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Ad una ricerca italiana, condotta da Angelita Gambuti, del gruppo dell’Università di Napoli, coordinato da Luigi Moio, il premio della American Society for Enology & Viticulture come migliore studio di enologia pubblicato nel 2015

Italia
Il professor Luigi Moio, presidente della Commissione Enologia Oiv e docente di Enologia della Università di Napoli Federico II

Si dice spesso che in Italia di ricerca scientifica se ne fa poca. Discorso che, tutto sommato, vale anche per quella applicata al vino, nonostante non manchino nel Belpaese personalità e istituzioni eccellenti in materia, molto apprezzati anche all’estero. Come dimostra, tra gli altri, il riconoscimento assegnato a “Sulfur Dioxide and Glutathione Alter the Outcome of Microoxygenation” (Come l’anidride solforosa e il glutatione - formato da acido glutammico, cisteina e glicina e presente in quantità variabili nell’uva - alterano gli esiti della micro-ossigenazione), lavoro selezionato come il migliore studio di enologia pubblicato nel 2015 dalla American Society for Enology & Viticulture (Asev), e apparso sul prestigioso “American Journal of Enology and Viticulture” (http://www.asev.org/best-paper-awards).
A “firmare” lo studio come primo autore, Angelita Gambuti del gruppo di ricerca in Enologia della Università di Napoli Federico II coordinato dal professor Luigi Moio.
Che è una “vecchia conoscenza” del mondo scientifico-enologico del Bel Paese. Professore ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, presidente del corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia e coordinatore della Sezione di Scienza della Vigna e del Vino del Dipartimento di Agraria, è autore di 250 pubblicazioni scientifiche con particolare attenzione allo studio dell’aroma del vino, alla percezione di composti sensorialmente attivi e alle tecnologie enologiche mirate a preservare e amplificare l’aroma varietale del vino. Dal 1998 è esperto scientifico del Ministero per le Politiche Agricole presso l’Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) e dal 2009 è presidente del gruppo di esperti di Tecnologia del Vino. E’ accademico dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e dell’Accademia dei Georgofili. Nel 2015 è stato nominato presidente della commissione enologia dell’Oiv.
Il lavoro ha fornito nuove informazioni per migliorare la comprensione dei meccanismi alla base dei fenomeni di ossidazione dei vini rossi. Nello stesso studio sono stati individuati anche alcuni parametri, come il tenore di ossigeno disciolto e di anidride solforosa, utili per monitorare e gestire al meglio i processi di micro-ossigenazione post-fermentativi al fine di aumentare la qualità e longevità sensoriale del vino rosso. Il lavoro è stato condotto nell’Università di Davis, California sotto la guida del professor Andrew Waterhouse e in collaborazione con alcuni componenti del suo team. Il premio sarà consegnato nella National Conference dell’Asev, di scena a Monterey, dal 27 giugno al 1 luglio 2016.

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