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Argentina: il World Malbec Day ... Cina: linguaggio del vino molto diverso ... Francia: mercato Champagne ... Cina: come affrontarla per Treasury Wine Estates ... Conosur: procedono i lavori del Pevir
di Andrea Gabbrielli

- Argentina: il 17 aprile arriva il World Malbec Day
Il prossimo 17 aprile si svolgerà il World Malbec Day n. 3, la manifestazione che celebra il vitigno e il vino più famoso dell’Argentina. Sono previsti oltre 70 eventi in 60 città del mondo. Le celebrazioni principali si svolgeranno a New York, San Paolo, Londra, Shanghai e Mendoza dove dei noti artisti di “street art” come Run Don’t Walk, Jaz, Pum Pum, Panamá Club, Planeta Cees, interverranno per festeggiare il Malbec. Infatti nel 2013 Wines of Argentina, l’organizzazione responsabile dell’immagine dei vini argentini nel mondo, ha deciso di evidenziare il Malbec come espressione artistica e culturale collegandolo con la forza della comunicazione della “street art”.
Alberto Arizu, presidente di Wines of Argentina ha spiegato che: “Quest’anno i nostri sforzi si concentreranno soprattutto sull’integrazione dei nuovi consumatori. Questo è il motivo per cui gli Argentina Wine Awards sono stati finalizzati alla “Next Generation” e ora il Malbec Day fa un parallelo tra la street art e il lavoro dei viticoltori, che sono in ultima analisi, gli artisti che mettono insieme gli elementi del terroir e li comunicano al mondo attraverso i vini”.
Le precedenti edizioni sono state giudicate un grande successo non solo perché hanno rafforzato la posizione del Malbec e dell’Argentina nel mondo, ma anche perché le vendite di questo vitigno in particolare, ed il vino in generale argentino, sono state trainate da queste celebrazioni. Le esportazioni Malbec, nel 2012, sono cresciute, sul 2011, in termini di valore Fob (Free on board, cioè franco a bordo del porto d’imbarco), di 41 milioni dollari, mentre l’esportazione dei vini di alta gamma è aumentato del 13,5% nel segmento tra 40 e 90 U $ S (cassa da 9 litri) e del 15,4% per la cassa (da 9 litri) del segmento oltre i 90 U $ S.
Il Malbec è arrivato in Argentina nel 1853 portato dall’agronomo francese Michel Aimé Pouget (1821-1875), chiamato dal presidente Domingo Faustino Sarmiento per dirigere la Quinta Agronómica, la scuola agraria, di Mendoza.

- Cina: un linguaggio del vino molto diverso
Molte aziende vinicole e altrettanti distributori, ancora oggi, non sembrano rendersi conto che in Cina si parla un linguaggio diverso e che tradurre parola per parola in cantonese o in qualsiasi altro diletto del paese, non basta affatto per farsi comprendere. In realtà, si richiede molto di più. Infatti, il linguaggio è ricco di riferimenti culturali e di suggestioni, ma diverse dalle nostre.
La questione è stata affrontata da Wines of Chile, l’organizzazione che promuove il vino cileno all’estero “se in Cile si fa fatica a pensare al gusto di litchi - dice l’organizzazione- basta riflettere su quanto sia difficile per un consumatore cinese immaginare descrittori del vino come mora, fragola, uva spina, ecc. che non conoscon”. Recentemente un articolo del “Wall Street Journal”, intitolato “Lost in Translation: The Lingo for Tasting Wine”, ha messo in evidenza che non solo bisogna tradurre in perfetto mandarino o in cantonese, ma bisogna farsi capire mantenendo le suggestioni del vino. E’ quello che ha fatto la casa d’aste Christie’s per il Domaine de la Romanée-Conti Grands-Echezeaux 2002, reinterpretando le note organolettiche alla luce del linguaggio e della cultura cinese.
“Si avvertono aromi fragranti di date (medicina cinese a base di erbe) e salsa Chiuchow (una salsa tipica della città di Chiuchow, a base di soia, zucchero, erbe cinesi, aglio e zenzero, molto scura che dà colore e sapore alla carne brasata) impreziosita da note dolci, fruttate e gusti intensi, con un pizzico di dolcezza del dang gui (un’erba della medicina tradizionale cinese). Il vino può essere bevuto subito per il suo sapore fruttato oppure invecchiato per altri 20-30 anni. L’abbinamento consigliato è con la carne di maiale croccante preparata al barbecue”.
Secondo Fong Yee Walker, giurato degustatore del concorso annuale Wines of Chile Awards, si tratta di pensare più in modo globale “utilizzare di più parole come rinfrescante o ricco, parole che non hanno bisogno di riferimenti ad un particolare contesto culturale” consiglia l’esperto cinese “assicuratevi di avere una traduzione accurata del nome in cinese e un altrettanto buona traduzione dell’etichetta e naturalmente anche dell’imballaggio”. Uno dei modi migliori per avere note di degustazione corrette è non solo quello di disporre di un traduttore madrelingua, ma qualcuno che conosca bene i sapori locali.

- Francia: il mercato dello Champagne … secondo Lanson
Nel 2012 le vendite di Champagne on-trade sono salite di un robusto 7,2% in controtendenza con il calo ampiamente riportato nelle vendite al dettaglio. Le vendite sono cresciute di £ 334.6 milioni, superando la crescita del 5,5% del vino spumante di £ 115.7 milioni, secondo i dati Cga, contenuti nel “Lanson International’s Champagne Report”. I modelli di acquisto nell’off-trade sono stati invertiti, infatti, e le vendite di Champagne sono diminuite del 3,8% a £ 333.milioni e le vendite di spumanti sono cresciuti del 10,5% a £ 405 milioni secondo i dati Nielsen. I volumi sono diminuiti del 6,6% a causa delle riduzione dei prezzi delle promozioni. Secondo il rapporto Lanson, i dati dell’on-trade suggeriscono che, dopo anni di declino, si sta iniziando a recuperare. La crescita è stata trainata dalla fascia alta del mercato con le vendite dei Champagne classificati come “platino” e “oro”, aumentate dell’11%. Lanson ha anche condotto delle indagini sui consumatori, con l’obiettivo di aiutare i retailer a migliorare le loro vendite.
Il 60% dei 2.000 consumatori intervistati ha detto che, nei supermercati, vorrebbe vedere lo Champagne classificato per tipologie di gusto contro il 28% che lo voleva classificato per prezzo. Maggiori informazioni sul gusto avrebbe influenzato l’86% dei consumatori al momento di decidere quale bottiglia comprare, a fronte del 58% che sarebbe influenzato da un dono e il 40% da una confezione regalo. Nell’ on-trade, il 30% dei consumatori dichiara che acquisterebbe più Champagne se fosse più facilmente disponibili al bicchiere. Il “Lanson International’s Champagne Report”, conclude,con cinque raccomandazioni per incrementare la crescita: investire nei marchi; rendere più facile l’acquisto, segmentando le categorie per stile o gusto; informare i consumatori sui diversi gusti; promuovere più occasioni per il consumo di Champagne e sviluppare delle alternative alle promozioni sui prezzi.

- Cina, come affrontarla secondo Treasury Wine Estates
Treasury Wine Estates, il più grande grande vinicolo del mondo, sta prendendo in considerazione l’idea di aprire bar, ristoranti e luoghi di intrattenimento in Cina come parte di una nuova strategia per conquistare i consumatori nel paese. La novità è stata presentata in un articolo pubblicato dall’edizione on line del “Wall Street Journal” nel quale il ceo di Treasury, David Dearie, svelava le strategie del gruppo per affrontare il mercato cinese nei prossimi tre-cinque anni.
Recentemente Dearie e il cda hanno effettuato un tour in Cina e a Singapore per capire meglio le opportunità del mercato asiatico, che nei prossimi anni è destinato a crescere con tassi a due cifre mentre Nord America ed Europa lottano contro la recessione. Secondo il Wall Street Journal l’obiettivo Treasury Wine Estates “è di utilizzare le società locali come strumento per aiutare i consumatori cinesi a saperne di più sul vino e a consumarne di più. “Se hai intenzione di fare grandi vini e di diventare un marchio leader in Cina, devi anche essere consumer-oriented”, ha dichiarato Dearie. L’azienda sta già lavorando con uno dei suoi distributori per aprire una “wine gallery” di 6.000 metri quadrati per le degustazioni a Shangai.
Nel 2012-2013, i volumi di Treasury Wine Estates sono aumentati del 31% a Hong Kong e Cina, con un fatturato netto in crescita del 29,5%. Attualmente le vendite asiatiche rappresentano già il 20% dei proventi lordi per l’azienda. Dearie, infatti, pensa che il paese sarà una delle possibilità di crescita per la Treasury Wine Estates nei prossimi anni e l’apertura di propri locali e wine bar faciliterà il consumo dei vini e l’incremento dei fatturati.

- Conosur: procedono i lavori del Pevir
I lavori del Pevir (Plan estratégico regional para la vitivinicultura), a cui aderiscono Brasile, Argentina, Uruguay e Bolivia, si sta confermando come uno dei momenti di coordinamento più importanti per mettere a punto le strategie di lungo periodo della vitivinicoltura latino-americana.
Attualmente sono in corso di valutazione le possibilità di attività di promozione in Cina e nel mercato regionale dei paesi aderenti. Inoltre proseguono i lavori di approfondimento tra i responsabili della Idb-Mif (Inter-American Development Bank-Multilateral Investment Fund) e le varie istituzioni che stanno lavorando nel Pevir: il team tecnico sta valutando le varie alternative di finanziamento per promuovere tra gli altri: le attività e la tecnologia che permette di sviluppare la capacità di innovazione, dei processi e dei prodotti; la promozione di programmi di associazione e di integrazione dei piccoli produttori e di piccole attività sostenibili; dell’approvvigionamento mediante pratiche agricole sostenibili, azioni per promuovere i prodotti vitivinicoli della regione e all’estero, e la promozione del turismo del vino.
Per il momento, le fonti di finanziamento sono forniti dagli enti, pubblici e privati di ogni paese tra cui Coviar (Corporación Vitivinícola Argentina) in Argentina; Ibravin (Instituto Brasileiro do Vinho) in Brasile; Fautapo (Fondazione per lo sviluppo) in Bolivia, e Inavi (Instituto Nacional de Vitivinicoltura) in Uruguay.
Nella seconda fase, la cifra stimata di 1,2 milioni in fondi saranno assegnati dalla Bis (Banca interamericana di sviluppo) e, parallelamente a questi contributi a fondo perduto, ogni paese verrà assegnata una somma in base al loro livello di produttività. Infine, vi è la possibilità di accedere ai contributi del Fondo per la convergenza strutturale del Mercosur (Focem), che favorirà tutti i membri coinvolti nella costruzione del Pevir. L’Oiv ha manifestato il proprio interesse e la volontà di sostenere il processo di costruzione di questa cooperazione in America Latina. Il nuovo presidente dell’Oiv, Claudia Quini, ha appoggiato sin dall’inizio il progetto.

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