Un fatturato nel 2023 pari a 9,3 miliardi di euro con una crescita sul 2022 del +9%. Per quanto riguarda il 2024, da gennaio a ottobre, si registrano 8,7 miliardi di euro con un incremento del 14,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente e prendendo come riferimento il 2019, l’anno pre-Covid, l’aumento è del 47% nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Il settore dolciario in Italia si dimostra in salute e con numeri decisamente positivi, così come confermati da Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice, nel suo intervento all’inaugurazione del “Sigep World”, il Salone dedicato ai professionisti del gelato, della pasticceria, della panificazione artigianale, della pizza e del caffè, giunto alla sua edizione n. 46, la più grande di sempre (con 1.300 brand e la partecipazione di oltre 3.000 buyer internazionali), in programma alla Fiera di Rimini fino al 22 gennaio. “L’export dell’agroalimentare in particolare rappresenta uno dei settori strategici su cui puntare - ha detto Zoppas - l’obiettivo è raggiungere i 100 miliardi di euro di esportazioni in pochi anni in un settore che, nel periodo tra gennaio e novembre 2024, cresce dell’8,6%”.
“Il “Sigep Wolrd” è uno degli eventi di maggiore successo, un’occasione in cui le nostre eccellenze si mettono in mostra, espressione di secoli di contaminazioni culturali, ricerca e capacità - ha detto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida - l’Italia si distingue per la sua unicità, grazie a una straordinaria varietà territoriale e culturale che si riflette nelle eccellenze che tutto il mondo ci riconosce e apprezza. I prodotti italiani raccontano la nostra storia e le radici profonde della tradizione, evidenziando un percorso fatto di innovazione e maestria che da sempre caratterizzano il nostro patrimonio enogastronomico”.
Il presidente di Italian Exhibition Group, che promuove l’evento, Maurizio Ermeti ne ha ripercorso la storiografia: “Sigep nasce nel 1980 con lo scopo di sostenere la categoria artigiana per l’attività estiva: allora c’erano 180 espositori e la fiera occupava uno spazio grande quanto uno solo dei nostri padiglioni attuali - ha raccontato - oggi è una fiera internazionale che pone Rimini al centro di un network globale. Questa centralità è confermata ulteriormente dal nuovo progetto Guest Country, che da quest’anno darà particolare rilievo in ogni edizione a un paese estero con cui sviluppare relazioni e rapporti commerciali. Per questa edizione abbiamo scelto l’Arabia Saudita, presente con una folta delegazione di istituzioni e buyer, che avranno l’opportunità di approfondire l’offerta e l’innovazione delle aziende presenti a Sigep World”. Il Paese mediorientale, che ospiterà Expo 2030, sta emergendo come un mercato strategico nel settore dell’hospitality e della ristorazione. Per questo, e grazie alla sua crescita economica e alla domanda di tecnologie innovative, “Sigep World” offre alle aziende ospitate e ai propri brand espositori un’opportunità per costruire partnership con attori chiave del mercato saudita.
“Il segmento del dolce, protagonista indiscusso di questo evento - ha sottolineato Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio - simboleggia uno stile di vita autenticamente italiano. Il gelato, in particolare, è tra le più straordinarie espressioni del made in Italy, con un mercato che rappresenta il 30% di quello mondiale”.
A trainare il settore dolciario in Italia è, infatti, il gelato artigianale, uno dei pilastri dei consumi fuori casa e che, stando ad un’analisi di Fipe-Confcommercio, registra un volume d’affari di 5 miliardi di euro confermandosi un’eccellenza del made in Italy anche grazie a 39.000 esercizi tra gelaterie, bar e pasticcerie e un impiego di più di 90.000 addetti. Una proiezione Coldiretti, su dati Istat relativi al 2024, rivela, inoltre, come le esportazioni abbiano superato i 100 milioni di chilogrammi e come le vendite all’estero siano aumentate in quantità del 19%. Il primo mercato tricolore del gelato (così come lo è per il vino, ndr) sono gli Stati Uniti, dove finisce quasi un quinto del totale esportato. Seguono Gran Bretagna, Germania, Spagna e Francia. Tuttavia non mancano problemi, al pari delle nuove sfide della filiera. In primis, la scarsità di personale: nel corso del 2024, infatti, le imprese hanno incontrato serie difficoltà nel reclutamento e anche in questo avvio di anno la situazione non sembra diversa. Tra dicembre 2024 e febbraio 2025 le gelaterie intendono assumere 6.900 persone, ma il 50% delle imprese segnala difficoltà nel reperire candidati qualificati, principalmente per l’inadeguatezza delle competenze. La richiesta di personale nel periodo invernale, che di per sé apparirebbe come inusuale per una gelateria, va invece a confermare quanto il settore intenda puntare sulla destagionalizzazione: ormai il 40% delle gelaterie resta infatti aperta tutto l’anno, mentre il 90% lo fa per almeno otto mesi su dodici.
A incidere sulla filiera sono anche i cambiamenti degli stili alimentari dei consumatori, sempre più orientati verso il salutismo: ecco allora affermarsi gusti vegani, senza zuccheri aggiunti e senza lattosio, a base di materie prime biologiche e prodotti di eccellenza del territorio. A cavalcare il trend anche la stessa Coldiretti che, proprio a “Sigep World”, ha presentato il progetto “gelato contadino”: per la prima volta tutte le principali componenti-base del gelato, dallo zucchero di barbabietola e quello d’uva cristallino, al latte in polvere, oltre ovviamente ai gusti, saranno garantiti dagli agricoltori italiani con la provenienza di origine nazionale. Dall’albicocca cafona alla melannurca campane, dalla fragola di Acconia alla pesca regina da Bivona Igp, passando per la menta bianca di Pancalieri, la pera signora della Valle del Sinni, l’arachide toscana di Venturina, il melograno wonderful di Sicilia e la liquirizia del Concio: il progetto si estenderà presto ad altri prodotti tipici, provenienti da altre regioni. Un’operazione che va incontro alla crescente attenzione dei consumatori verso la qualità degli ingredienti utilizzati, anche sulla spinta delle esperienze delle tante agrigelaterie, che negli ultimi anni sono sorte sul territorio nazionale. Il gelato infatti, secondo le ricerche correlate, si sta trasformando sempre di più in un alimento e in un consumo esperienziale ritagliandosi un ruolo chiave anche in termini di offerta turistica: secondo la ricerca Fipe-Confcommercio infatti, il 60% dei visitatori stranieri che vengono in Italia considera il gelato un’esperienza irrinunciabile durante il soggiorno. Centrale è poi il tema della sostenibilità che incide sull’aumento della domanda di gelati prodotti con ingredienti genuini e l’attenzione a un packaging più rispettoso dell’ambiente. Italia che, insieme a Germania, Francia e Belgio, è stata inoltre selezionata prioprio al “Sigep World”, tra le 4 squadre che rappresenteranno l’Europa alla prossima edizione della “Gelato World Cup”, prevista a “Sigep World” 2026.
Nel 2024 la produzione di pane e prodotti da forno ha raggiunto, invece, 2 milioni di tonnellate, il mercato italiano degli ingredienti per pane, pizza e pasticceria ha raggiunto quota 250.000, mentre il suo export ha superato le 70.000 tonnellate, secondo i numeri comunicati nel panel “Tradizione e innovazione: il mix vincente della nuova panificazione”, organizzato da Aibi (Associazione Italiana Bakery Ingredients) e Assitol (Associazione Italiana Industria Olearia). E nel quale è stato anche analizzato come il calo demografico, gli orari flessibili e il cambiamento della società abbiano imposto il modello del bakery bistrot, un esercizio multitasking che offre pane e dolci dalla colazione all’aperitivo.
Nel talk ‘The future of coffee” sono stati, quindi, affrontati i problemi che colpiscono il settore come la riduzione delle aree coltivabili dettate dal cambiamento climatico o l’instabilità economica derivante dalla speculazione, e trend come il fatto che il 18% delle transazioni business-to-business del “fuori casa” avvengono attraverso canali digitali e, tra queste, il settore del caffè è uno dei più tecnologici. Annunciato anche il vincitore del “Campionato Italiano Baristi Caffetteria”: il primo posto è andato a Daniele Ricci, bresciano di 27 anni, risultato il migliore nel preparare entro 15 minuti quattro espressi, quattro bevande a base di caffè e latte caldo, e quattro bevande analcoliche personalizzate a base espresso, da servire ad una giuria formata da esperti. Nel “Campionato Italiano Cup Tasters”, invece, a trionfare è stato Marco Paccagnella, 38 anni attualmente residente a Barcellona, in Spagna: a lui il merito di aver saputo distinguere, nel più breve tempo possibile, le differenze di gusto tra otto set da tre tazze l’uno di Specialty Coffee.
A fare il punto sulla spesa nel settore del foodservice, nel suo complesso, il convegno “Outlook on the European Foodservice Industry”, organizzato da Circana: a livello europeo (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) è tornata sopra ai livelli pre-Covid, passando dai 309 miliardi del 2019 agli attuali 336 (+9%). Ma a livello di visite, ovvero il numero di persone che entrano ed escono da esercizi commerciali legati al food - delivery compreso - non si è ancora ristabilito completamente. Tra i trend analizzati, il quick service restaurant (fast food e non solo) che si mantiene stabile, mentre a livello di visite calano leggermente i ristoranti, con un -2,7% nel 2024 sul 2023. Circana ha sottolineato come su questi numeri incida il lavoro ibrido (smart working), che si attesta intorno al 45% sul 21% del 2019. Secondo lo studio gli alimenti più apprezzati sono i burger (+6,3% nei consumi nel 2024), ma anche pasticceria e panificazione tengono il passo (rispettivamente +2,3% e +1,7%). E cresce esponenzialmente la spesa per ordini online, che si attesta sui 37 miliardi di euro rispetto ai 16 del 2019. A fotografare, invece, le evoluzioni dei comportamenti e delle priorità dei consumatori nel mercato statunitense del foodservice, è stato, invece, Mintel nel talk “Foodservice Consumer and Market Trends: Focus on the Us”: il 50% degli intervistati sceglie di mangiare fuori casa per concedersi un momento di piacere, il 46% per godere di una nuova esperienza, il 38% per risparmiare tempo e il 31% per approfittare delle offerte.
Nel talk “Global trends and future scenarios of the gelato and foodservice industry”, è stato evidenziato, sempre da Circana, come la spesa per i prodotti “ready to eat”, ovvero venduti da punti vendita come supermercati e similari, è passata a livello europeo dai 12,3 miliardi di euro del 2020 ai 18,1 di giugno 2024. Due le tendenze che si registrano di conseguenza per i ristoranti: il “green”, visto che il 44% dei consumatori si è dichiarato maggiormente fedele a locali che investono nella sostenibilità, e l’innovazione, considerando come il 66% degli europei cerca sempre di più ristoranti in grado di offrire esperienze uniche.
Infine, guardando al futuro, tre start-up e 21 aziende leader di settore hanno ricevuto il “Lorenzo Cagnoni Award”, il riconoscimento ai prodotti innovativi che disegneranno nuovi scenari nel panorama del foodservice internazionale. Le tre start-up premiate (tra le 20 in lizza) della seconda edizione dell’iniziativa sono: Simply Sfa, Koove e Veganok Global Srl.
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