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Archiviato ProWein, a poche ore da Vinitaly, è tempo di pensare anche a Vinexpo, salone internazionale biennale che torna a Bordeaux, dal 14 al 18 giugno, con nuova veste capace che unisce business & entertainment. Focus: le cifre dei mercati ...

Italia
Dal 14 al 18 giugno, di scena Vinexpo, a Bordeaux

Archiviato ProWein, a poche ore dall’inizio di Vinitaly2015, è anche tempo di pensare a Vinexpo, salone internazionale biennale dei vini e distillati che torna a Bordeaux, dal 14 al 18 giugno, con una nuova veste capace di unire business ed entertainment, tra mille novità pronte a dare il benvenuto agli operatori del settore (www.vinexpo.com). A Bordeaux saranno attesi i buyer di ogni angolo di mondo, che avranno la possibilità di scoprire wine & spirits di 2.400 espositori, provenienti da 44 Paesi, così, a Vinexpo, si troveranno il rhum colombiano e la vodka ucraina, il pisco peruviano e il whisky giapponese, ma anche e soprattutto lo Chardonnay neozelandese, il Malbec argentino, il Pinot Nero della California, il Verdelho portoghese, il Riesling tedesco e il rosato della Provenza. Il 40% degli espositori, del resto, sarà di provenienza internazionale, grazie alla presenza di marchi di vini e distillati provenienti da Messico, Cile, Argentina, Germania, Italia, Inghilterra, Irlanda, Australia, ma anche Georgia, Austria e Ucraina, accanto ad un numero importante di espositori francesi. Gli stati Uniti saranno al posto d’onore, grazie alla presenza dei produttori della Napa Valley, riuniti all’interno della partecipazione collettiva “Napa Valley Vintners”.
Al di là delle novità, Vinexpo prepara attivamente il programma delle conferenze e alcune degustazioni di altissimo livello organizzate nell’Academy. In totale 80 appuntamenti, nei cinque giorni del salone, per creare un autentico evento nell’evento. L’Academy, laboratorio dei sensi e dei saperi, riunirà sommelier, enologi, winemaker, economisti e imprenditori di fama internazionale che condivideranno i loro know-how durante le degustazioni guidate o le conferenze di alto respiro.

Focus – Vinexpo, le novità 2015
Un salone ridisegnato secondo nuovi spazi tematici
Interamente rivolto verso il lago, Vinexpo rivede i propri spazi. Collocate al centro del salone, Les Terrasses riuniranno le grandi marche dei vini e dei distillati. Questi stand premium potranno approfittare di una duplice esposizione: all’interno del Pad. 1 e verso il lago. In questo spazio da citare la presenza di “Italian Signature Wines Academy”. Parallelamente, alcuni spazi tematici saranno realizzati lungo le corsie del salone per consentire ai visitatori di scoprire nuove fonti d’ispirazione: free-tasting, uno spazio digitale, un workshop per accostare cibi&vini animato da chef stellati, un centro wellness, una zona dedicata agli esperti della logistica.

Una accessibilità migliore e dei servizi potenziati
Quest’anno Vinexpo innova e crea un servizio per pianificare appuntamenti personalizzati. Espositori e visitatori potranno esprimere le proprie necessità ed esigenze. Vinexpo contatterà i decision maker e organizzerà degli appuntamenti mirati. Per facilitare l’accesso al salone, la linea tramviaria collegherà direttamente il centro città di Bordeaux con il Quartiere Espositivo, in 15 minuti.

Un viaggio al centro delle degustazioni
Punto di incontro per la professione, Vinexpo è il luogo privilegiato per scoprire le ultime novità del settore. E per l’edizione 2015, Vinexpo propone tre spazi di free-tasting per esplorare due tendenze emergenti, i rosé e gli spumanti (Sparkling), e una categoria da riscoprire, i vini dolci (Sweet). Al centro del Pad. 3, un concept-bar battezzato Spiritual metterà sotto i riflettori le marche di liquori attraverso cocktail elaborati da barman di spicco.

Un’offerta gastronomica importante e diversificata
Anch’essa disposta lungo il lago, l’offerta di servizi di ristorazione sarà ampliata e differenziata, proponendo dal ristorante gastronomico (gestito da Potel & Chabot), al “bistronomic” (les 110 de Taillevent), passando per i Corner e i Food truck. Uno spazio comune riunirà l’insieme dell’offerta e gli espositori potranno portare con sé, senza diritto di tappo, la propria bottiglia di vino per pranzare.

Un networking privilegiato
E dopo le 10 di sera, Vinexpo dà appuntamento a tutti i partecipanti del salone alle serate conviviali, per continuare a sviluppare le relazioni professionali. Le 4 serate “The Blend” si svolgeranno presso l’Hangar 14, sulle sponde della Garonna, nella città di Bordeaux.


Focus - Le grandi tendenze del mercato mondiale dei vini e dei distillati. Lo studio Vinexpo/Iwsr
Il mercato del vino
Il consumo mondiale continua a crescere
Il consumo mondiale di vino è aumentato del 2,7% tra il 2009 ed il 2013 per stabilirsi a 2,648 miliardi di casse da 9 litri, equivalenti a più di 31,7 miliardi di bottiglie. Lo studio di congiuntura Vinexpo, unico studio mondiale in grado di anticipare l’evoluzione dei consumi nell’ordine di cinque anni, prevede che tra il 2014 ed il 2018 il consumo mondiale dovrebbero accelerare la propria crescita nell’ordine di 1 punto. Nel 2018, il consumo mondiale si stabilirà a 2,732 miliardi di casse da 9 litri, equivalenti a 32,78 miliardi di bottiglie.
I vini spumanti - escluso lo champagne - spingono la crescita
Nel 2013, i vini spumanti rappresentavano l’8% del consumo mondiale di vino e dovrebbe raggiungere l’8,9% da qui a cinque anni. Il consumo di Cava è nettamente accelerato nel 2013, aumentando di oltre 100.000 casse. Quest’aumento è principalmente dovuto ad una importazione più importante in Belgio, in Nigeria e in Francia. Con 1 milione di casse supplementari vendute nel Regno Unito, il Prosecco ha raddoppiato le proprie esportazioni. E questo vino spumante ha preso decisamente piede negli Stati Uniti.
Lo champagne
Il consumo di champagne nel mondo è diminuito dell’1,4% nel 2013. Questa diminuzione è essenzialmente dovuta a una contrazione sui tre principali mercati, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. Ciò nonostante, il futuro è lontano dall’essere negativo. Numerosi mercati registrano un consumo in crescita, tra cui l’Australia ed il Giappone.
Gli Stati Uniti sono il motore della crescita del consumo mondiale
Primo mercato mondiale dei vini, gli Stati Uniti sono il solo paese della Top 10 dei paesi consumatori in cui il consumo di vino è aumentato tra il 2012 ed il 2013. E raggiunge ormai i 312,5 milioni di casse. Se quest’aumento di 5 milioni di casse in un anno è inferiore in volume agli anni precedenti, il valore globale continua a registrare una netta crescita grazie al posizionamento più elevato del mercato.
I paesi europei perdono quote di mercato a favore degli altri continenti
Se l’Europa rappresenta ancora i 2/3 del consumo mondiale di vino, essa perde delle quote di mercato a vantaggio di altri continenti, passando dal 68% del 2009 al 62% del 2018.
Il vino rosso domina il consumo mondiale
Il vino rosso rappresenta sempre il 54,8% del consumo di vino fermo nel 2013. Ciò nonostante il vino rosso ha perso 19,8 milioni di casse tra il 2012 ed il 2013. E questo è principalmente dovuto al crollo dei consumi in Cina. Il vino rosé è la categoria di vino meno toccata dal calo dei consumi del 2013. Le vendite sono rimaste globalmente stabili passando da 219,7 milioni di casse nel 2012 a 219,1 milioni nel 2013 (pari al 9% del mercato). Questa stabilità si spiega con un consumo energico sui tre principali mercati consumatori di vini rosé: la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti.
Più di una bottiglia su quattro consumata nel mondo è costituita da un vino importato
Il commercio internazionale di vino gode di buona salute. Il 29,5% delle bottiglie consumate nel mondo nel 2013 riguardava vini importati, pari a 720 milioni di casse da 9 litri. Da qui al 2018, questo consumo registrerà una crescita più rapida rispetto a quella del consumo globale (+ 6,1% vs 3,5%).

Il mercato dei distillati
Il consumo mondiale di distillati ha raggiunto la cifra di 3,069 milioni di casse da 9 litri nel 2013, segnando un aumento del 19,1% rispetto al 2009. Tra il 2014 ed il 2018, questo consumo dovrebbe nuovamente aumentare, ma in modo più ridotto (+3%) e raggiungere 3,180 milioni di casse. L’Asia-Pacifico è la prima zona di consumo mondiale dei distillati. Il 63% del consumo mondiale di distillati è realizzato nella zona Asia-Pacifico. Il Baijiu (alcool bianco a base di sorgo, di grano o di riso), consumato in Cina (primo paese consumatore di distillati nel mondo) rappresenta da solo più di un terzo (38%) dei volumi di distillati consumati nel mondo.
I whisky ed i burbon ritornano di moda
La tendenza dei consumi dei prossimi cinque anni sarà guidata dai whisky e dai Burbon. Tra il 2014 ed il 2018, il consumo di questi due prodotti dovrebbe aumentare rispettivamente dell’8,8% e del 19,3%. Questa crescita è attribuibile essenzialmente a cinque paesi (Russia, Brasile, Messico, India e Polonia) dove il consumo è aumentato in ognuno di essi di oltre un milione di casse tra il 2009 ed il 2013.
Il consumo mondiale di vodka si stabilizza
Se la Vodka si conferma il primo distillato “internazionale” (contrariamente al Baiju essenzialmente consumato in Cina) il suo consumo si stabilizza. La vodka raggiunge 219,7 milioni di casse, registrando una crescita dello 0,5% rispetto al 2009. Questa blanda progressione si spiega con l’aumento delle tasse applicate in Russia che ha spinto i giovani consumatori a esplorare nuove categorie di alcool più di tendenza.
Cognac e Armagnac, una nuova svolta
Il Cognac e l’Armagnac hanno conosciuto un aumento dei consumi estremamente rapido tra il 2009 ed il 2012 (+19%), grazie alla domanda trainata dai mercati asiatici. La legge anticorruzione varata dal governo cinese ne ha rallentato la crescita dal 2013. Il consumo mondiale resterà nonostante tutto positivo (+3,5%) nei prossimi cinque anni, grazie in particolare alle previsioni di vendita americane. Il mercato americano rimane d’altronde il primo mercato di esportazione in volumi per il Cognac.

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