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Vino: vendemmia 2008 old style, il parere dei vip dell’enologia ... Grande ottimismo e attesa per la vendemmia 2008, che sta già cominciando in alcuni territori del Belpaese. Stando al parere di molti tra i nomi più importanti dell’enologia italiana l’annata - riferisce Winenews - presenta numerose somiglianze con il 2004: sia per i tempi di raccolta, decisamente “old style” (con il grosso delle operazioni rappresentato dai vitigni tardivi, l’ossatura dei vini italiani , concentrato fra la seconda metà di settembre e la fine di ottobre), sia per le caratteristiche dei vini, potenzialmente molto eleganti e profumati. Sono invece di segno decisamente opposto rispetto alla raccolta del 2004 le quantità stimate, giudicate di poco superiori a quelle della vendemmia 2007. Naturalmente si tratta per ora soltanto di previsioni, che restano legate all’andamento climatico dei prossimi e decisivi 20-30 giorni (le cui proiezioni climatiche, peraltro, sembrerebbero molto positive). Partendo dal Nord Italia, ecco la situazione: In Trentino, “per la vendemmia 2008 dovremmo attestarci su livelli quantitativi simili allo scorso anno, che non erano esigui come nel resto d’Italia - spiega Fausto Peratoner, direttore generale della Cantina La Vis - a seguito dei problemi di allegagione sopravvenuti a primavera e qualche precipitazione, anche di forte intensità, arrivata a metà agosto. Attualmente, le condizioni sono buone e cominceremo a vendemmiare verso la fine di agosto le basi spumante, mentre per il resto partiremo nella prima settimana di settembre. Mi aspetto una vendemmia di buona qualità, equilibrata, con una tempistica in leggero ritardo rispetto alle raccolte degli ultimi due e tre anni”. Mauro Lunelli, direttore della produzione di Ferrari, non nasconde un certo ottimismo: “credo che la vendemmia 2008 potrebbe essere decisamente positiva. Per prima cosa, il clima fresco ha favorito una maturazione scalare dei vigneti, a seconda della loro altezza sul livello del mare e le notevoli escursioni termiche hanno favorito il tenore acido delle uve. Per noi che produciamo spumanti questo è un segnale forte sulla qualità futura dei nostri vini. La quantità, influenzata da una primavera molto piovosa, è allineata a quella del 2007, che qui in Trentino è stata tendenzialmente abbondante. Inizieremo la raccolta nei primi giorni di settembre”. Sul fronte dei grandi rossi trentini, Anselmo Guerrieri Gonzaga, alla guida della Tenuta San Leonardo, insieme al padre Carlo spiega: “abbiamo delle uve sane in ritardo di maturazione, ma questo è un bene. Sarà una vendemmia dalla tempistica “vecchio stile”, prevediamo di andare avanti con la raccolta, se tutto va bene, fino alla fine di ottobre. Quantitativi nella media del fabbisogno aziendale”.
La situazione in Franciacorta è riassunta dalle parole di Mattia Vezzola direttore della produzione della maison Bellavista: “abbiamo cominciato a raccogliere il 20 di agosto. Una vendemmia un po’ particolare, contraddistinta da grappoli irregolari, dal livello di maturazione discontinuo, causato da una fioritura difficile, disturbata dalle forti piogge. Il clima estivo generalmente fresco ha favorito lo sviluppo delle acidità, degli aromi e la differenziazione delle caratteristiche dei diversi vigneti, amplificando le peculiarità dei terreni e delle esposizioni. Quantitativamente la produzione sarà un po’ inferiore alla media, per i danni delle grandinate di luglio e di metà agosto. Un’annata comunque migliore di quanto si potesse prevedere nei mesi primaverili - conclude Vezzola - anche in virtù della buona stabilità meteorologica prevista per i momenti decisivi della raccolta”. Arturo Ziliani, direttore della produzione di Berlucchi, spiega che “l’annata è stata caratterizzata da un’elevata piovosità con temperature notturne mediamente più basse rispetto ai dati storici degli ultimi otto anni, che hanno determinato un rallentamento vegetativo iniziale e una fioritura difficoltosa. Si prospetta un calo produttivo del 20% rispetto alla media storica, con punte del 30-40% su alcuni vigneti, colpiti dalla grandine di luglio e agosto.
I primi dati raccolti durante i campionamenti delle uve sono però confortanti: ottimi i profili aromatici, grazie all’elevata escursione termica, con incrementi zuccherini costanti e scalari a seconda delle caratteristiche della vigna; l’acidità è ottimale e buono lo stato sanitario”. Dal Veneto arriva l’analisi di Franco Giacosa, direttore della produzione di Zonin l’azienda vitivinicola che può contare su insediamenti produttivi, praticamente in tutti i territori più vocati d’Italia: “la maturazione procede con buona regolarità con un decremento quantitativo rispetto all’anno scorso nei vigneti di collina, mentre quelli di fondo valle hanno una produttività più abbondante. Una vendemmia, quella in Veneto, che dovrebbe contraddistinguersi per gli aromi più che per la concentrazione. In Friuli, ci sono stati un po’ di problemi con il maltempo, anche se i quantitativi dovrebbero essere in media con le passate vendemmie. Per quanto riguarda il Piemonte, le difficili condizioni meteorologiche primaverili e la grandine di luglio e agosto, hanno veramente inciso sul potenziale produttivo. In Toscana, ci aspettiamo una buona raccolta in Maremma, mentre nel Chianti Classico, è ancora un po’ presto per dare giudizi definitivi, ma il carico quantitativo è più abbondante dello scorso anno. Sono tendenzialmente ottimista anche per come si evolve la situazione in Puglia: vigneti in leggero ritardo, ma se il tempo si mantiene stabile, la vendemmia sarà di ottima qualità, con un volume quantitativo leggermente più basso rispetto al 2007, anche per scelta aziendale. In Sicilia, buona sanità delle uve e quantità in linea con la media degli altri anni”.
Per Gianluca Bisol, patron di uno dei marchi storici del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, una vendemmia che nella sua azienda non è ancora partita e che comincerà “tra il 20 e il 25 settembre. Dovrebbe essere una buona annata anche se dovremmo registrare un calo quantitativo, che si aggira su un - 10% rispetto alla già contenuta vendemmia del 2007, causato dalle complicate condizioni climatiche primaverili e dalle grandinate arrivate anche in agosto”. Ottimismo anche da parte di Carlo Paladin, alla guida insieme alla sorella Lucia e al fratello Roberto dell’azienda Paladin - Bosco del Merlo: “abbiamo iniziato in questi giorni con lo chardonnay e i risultati sono molto buoni, con le uve in possesso di una bella acidità. Entreremo nel vivo della raccolta la prossima settimana, mentre inizieremo la vendemmia delle uve rosse non prima della fine di settembre. Prevediamo quantitativi leggermente inferiori alla vendemmia 2007, anche se è un po’ presto per dare giudizi definitivi”. Per Nadia Zenato, alla guida dell’azienda di famiglia insieme al fratello Alberto, una vendemmia “ancora da iniziare, e che, molto probabilmente, si protrarrà fino al termine del mese di ottobre. Quantitativamente, una vendemmia che torna in linea con la media delle ultime raccolte, dopo un 2007 particolarmente avaro. Siamo soddisfatti, e se le condizioni metereologiche si mantengono così buone, con giornate calde e notti fresche, potremmo ipotizzare una grande annata”.

In Friuli Venezia Giulia commenta Gianni Venica, guida tecnica della famosa griffe con una tenuta anche in Calabria (Terre di Balbìa), “la situazione si sta mettendo bene e credo che sarà una buona vendemmia, specialmente dal punto di vista degli aromi, ma fino a giugno le condizioni erano molto difficili. Attualmente il tempo buono sta pareggiando un po’ i conti e l’annata sembra aver preso un andamento più regolare, senza dubbio, dal punto di vista dell’inizio della raccolta, che da noi non comincerà prima di settembre. La quantità, almeno nella nostra azienda, al contrario di quello che si legge sui giornali, sarà piuttosto scarsa, proprio a causa dei problemi meteorologici primaverili. In Calabria, dopo tre mesi di completa assenza di piogge, la vendemmia è anticipata e i quantitativi dovrebbero essere superiori a quelli del 2007”. Soddisfatto anche Massimo Di Lenardo, patron dell’omonima azienda friulana, che spiega: “è ancora un po’ presto per giudizi definitivi, ma dovrebbe essere una buona vendemmia, specialmente dal punto di vista aromatico. Quantitativi più limitati rispetto anche al 2007, a causa delle difficoltà primaverili nell’allegagione. Inizieremo la raccolta nella prima settimana di settembre, con una tempistica più regolare, rispetto agli anticipi degli ultimi anni”.
Dal Piemonte arriva l’analisi di Ernesto Abbona, titolare della storica azienda di Barolo Marchesi di Barolo “c’è stata molta pioggia tra giugno e luglio, che ha creato non pochi problemi; attualmente, la situazione sta migliorando e se il tempo rimarrà stabile, dovrebbe essere una buona vendemmia. Quantitativamente avremo certamente meno dolcetto e barbera, mentre il nebbiolo è nella media. Cominceremo la vendemmia minimo fra una ventina di giorni”. Per Michele Chiarlo patrono dell’azienda di Calamandrana, una vendemmia un po’ problematica che comincerà con il “moscato intorno al 10 settembre. La resa è molto inferiore all’anno scorso. Si può supporre un - 20% per le uve moscato, - 20/25% per le barbera, - 10% per il nebbiolo e un - 10% anche per il cortese di Gavi. Annata difficile specialmente per contrastare gli attacchi di peronospora. Per adesso, se il tempo non fa ulteriori capricci, potrebbe essere una vendemmia molto buona, in teoria, ma è ancora presto per definire compiutamente la raccolta del 2008”. In Toscana, e precisamente a Montalcino, ci si attende una buona vendemmia. Enrico Viglierchio, direttore generale di Castello Banfi dichiara “cominceremo la vendemmia intorno alla fine di agosto con le uve bianche. Lo stato sanitario dei grappoli è molto buono e c’è il potenziale per fare una bella vendemmia. Quantitativamente ci sono delle flessioni che porteranno i quantitativi a superare di poco più del 5% quelli del 2007”. Per Stefano Cinelli Colombini, titolare della Fattoria dei Barbi “sembrerebbe una vendemmia di buona qualità ma con una previsione al ribasso rispetto all’anno passato per quanto riguarda i quantitativi. Le operazioni di raccolta cominceranno non prima di ottobre”.

“Un’annata abbastanza strana - afferma Francesco Mazzei di Castello di Fonterutoli - che ci ha messo un po’ di paura con le piogge e la grandine di primavera. Ad oggi, siamo circa una decina di giorni di ritardo rispetto all’anno scorso. Incrociando le dita, spero proprio in una bella vendemmia”. Rimanendo ancora nel territorio del Chianti Classico, secondo Andrea Cecchi, titolare insieme al fratello Luigi della storica casa vinicola di Castellina Scalo “per fortuna la vendemmia 2008 è tendenzialmente tardiva. Ogni volta che è così, arriva una buona vendemmia. Cominceremo la raccolta ad inizio ottobre”. Anche Luca Francioni, enologo della chiantigiana Rocca delle Macìe esprime ottimismo: “l’andamento climatico è stato più regolare che nel 2007. La quantità è più o meno analoga a quella dello scorso anno. I tempi della raccolta sono in ritardo e cominceremo la vendemmia non prima del 15 di settembre”. In controtendenza, almeno dal punto di vista quantitativo, l’analisi di Miriam Caporali, titolare della Tenuta poliziana di Valdipiatta. “Una vendemmia ritardata e molto impegnativa per il lavoro che abbiamo dovuto affrontare in vigna in fase di trattamento. C’è molta uva, siamo quasi ai livelli della vendemmia del 2004, ed è molto bella. Decisive per un giudizio qualitativo più preciso le prossime due-tre settimane”.
Ottimismo anche fra i vigneti del bolgherese. Per Lodovico Antinori, “deus ex machina” della Tenuta di Biserno, “se il tempo resta stabile potrebbe essere un’ottima vendemmia”. Parole confermate da Jacopo Biondi Santi, patron dell’azienda maremmana Castello di Montepò per cui, condizioni climatiche permettendo, “potrebbe essere un’annata importante”. È invece “abbastanza positivo” l’andamento di quest’anno per Renzo Cotarella, direttore generale di Antinori.
Dall’Umbria buone sensazioni nell’analisi di Marco Caprai: “La primavera non poco problematica ha ridotto i volumi, ma il livello medio dei vitigni è molto buono”. Ottimismo anche a Torgiano, dove Vincenzo Pepe, enologo di Lungarotti, parla di un “incremento quantitativo di circa il 5% rispetto al 2007”. Aspettative positive dalle Marche, dove Michele Bernetti, alla guida dell’azienda Umani Ronchi, spiega: “Quantitativamente abbiamo recuperato il gap creato dal 2007, e dovremmo tornare sulla media delle vendemmie passate”. Sulla stessa linea Angela Velenosi, titolare dell’omonima azienda di Ascoli Piceno: “Quantitativamente siamo tornati in linea con il 2006, dopo la scarsa vendemmia 2007”.
In Abruzzo, è tendenzialmente positivo il commento di Romeo Taraborrelli, enologo dell’azienda Masciarelli (“l’annata si presenta molto bene, nonostante l’elevata piovosità primaverile”), che, però, non si aspetta “una vendemmia abbondante”. “Un’annata che si preannuncia di qualità - commenta Luciana Biondo agronomo di Valle Reale - climaticamente molto favorevole. Quantitativamente meglio del 2007, anche se non abbiamo un carico di uve altissimo”. In Campania, Piero Mastroberardino, proprietario della storica cantina irpina di Atripalda si aspetta una “raccolta molto buona”: “le vigne sono in salute - dice - e l’uva è molto bella”. Fiducioso anche Mario Gallone, amministratore delegato di Feudi di San Gregorio: “la situazione è molto positiva e ci aspettiamo un’ottima vendemmia”. Dalla Puglia è cauto Pier Nicola De Castris, direttore della produzione della storica casa vinicola Leone De Castris: “mi sembra una vendemmia promettente, ma un giudizio definitivo è prematuro”.
I commenti più positivi arrivano dalla Sicilia. Per Alessio Planeta, tra i titolari dell’azienda di famiglia, si tratta di una “bellissima vendemmia, che potrebbe essere strepitosa se il tempo resta così per altri 15 giorni”. Anche Diego Cusumano, dell’omonima azienda con base a Partinico, si dichiara molto soddisfatto: “Quantitativamente abbiamo una produzione del 10% circa in più, rispetto al 2007”. Previsioni positive anche in casa Donnafugata: “Quest’anno abbiamo un po’ di uva in più - spiega Antonio Rallo - Incrociando le dita, penso che potrà essere una vendemmia molto buona”. E per Lucio Tasca, presidente di Tasca d’Almerita, “la vendemmia 2008 ha dalle grandi potenzialità qualitative, sollecitate da condizioni climatiche ideali”.

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