02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Il lungo cammino della 2012 di Barolo: 12 giugno c’è “Un’annata alla vostra attenzione: il Barolo 2012 si presenta”, a Barolo (con Joe Bastianich); 18-19 giugno, a La Morra, culla storica del Nebbiolo, si festeggiano i 50 anni della Doc. E al WiMu...

Italia
Il lungo cammino della 2012 di Barolo

Continua il lungo cammino dell’annata 2012 di Barolo che, come altre grandi denominazioni del Belpaese, festeggia i 50 anni in grande stile. Il 12 giugno c’è “Un’annata alla vostra attenzione: il Barolo 2012 si presenta”, l’evento promosso dall’Enoteca Regionale del Barolo (www.enotecadelbarolo.it) per presentare agli operatori del settore e al grande pubblico il Barolo 2012, con Joe Bastianich che, ospite d’onore, sarà testimonial della nuova annata del “re” dei vini - a 50 anni dal conferimento della Doc, il 23 aprile del 1966 - firmando l’etichetta d’artista di Sandro Chia (il movimento è quello della Transavanguardia). Una scelta, quella di Bastianich, “nata perché con il suo importante ruolo di imprenditore al top della ristorazione mondiale - spiega Federico Scarzello, presidente dell’Enoteca - con oltre 30 locali sparsi tra Stati Uniti, Friuli ed Estremo Oriente, ha fatto dell’eccellenza italiana e della produzione vinicola il suo fiore all’occhiello, sostenendo i prodotti di qualità e conferendo particolare visibilità ed attenzione al Barolo nelle carte dei vini dei suoi ristoranti in giro per il mondo”.
Nel frattempo, al WiMu (www.wimubarolo.it), il Museo del Vino di François Confino, accoglie le oltre 282.000 etichette che il professor Cesare Baroni Urbani di Sirolo ha collezionato, mai esposto e donato tre anni fa al Comune di Barolo: si tratta, probabilmente, della collezione più ricca esistente, con etichette da 104 Paesi diversi, con pezzi storici che risalgono fino al XVIII secolo, dalle più antiche cantine di Borgogna alle etichette d’autore fatte realizzare a Picasso, Chagall, Mirò ed Andy Warhol dal Barone de Rothschild per festeggiare la fine della guerra, fino a quella, datata 1985, della californiana Nova Wines dedicata a Marilyn Monroe.

Il 18 e 19 giugno, invece, sarà la volta del Barolo 2012 de La Morra, alla Cantina Comunale di La Morra, che celebrerà i 50 anni della Doc con la presentazione, in anteprima, del film “Renato Ratti.

L’Innovatore del Barolo”, e la Cena di gala firmata dallo chef stellato Massimo Camia, in abbinamento a tutti i Barolo 2012 dei soci della cantina comunale di La Morra, sulla Piazza del Belvedere Unesco, con un’ospite d’eccezione, Melissa Funfgeld, la Principessa dei vini del Baden in Germania (www.cantinalamorra.com).
Ma a La Morra, uno dei luoghi simbolo del Barolo, il Nebbiolo non si coltiva certo da 50 anni: qui la vite, coltivata bassa e a cespuglio, c’era già nel XV secolo, come raccontato a WineNews dal professore di Storia dell’Università di Torino Francesco Panero (l’intervista completa: http://goo.gl/FepB1B). Certo, la coltura ad alberello “è poco funzionale, ma permetteva di produrre uve di buon livello, come Nebbiolo e Pignolo, di cui si parlava già all’epoca a La Morra”. E che non si trattasse, già allora, di produzioni qualunque, lo dimostra il fatto che, “negli Statuti Comunali, risalenti al Quattrocento, ci sono articoli che si occupano direttamente della gestione dei vigneti, cercando di proteggere la piccola attività e di regolamentare la vita dei contadini. Nel caso delle vigne - continua il professore dell’Università di Torino - è importante l’intervento degli Statuti nel momento in cui puniscono chi invade le proprietà altrui, per rubare grappoli d’uva o per danneggiare le proprietà altrui. Lo Statuto de La Morra, ad esempio, prevede pene conseguenti in base all’importanza della vigna: quando viene danneggiata una vite di un vigneto qualunque la pena è minima, ma quando viene danneggiata una vite di un vigneto importante - conclude Panero - la pena può arrivare alla morte, a La Morra come a Bra”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli