Con il Regno Unito che attraversa un momento di incertezza a causa del caos Brexit, che ha buttato il Paese in una confusione economica, anche per quanto riguarda i rapporti commerciali, arriva un segnale, seppur piccolo, di resistenza di interesse dei britannici verso il vino e la cucina italiana. Lo conferma, la presentazione dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, realtà nata nel 2018 a Venezia, a Londra. Si tratta dell’esordio internazionale della scuola, intitolata alla memoria di Veronelli, grande pensatore e comunicatore della cucina italiana e dell’importanza della tutela della biodiversità agricola, e si pone sempre l’obiettivo di dare valore alle produzioni agroalimentari di qualità sviluppando, negli operatori e nei consumatori, consapevolezza del loro contenuto culturale. Seminario Veronelli e Fondazione Giorgio Cini sono fermamente convinti che, per condividere appieno la ricchezza dell’agricoltura e della gastronomia d’Italia, sia necessario connettere vini e cibi a un sistema di relazioni più vasto che include il nostro patrimonio artistico, storico e paesaggistico.
Il tutto, mentre l’Alta Scuola si prepara alla partenza del nuovo corso di formazione tutto dedicato all’enogastronomia,“Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano”, che vedrà mobilitata una faculty di oltre 35 docenti universitari, agronomi, enologi, filosofi, storici dell’arte, esponenti del mondo della cultura, giornalisti e critici. Il percorso formativo consentirà ai partecipanti di acquisire uno sguardo nuovo, profondo e consapevole sul settore vitivinicolo italiano e di sviluppare le competenze necessarie a comunicare e a promuovere un Paese che ha nella complessità e nella varietà i suoi tratti distintivi.
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