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IL 27 E IL 28 MAGGIO

Buon compleanno “Cantine Aperte”, l’evento-simbolo che ha fatto appassionare le persone al vino

Sono passati 30 anni, da quando le cantine italiane hanno capito che aprendo le porte per raccontarsi avrebbero creato un “fenomeno”: l’enoturismo

Se c’è un evento che è riuscito ad avvicinare, coinvolgere e far appassionare il grande pubblico al mondo del vino, quello è “Cantine Aperte”. Trent’anni sono passati dall’edizione n. 1 promossa in Toscana, e da quando le cantine italiane hanno capito che, aprendo le loro porte e raccontandosi, quella nicchia di intenditori venuti a conoscere di persona gli artefici dei loro vini preferiti, poteva diventare un fenomeno capace di coinvolgere milioni di persone. Quel fenomeno si chiama enoturismo, nell’andar per cantine e nei territori del vino italiano ha la sua essenza, e nei numeri la riprova del suo successo: 15 milioni di turisti per un fatturato di 2,7 miliardi di euro. Ma, grazie al moltiplicarsi delle “experience” con le quali i produttori hanno da tempo diversificato l’offerta, nel legame con la storia, la cultura, la natura e la tavola dei territori dei quali il vino è il “medium” per raccontarli e promuoverli, questi numeri diventano quelli di un settore volano non solo del turismo in Italia, dove l’enogastronomia è tra le prime motivazioni di viaggio e della scelta delle mete, ma anche dell’occupazione e dell’economia nazionale.
E migliaia di eno-appassionati sono attesi il 27 e il 28 maggio, ultimo weekend di questo mese che dal 1993 vuol dire “Cantine Aperte”, da oltre 530 produttori in 15 Regioni (ma il programma è work in progress, e le segnalazioni di eventi continuano ad arrivare a WineNews, ndr), per festeggiare insieme il compleanno n. 30 dell’evento firmato dal Movimento Turismo del Vino, nato appena un mese prima di quello stesso anno, a “Vinitaly” a Verona, da un’intuizione di un gruppo di vignaioli. “Nel corso degli anni - sottolinea Nicola D’Auria, presidente Movimento Turismo del Vino Italia - ci siamo resi conto della forte accelerazione del fenomeno enoturistico, soprattutto negli anni post pandemia, che hanno visto un cambiamento della fisionomia dell’enoturista e parallelamente un’evoluzione dell’offerta delle nostre cantine. Infatti l’enoturista di oggi ricerca un’esperienza immersiva, dove la visita in cantina è integrata ad attività culturali, a contatto con la natura e momenti di relax e divertimento legati a tutto ciò che il territorio ha da offrire. Nonché l’attenzione rivolta alla sostenibilità, un sempre più importante parametro di scelta, che le cantine s’impegnano a rispettare e divulgare ogni giorno”. Ed è un’edizione di “Cantine Aperte” dedicata proprio al rispetto dell’ambiente e di sé stessi, mediante il consumo responsabile del vino. Un messaggio molto importante che il Movimento diffonde tra gli eno-appassionati con Unione Italiana Vini (Uiv) e Wine in Moderation. E nella quale torna anche il format “Anteprima Cantine Aperte”, il progetto che porta un numero selezionato di influencer esperti del settore nelle cantine, per far vivere l’esperienza in preview agli amanti del buon bere. Per sostenere con il proprio contributo la popolazione dell’Emilia Romagna, afflitta dalle alluvioni, il Movimento ricorda che è possibile anche donare il proprio contributo all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna (coordinate bancarie: Iban IT69G0200802435000104428964, Causale “Alluvione Emilia-Romagna”).
Partendo proprio dall’Emilia Romagna, sono molte le cantine aperte per raccontare agli eno-turisti la sua incredibile ricchezza di vini e sapori, tra passeggiate tra i filari, degustazioni guidate e molto altro ancora. Le elenchiamo tutte: da Albinea Canali a Capriolo a Reggiana ad Albinea, da Alfredo Bertolani a Scandiano alla Cantina Puianello a Puianello, da Emilia Wine ad Arceto a Lusvardi Wine a S. Martino in Rio, da Aljano a Iano di Scandiano a Tenuta La Piccola a Montecchio Emilia, nel territorio di Reggio Emilia; da Alessandro Fedrizzi al Castello di Serravalle a Isola e alla Tenuta Bonzara a Monte San Pietro, da Corte D’Aibo e le Fattorie Vallona a Valsamoggia alla Fattoria Monticino Rosso ad Imola, da Manaresi e Terre Rosse Vallania a Zola Pedrosa al Palazzo di Varignana a Castel S. Pietro, e a Palazzona di Maggio a Ozzano Emilia, accanto all’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna a Dozza Imolese, nel territorio di Bologna; dalla Corte della Madonnina a Codigoro a Ferrara alla Fattoria Nicolucci e la Tenuta Giovanni e Valeria Neri a Carpineta a Forlì-Cesena, da Oinoe a Traversetolo a Parma a Il Poggiarello a Travo a Piacenza; e, ancora, dalla Cantina della Volta a Bomporto a Paltrinieri a Sorbara-Bomporto, da Ventiventi-Il Borghetto a Medolla a Giacobazzi a Nonantola, da Podere Fiorini a Savignano sul Panaro alla Tenuta Vandelli a S. Michele dei Mucchietti, da Terraquilia a Guiglia a Fancareggi a Carpi, nel territorio di Modena.
In Lombardia sono tante le attività da provare in cantine come Romantica Franciacorta in Franciacorta e La Perla del Garda in Valtenesi, Pietrasanta a San Colombano alle porte di Milano e Marchese Adorno e Sartieri 1931 in Oltrepò Pavese, tra le altre, accanto alle classiche visite guidate, come degustazioni tra gli ulivi, e-bike tra le vigne per esplorare i paesaggi vitivinicoli in modo sostenibile e attivo, eventi culturali legati al vino e percorsi enogastronomici. In Piemonte le cantine sono aperte per degustazioni dei migliori vini piemontesi immersi tra i paesaggi vitati, dalle Langhe, Roero e Monferrato, Patrimonio Unesco fino alle colline Novaresi, e dove si possono fare anche percorsi trekking e in e-bike, picnic tra le vigne, pranzi e merende tra i filari e laboratori, come da Mondodelvino e Hic et Nunc, dalle Cantine Bosca e da Aliberti, al Castello di Uviglie e alla Cantina Sociale Terre Astesane, alla Tenuta Carretta e da Marenco, alla Cantina di Nizza o da F.lli Serio e Battista Borgogno, per citarne solo alcune, accanto all’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato e alle Distillerie Berta (il 28 maggio, a Mombaruzzo, per scoprire anche l’affascinante mondo della distillazione, dall’arrivo delle vinacce fino all’imbottigliamento e alle Cantine di Invecchiamento, o per una passeggiata nel “Parco delle Meraviglie”, tra pioppi, noccioli, querce e una serie di opere dal tema “Alice nel paese delle meraviglie”) e Mazzetti d’Altavilla. In Valle d’Aosta cantine come Château Vieux e la Cooperativa Caves, tra le altre, organizzano, tra le vette, passeggiate nei filari, tour in bicicletta e a cavallo, escursioni nella natura ed eventi d’arte e di musica.
In Trentino Alto Adige le cantine - da Ferrari alla Cantina La Vis, da Cavit-Altemasi a Cembra Cantina di Montagna, da Endrizzi a Mezzacorona-Rotari, da Vivallis Mori Colli Zugna, tra le altre - accompagnano i wine lovers alla scoperta delle eccellenze enologiche regionali, con passeggiate tra i filari, tour in bicicletta e a cavallo, escursioni a stretto contatto con la natura, ma anche con appuntamenti d’arte e di musica. In Friuli Venezia Giulia, nelle cantine aperte - da Principi di Porcia a I Magredi, da Vistorta a Pitars, da Conte d’Attimis Maniago a Di Lenardo, da Accordini a Torre Rosazza, da Rocca Bernarda a Dario Coos, dalla Fondazione Villa Russiz a Borgo Conventi, per citarne solo alcune - si possono degustare gli eccellenti vini regionali ed entrare in contatto con la storia dei viticoltori che da sempre animano, con il loro paziente lavoro, uno dei territori d’eccellenza della viticoltura italiana, in eventi enogastronomici come “A Cena/Pranzo con il Vignaiolo” e il “Piatto Cantine Aperte”. In Veneto, da Bortolomiol (il 28 maggio al Parco della Filandetta, con un tasting dedicato alle Rive, massima espressione del Prosecco Superiore Docg, nelle Colline Vitate Patrimonio Unesco) a Brigaldara, da Cesari a Pizzolato, da Ruggeri a Maculan, da Maeli a Quota101, da Trabucchi d’Illasi al Castello di Roncade, sono solo alcune delle cantine dove si assaggiano i grandi vini delle diverse Denominazioni in abbinamento ai prodotti tipici di ogni angolo della Regione, tra degustazioni, visite guidate, mostre d’arte, relax e laboratori su misura per i più piccoli. In Umbria, in vigna e in cantina, i produttori raccontano la loro storia e la passione per il vino, ma non mancano anche momenti di relax nella natura e divertimento e degustazioni alla scoperta dei prodotti tipici del territorio, da Caprai al Castello della Sala, da Lungarotti (il 27 e il 28 maggio nelle cantine di Torgiano e Montefalco nel segno dell’educazione al bere consapevole, tra wine tour, picnic, laboratori didattici e tante altre esperienze all’aria aperta) a Perticaia, dalla Tenuta Alzatura alla Tenuta Castelbuono, da Terre de la Custodia ad Antonelli San Marco, da Roccafiore a Scacciadiavoli, tra le altre. Nelle Marche si può fare un tour alla scoperta delle cantine, da Bucci a CasalFarneto, da Moncaro a Fazi Battaglia, da Zaccagnini a Moroder, da Capinera a Gioacchino Garofoli, da Terracruda (che invita a cogliere l’occasione per una visita in uno dei suggestivi borghi medioevali, annoverati tra i più belli d’Italia, attorno alla cantina come Fratte Rosa, o altri piccoli gioielli medioevali incastonanti nelle dolci colline marchigiane come Mondavio con la sua rocca o quello di Corinaldo con le sue mura e torri) a Marotti Campi, da Belisario a Vini Maraviglia, per citarne solo alcune, dislocate nelle 5 province marchigiane, calice e tasca alla mano dalla prima cantina visitata e con la possibilità di degustare le etichette di ogni azienda, o partecipare a verticali e degustazioni di riserve. In Abruzzo, le cantine - da Feudo Antico a Marramiero, da Castorani a Zaccagnini, da Emidio Pepe a Faraone, dalla Cantina Frentana a Collefrisio, da I Fauri a Vigneti Radica, da Chiusa Grande alle Storiche Cantine Bosco Nestore, tra le altre - si preparano ad accogliere gli eno-turisti nella splendida cornice dei suoi paesaggi, tra sapori tradizionali, laboratori sensoriali e attività all’aria aperta. In Molise quattro cantine (Vi.ni.ca., Principe delle Baccanti, Tenute Martarosa e Vinives-Gualterra) offrono degustazioni, attività all’aria aperta e incontri d’arte e cultura del territorio.
Nel Lazio, cantine come Cantinamena e Casale del Giglio, tra le altre, guidano gli amanti del buon bere tra botti e gallerie, per degustare i loro vini abbinati ai prodotti tipici dell’agricoltura locale nell’Angolo Dei Sapori (pane, salumi, formaggi, porchetta, prodotti biologici e sottolio, dolci, miele, marmellate ed altre golosità). In Campania, le cantine fanno da sfondo a degustazioni, pic nic in vigna, wine trekking e gli immancabili incontri con i produttori, per un weekend all’insegna del buon vino e del buon cibo, come Feudi di San Gregorio e le Cantine I Favati, da La Guardiense a Cantine Mustilli, da Bosco dei Medici a Vini Marino, per citarne solo alcune. In Puglia cantine come Apollonio e Leone De Castris, Varvaglione e la Cantina Moros di Claudia Quarta, i Produttori di Manduria e Vetrere, le Tenute Rubino (il 27 maggio, con la “Selection Wine Tasting”, un viaggio tra i varietali autoctoni Verdeca, Susumaniello, Primitivo e Negroamaro, e la “Selection Wine&Food Tasting” sul lungomare di Brindisi) e la Duca Carlo Guarini, Cupertinum, Feudi di Guagnano e Vinicola Palamà, Cosimo Taurino e Cantele, D’Alfonso Del Sordo e Torrevento, D’Araprì e Botromagno, tra le altre, organizzano eventi enogastronomici, attività a contatto con la natura come escursioni, e momenti di apprendimento, in compagnia di un buon calice di vino. In Basilicata le cantine, da Basilisco a Cantine del Notaio, da Cantine di Venosa ad Elena Fucci, da Paternoster a Re Manfredi, da Vitis in Vulture a Madonna delle Grazie, per citarne solo alcune, sono aperte tra degustazioni e cene conviviali con il motto #brindiamolucanoinsieme, immersi nella natura più incontaminata. In Calabria le cantine, da Girolamo Basile a Statti, tra le altre, ospitano gli enoturisti per condividere momenti indimenticabili tra i filari, con degustazioni e prodotti tipici del territorio, attività all’aria aperta, musica e momenti culturali.
In Sicilia cantine come Mandrarossa e Donnafugata (il 28 maggio, in contemporanea in un “walk around tasting” nelle cinque Tenute di Marsala, Pantelleria, Contessa, Entellina, Etna e Vittoria con banchi d’assaggio, masterclass, street food siciliano e musica live, ma anche per scoprire giardini incredibili, dal giardino di Gabriella a Contessa Entellina al Bosco che circonda la Tenuta di Randazzo, dal Cammino di Khamma e il Giardino Pantesco, bene Fai di Pantelleria al Verziere di erbe aromatiche di Vittoria), Firriato (il 28 maggio nella Tenuta sull’Etna, Cavanera Etnea, dove la visita comincia dall’antico Palmento settecentesco, poi tra le vigne della Doc Etna e dello storico vigneto pre-fillossera di oltre 150 anni di età, fino alla cantina, esempio di bioarchitettura, ricavata in un’antica Sciara lavica, e dove si possono scegliere diversi di degustazione food&wine a La Riserva Bistrot dell’executive chef Andrea Macca) e Tenute Orestiadi (il 28 maggio, alla scoperta del vino del “Grande Cretto” di Alberto Burri e delle opere del Museo di Arte Contemporanea di Gibellina, in una giornata di festa per tutto il territorio della Valle del Belice), Alessandro di Camporeale e Feudo Disisa (che apre per la prima volta le porte il 28 maggio, con un viaggio multisensoriale nel cuore del territorio della Doc Monreale, tra storia, natura, vino, ai banchi d’assaggio e nelle masterclass con focus sul Cataratto condotte dai sommelier Ais-Associazione Italiana Sommelier, ed eccellenze gastronomiche locali in peculiari preparazioni culinarie, che sono state protagoniste anche della puntata di “Linea Verde” su Rai Uno del 21 maggio), Baglio di Pianetto e Tenuta San Giaime, Cantine Florio (il 28 maggio, a Marsala, per scoprire l’incredibile storia del Marsala e con le presentazioni dei libri “Caro Pier Paolo” di Dacia Maraini e “L’avventura del Florio … per ragazzi” di Lietta Valvo Grimaldi) e Duca di Salaparuta (sempre il 28 maggio, a Bagheria, alla scoperta del Nero d’Avola e dei vini dell’Etna, e con la presentazione del libro “Le Sicilie del vino” di Rosario Lentini), Cambria e Assuli, Cantine Nicosia e Fazio, tra le altre, accolgono gli eno-appassionati tra i filari per diffondere la cultura e la storia del vino dell’isola, tra visite in cantina, escursioni sul territorio e degustazione dei migliori vini. In Sardegna, infine, dal Nord al Sud dell’isola, l’appuntamento per vivere esperienze suggestive tra i filari è in 9 cantine, da Pala a Surrau, per citarne solo alcune, con ottimi vini e buon cibo, trekking ed escursioni in bici, ma anche laboratori su misura per i più piccoli per trascorrere il weekend nelle “Cantine Aperte” con tutta la famiglia.

Focus - Nelle vigne della Toscana con il bus: nasce “(p)Assaggio in cantina”, idea del Mtv Toscana e Autolinee Toscane
Dopo l’auto, la bici e il cavallo, le cantine adesso si raggiungono anche con il bus, mezzo sostenibile ed econonico: da una partnership tra Movimento Turismo del Vino Toscana e Autolinee Toscane nasce “(p)Assaggio in Cantina”, che debutta per “Cantine Aperte” n. 30, il 27 e il 28 maggio. Coinvolte 50 aziende vitivinicole della regione con cui si punta ad incentivare l’uso dell’autobus quale mezzo di trasporto per raggiungere le cantine, suggerendo linee, orari e percorsi accessibili agli enoturisti che si muovono in cerca di degustazioni ed esperienze intorno al vino made in Tuscany, coinvolgendo tutti i territori: da Bolgheri alla Maremma, dalle Terre di Arezzo a quelle di Pisa, passando per le Docg storiche come San Gimignano, Montepulciano, Montalcino e il Chianti Classico, a Carmignano.
Le cantine possono aggiungere una soluzione in più alla sezione “come raggiungerci”, dove finora la voce “autobus” non era contemplata neanche in presenza di fermate delle Tpl distanti pochi metri dall’ingresso in cantina. E per l’occasione Autolinee Toscane lancerà anche una nuova playlist tematica sul proprio canale Spotify, battezzata “at winery”, con canzoni suggerite dalle stesse cantine ed inspirate dal mondo del vino. “Grazie alla nuova collaborazione con Mtv Toscana - spiega Caterina Piccardi, coordinatrice marketing Autolinee Toscane - raggiungere le realtà vitivinicole sarà più accessibile per tutti. Per la prima volta abbiamo coinvolto 50 cantine toscane che, insieme a noi, promuoveranno l’autobus come soluzione ideale. Tra le altre iniziative, la realizzazione di una mappa contenente tutte le cantine della nostra regione raggiungibili con l’autobus: la mappa sarà a disposizione presso tutti i canali digitali di entrambi i partner. È solo l’inizio di un percorso che ci auguriamo possa proseguire a lungo in modo da promuovere l’uso di un mezzo di trasporto sostenibile, economico e che migliora la qualità dell’aria per tutti: l’autobus”. “Una iniziativa - commenta Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente Mtv Toscana - che arriva, tra l’altro per i trenta anni dalla nascita del Movimento Turismo del Vino, proprio in Toscana, grazie ad una idea di Donatella Cinelli Colombini, in un momento, il 1993, in cui in cantina si arrivava poco anche in macchina. Lanciare questa partnership in questa ricorrenza è mettere in evidenza quanto il turismo del vino sia cambiato e quanto ormai sia facile e sostenibile arrivare nelle tante cantine del nostro Movimento”. Autolinee Toscane ha condotto un censimento per individuare, tra le cantine del Movimento Turismo del Vino della Toscana, tutte quelle strutture con fermate bus vicine, con transiti di linee urbane o extraurbane utili per chi si muove dai comuni capoluoghi più vicini o comunque da punti di riferimento della rete di trasporto regionale e provinciale. La condizione è che la fermata sia accessibile e distante al massimo poche centinaia di metri dall’ingresso della cantina, così che il percorso sia davvero sostenibile e si possa poi completare a piedi, cominciando l’assaggio fin dal paesaggio circostante. Nessun bus speciale o linee dedicate: solo la segnalazione di ciò che esiste già nella rete urbana ed extraurbana di Autolinee Toscane all’interno di una mappa - scaricabile sul sito dedicato - così da effettuare ricerche mirate. Tornando alle tante “Cantine Aperte”, si possono visitare Dimore Storiche come la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi in Chianti Rufina, visitare cantine aperte per la prima volta come La Maliosa in Maremma, o cantine d’autore come Le Mortelle, sempre in Maremma, ammirare bottiglie storiche dell’annata 1993 per celebrare i 30 anni dell’evento nell’antico orto monastico di Badia a Coltibuono in Chianti Classico, dove si può fare un pic nic tra i vigneti a Rocca delle Macìe, così come tra i filari del Brunello di Montalcino a Casisano, ma anche per un wne trekking tra i vigneti del Nobile di Montepulciano da Carpineto, https://www.facebook.com/Carpinetowines e molto altro ancora.

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