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Asti Docg, in Russia, uno dei suoi mercati top, si va verso il -50% nel 2015, secondo il Consorzio. “10 milioni di bottiglie vendute in meno del 2014”, dice all’Ansa il presidente dell’Associazione produttori Moscato, Giovanni Satragno

“Le vendite di Asti spumante sono in calo, soprattutto a causa della crisi russa”. Lo sostiene il presidente dell’Associazione produttori Moscato, Giovanni Satragno (www.produttorimoscato.it), secondo cui, riporta l’Ansa, “saranno 10 milioni le bottiglie di Asti Docg vendute in meno sul 2014”.
Il timore, tra i produttori di Asti spumante, anche in vista delle festività natalizie, è reale. “Le spedizioni ormai sono state fatte”, aggiunge Satragno, secondo il quale tra le principali cause del calo delle vendite ci sono proprio “le mancate esportazioni verso la Russia, uno dei nostri principali mercati di riferimento, dove pesano la crisi e l’embargo”.
“La perdita - spiega il direttore del Consorzio di tutela dell’Asti Docg, Giorgio Bosticco (www.astidocg.it) - potrebbe attestarsi sul 50% di vendite in meno verso il mercato russo”. Tiene invece il Moscato d’Asti, che piace soprattutto negli Usa. “Su 30 milioni di bottiglie prodotte - ha spiegato Satragno - 20 milioni vengono consumate in America, dove imperversa la Moscato-mania”.

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