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Agenda WineNews: da Barolo & Brunello ai 300 anni di Chianti Classico, da “Sangiovese Purosangue” a Trentodoc & i sommelier Ais, dai vini naturali e indipendenti al “Vivaio” di piccoli produttori di Eataly, l’Italia del vino si racconta

Di Giulia Falletti Colbert, ultima Marchesa di Barolo, tra opere di carità e intuizioni relative alla nascita del Barolo moderno, possibile conoscere la storia, accanto a quella del “re” dei vini italiani, visitando il suo ottocentesco Castello, oggi sede del WiMu, il Museo del Vino di Barolo (13 e 27 novembre; www.wimubarolo.it). Da una grande storia all’altra, mentre, l’11 novembre, il Consorzio Chianti Classico dà appuntamento a tutti gli amanti del Gallo Nero nelle botteghe del Mercato Centrale a Firenze per festeggiare insieme i 300 anni del rosso toscano e del suo territorio, tra pillole tecniche di degustazione e cooking show di massaie, in collaborazione con God Save the Wine, abbinamenti alle specialità degli artigiani del gusto che fanno parte del progetto e il calice celebrativo della ricorrenza (www.chianticlassico.com), Siena ospita la kermesse dedicata ad uno dei vitigni italiani più diffusi: “Sangiovese Purosangue”, dal 10 al 13 novembre, all’Enoteca Italiana, con verticali-simbolo di Brunello di Montalcino di Biondi Santi e de Il Marroneto. A Montalcino, dove, per la prima volta, è di scena il 12-13 novembre Barolo & Brunello, il tasting con le più prestigiose cantine dei due dei più grandi rossi italiani, selezionati da WineZone (https://goo.gl/IqN6f3). Sono questi solo alcuni degli eventi in agenda, che WineNews segnala per conoscere o approfondire la storia dei più celebri vini italiani e dei loro territori. Amanti delle bollicine? La vostra meta è Trento dove, come da tradizione, è tempo dell’amatissima kermesse promossa dall’Istituto Trento Doc e dedicata alle bollicine di montagna “Trentodoc Bollicine sulla Città 2016”, dal 18 novembre all’11 dicembre. Trento dove, negli stessi giorni, anche i sommelier Ais ripercorrono mezzo secolo di storia della loro figura professionale, nel Congresso n. 50 e incoronano il Miglior Sommelier d’Italia con l’Istituto Trento Doc. Se invece siete dei trendsetter ed amate gli eventi “impegnati”, dal 12 al 14 novembre, i vignaioli intraprendenti e rigorosi che dicono no alla chimica nei loro vini sono pronti ad invadere Roma per la prima volta con il Salone “VinNatur” - ma c’è anche, il 19 e il 20 novembre, “Vignaioli Naturali a Roma” al The Westin Excelsior Rome, con etichette dall’Italia alla Francia, dalla Spagna alla Germania (www.vininaturaliaroma.com) - mentre a Piacenza Expo, dal 26 al 27 novembre, torna il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti della Fivi. Per chi vuole scoprire nuove realtà del vino italiano, come quelle dei piccoli produttori, giovani e bravi, infine, il 12 e il 13 novembre a Roma, Eataly racconta il progetto intrapreso con lo Slow Food che li raccoglie in un vero e proprio “Vivaio”.
“Barolo, Barbaresco & Roero. I volti del nebbiolo fra Alba, Langhe e Roero” sono anche in trasferta a Bologna con Go Wine, all’Hotel Relais Bellaria il 14 novembre (www.gowinet.it) con un parterre di aziende che racconteranno vini e tradizioni di una grande terra del vino che ha raggiunto il prestigioso riconoscimento dell’Unesco, ai banchi d’assaggio. Con Go Wine c’è anche “Incontri di …vini”, con le cantine di Piemonte e Liguria che valgono un viaggio che si incontrano a Savona, con i loro vini, il 16 novembre al ristorante A Spurcacciunn’a del Mare Hotel. Un percorso sensoriale ed emozionale dalla conoscenza della vite e della sua storia fino al racconto delle diverse zone vitivinicole di quattro Regioni con la degustazione di Vermentino, Torbato e Cannonau per la Sardegna, Negroamaro, Primitivo e Verdeca per la Puglia, Friulano, Ribolla Gialla e Schioppettino per il Friuli e Barolo, Barbaresco e Gavi per il Piemonte, è invece al centro del corso promosso dall’Università del Gusto di Vicenza “Emozioni di Vino” (www.universitadelgustovicenza.it), con la sommelier Stefania Ruffo, fino al 29 novembre. Anche i sommelier Fisar si raccontano in Congresso Nazionale con “Vinoé”, il 12 e il 13 novembre, alla Stazione Leopolda a Firenze, con l’apertura ufficiale l’11 novembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, e poi per la prima volta l’apertura al pubblico del meeting per raccontarsi, in compagnia di vini e chef toscani, e tanti ospiti (www.vinoe.it). Comunicare il territorio del Friuli Venezia Giulia attraverso le sue produzioni vitivinicole con il “Turismo del vino”, è il tema al centro di un convegno di scena l’11 novembre all’Azienda Agricola Giorgio Colutta Bandut a Manzano (Udine), organizzato da Ferpi Triveneto, con, tra gli altri, Cristiano Shaurli, assessore regionale all’Agricoltura, Bruno Bertero, direttore marketing di PromoTurismoFvg, Giorgio Colutta, e Elda Felluga, presidente Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia e produttrice dell’azienda di famiglia fondata dal padre, il “patriarca” della vitienologia friulana Livio Felluga (www.ferpi.it). A Roma, il 14 novembre, c’è “Vinòforum Class”, evento biennale che il team di Vinòforum dedica all’incontro tra il vino e l’arte, con oltre 30 cantine blasonate e 60 delle loro etichette top label in degustazione - da Dom Pèrignon alle Cantine Ferrari, da Bellavista a Venica & Venica, da Baglio del Cristo di Campobello a Marchesi di Barolo, dalla Tenuta San Leonardo a Frescobaldi, da Ricci Curbastro a Nino Negri, da Donnafugata al Gruppo Duca di Salaparuta, da Louis Roederer a Cà del Bosco, da Falesco a Banfi, da Jermann ad Umani Ronchi, da Bertani allo Champagne Thiénot, per citarne solo alcune - accanto alla mostra A “Saucerful of colours”, retrospettiva di Gianluca Lerici, in arte Professor Bad Trip, scomparso nel 2006 e noto per la sua visione punk, psichedelica, disillusa e ironica, nella cornice di Palazzo Velli (www.vinoforumclass.it)
Tra le curiosità, da non perdere la presentazione dei nuovi dei vini firmati La Tognazza, l’azienda di Gianmarco Tognazzi, l’11 novembre al Terrazza12, il rooftopbar del The Brian&Barry Building a Milano (www.latognazza.net). E ci sono anche la “Vendemmia dei libri”, rassegna eno-letteraria a Castelvenere (Benevento; fino al 2 dicembre; www.comune.castelvenere.bn.it), pensata per stimolare la conoscenza delle peculiarità dei vini locali stimolando l’interesse per la lettura, accompagnando la presentazione di ogni libro ad un vino, e il vino si può anche “barattare”, dal 14 al 20 novembre, nella “Settimana del Baratto” che si celebra in Italia (www.settimanadelbaratto.it). Intanto, il tappo di sughero si eleva a dignità artistica il 13 novembre nel Piccolo Museo delle Cantine Al-Cantàra a Randazzo in Sicilia, in occasione della presentazione del volume “Stappiamolarte” del patron della cantina Pucci Giuffrida (www.al-cantara.it). Restando sull’isola, il “Cerasuolo Night Party” in Sicilia è invece un evento dedicato alla cucina gourmet insieme all’unica Docg siciliana, il Cerasuolo di Vittoria, nella nuova formula #Cerasuolo2day, ovvero per due giorni, il 12 e il 13 novembre, con gli chef stellati Vincenzo Candiano e Claudio Ruta, in piazza Henriquez, ed un’originale Cerasuolo Runners, la mezza maratona che si snoderà per 21 chilometri tra le vigne e le cantine del territorio, promossa dalla Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria guidata dalla produttrice Arianna Occhipinti (www.stradadelvinocerasuolodivittoria.it). Il Comuna di Pantelleria, invece, punta ad allungare la stagione 2017 da aprile a novembre, promuovendosi e e raccontandosi anche con Passitaly 2016, un educational per la stampa nazionale e internazionale che porterà sull’isola del celebre Passito, dal 10 al 13 novembre, una selezione di giornalisti specializzati, con protagoniste le cantine Donnafugata, Cantine Pellegrino, Marco De Bartoli, Coste Ghirlanda, Murana Vini, Azienda Agricola Ferreri e la Cooperativa Agricola Produttori Capperi (www.passitaly.com).
Nell’agenda food, ogni giovedì a Milano, va in scena uno spettacolo della stagione musicale del Museo e Ristorante dedicato a Luciano Pavarotti in Galleria V. Emanuele II, con i concerti di grandi nomi del mondo musicale e giovani emergenti e le creazioni dello chef stellato Luca Marchini (www.pavarottimilano.com). Da una grande città ad un più piccolo centro, “Cartoceto Dop, il Festival - Mostra Mercato dell’Olio e dell’Oliva N. 40”, è invece l’evento che il borgo antico di Cartoceto, fino al 13 novembre, dedicato al suo prodotto principe, l’unica Dop olearia delle Marche, tra degustazioni, visite ai frantoi, laboratori didattici per bambini, mercatini, osterie diffuse, l’omaggio al grande fotografo Mario Dondero e i concerti al Teatro del Trionfo con John De Leo, Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, Mario Venuti e la voce jazz di Emilia Zamuner nel “Cartoceto Doc, Jazz&Wine” (www.cartocetoturismo.com). E sempre Firenze, dal 10 al 28 novembre, ospita la Biennale Enogastronomica, una kermesse dedicata al variegato mondo del food, tra la Casa della Biennale (ex centro arte contemporanea EX3) con confronti , tavole solidali e street food, il grande mercato in Piazza della Repubblica, ed eventi al Mercato Centrale, con protagonista anche il vino (www.biennaleenogastronomica.it). A Cremona nasce un nuovo progetto di filiera solidale ad opera della Cooperativa Nazareth e della Casa Circondariale di Cremona, presentato nel Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali e delle attrezzature professionali il Bon-Tà a Cremona Fiere: nell’azienda agricola della Cooperativa Nazareth a Persico Dosimo, migranti e disabili psichici coltivano ortaggi biologici che vengono, quindi, trasformati in gustose conserve e salse dai detenuti-chef della casa circondariale cittadina di Cà del Ferro (13 novembre; www.ilbonta.it). A Frascati si può fare un viaggio tra i sapori dei Castelli Romani, il 12 e il 13 novembre, con la Fiera dei Sapori di CastelliExperience, in compagnia di Slow Food, dalla norcineria ai formaggi, dai dolci alla frutta, e, ovviamente il vino (www.castelliexperience.it). Ma si parla anche de “Il futuro del packaging è bio-based e circolare”, il 14 novembre a Cosmofood alla Fiera di Vicenza, nel convegno di esperti di Club Carta e Cartoni di Comieco, nato per promuovere le presenti e future prospettive di sostenibilità degli imballaggi in carta e cartone (www.comieco.org). Sui Nebrodi, a Galati Mamertino, è di scena il “Festival del giornalismo enogastronomico”, dall’11 al 13 novembre, un confronto organizzato dall’Associazione Network , tra giornalisti, economisti, imprenditori, esperti e politici attorno al tema “Il futuro è local”, e pensato per promuovere e far conoscere sul posto la ricca produzione territoriale (www.comune.galatimamertino.me.it). Per concludere un evento imperdibile, sempre sull’isola: tra letteratura, arte e turismo, la rassegna “Paesaggi di mare”, progetto itinerante che, fino al 17 novembre, tra Siracusa, Agrigenti e Catania, esplora la Sicilia attraverso 5 incontri culturali e 5 itinerari, partendo dalle città di mare, dalle suggestioni di grandi scrittori, da Leonardo Sciascia a Giovanni Verga, da Luigi Pirandello ad Andrea Camilleri, e dalle molteplici influenze culturali di Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni. Tra gli ospiti, Vittorio Sgarbi, Dacia Maraini, Luis Sepúlveda e Felice Cavallaro. L’evento è promosso dall’Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, presieduto da Anthony Emanuele Barbagallo, con la direzione artistica di Antonella Ferrara, presidente di Taobuk-Taormina International Book Festival, che organizza gli eventi, e l’individuazione degli itinerari a cura della Rotta dei Fenici-Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (www.visitsicily.info).
Infine, a causa del sisma che ha colpito le Marche e, in particolare, il territorio di Macerata, invece, l’evento “Appassimenti aperti” a Serrapetrona, il 13 e il 20 novembre, è stato annullato per motivi di sicurezza e per rispetto alla difficile situazione che la popolazione sta vivendo, fa sapere Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini. E guardando un po’ più in avanti, da segnare in agenda c’è l’arrivo del grande regista Gabriele Salvadores ad Alba, il 20 novembre al Teatro Sociale G. Busca, per raccontare il ruolo del paesaggio nelle sue pellicole sullo sfondo delle Langhe Patrimonio Unesco, con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, ed Enrico Magrelli, giornalista e critico cinematografico, in occasione di Poetica, festival della poesia Città di Alba promosso dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (www.albapoetica.it).

Focus - “Sangiovese Purosangue”: dal 10 al 13 novembre a Siena, la kermesse dedicata ad uno dei vitigni italiani più preziosi. Evento clou, una storica verticale di Brunello di Montalcino di Biondi Santi
Uno dei vitigni storici e tra i più diffusi d’Italia, immagine stessa del rosso italiano per eccellenza, si racconta nelle diverse espressioni, dalla Toscana alla Romagna, dall’Umbria al Lazio: dal 10 al 13 novembre, a Siena, l’Enoteca Italiana ospita “Sangiovese Purosangue”, evento ideato dall’Associazione EnoClub Siena, per rendere omaggio ad uno dei vitigni più importanti del Bel Paese, tra degustazioni, verticali, incontri con i vignaioli, dibattiti e incontri con la cucina, che lo vedranno al centro come unico protagonista, per apprezzarne le varie declinazioni territoriali, in purezza o con l’apporto di altri vitigni. Momento clou, una verticale-simbolo della massima espressione del Sangiovese in purezza, unica e preziosa, di 16 annate (1982-2011) di Brunello di Montalcino di Biondi Santi, la storica famiglia del vino che alla fine dell’Ottocento ha inventato uno dei più grandi rossi italiani, nella Tenuta Greppo, dove ancora oggi se ne custodisce la tradizione, di scena nella Contrada della Lupa (13 novembre). L’obbiettivo di Sangiovese Purosangue - un nome unificante per valorizzare la qualità di quei vignaioli italiani che hanno deciso, per vocazione e tradizione, di puntare sul Sangiovese - è portare a compimento un progetto di valorizzazione del vitigno partendo dal nucleo del Sangiovese toscano attraverso indagini e confronti con le altre zone vinicole italiane: Romagna in primis, ma anche Umbria e Lazio, con le rispettive sottozone e cru. Il 10 novembre è la giornata dedicata agli assaggi all’Enoteca Italiana, con i soli giornalisti presenti, ed 300 vini base Sangiovese e con i produttori che proporranno anche vecchie annate, in particolare la 2006, in occasione del decennale della vendemmia. Un buon momento per una ricognizione tecnica di un’annata specifica, un’ampia orizzontale di Sangiovese delle varie aree. L’11 novembre, il bastione San Filippo in Fortezza Medicea-Enoteca Italiana ospita un convegno di aggiornamento con interventi tecnici riservato agli operatori del settore/aziende vitivinicole, a cura di Sistemi Ict, e a seguire, l’apertura al pubblico dei banchi di assaggio. Ma ci sarà anche un’altra prestigiosa verticale, dedicata al Brunello di Montalcino de Il Marroneto, il Brunello da 100/100 per “The Wine Advocate”, con 16 annate, dalla 1980 alla 2012, ed Alessandro Mori, proprietario della celebre cantina. A seguire, il ristorante Gli Orti di San Domenico ospita la cena con una prestigiosa verticale di Chateau d’Yquem (1966, 1971, 1976, 1990), condotta da critico Christian Roger. Il 12 novembre l’evento si sposta nell’Università per Stranieri di Siena (Aula Magna), per la conferenza scientifico-universitaria “Accademia del Sangiovese”, con, tra gli altri, Massimo Vedovelli, professore all’Università per Stranieri, l’agronomo ed enologo Adriano Zago, Pietro Tonutti dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuole Superiore Sant’Anna di Pisa, Fabio Mencarelli, professore del Dipartimento di Innovazione dei Sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università della Tuscia, Gianpaolo Andrich, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e agroalimentari dell’Università di Pisa, e i vigneron Tommaso Marrochesi Marzi della Tenuta di Bibbiano in Chianti Classico e il bolgherese Michele Satta. E mentre proseguono le degustazioni all’Enoteca Italiana, è di scena una verticale di Nobile di Montepulciano Il Nocio della cantina Boscarelli, nelle annate 2001-2011.

Info:
www.sangiovesepurosangue.com

Focus - Il “Vivaio” dei piccoli produttori, giovani e bravi, del vino italiano, progetto di Eataly con Slow Food, al battesimo ufficiale a Roma (12-13 novembre)
E se ci fosse un “Vivaio” anche del vino, che racconta un mondo “nuovo”, quello che molti ragazzi e ragazze stanno scrivendo con la loro passione, la loro dedizione e spesso con il loro coraggio, storie di piccoli produttori (perché producono meno di 50.000 bottiglie), giovani e bravi (perché a parlare è la qualità dei loro prodotti), ma da poco nel mondo del vino e che, non essendo figli o nipoti d’arte, si sono dovuti arrabattare, o si stanno arrabattando, per emergere? Con lo scopo di incuriosire e alimentare la conoscenza degli eno-appassionati, lo ha inventato Eataly, grazie ad un progetto realizzato in collaborazione con Slow Food. Che, ora, dopo aver coinvolto quasi 70 cantine, è pronto al battesimo ufficiale ad Eataly Roma, dove il 12 ed il 13 novembre, è di scena il “Festival del Vivaio per bravi, giovani e piccoli produttori”, pensando già di farsi conoscere nelle enoteche italiane e sognando, ma non troppo, di varcare i confini nazionali.
“Un’idea che non è nata, ma era latente - racconta a WineNews Andrea Cantamessa, responsabile settore vino, alcolici e birre di Eataly - conoscevo un giovane produttore di Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe del Barolo, il cui padre, scomparso da poco, pur non avendo un’azienda, aveva provato a fare vino. Lui, seguendone le orme, aveva deciso di realizzare il sogno del padre: una storia che può sembrare d’altri tempi, ma diventata realtà al giorno d’oggi. Dopo avermi raccontato la sua storia davanti ad un calice di uno dei suoi vini, mi chiese: e, ora, come si fa a venderlo? Quando Eataly mi ha chiesto di ideare un progetto “nuovo” per il mondo del vino italiano, ho ripensato alla sua domanda, e a tutti i “Paolo” come lui che avrebbero potuto rivolgermela”.
Tutto è partito da Eataly Torino Lingotto, che ha ospitato nei weekend di giugno 2016 alcuni piccoli produttori italiani, un primo test con degustazioni guidate in compagnia dei produttori e una carta dei vini dedicata, inserita nel menu della ristorazione di Eataly, che raccontava il progetto. Ora il viaggio del “Vivaio” continua, e da Torino arriva a Roma, dove, accanto a seminari-degustazione dedicati al rispetto del territorio da parte delle nuove generazioni rispetto alle vecchie, alla biodiversità e alla ricerca (con Angiolino Maule e Slow Wine, e un gemellaggio con “Vinnatur”, la kermesse dedicata ai vini naturali frutto del costante impegno di vignaioli intraprendenti e rigorosi che dicono no alla chimica, di scena a Roma negli stessi giorni, nel Parco dell’Appia Antica), i produttori presenteranno e racconteranno 150 dei loro vini e gli eno-appassionati potranno conoscerli ed assaggiarli.
Info: www.eataly.net

Focus - Per i “bio wine lovers” appuntamento a Roma, con “VinNatur” (12-14 novembre) ed a Faenza con “Back to the Wine” (13-14 novembre)
Lungi dall’essere una moda, o al più una nicchia produttiva, quella dei vini naturali è ormai un’affermata ed importante realtà produttiva, che vale, secondo le stime dell’ultimo ProWein, la fiera del vino di Düsseldorf, il 5% dell’intero mercato enoico che, nel suo complesso, muove 300 miliardi di dollari l’anno. Quella dei vignaioli naturali, o organici, o biodinamici, per usare le definizioni più popolari, è una scelta produttiva antisistemica, che vede nel vino un atto culturale, prettamente agricolo, sposata da sempre più aziende, anche in Italia, con un seguito di “adepti”, di “bio wine lover” che, questo week end, avranno solo l’imbarazzo della scelta.
A Roma, infatti, dal 12 al 14 novembre, il Salone dei vini naturali VinNatur (www.vinnatur.org) riunirà 78 vignaioli da 13 Regioni italiane ed altre 47 da Francia, Slovenia, Spagna ed Austria.
Un momento di assaggio e di incontro, ma anche e soprattutto di confronto, perché il dibattito sui vini naturali, sulle regole da seguire in vigna ed in cantina e su veri e propri disciplinari di produzione, è più vivo che mai. VinNatur a luglio ha approvato il suo disciplinare di produzione, suscitando reazioni più o meno positive, critiche e domande, al centro del dibattito “Vino Naturale: dalle discussioni al disciplinare di produzione”, di scena il 12 novembre, in cui si parlerà di regole (“Regole e strategie per la sostenibilità dell’agricoltura: le sfide del vino”), rapporto con il mondo del biologico (“Vino biologico e naturale, due fratelli che dovrebbero parlarsi di più”) e salute (“Il vino fa buon sangue?”). Un’analisi che continuerà il 13 novembre, quando Sandro Sangiorgi, fondatore del magazine “Porthos” e Angiolino Maule, presidente di VinNatur, si confronteranno sul tema “Disciplinare il vino naturale: sì o no? E perché?”.
A Faenza, invece, 130 vignaioli artigiani del Belpaese, con una manciata di ospiti da Francia, Germania, Slovenia e Croazia, si danno appuntamento a “Back to the wine”, il 13 e 14 novembre: curata da Andrea Marchetti, ideatore della comunità di “Vinessum”, la kermesse vuole essere il manifesto del “vino come atto agricolo responsabile”, attento all’impatto ambientale, frutto di pratiche di cantina dall’intento di accompagnare l’uva in una trasformazione più naturale possibile, limitando al minimo le manipolazioni (www.backtothewine.it).
Spazio anche al food, con gli chef che seguono un approccio bio in cucina da tutta Italia, alla birra, all’olio ed alla cultura, tra musica, letture e confronti aperti tutti dedicati al vino ed al cibo. “È giunto il momento per il mondo del vino di fare un passo indietro - spiega Andrea Marchetti, regista di “Back to the Wine” - per capire che un approccio competitivo e schemi prefabbricati sono un sistema limitato, pieno di falle, spesso incompatibile con la vera natura del vino: una natura a matrice tradizionale, culturale, territoriale, emozionale, artigianale, ma soprattutto umana. “Back to the Wine” è un omaggio ai vignaioli artigiani, a chi quotidianamente vive la terra lontano dai riflettori della popolarità per rivendicare un linguaggio popolare, come è sempre stato il vino sulle nostre tavole”.

Focus - Arriva la carica dei 420 e 1 vignaioli della Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, pronti ad invadere Piacenza con la formula del Mercato (26-27 novembre)
Arriva la carica dei 420 e 1 vignaioli (quasi +100 sul 2015): sono quelli della Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, pronti ad invadere Piacenza Expo con la formula del Mercato dei Vini, il 26 e il 27 novembre. Una crescita di adesioni che sottolinea come il Mercato sia diventato ormai un appuntamento imperdibile, luogo d’incontro, di condivisione e di confronto con il pubblico, ma anche tra i produttori stessi. Qui i vignaioli assieme ai loro vini portano la loro esperienza di vita. Ognuno bada al proprio pezzo di terra, interpretando il territorio a suo modo: chi segue la tradizione, chi la tradisce o la abbandona per poi farci ritorno, chi innova, sbaglia, gioisce e soffre. Ma il vignaiolo è il vero custode del vino: ogni suo bicchiere restituisce il territorio che lo ospita e la sua cultura.
Per questo le quattro degustazioni in programma saranno condotte direttamente dai vignaioli, che presenteranno i vini e il lavoro dei loro colleghi: dal Trentino di Pojer & Sandri al Collio friulano di Edi Keber, dal lombardo Oltrepò Pavese di Lino Maga alla Calabria di Francesco De Franco, ogni terra si racconterà attraverso i vini del suo interprete d’eccellenza. Accanto, saranno assgenati il premio Romano Levi per il Vignaiolo dell’anno e le targhe Fivi ai nuovi punti di affezione, enoteche e ristoranti in tutta Italia che propongono in modo particolare i vini dei vignaioli. Saranno infine premiate le foto vincitrici del contest #chinonbeveincompagnia lanciato sui social media dalla Fivi, con i 5 migliori scatti che si aggiudicheranno un weekend enogastronomico e bottiglie di vino.

Info:
www.mercatodeivini.it

Focus - La novità: “Radici Food Festival” (13 novembre), l’evento che mette gli chef alla prova del fuoco, di fronte a bracieri sulle spiagge del Lago di Garda, armati di ingredienti semplici e creatività per realizzare grandi piatti, riscoprendo le radici della nostra cucina
Dieci bracieri sulla spiaggia, un grande falò comunitario, chef cavalieri del fuoco (da Franco Pepe a Marco Sacco, da Fabio Abbattista a Vittorio Fusari), produttori eroi della terra, prodotti tipici straordinari, carne in primis, una battaglia per il territorio: ecco lo scenario di “Radici Food Festival”, primo festival primordiale itinerante ideato da Annalisa Leopolda Cavaleri, giornalista e critico enogastronomico, e Mino Dal Dosso, imprenditore bresciano titolare di Miralago e altri 3 ristoranti (con la dedica a Davide Oltolini), per riscoprire le radici e la semplicità della nostra cucina, il 13 novembre sulla spiaggia di Padenghe sul Garda sulle sponde del Lago di Garda (Brescia) al Dal Dosso Miralago, il ristorante gourmet guidato dallo chef Massimo Guzzone, ideato per mettere alla prova i grandi chef italiani fuori dalle loro cucine iperaccessoriate, e davanti ad un semplice fuoco del braciere, nel trasformare ingredienti ottimi e di altissima qualità, poveri ma belli, in piatti di alta cucina, semplicemente grazie a capacità ed ingegno. Gli chef arriveranno la mattina presto e inizieranno le preparazioni (per l’Asado bresciano la sveglia è alle 4 del mattino!). Accenderanno i fuochi e le braci e verranno messi a disposizione i prodotti del territorio. I piatti non saranno studiati a tavolino in precedenza, ma lo chef dovrà d’istinto, cucinare ciò che trova usando il fuoco, mettendo alla prova la sua creatività e dimostrando la competenza nell’uso degli ingredienti e la padronanza delle tecniche di cottura antiche. Per tutta la giornata si susseguiranno degustazioni di cibo e vino, piatti degli chef, braci, street food e assaggi di specialità, ma anche masterclass sui prodotti del territorio, dai vini con l’enologo Mattia Vezzola, ai mieli con l’apicoltore Andrea Paternoster, passando per la birra con Teo Musso e il grande olio del Garda con il Consorzio olio Garda Dop, ma anche i limoni e la trota di lago. Ospite d’eccezione, il maestro della pasticceria, Iginio Massari. Infine, il nuovo evento lancerà il progetto europeo East Lombardy: per la prima volta 4 province lombarde - Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona - faranno squadra per lanciare e rilanciare le eccellenze del territorio, prodotti, cuochi e ristoranti.

Info:
https://www.facebook.com/RadiciFoodFestiival

Focus - Dal 18 novembre all’11 dicembre, degustazioni, incontri, happening: ecco “Trentodoc Bollicine sulla Città 2016”
Appuntamenti, degustazioni, eventi e incontri per scoprire il primo metodo classico Doc riconosciuto in Italia: come da tradizione, tornata “Trentodoc Bollicine sulla Città 2016”, l’amatissima kermesse promossa dall’Istituto Trento Doc in collaborazione con Camera di Commercio e Provincia autonoma di Trento, a Palazzo Roccabruna, storica sede del Concilio di Trento, oggi Enoteca provinciale del Trentino, dove gli appassionati potranno degustare le celebri bollicine di montagna, partecipare a seminari e approfondimenti sulle nuove etichette 2016, oltre ad assaggiare proposte di abbinamento con salumi e formaggi made in Trentino, e in tutta la città, con “Happy Trentodoc” in collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, che coinvolgerà bar, winebar ed enoteche con aperitivi 100% trentini, e “Trentodoc in Cantina”, nelle case spumantistiche che apriranno le porte delle proprie cantine e proporranno una formula diversa (con mostre, spettacoli, presentazioni di libri) per scoprire dove nasce il Trentodoc.
Il 19 novembre appuntamento per gli operatori al Muse-Museo delle Scienze, dove 43 case spumantistiche proporranno 115 etichette in mescita. Senza dimenticare, Premio Trentodoc 2016 al al Miglior Sommelier d’Italia assegnato dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier con l’Istituto Trento Doc.

Info:
www.trentodoc.com

Focus - Appuntamento a Trento anche con l’Ais-Associazione Italiana Sommelier che ripercorre 50 anni di storia nel Congresso n. 50 e incorona il miglior sommelier d’Italia Premio Trentodoc 2016, con l’Istituto Trento Doc (19-20 novembre)
Trento ospita anche “Quando il vino è poesia della terra”, l’evento che sancisce mezzo secolo di vita congressuale per l’Ais-Associazione Italiana Sommelier, il 19 e il 20 novembre al Grand Hotel Trento, con il convegno “La Viticultura Biodinamica, esperienze a confronto e possibilità future”, con Elisabetta Foradori, Nicolas Joly per Château de la Roche aux Moines, Alessandro Ceretto, Helmuth Zozin di Manincor ed Enzo Mescalchin della Fondazione Edmund Mach, moderati dal giornalista e scrittore Samuel Cogliati. A seguire, il Premio Surgiva, dedicato alla delegazione Ais che si è maggiormente distinta per attività innovative, e, soprattutto, l’atteso Premio Trentodoc al vincitore del Concorso per il Miglior Sommelier d’Italia, con i tre finalisti si contenderanno il titolo in una prova finale aperta al pubblico.
La scelta del capoluogo trentino per il Congresso n. 50 suggella proprio la collaborazione avviata tra l’Ais e l’Istituto Trentodoc, che da questa edizione attribuirà il Premio. “Orgogliosi di questo cammino intrapreso con l’Istituto Trentodoc - ha detto il presidente Ais, Antonello Maietta - e di essere ambasciatori di un territorio di grande valore, che si sta facendo sempre più apprezzare nel mondo intero.
Il loro claim, “Bollicine di montagna”, si addice perfettamente al nostro concorso. Infatti, racchiude in sé la fatica della salita, ossia l’intensa preparazione dei nostri concorrenti, la dura conquista della vetta, tra prove e selezioni, e, alla fine, l’esplosione dei brindisi per celebrare la vittoria”.

Info:
www.congresso2016.aistrentino.it

Focus - Gl Events Italia & Gambero Rosso insieme per “Gourmet Expoforum”, evento biennale del settore Ho.re.ca e Food & Beverage, al Lingotto Fiere di Torino (13-15 novembre). Fuori Salone con gli esperti del Gambero
Torna il “Gourmet Expoforum”, l’evento biennale dedicato ai professionisti del settore Ho.re.ca e Food & Beverage, dal 13 al 15 novembre al Lingotto Fiere di Torino, da un progetto nato nel 2015 da una strategica collaborazione tra Gl events Italia e Gambero Rosso, consolidato con la firma dell’accordo quadriennale tra le due società per la realizzazione della seconda e terza edizione dell’evento (dal 13 al 15 novembre 2016 e nel 2018) e per lo studio e la realizzazione di iniziative ed eventi enogastronomici sul territorio nazionale e internazionale fino al 2019. Per il momento a Torino, se il cuore pulsante dell’evento rimane il Forum ideato e coordinato dal team redazionale di Gambero Rosso, un insieme di incontri tenuti da esperti di settore (suddivisi in dibattiti, workshop, degustazioni e master class), tra gli ospiti ci saranno gli chef Davide Oldani, Igles Corelli, Giancarlo Perbellini, Matias Perdomo, Ivan Milani, Giorgione, il maestro pasticcere Iginio Massari, il pizzaiolo Enzo Coccia, il barman Massimo D’Addezio (direttamente dagli studi di Gambero Rosso Channel, nell’Area Mixology e nel Concept Bar), il maestro panificatore Gabriele Bonci, il maître Alessandro Pipero e il famoso critico mascherato Valerio Massimo Visintin, a confronto su futuro e innovazione del fuori casa professionale. Cinque sono i settori di approfondimento: attrezzature, forniture, arredi e complementi d’arredo, poi beverage, la comunicazione, servizi, start up, enti ed editoria, e infine una grande area food. Novità, il Forum Giovani, coordinato dalla Gambero Rosso Food & Wine Academy con Scae (Speciality Coffee Association of Europe), Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani) e Pasticceria Internazionale, per i ragazzi degli istituti alberghieri e a tutti coloro che desiderano trovare occupazione nel settore. Ma anche l’Olive Oil Bar e l’Enoteca del Gambero Rosso, per degustare i vini assieme ai redattori della guida “Vini d’Italia”. Il tutto accanto a show cooking della Federazione Italiana Cuochi, agli incontri professionali per i ristoratori (tra cui quello di iFood sui nuovi linguaggi del cibo e con Davide Valpreda sulle nozioni base di social media marketing, e un Viaggio nello Street Food italiano con Max Mariola), quelli per barman, pasticceri, cioccolatieri e gelatieri, per panificatori e pizzaioli (con Gabriele Bonci, il guru italiano della panificazione), e infine quelli dedicati ai prodotti (per il vino, da una Verticale di Flavio Rotari Riserva a Tutte le facce della Grenache. Viaggio tra Francia e Spagna attraverso uno dei grandi vitigni del mediterraneo). Tra gli eventi speciali, la presentazione della guida “Pasticceri&Pasticcerie 2017, e il nuovo libro di Igles Corelli, “Il Gusto di Igles. 60 ricette a spreco zero”.
E c’è anche il Fuori Salone, quattro appuntamenti off dedicati ai protagonisti di Gourmet al Lingotto, in alcune delle migliori location torinesi, con gli esperti di Gambero Rosso: il 12 novembre all’Enoteca Rosso Rubino ci sono “Mezzacorona: il metodo classico si racconta in città”, l’aperitivo-degustazione condotto da Stefania Annese curatrice della guida Berebene di Gambero Rosso, con i vini della cantina Mezzacorona, un’icona di una delle denominazioni spumantistiche più prestigiose d’Italia, e “La cucina gourmet incontra la birra artigianale di qualità” al ristorante Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel, una cena esclusiva con le creazioni dello chef Stefano Sforza e le birre artigianali italiane Birra Octobeer del birrificio Ibeer, Birra Strada San Felice del Birrificio Grado Plato, Birra Lupalis del Birrificio La Tresca, Birra Piculina del Birrificio Lara, negli abbinamenti presentati da William Pregentelli della redazione del Gambero Rosso, accompagnato da un rappresentante di ciascuna azienda e dallo chef; il 13 novembre al Lingotto Fiere, c’è, invece, la Degustazione dell’edizione n. 27 della guida “Berebene 2017” del Gambero Rosso, con le etichette che si sono aggiudicate l’oscar per il grande rapporto qualità prezzo (sotto i 13 euro); ultimo appuntamento, il 14 novembre, all’enoteca Papà Noè con “Alla scoperta del Ruchè”, aperitivo-degustazione condotto da Gianni Fabrizio, curatore della guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso che guiderà gli ospiti appassionati alla scoperta dei vini Montalbera.

Info:
www.gourmetforum.it

Focus - Il Capodanno dell’agricoltura si festeggia in cantina, con le “Cantine Aperte a San Martino” del Movimento Turismo Vino (12-13 novembre). In Umbria, da Lungarotti, è di scena la Wineart, e in Puglia si può unire anche la visita ad un frantoio
La vite, come i campi, si riposa per la fine dell’anno agrario, e dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, in tutta Italia le cantine aprono le porte per brindare con gli eno-appassionati al Capodanno dell’agricoltura assaggiando i primi frutti dell’ultima vendemmia. Il 12 e il 13 novembre, come ormai da tradizione, c’è “Cantine Aperte a San Martino”, l’evento del Movimento Turismo Vino, un weekend per rivivere con i vignaioli l’antica tradizione del giorno di San Martino, che voleva che nelle campagne si festeggiasse il raccolto e, con la nuova annata agraria, il rinnovo dei contratti, in un ricco cartellone di eventi tra degustazioni, visite guidate, passeggiate nei vigneti, assaggi di vini nuovi e castagne, lezioni di potatura e mostre. E continua anche l’iniziativa di solidarietà delle aziende italiane, con “MTV per Amatrice”, la campagna di sostegno ai territori dell’Italia centrale devastati dal terremoto, che destinerà parte del ricavato delle degustazioni ad un progetto dedicato ai bambini della Scuole Primaria di Amatrice (fino al 1 maggio).
Il 12 novembre nelle Marche, in Campania e in Friuli Venezia Giulia si va dai tasting abbinati alla musica live a quelli alla cieca, accanto alle cene e ai pranzi con i vignaioli direttamente. Per scoprire i territori vitivinicoli più conosciuti, ma anche quelli meno noti, con tutto il fascino dei colori autunnali, la giornata clou in tutta Italia è invece il 13 novembre: dalla visita ai “crotin” sotterranei a Monteu Roero in Piemonte a quella nella grotta scavata a mano nel tufo di Zagarolo nel Lazio, passando per un tour in uno storico Baglio affacciato sul mare di Marsala. In Umbria sarà invece “WineArt - Arte in Cantina” il motto dell’evento, con le cantine che esporranno opere di artisti locali ispirate al vino, alla vita in cantina e al territorio: Cantina Lungarotti a Torgiano si trasformano in una eno-galleria con degustazioni di Vin Santo, Sagrantino Passito e del Falò 2016, primo frutto della vendemmia, accanto alle creazioni dello stilista e artista perugino Mario Sciarra, e il cioccolato crudo che BeWell-Fabbrica Cioccolato Perugia produrrà per l’evento; nella Tenuta Lungarotti di Turrita di Montefalco, invece, sarà possibile assaporare un tipico pranzo del vignaiolo umbro, immersi nei vigneti dai colori autunnali (www.lungarotti.it).  
Giochi e intrattenimenti per bambini animeranno invece “Cantine Aperte a San Martino” in Veneto, Lombardia e Toscana. Musica, light lunch in azienda e degustazioni di vino e prodotti tipici sono inoltre in programma nelle cantine di Puglia Tor de falchi, Vignuolo/La Cantina di Andria, Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, Villa Schinosa e Terre di San Vito, raggiungibili per la prima volta grazie al Movimento Turismo del Vino Puglia anche a bordo di appositi “enobus” con partenza da Bari e Molfetta. E grazie alla concomitanza con “Evo Day”, il ciclo di appuntamenti in frantoio ideato da Buonaterra Movimento Turismo dell’Olio Puglia, l’itinerario si arricchirà con la visita a un frantoio (www.mtvpuglia.it).

Info:
www.movimentoturismovino.it

Focus - “Preziose” passioni si incontrano al Castello di Semivicoli, la dimora di charme della griffe Masciarelli in Abruzzo: “Vino e Gioielli” (12 novembre)
Il Castello di Semivicoli, raffinato relais di charme ricavato in una dimora baronale del XVII in Abruzzo, di proprietà della griffe Masciarelli, il 12 novembre ospita “Vino e Gioielli: il racconto di Preziose Passioni”, un appuntamento che vedrà accostati in un percorso narrativo e sensoriale, profondamente evocativo, una selezione dei vini Masciarelli e i gioielli frutto della creatività di Francesca Caltabiano. A condurrlo saranno Marina Cvetic, “padrona di casa” e ceo di Masciarelli Tenute Agricole, e la designer di gioielli fiorentina Francesca Caltabiano, due figure femminili accomunate da talento, passione per il loro lavoro e sensibilità nell’interpretare le potenzialità della materia lasciando impressa nel prodotto l’originalità di un tocco personale. D’altronde l’intreccio narrativo tra vini pregiati e gioielli è assai meno ardito di quanto sembri: entrambi sono espressioni e sintesi della nostra cultura. L’idea creativa, il gusto nell’accostamento tra metalli e pietre preziose e la complessità di fattura di un gioiello coinvolgono i sensi ed evocano immagini e ricordi squisitamente personali esattamente come la degustazione di vini dalla grande personalità, così ricchi di sentori da coprire l’intero universo gustativo.

Info:
www.castellodisemivicoli.it

Focus - Il tartufo bianco d’Italia, in mostra & mercato, nei territori più vocati d’Italia, da Alba con l’Asta Internazionale, a San Miniato, tra pregiati tuberi e grandi vino
Il Mercato Mondiale del Tartufo della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, edizione n. 86, durerà fino al 27 novembre (www.fieradeltartufo.org). L’altro evento attesissimo in Italia e nel mondo, l’Asta Internazionale del Tarufo Bianco d’Alba, ci sarà, invece, il 13 novembre, al Castello di Grinzane Cavour (www.castellogrinzane.com). Da un territorio vocato all’altro, in Toscana a San Giovanni d’Asso, il tartufo bianco delle Crete Senesi è protagonista della “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi”, edizione n. 31, dal 12 al 20 novembre (www.mostradeltartufobianco.it). Per arrivare al Castello di San Giovanni, circondato dal piccolo borgo medievale immerso nella Val d’Orcia Patrimonio Unesco, si può salire anche sul “Treno Natura”, un antico treno a vapore che parte da Grosseto e da Siena, attraverso una ferrovia non più in servizio. Accanto al pregiato bianco delle Crete Senesi, è possibile assaggiare formaggi pecorini a latte crudo, insaccati, carni di Chianina e Cinta Senese, olio extravergine di grande qualità, il vino della Doc Orcia e, da questo anno, anche il Brunello di Montalcino per suggellare la fusione tra i Comuni delle due eccellenze, con una cerimonia di matrimonio dove Brunello e tartufo bianco convoleranno a “giuste nozze”. Non mancheranno visite ad aziende agricole, Museo del Tartufo, cantine, frantoi e caseifici con il “Bussino del gusto”, trekking tra boschi e campagne passando per il parco archeologico di Pava, cooking show, e una rete di ristoranti con protagonista il Diamante Bianco. E se, restando in Toscana, la “Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato”, edizione n. 46, è di scena dal 13 novembre al 4 dicembre (www.sanminiatopromozione.it) e vedrà protagonista con le sue etichette anche l’Associazione Vignaioli di San Miniato (Agrisole, Cosimo Maria Masini, Fattoria di Sassolo, Montalto, Pietro Beconcini Agricola, Tenuta di Cusignano; www.vignaiolisanminiato.it) nell’incontro tra il progiato tubero ed i vini del territorio , nelle Marche la “Fiera nazionale del Tartufo Bianco d’Acqualagna” è fino al 13 novembre (www.acqualagna.com). Infine, l’edizione n. 37 della “Mostra del Tartufo Bianco” a Città di Castello in Umbria, fino al 21 novembre (www.iltartufobianco.it).

Focus - “Frantoi Aperti” in Umbria, tra eventi per grandi e piccini
L’olio extravergine d’oliva torna sotto i riflettori in Umbria con i cinque weekend di “Frantoi Aperti”, fino al 27 novembre, evento promosso dall’Associazione Strada dell’Olio Dop Umbria per celebrare la produzione dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria valorizzando nel contempo il turismo rurale e i borghi medioevali. Ricco il calendario, tra passeggiate, laboratori e degustazioni, ma cuore dell’evento saranno soprattutto i frantoi dove sarà possibile vivere l’esperienza della spremitura a stretto contatto con i produttori. Da Assisi (fino al 20 novembre nei castelli del territorio) a Bettona (26-27 novembre “Sapori e Profumi di Olio e di Vino a Bettona”), da Castiglione del Lago (11, 12 e 13 novembre “Festa dell’olio”) a Giano dell’Umbria (26 e 27 novembre “Rievocazione della Festa della Frasca”), da Gualdo Cattaneo (19 e 20 novembre “Sapere di Pane Sapore di Olio”) a Magione (19 e 20 novembre “Olivagando”), da Narni (dal 25 al 27 novembre “La Maratona dell’olio”) a Passignano sul Trasimeno (12 e 13 novembre “Oliamo - La grande festa della bruschetta”) fino a Spello (18-20 novembre “l’Oro di Spello - 55/a Festa dell’Olivo e Sagra della Bruschetta”).
Info: www.frantoiaperti.net

Focus - A Montalcino, il 12 e 13 novembre, “BaroloBrunello”, con i più importanti produttori dei due territori
Da scommessa ad evento da segnare in agenda, “BaroloBrunello”, il tasting dedicato ai più famosi vini rossi italiani, torna con una “nuova edizione”. Ma, stavolta, ad andare in trasferta saranno i vignerons di Langa: dopo tre edizioni nella cornice del Castello di Barolo, dove è nato l’evento, Boroli, Burlotto, Castello di Verduno, Cavallotto, Ceretto, Damilano, Elvio Cogno, Elio Grasso, Ettore Germano, Ferdinando Principiano, Vajra, Gianfranco Alessandria, Giovanni Rosso, Giulia Negri, Giuseppe Rinaldi, Marengo, Paolo Scavino, Parusso, Renato Ratti, Roberto Voerzio e Vietti, tra le più importanti cantine del rosso piemontese, il 12 e il 13 novembre saranno protagoniste per la prima volta a Montalcino, nel trecentesco complesso di Sant’Agostino, della due giorni di degustazione assieme ai produttori del rosso toscano, da Altesino a Baricci, da Canalicchio di Sopra a Capanna, da Caprili a Casanova di Neri, da Cava d’Onice a Col d’Orcia, da Cupano a Il Marroneto, da Il Poggione a La Mannella, da Le Ragnaie a Lisini, da L’Uccelliera a Mastrojanni, da Poderi Salicutti a Pietroso, da Poggio di Sotto a Salvioni, da Talenti a Tenuta le Potazzine. Una due giorni di prestigio, impreziosita ancora di più dalla cena esclusiva di sabato 12 novembre che vedrà protagonisti nei calici grandi annate di due delle cantine più rappresentative dei due grandi vini, i Barolo di Mascarello Giuseppe e figlio, oggi guidata da Mauro Mascarello, ed i Brunello di Montalcino della Tenuta Greppo di Biondi Santi, culla che ha dato i natali al grande vino toscano, alla fine dell’Ottocento, oggi guidata da Jacopo Biondi Santi.
Per un evento radicato nei suoi due territori, ma che già pensa al 2017, quando diventerà internazionale, toccando diverse tappe tra cui, a marzo, la Svizzera.
“La selezione fa la differenza. I produttori di “BaroloBrunello” - spiega Andrea Zarattini (WineZone), che ha ideato e promuove l’evento - sono stati selezionati attraverso assaggi che seguono canali indiretti: acquisti in enoteca, manifestazioni, presentazioni alla stampa e cantine di collezionisti. Solo dopo aver selezionato la cantina ci rechiamo dal produttore e nella sua vigna, senza mai richiedere campioni per procura e sempre dopo diversi assaggi, incontri, confronti. Oltre alla qualità premiamo l’idea e la rappresentatività che una cantina incarna del territorio d’appartenenza. L’eccellenza non si improvvisa, non si compra: si conquista”.
Ai banchi d’assaggio ci saranno gli stessi produttori per incontrare gli operatori del settore, rispondendo a tutte le loro curiosità (l’accesso è volutamente limitato, unicamente in prevendita on-line, come per i concerti, ndr). “Oltre ad un rigorosa selezione delle cantine, la comunicazione è il nostro segno distintivo - aggiunge Emanuele Varino (WineZone) - comunicare il vino è una delle sfide del nostro tempo e la scelta di far conoscere “BaroloBrunello” anche attraverso grafiche o veicoli inconsueti, con più attenzione ai social media o attraverso il pre-acquisto on line, è parte integrante del nostro evento”.
Info: www.barolobrunello.it

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