Dalla Toscana al Veneto, dalla Lombardia al Piemonte, dal Trentino Alto Adige all’Abruzzo, dall’Emilia Romagna alla Campania, dal Friuli Venezia Giulia alla Basilicata, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, dalle Marche e l’Umbria alla Calabria, dal Molise al Lazio, dalla Sicilia alla Sardegna, il 28 e 29 maggio tornano le “Cantine Aperte”, nei 30 anni del più importante evento promosso dal Movimento Turismo del Vino e della nascita del fenomeno dell’enoturismo in Italia nei primi anni Novanta. Da allora, mentre il vino italiano conquistava i mercati del mondo, le sue aziende sono arrivate ad accogliere 15 milioni di eno-turisti, “diventando” relais, ristoranti, musei e molto altro, e organizzando eventi di ogni tipo tutto l’anno, accanto alle classiche degustazioni e visite in cantina. E pensare che i produttori abbiamo fatto tutto questo in fondo nel giro di così pochi anni è sorprendente, ma si spiega anche con i 2,65 miliardi di euro che il turismo del vino muove ogni anno in Italia nei territori del vino italiano grazie al suo indotto, anche in epoca Covid.
Come ormai da tradizione, nell’ultimo weekend di maggio le cantine italiane aprono le porte agli appassionati (da Nord a Sud, saranno quasi 600), a partire dalla Toscana dove l’evento di “Cantine Aperte” è nato 30 anni fa a Montalcino, e quest’anno sarà dedicato al “Peccato Naturale” del vino. Dal racconto della storia delle cantine più antiche alla scoperta di vini ancestrali e naturali dalle degustazioni in luoghi suggestivi alla conoscenza dei vitigni autoctoni, dai trekking ai picnic in vigna, dagli spettacoli dei cantastorie locali e musicali ai metodi di produzione del futuro che guardano al passato, le cantine “metteranno a nudo” l’essenza del vino toscano, in un ritorno alla natura e alla naturalità del vino e delle esperienze ad esso legate, ma anche alla terra e alle passioni più autentiche, dal cibo all’arte. Da Bolgheri alla Maremma, dalle terre di Arezzo a quelle di Pisa, passando per le Docg storiche come la Vernaccia di San Gimignano, il Nobile di Montepulciano, il Chianti, il Chianti Classico, Carmignano e, ovviamente, il Brunello di Montalcino. Da Campo alle Comete a Le Mortelle, dalla Fattoria La Maliosa all’Antica Fattoria La Parrina, da Montauto alla Rocca di Frassinello, da Tenuta Fertuna a Badia di Morrona, da Camperchi alla Tenuta di Poggio-Cosimo Maria Masini, dalla Tenuta di Artimino ad Agricola Tamburini, dalla Tenuta di Capezzana a Villa Calcinaia, dalla Badia a Coltibuono a Lamole di Lamole, dal Castello di Querceto al Castello di Vicchiomaggio, da Castellare di Castellina a Dievole, da Fèlsina a Ricasoli 1141, da Rocca delle Macìe a Col d’Orcia, da Franco Pacenti a Cesani, da Tolaini a La Braccesca, per citare invece solo alcune delle 70 cantine che apriranno le porte. Tra le quali anche la storica Tenuta Bossi di Marchesi Gondi in Chianti Rufina, che fa parte dell’Adsi, l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane, che aprirà le porte del Parco Monumentale, dell’antica cantina e del museo di arte contadina. Al Casato Prime Donne a Montalcino (la cantina di Donatella Cinelli Colombini, fondatrice del Movimento Turismo del Vino nel 1993), invece, si andrà da una “Brunello Experience” con assaggi itineranti nei luoghi di produzione alla scoperta del Sangiovese, ad una “Degustazione enomusicale” che abbina vini e brani musicali. Il Borro, l’azienda agricola e vitivinicola biologica di proprietà di Ferruccio Ferragamo, accoglierà i bambini con i pony e devolverà l’intero ricavato a Calcit-Comitato Autonomo per la Lotta Contro i Tumori.
Tra Lombardia e Veneto, la “Bike&Wine Zenato Experience” sarà un grande evento cicloturistico con un percorso in bicicletta di 50 km tra le colline moreniche e i vigneti del Lugana ed uno di 80 km dalla Lugana ai vigneti della Valpolicella e dell’Amarone (28 maggio), con partenza dalla Tenuta S. Cristina di Zenato a Peschiera del Garda, per scoprire un territorio ricco di bellezze paesaggistiche, monumenti storici ed eccellenze enogastronomiche, tra il Lago di Garda, l’oasi naturalistica del Frassino e antichi borghi. Testimonial dell’evento l’instancabile Loretta Pavan, ex imprenditrice che dopo aver sconfitto un tumore al seno, nel 2008 è salita in sella e da allora ha continuato a pedalare per sostenere il reparto di Oncologia dell’Ospedale di Vicenza e gli “Amici del Quinto Piano”. E proprio al progetto Spes (Servizio Piscologico Empatico Solidale) degli “Amici del Quinto Piano” andranno i proventi dell’evento. All’arrivo del quale sono previste visite in cantina, banchi di degustazione, la visita alla mostra fotografica “Vino. Oltre il ritratto”, ma anche un’escursione in barca alle mura della Fortezza di Peschiera del Garda, Patrimonio Unesco, e una passeggiata alla scoperta dell’oasi faunistica del Lago del Frassino. E il 29 maggio, “Cantine Aperte” continua con i Laboratori del Gusto nei quali i vini più pregiati incontreranno i prodotti del territorio, degustazioni guidate. Restando in Lombardia, tra i vigneti del Lugana, ma anche della Franciacorta e dell’Oltrepò Pavese, della Valtellina e della Valcalepio, del Lambrusco Mantovano e di San Colombano al Lambro, passando per la Valtenesi e non solo, saranno 38 le “Cantine Aperte” - dal Castello di Grumello a La Perla del Garda, da Selva Capuzza a Pietrasanta, dal Castello di Luzzano a Corte Fabbri, da Torrevilla a Marchese Adorno, tra le altre - ma ci sono anche percorsi esperenziali a tema.
Tornando in Veneto, il 29 maggio Bortolomiol accoglierà gli eno-turisti in cantina con la nuova opera firmata dall’artista portoghese Inês Coelho per il Parco della Filandetta Wine&Art Farm, che andrà ad arricchire la collezione e il percorso di installazioni tra i vigneti commissionate dalla cantina. In tutto sono 57 le cantine che saranno aperte in Veneto tra degustazioni e visite guidate, laboratori di pittura per bambini, concerti, mostre d’arte, yoga tra le vigne e tanto altro, da Astoria alla Cantina Pizzolato, da Cà Lustra a Conte Emo di Capodilista-La Montecchia, da Col Sandago a Conte Collalto, da Ruggeri a Tenute Tommasella (con tour nei vigneti in apecar, bicicletta e a cavallo con pic nic, e con parte del ricavato che sarà devoluto al Cro-Centro di Riferimento Oncologico di Aviano), da Val d’Oca a Villa Sandi, da Paladin a Maculan, da Accordini a Brigaldara, da Ca’ Rugate a Casa Sartori 1898, da Geardo Cesari a Montresor, passando per Trabucchi d’Illasi. Ancora una volta, “Cantine Aperte” sarà un’occasione imperdibile per gli enoturisti alla ricerca di momenti da vivere all’aperto, in sicurezza e toccando con mano il lavoro in vigna ed in cantina attraverso il racconto dei produttori. Come quelli del Piemonte pronti ad accogliergli in 32 cantine con le degustazioni dei migliori vini piemontesi di fronte a splendidi panorami, percorsi trekking, picnic tra le vigne, o pranzi tra i filari, in cantine storiche e piccole realtà da scoprire. Da Mazzetti d’Altavilla a Hic et Nunc, dalle Cantine Bosca ai Fratelli Serio & Battista Borgogno, da Mondodelvino ad una distilleria, le Distilleria Berta, tra le altre.
Spostandosi in Trentino Alto Adige, e precisamente nel cuore della Vallagarina, ad aprire le porte è Vivallis, la “cantina di Fortunato Depero”, l’artista futurista che, negli anni Cinquanta, aveva realizzato il marchio dell’azienda, con una degustazione itinerante con finger food. Ma saranno 20 le cantine pronte ad accogliere i wine lovers per accompagnarli alla scoperta delle peculiarità enologiche della Regione, da Bellaveder a Borgo dei Posseri, dalla Cantina La-Vis alla Cantina Toblino, dalle Cantine Ferrari a Cavit, da Cembra Cantina di Montagna a Endrizzi, da Gaierhof a Mas dei Chini, da Mezzacorona-Rotari a Maso Poli, fino a Mori Collis Zugna, tra le altre. In Friuli Venezia Giulia saranno 74 le aziende aperte ai viaggiatori del vino con degustazioni abbinate agli speciali “Piatti Cantine Aperte” e “A Cena/Pranzo con il Vignaiolo” - da Vistorta ai Principi di Porcia, da I Magredi a Pitars, dai Tenimenti Civa a Torre Rosazza, da Accordini a Conte d’Attimis Maniago e alla Fondazione Villa Russiz, tra le altre - mentre in Emilia Romagna sono 35 le cantine aperte come le Cantine di Vicobarone e Giacobazzi, Paltrinieri e VentiVenti, passando per Manaresi.
L’Umbria sarà protagonista con 48 cantine che proporranno degustazioni guidate, abbinamenti Food&Wine e diverse iniziative di conoscenza, divertimento e relax, all’insegna dell’enoturismo di qualità, da Caprai ad Antonelli San Marco, da Perticaia al Castello della Sala, da Di Filippo a Roccafiore, da Scacciadiavoli alla Tenuta Castelbuono, da Sportoletti a Terre de La Custodia, tra le altre, con Lungarotti che, il 28 maggio, nella Tenuta di Torgiano, proporrà degustazioni con i suoi vini-simbolo, a partire dal Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2017 e dal Rubesco Rosso di Torgiano che quest’anno compie 60 anni, e a “Cena con il Vignaiolo” nell’Enoteca con le proposte dello chef Angelo Belotti, mente nella Tenuta Lungarotti di Montefalco si potranno assaggiare i vini bio della griffe. Il 29 maggio, a Torgiano, gli adulti potranno scegliere tra le visite-degustazione I Bordò, vini inusuali della regione bordolese, Verticale di San Giorgio, I piccoli grandi Champagne, e I Sangiovese nelle loro terre, mentre i bambini potranno partecipare ai laboratori didattici del Post, il Museo della Scienza di Perugia. A Montefalco, invece, ci saranno il pilates in vigna e i picnic con lunch box da assaporare tra i filari con musica dal vivo. E con l’intero incasso che sarà devoluto all’Airc, come ogni anno, per finanziare la ricerca contro i tumori. Senza dimenticare di visitare Muvit-il Museo del Vino della Fondazione Lungarotti a Torgiano, che racconta la storia millenaria del vino dalle origini ad oggi. Nelle Marche 73 cantine dell’unica regione al plurale d’Italia daranno il benvenuto agli eno-turisti con degustazioni, ma anche incontri con l’arte e percorsi naturalistici, da Bucci a Marotti Campi, da Moncaro a CasalFarneto, da Fazi Battaglia a Gioacchino Garofoli, da Belisario a Vini Maraviglia, da Zaccagnini a Moroder, per citarne solo alcune. E protagoniste saranno anche 5 cantine in Molise. E ancora, come ogni anno, c’è anche chi partecipa per la prima volta all’evento, come Feudo Antico che apre le sue porte ai visitatori per conoscere il progetto di archeo-enologia tra i vigneti d’Abruzzo del sito della villa romana di epoca imperiale scoperta nel 2013 durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino, protagonista di una verticale Casadonna Pecorino Terre Aquilane Igp che nasce in alta quota tra l’Alto Sangro e l’Altopiano delle Cinque Miglia, frutto dell’incontro con lo chef tristellato Niko Romito. Abruzzo in cui sono oltre 40 le “Cantine Aperte”, dalla Tenuta I Fauri a Marramiero, da Emidio Pepe a Faraone.
Sei le cantine che accoglieranno i wine lovers nel Lazio con degustazioni di vino abbinate alle produzioni del territorio, con un evento solidale a Cantinamena che promuove un progetto di inclusione in collaborazione con Economia Carceraria ed Ethicatering. In Campania 9 cantine proporranno pic nic in vigna, suggestive visite al tramonto, wine trekking, giri in bicicletta tra i filari, pranzi didattici e “laboratori di pasta tipica”, da Feudi di San Gregorio a Mastroberardino, da Claudio Quarta alla Tenuta Cavalier Pepe, da Villa Matilde a Fattoria La Rivolta, passando per Mustilli. In Basilicata sono 19 le cantine con degustazioni, pranzi in vigna e picnic nello splendido scenario offerto da una regione incontaminata e suggestiva, così come in Calabria, in aziende come Girolamo Basile e Statti. La Puglia celebrerà 30 anni dell’evento con 38 cantine aperte con tour e visite in cantina e in vigne, spettacoli e, soprattutto, il contatto diretto tra estimatori del vino, luoghi di produzione e produttori, all’insegna del rispetto e della sostenibilità, da Apollonio a Masseria Jorche, da Cantele a Duca Carlo Guarini, da Vetrère a Rivera, da D’Alfonso del Sordo alla Tenuta Moros di Claudio Quarta, da Paololeo a Torrevento, da D’Araprì a Leone De Castris, dai Produttori Vini di Manduria alle Tenute Eméra, da Tormaresca a Varvaglione, tra le altre.
In Sicilia, nonostante sia una “veterana” di “Cantine Aperte”, anche per Donnafugata è una prima volta l’apertura ai wine lovers di tutte le cinque Tenute, dalle cantine storiche di Marsala con la barriccaia sotterranea, all’isola di Pantelleria, simbolo della viticoltura eroica, dall’Etna tra i vigneto che circondano il vulcano attivo, a Vittoria nelle Terre del Barocco, e Contessa Entellina che inaugurerà la nuova accoglienza là dove nasce la storia della griffe, con le degustazioni che avranno luogo negli affascinanti ambienti della villa della famiglia Rallo, dove ogni dettaglio racconta la personalità ed il gusto dei fondatori Giacomo e Gabriella (compreso il suo Giardino, simbolo dell’amore per la natura), e dei figli José e Antonio. Novità saranno anche le degustazioni “Music&Wine” nelle quali ogni vino sarà accompagnato da un brano musicale tratto da “Rebirth”, l’ultimo album del progetto Donnafugata Music&Wine con José Rallo voce solista, le cui note e andamento ritmico si abbinano alle sensazioni dell’assaggio di vini icona come il rosso Mille e una Notte ed il Ben Ryé Passito di Pantelleria. Quindici le cantine aperte sull’isola - da Mandrarossa a Cantine Nicosia, da Firriato a Cambria, da Alessandro di Camporeale a Baglio di Pianetto, dalle Cantine Duca di Salaparuta ad Assuli, dalle Cantine Florio alla Tenuta San Giaime, tra le altre - mentre 12 aziende dal Nord al Sud della Sardegna organizzeranno esperienze uniche, come passeggiate a piedi nudi tra i filari, street food, dj set e mountain bike in vigna.
Infine, in tema di salute in collaborazione con “Wine in Moderation”, coalizione unica di organizzazioni vinicole responsabili che credono in una cultura sostenibile del vino, i vigneron saranno ancora una volta di più promotori di una cultura del vino che sia, prima di tutto, sana.
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