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TRANSIZIONE ENERGETICA

Consumi energetici, calano quelli del settore agricolo e forestale Ue: -1,1% nel 2023

I dati Eurostat: consumati 26,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, con una dipendenza ancora marcata dai combustibili fossili

Nel cuore della transizione energetica europea, il settore agricolo e forestale continua a muoversi con cautela. Secondo gli ultimi dati Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, nel 2023 ha consumato 26,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, registrando un calo del -1,1% sul 2022, che, se da un lato conferma la tendenza alla riduzione dei consumi, dall’altro, mette in luce una dipendenza ancora marcata dai combustibili fossili: oltre la metà dell’energia impiegata proviene, infatti, da petrolio e derivati (58,3%). In un’Europa che punta alla neutralità climatica entro il 2050, questa fotografia solleva interrogativi sulle sfide e le opportunità per rendere più sostenibile uno dei comparti chiave dell’economia.
In particolare, la quota sul consumo energetico totale dell’Ue è rimasta invariata al 3% (87,34 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). Ma, in questo quadro, ci sono differenze significative tra le principali agricolture europee: la Francia si colloca alla posizione n. 7 (quota del settore agricolo e forestale sul consumo energetico totale al 3,2%, per 4,11 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), seguita dalla Spagna, alla n. 10 (3,1%, con 2,37 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), dall’Italia, alla posizione n. 13 (2,6%, con 2,78 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), e, infine, dalla Germania, alla n. 21 (2%, a 3,65 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). Questi dati evidenziano come, pur in presenza di una tendenza generale alla riduzione, il peso energetico del comparto agricolo rimane significativo e fortemente differenziato tra i Paesi membri.
Guardando al resto dei Paesi europei, in Olanda, il comparto ha inciso maggiormente sul consumo nazionale con il 7,8% (2,98 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), seguito da quelli della Polonia (5,2%, con 3,58 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) e della Lettonia (5%, con 188,89 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio), mentre i valori più bassi si sono registrati in Lussemburgo (0,8%, per 23,79 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio), Slovacchia (1,3%, 119,37 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio) e Slovenia (1,6%, 73,84 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio).
La maggior parte dell’energia utilizzata proviene da petrolio e derivati (58,3%), seguiti da elettricità (15,1%), gas naturale (12,1%) e fonti rinnovabili e biocarburanti (11,7%). 

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