La Juventus campione d’Italia (e vice d’Europa) brinda Ferrari, con la griffe del Trentodoc che diventa la bollicina ufficiale delle aree hospitality dello Juventus Stadium. Partnership ufficiale che suggella anni di brindisi Ferrari in “bianco nero”. Un’alleanza tra marchi top dell’Italia, suggellata anche nella tradizionale cena istituzionale della società, a cui ha preso parte anche la squadra, con Matteo Lunelli che ha brindato con il presidente della “Vecchia Signora” Andrea Agnelli, e con campioni come Gianluigi Buffon, Paulo Dybala, Sami Khedira, Mario Mandzukic, Patrice Evra, Paul Pogba, Stephan Lichtsteiner, Simone Zaza, Stefano Sturaro, Leonardo Bonucci e Alvaro Morata, tra gli altri, in un brindisi che, si legge in una nota, “suggella la partnership tra la società e Ferrari, le cui bollicine verranno servite nelle zone più esclusive dallo stadio e in occasione di tutti gli eventi istituzionali Juventus per tutta la stagione in corso”.
Due storie di successo ultra centenarie che si uniscono, riprendendo una tradizione che nel tempo le aveva già viste unite nel festeggiare molte delle tantissime vittorie bianconere, come testimoniano le foto che ritraggono leggende della storia bianconera come Paolo Rossi, Roberto Bettega, Marco Tardelli Roberto Boninsegna o Claudio Gentile brindare con Ferrari negli spogliatoi dopo vittorie e trionfi.
“La partnership di Juventus con Cantine Ferrari - ha dichiarato Giorgio Ricci, Head of Global Partnerships & Corporate Revenues della Juventus - rappresenta una novità nel panorama delle nostre partnerships. Siamo orgogliosi di essere la prima realtà in ambito sportivo ad unire la sua tradizione centenaria con la storia di una delle più rinomate realtà vinicole europee. Siamo certi che Cantine Ferrari accompagnerà con stile e raffinatezza Juventus nei momenti di convivialità”.
“Ferrari suggella da sempre tante emozioni e vittorie dello sport italiano - ha commentato Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari - essere stati scelti come brindisi di Juventus non significa soltanto entrare a far parte di una grande squadra, ma rappresenta anche un felice legame tra due società che hanno fatto dell’italianità e della ricerca dell’eccellenza la loro bandiera da più di un secolo”.
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