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Si chiamano “Graham” “Sofia” “Kevin” “Anna” “Don”, e sono i “capostipite” delle “tribù” in cui si divide chi compra vino online in Usa (e che spende il 35% in più di chi non lo fa). Ad individuarle una ricerca firmata W2O Group con Tmrw Engine

Italia
Ecco le tribù di chi compra vino on line

In tanti dicono che l’ecommerce giocherà un ruolo sempre più importante nel mercato del vino. Il tempo dirà se chi sostiene questa tesi ha ragione. Ma intanto, c’è chi ha cercato di fotografare il presente, e diviso in “tribù” gli appassionati che comprano il vino via web in Usa, mercato n.1 al mondo per il nettaro di Bacco (e per l’Italia del vino) dove questo canale vale 1,3 miliardi di euro, il 4% del totale (secondo una ricerca di www.svinando.com). Come ha fatto W2O Group (www.w2ogroup.com), agenzia di ricerca e di marketing, che, insieme a Tmrw Engine (http://tmrwengine.com), specializzata nel monitoraggio dei social media ha realizzato il report “The Five Tribes of Online Wine Buyers”, analizzando i dati di 12.500 individui, 183.000 twett e 53.000 acquisti on line, per un valore di 16,8 milioni di dollari, come riporta il magazine Uk “Harpers” (www.harpers.co.uk).

La più numerosa (30% di chi compra vino on line) è quella dei “Graham”, che rappresentata l’“info geek” per eccellenza, ovvero colui che è un grande appassionato di tecnologia, e che estende questa sua tecno-mania al vino. Categoria rappresentata al 62,8% da uomini, condivide e controlla le bottiglie che beve su app come Vivino e Delectable Wines, spende in media 186 dollari per ogni ordine, e pesa per il 36% sui profitti del vino on line in Usa.

Poi c’è la tribù di “Sofia”, ovvero quella dei “nativi digitali”, che sono il 28% dei, o meglio delle, acquirenti di vino on line, visto che il 63,5 di questo gruppo è rappresentato da donne, che condividono i loro brindisi con foto e selfie sui social, spendono in media 131 dollari per ogni ordine e valgono il 21% del business.

Al contrario, una tribù decisamente maschile (80,1%) è quella dei “Kevin”, ovvero di coloro che cercano solo, o soprattutto, vini icona, bottiglie da collezione, e rappresentano il 17% dei “web wine shoppers” americani, con un ordine medio di 179 dollari, e un peso del 18% sul fatturato del canale.

Il 15% di chi acquista vino on line, invece, fa parte della tribù delle “Anna” (al 51,2% fatta da donne): persone sofisticate, appassionate di alta cucina e di ristorazione stellata, oltre che, ovviamente, di vino, che spendono 164 dollari ad ordine.

E poi ci sono i “Don”, ovvero i tipici “conservatori americani del Sud”, in prevalenza maschi (55,6%), che sono solo il 9% di chi compra vino via ecommerce, e spendono, in media, 171 dollari per ogni ordine. Ma, al di là delle singole tribù, dall’indagine emerge un aspetto interessante: chi interagisce direttamente con i brand del vino preferiti e compra vino on line spende il 35% in più della media ...

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