Nella notte di San Lorenzo, il 10 agosto, quando il cielo ci regalerà un grande spettacolo di stelle cadenti, migliaia di eno-appassionati, in tutto il Paese, torneranno a brindare, con “Calici di Stelle” 2006. E’ la notte dei desideri e come tutti i momenti speciali non potrà mancare un buon bicchiere di vino in questa magica serata che da nord a sud tornerà a unire idealmente l’Italia con una delle principali manifestazioni enogastronomiche.
Nei centri storici e nelle piazze italiane, tra corti d’insospettata bellezza e castelli, gli enoturisti appassionati del buon bere, potranno degustare i migliori vini delle cantine associate abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni regione che ospita l’evento. Le stelle cadenti rinsaldano lo straordinario connubio fra vino e arte, offrendo accanto alle degustazioni guidate da enologi illustri e dalla professionalità dei sommelier, una serie d’iniziative che arricchiranno il programma ravvivando con concerti di musica jazz e classica, cortei storici, performance teatrali e giochi pirici, i centri storici delle più belle città del vino italiane ed i tanti turisti italiani e stranieri che apprezzano questo nuovo concetto di vacanza unendo l’arte delle città a quella dei vignaioli.
E l’Italia tutta si mobilita per vivere la serata di San Lorenzo, grazie al Movimento Turismo del Vino e le Città del Vino impegnate nell’offrire non solo ai turisti ma anche ai cittadini rimasti la possibilità di ammirare con la luce delle stelle la straordinarie risorse artistiche ed enologiche del territorio.
Se in maggio sono le cantine ad aprire le loro porte … in agosto agli appassionati si offrono i centri storici, le piazze, i castelli, le corti di circa 150 città dei distretti del vino!
Movimento Turismo del Vino - Gli eventi …
In Friuli Venezia Giulia tre le piazze animate dalla degustazione di vini e dei prodotti dell’enogastronomia locale: Gorizia e Lignano e Grado. Nella splendida cornice del Castello di Gorizia, da cui si domina l’intera città, le degustazioni dei vini delle cantine associate al Movimento Turismo del Vino - Friuli Venezia Giulia si svolgeranno nella Bottega del Vino, enoteca interna al Castello stesso, mentre a Grado nella Sala Consiliare del Comune. Per chi ama la movida c’è Lignano Sabbiadoro: vino, mare, stelle e musica lounge per due serate di festa in riva al mare.
In Piemonte alcune Cantine apriranno le porte ai turisti che vorranno degustare i pregiati vini delle aziende aderenti al Movimento Turismo del Vino - Piemonte e brindare sotto le stelle immersi nella magica atmosfera di una notte tutta speciale.
In Umbria naso all’insù alla ricerca delle stelle cadenti a Montefalco e a Torgiano con musica e balli a rallegrare una serata dedicata da sempre alla tradizione locale.
In Puglia due saranno le località dove si svolgerà la festa di Calici di Stelle: Lecce (6 agosto) e Trani (10 agosto) con un itinerario da percorrere lungo banchi d’assaggio dedicati alla viticoltura pugliese. Un'ampia area sarà riservata alla degustazione di olio extravergine d’oliva. Alla degustazione dei vini e degli oli si unisce quest’anno la possibilità di acquisto per portare a casa un gustoso souvenir della serata.
Nel Molise la notte di Calici di Stelle si vivrà nei paesi delle aziende aderenti al Movimento Turismo del Vino: San Martino in Pensilis, paese dell’entroterra molisano a 15 Km dal mare, dove il vino sarà abbinato alla “Pampanella”, prodotto della tradizione locale. Il tutto sarà poi allietato da canti e balli di gruppi folcloristici molisani e di minoranze albanesi insediatesi nel territorio nel 1400.
In Calabria Calici di Stelle sarà un evento da vivere all’interno delle Cantine che offriranno assaggi di prodotti tipici per degustare al meglio i preziosi vini da loro prodotti.
In Sicilia da Donnafugata si potranno visitare al chiaro di luna i vigneti e degustare una selezione di vini dell’azienda.
Info: www.movimentoturismovino.it
Città del Vino - Gli eventi …
Ecco che arriva, nella notte di San Lorenzo, in tutta Italia, il brindisi sotto le stelle, nelle piazze e nei giardini di 200 Città del Vino. E quest’anno, con un’importante novità, c’è la partecipazione di Roma, capitale di “Calici di Stelle” 2006: sarà la Casina delle Rose, nel verde di Villa Borghese, a guidare le centinaia di manifestazioni di piazza che in contemporanea si svolgeranno lungo lo Stivale, animando le serate di oltre 400.000 tra italiani e stranieri con degustazioni guidate di vini, assaggi di prodotti locali, spettacoli, concerti, letture di poesie, rappresentazioni teatrali, musica e, naturalmente, con i telescopi degli astrofili per ammirare il cielo rischiarato dalle stelle cadenti.
Un programma fitto di appuntamenti quello di “Calici di Stelle”, organizzato dalle Città del Vino, dal Movimento Turismo del Vino e dall’Unione Italiana Astrofili, che attraverso l’iniziativa parallela “Notti delle Stelle” guiderà il pubblico all’osservazione degli astri. Così mentre le notti romane (il 10 e l’11 agosto) saranno riscaldate da concerti di musica dal vivo con gruppi popolari, a Castelnuovo Berardenga (Siena) grande cicloturistica, a Morgex (Aosta) uno spettacolo teatrale sulle “leggende valdostane e di montagna”, a Mondragone (Caserta) la “notte bianca dell’arte” con chiese e monumenti aperti fino a notte fonda, a Linguaglossa (Catania) “stelle e vini alla luce del vulcano”, con degustazioni a 1.800 metri sull’Etna e una splendida fiaccolata montanara. Impossibile citare tutti gli appuntamenti di “Calici di Stelle” 2006 (info: www.cittadelvino.it e Unione Italiana Astrofili http://calicidistelle.uai.it).
La curiosità - Roma “capitale” di “Calici di Stelle” 2006, evento eno-astronomica
Per la prima volta a Roma “Calici di Stelle”: sarà la Casina delle Rose di Villa Borghese il teatro della più popolare, insieme a “Cantine Aperte”, manifestazione italiana di promozione del vino nel territorio, organizzata dalle Città del Vino e dal Movimento Turismo del Vino.
La manifestazione, a Roma, durerà due giorni, il 10 ma anche l’11 agosto, e alla Casina delle Rose saranno montati dei telescopi particolarmente potenti che consentiranno l’osservazione pure dei pianeti più vicini alla Terra.
L’iniziativa di Roma (prezzo d’ingresso 8 euro, che darà diritto ad una borsetta porta-bicchiere, un calice da degustazione con logo “Calici di Stelle”, un carnet per l’accesso ai banchi d’assaggio, la possibilità di degustare vini presso tutti gli stand aziendali, la partecipazione ai concerti musicali e a tutte le manifestazioni di intrattenimento) vedrà la presenza di 3 grandi banchi d’assaggio: un banco d’assaggio dei vini del Lazio (gestito da Arsial ed Enoteca regionale del Lazio), un banco d’assaggio di 50 vini da vitigno autoctono con vip - Vino in Piazza (iniziativa gestita da Autoctono srl e da Città del Vino); un banco d’assaggio con i vini delle cantine del Movimento del Turismo del Vino.
Calici di Stelle a Roma è organizzata in collaborazione con l’ufficio Turismo del Comune di Roma, l’Arsial - Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura della Regione Lazio.
Con le Città del Vino, la “Capitale” già collabora, da qualche anno, per il concorso enologico “Selezione del Sindaco”, adesso sarà sede anche di una delle 200 manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia il 10 agosto, la notte di San Lorenzo, per ammirare le stelle cadenti e insieme gustare un buon bicchiere.
Il c’è da sapere su San Lorenzo, sul cielo del 10 agosto e sulle stelle cadenti
San Lorenzo (note biografiche)
Arcidiacono della Chiesa di Roma nel corso del breve papato di Sisto II, era responsabile dell’amministrazione dei cimiteri, degli archivi e dei beni della Chiesa, con i quali la comunità cristiana si prendeva cura di circa 1500 tra poveri, malati e vedove. San Lorenzo rappresenta la totale dedizione alle opere di misericordia, il servizio teologico della carità fino al supremo sacrificio del martirio. Pare che il prefetto imperiale si fosse convinto che la Chiesa avesse nascosto ingenti ricchezze. La persecuzione dei vescovi era quindi anche un pretesto per confiscare i beni dei cristiani. Il 6 agosto dell’anno 258 il papa, Sisto II, e 4 diaconi subirono il martirio. Il 10 anche Lorenzo ebbe la stessa sorte. Alla richiesta di consegnare i beni della Chiesa, Lorenzo chiese tre giorni di tempo, che gli furono concessi. Radunò i poveri e i malati da lui assistiti, li condusse al cospetto del prefetto dicendo: "Ecco, i tesori della chiesa sono questi!". Lorenzo fu condannato a una morte lenta e atroce: il martire fu posto su una graticola sopra i carboni ardenti. La pioggia di meteore proprio in prossimità della ricorrenza del santo fece sì che il fenomeno fosse collegato dalla tradizione popolare al martirio di Lorenzo. Le “stelle cadenti” sarebbero quindi le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio. Un’altra versione del mito immagina che le meteore siano le scintille del fuoco che ardeva sotto la graticola, volate poi in cielo. E’ probabile tuttavia che più verosimilmente Lorenzo fu decapitato come il papa Sisto II e gli altri vescovi.
L’origine delle “stelle cadenti”
Nei secoli passati alle meteore e alle comete fu attribuita un’origine atmosferica, accomunandole a fenomeni meteorologici come tuoni e fulmini. Le leggi cosmiche che, secondo le teorie aristoteliche, descrivevano un Universo immutabile con i vari oggetti del cielo confinati nelle rispettive “sfere celesti”, non potevano ammettere l’esistenza di corpi che potessero attraversare diverse sfere o addirittura cadere sulla Terra. Nell’antichità all’apparizione di comete e di piogge di meteore era attribuito un significato infausto. Le “stelle cadenti” erano interpretate in genere come lacrime di divinità. Ne rappresentavano quindi la disperazione in occasione di epidemie, battaglie sanguinose, stragi e annunciavano la caduta o la morte di re e imperatori. La tradizione popolare cristiana ha ereditato il significato degli sciami di meteore come “lacrime che cadono dal cielo”, legando indissolubilmente le “stelle cadenti” di agosto al martirio di San Lorenzo. Solo nel corso del XIX secolo gli astronomi compresero l’origine extraterrestre di questi corpuscoli che si illuminano al contatto con la nostra atmosfera. Virginio Schiaparelli, uno dei maggiori astronomi italiani dell’epoca - noto per la sua teoria sulla presunta esistenza dei “canali di Marte” - per primo comprese, nel 1866, l’origine delle meteore dello sciame delle Perseidi. Studiandone i parametri orbitali comprese che erano generate da corpuscoli disseminati dalla cometa Swift-Tuttle. Le Perseidi non sono che uno dei numerosi sciami meteorici che periodicamente hanno un incontro ravvicinato con il nostro pianeta. Anch’essi sono nubi di particelle in massima parte costituite da residui della disintegrazione progressiva delle comete. Queste a ogni loro orbita si ritrovano a passare nelle vicinanze del Sole. Il calore della nostra stella provoca la sublimazione di parte del ghiaccio che costituisce gran parte del nucleo delle comete. A ogni passaggio ravvicinato le comete perdono quindi una certa quantità della propria massa, disgregandosi più o meno velocemente a seconda dell’entità della minima distanza dal Sole raggiunta e alla frequenza dei passaggi. Le comete di corto periodo si “consumano” quindi più velocemente di quelle con orbite molto ampie che tornano a visitare il sistema solare interno solo dopo secoli o millenni. Le particelle cometarie dapprima si disperdono nelle vicinanze della nucleo e, col passare del tempo si distribuiscono lungo tutta l'orbita. Questi "sciami" di piccoli frammenti, quando lungo la propria orbita intersecano quella terrestre, sono all’origine di molte piogge meteoriche.
Lo sciame meteorico delle Perseidi
Il nome di "Perseidi" è legato alla posizione sulla volta celeste del punto - detto "Radiante" - dal quale paiono provenire le meteore, situato nella costellazione del Perseo. Le “stelle cadenti” che generano le Perseidi sono in realtà residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle. Nubi di piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l'atmosfera terrestre, danno luogo a una scia luminosa. Nell'800 il massimo della loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza di San Lorenzo, ma ai giorni nostri il massimo si è spostato in avanti di circa due giorni. Le Perseidi sono visibili da metà luglio fino a dopo metà agosto, ma mostrano il maggior numero di meteore dal 10 al 13 agosto, con un culmine che in genere ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa dello sciame di particelle. La possibilità di osservare un maggior numero di Perseidi si ha quando il radiante, nel caso specifico la costellazione del Perseo, è più alto nel cielo, cosa che ad agosto avviene nella seconda parte della notte. In Italia potremo cominciare a osservare il radiante verso le ore 22, dapprima basso sull'orizzonte e quindi via via sempre più alto fino all'alba. Il momento della massima attività dello sciame è prevista quest'anno nelle ore centrali della notte tra il 12 e i 13. In teoria il massimo numero di meteore sarebbe osservabile nella seconda parte della notte - quando il Perseo si trova ben alto sull’orizzonte. Purtroppo quest’anno la Luna recherà un notevole disturbo. L’eccessiva luminosità del nostro satellite naturale impedirà di percepire le meteore più deboli. Il giorno di luna piena è il 9 agosto e per tutta la notte il disco lunare rischiarerà la volta celeste. Giorno dopo giorno la Luna sorge un po’ più tardi. Quindi il 12 avremo a disposizione le prime ore della sera prima che la Luna, ormai alta nel cielo, inizi a disturbare le osservazioni delle meteore e degli oggetti meno luminosi della volta celeste. Sulla base di queste considerazioni, possiamo augurarci che le Perseidi 2006 siano, come del resto nei passati anni, numerose e abbastanza luminose, e sperare così di arrivare a osservarne alcune decine, specie nelle due ore centrali della notte. Per chi prenderà parte alle serate astronomiche la luna stessa sarà comunque oggetto di mirabili osservazioni che al telescopio riveleranno gli spettacolari dettagli dei crateri, delle montagne e dei “mari” selenici.
Consigli utili per osservare le “stelle cadenti”
Il modo migliore per osservare una pioggia meteorica è quello di recarsi in un luogo che abbia una buona trasparenza atmosferica e sia lontano dalle luci artificiali, fuori città, possibilmente in collina o in montagna. Occorre assumere una posizione piuttosto distesa e comoda, esempio su una sedia sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo. La direzione preferibile verso cui guardare nel caso delle Perseidi è verso est nella prima parte della notte e verso sudest o sud nella seconda metà della notte, circa a metà cielo di altezza.
I “bolidi”
Le meteore più luminose, generate dai frammenti di maggiori dimensioni che impattano con l’atmosfera, sono detti “bolidi”. Questi generano una stupefacente scia luminosa: a volte è possibile percepire diversi colori della scia e assistere perfino alla frammentazione del meteoroide, che si spegne dividendosi in più scie secondarie. Se vi capitasse di osservare un bolide, la cosa più utile da fare è comunicare l’evento alla Sezione Meteore Uai, inviando una mail a meteore@uai.it. E’ importante cercare di ricordare il maggior numero di dettagli, riguardo alla direzione, alla lunghezza, il punto iniziale e finale della scia, oltre alla sua luminosità. Confrontando i dati forniti da più osservatori da luoghi diversi, attraverso una triangolazione sarà possibile calcolare la reale traiettoria atmosferica del meteoroide.
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