustazioni di Asti e Moscato d’Asti Docg, Barbera d’Asti Docg e le altre Doc Piemontesi, e Brachetto d’Acqui Docg, gli assaggi (da 2.50 euro al calice a 3,00) di cocktail a base di frutta servono a raccogliere fondi per le due associazioni.
“Non potevamo non ricordare l’importante riconoscimento ottenuto - spiega Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Barbera d’Asti - nonostante per noi rappresenti la normalità, non dobbiamo mai scordare la bellezza del territorio che ci circonda, capace di richiamare persone da ogni parte del mondo; solo facendolo conoscere riusciremo a far capire i perché della qualità che contraddistingue la nostra Barbera d’Asti”.
Info: www.viniastimonferrato.it
- www.astidocg.it
- www.brachettodacqui.com
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025