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ANCHE IL COMMISSARIO CIOLOS IN PRIMA FILA CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA DEI DOMINI “.WINE” E “.VIN”. SI PUNTA FORTE SULLA PROTEZIONE DEI DIRITTI DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, MA L’ICANN NON HA INTENZIONE DI CEDERE ALLE RICHIESTE DELLA UE

La battaglia per la tutela delle denominazioni europee dal cannibalismo della rete adesso può contare anche sull’impegno in prima persona del Commissario Europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, alla ricerca di un accordo con l’americana Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann) che blocchi, almeno temporaneamente, le pre-registrazioni per i siti dei nuovi domini “.vin” e “.wine”. L’arma in mano a Ciolos ed al suo collega Neelie Kroes, Commissario per l’agenda digitale dell’Unione Europea, che rappresenta l’Ue al tavolo dell’Icann, è quella della protezione dei diritti della proprietà intellettuale, che non permetterebbe a nessuno, che non rappresenti direttamente le regioni vinicole europee, di registrare domini come Bordeaux.vin o Rioja.wine. Le speranze di vedere salvaguardato lo sforzo ed il lavoro di milioni di persone nei vitigni del Vecchio Continente crescono, ma l’Icann non vuol lasciare nulla di intentato.

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