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ESISTONO GLI “AUTORI DI VINI”? SÌ, E SI RIUNISCONO, PER LA PRIMA VOLTA, IN SPAGNA. GLI ENOLOGI PIÙ IMPORTANTI DEL MONDO SVELANO I PROPRI VINI AD UN PARTERRE DI WINE WRITER D’ECCEZIONE. PER L’ITALIA, RICCARDO COTARELLA, CARLO FERRINI E ERNESTO GENTILI

Italia
Riccardo Cotarella, uno degli enologi più famosi d’Italia

“Autori di Vini” è il primo simposio internazionale (di scena in Spagna, a Ronda, Malaga, 18/19 aprile) che vede i 12 enologi più influenti del mondo svelare i segreti dei propri vini ad un parterre di critici e giornalisti internazionali di altissimo livello, per un confronto decisamente “faccia a faccia” su stili, tecniche di produzione, concezioni dei terroir e rapporto con i consumatori.
Lo scopo dell’evento (info: www.winecreator.net) è quello di discutere del futuro del vino a partire dagli effetti della globalizzazione, che vedono scontrarsi da una parte l’omologazione delle scelte enologiche e dei gusti e dall’altra una sempre maggiore richiesta di originalità nei vini e di difesa delle peculiarità dei territori, come la difficile convivenza fra la grande industria enologica e i vini dei piccoli produttori.
L’Italia è ben rappresentata dagli enologi Riccardo Cotarella e Carlo Ferrini; sul fronte della critica enologica, Ernesto Gentili. Gli organizzatori dell’evento sono La Melonera e il Gruppo Peñín.
La Melonera è un’azienda vitivicola di Ronda (Spagna), che fonda la sua filosofia produttiva su una viticoltura tutta all’insegna delle varietà mediterranee e su un’interpretazione profonda del territorio. Lo spagnolo Gruppo Peñín è una società di comunicazione specializzata nel comparto vino e strutturata in sei aree operative: Guida Peñín, Agenzia di Comunicazione, Peñín Editore, la rivista Sibaritas, corsi di degustazione e consulenza sull’export. Il comitato organizzatore è di prim’ordine: Jancis Robinson, presidente onorario, coordinatori del progetto José Peñín, Víctor de la Serna e Michel Bettane.

Chi sono - Gli “Autori di Vini”
Riccardo Cotarella (Italia) -
E’ uno degli enologi italiani più importanti e capace di catturare le diversissime peculiarità dei terroir più significativi d’Italia. Consulente di oltre 50 aziende lavora dalla piemontese Coppo alla lombarda Castello di Cigognola; dalla friulana Tenuta Angoris alla romagnola San Patrignano; dalle aziende toscane Castello Banfi e Castello di Volpaia alle aziende marchigiane Conte Leopardi Dittajuti e Terre Cortesi Moncaro; dalle umbre Terre della Custodia, Sportoletti, La Fiorita, Lamborghini, alle laziali Falesco e Poggio Le Volpi; dalla cantina abruzzese Villa Medoro alla molisana Di Majo Norante; da Galardi, Montevetrano, Feudi di San Gregorio, Villa Matilde in Campania ad L’Astore, Rubino, Tenuta Coppadoro in Puglia, alle calabre Santa Venere e Fattorie Greco, alle siciliane Morgante e Abbazia Santa Anastasia. E’ consulente anche in Francia per: Château Rollan de By, Château La Clare, Château Tour Seran e Château de Frausseilles e Gaillac Toulouse.
Carlo Ferrini (Italia) - Dopo la laurea in agraria (1978) inizia a lavorare al Consorzio del Chianti Classico, dove rimane per oltre dieci anni, contribuendo decisamente alle linee guida del progetto “Chianti Classico 2000”, un lavoro tutto dedicato a scoprire i segreti del vitigno toscano per eccellenza: il Sangiovese. Accademico della Vite e del Vino, nel 1992 Ferrini comincia la sua carriera di consulente che lo porterà in poco più di due lustri a diventare uno degli enologi più stimati d’Italia e non solo. Nel 2000 è “Enologo dell’anno” per il Gambero Rosso/Slow Food e nel 2003 riceve il medesimo riconoscimento dalla prestigiosa Associazione Italiana Sommelier (Ais). Oggi è consulente enologo per le più importanti aziende del Belpaese: dalle toscane Barone Ricasoli, Brancaia, Castello di Fonterutoli, Fattoria Le Corti, Fattoria Nittardi, Poggio Bonelli (gruppo Mps), Fattoria di Petrolo, Poggio Verrano, Castello del Terriccio, Sapaio, Poliziano, Talenti, Castello Romitorio, Casanova di Neri, all’abruzzese Valle Reale, dalle siciliane Tasca d’Almerita e Donnafugata alla trentina San Leonardo dei Marchesi Guerrieri Gonzaga.
Michel Rolland (Francia) - E’ l’enologo forse più influente del Bordolese, non solo come numero di clienti, ma anche come approccio stilistico alla produzione. Oltre ai molti clienti francesi, conta consulenze praticamente in tutto il mondo e, per questo, è il modello di riferimento del moderno “flyingwinemaker”. In Italia, è consulente per la Tenuta di Biserno di Lodovico Antinori, per la Tenuta dell’Ornellaia e per la tenuta chiantigiana Tolaini.
Denis Dubourdieu (Francia) - Enologo e professore di enologia all’Università di Bordeaux dal 1987, è considerato uno dei più grandi esperti di vino al mondo. Alla carriera universitaria accompagna anche quella di consulente in Francia (un nome per tutti: Château Cheval Blanc) e in Italia (Mastroberardino, Saiagricola, Lungarotti).
Jean-Claude Berrouet (Francia) - Enologo di Château Petrus dal 1963, si è ritirato dall’attività alla fine della vendemmia 2007. Autore per più di un quarantennio di uno dei vini più blasonati del mondo, ha sempre fondato la sua filosofia produttiva sulla convinzione che un vino esprime il suo territorio solo con l’eleganza e la delicatezza.
Stéphane Derenoncourt (Francia) - Inizia la sua carriera nel 1982, ma balza alla cronaca nel 1985, lavorando per Château Fronsac, dove sperimenta nuove tecniche di allevamento e vinificazione. Da lì in poi crescono le sue consulenze: Clos Fourtet, Canon-Le Gaffeliére, Clos de L’Oratoire e Pavie-Macquin, Château Mondotte, ma anche aziende in Spagna ed Italia (Tenuta Argentiera a Bolgheri).
Olivier Humbrcht (Francia) - Proprietario ed enologo del Domaine Zind-Humbrecht è stato il primo Master of Wine di Francia. E’ un convinto sostenitore dei metodi biodinamici e i suoi vini posseggono grande personalità.
Paul Draper (Stati Uniti) - E’ a capo della Ridge Vineyards, una delel leggende enologiche della California. Pioniere dello stile del Cabernet del Nuovo Mondo è grande difensore della tipicità dello Zinfalden. Dopo 32 vendemmie è oltre 750 vini lanciati sul mercato, Draper resta ancora uno degli uomini più influenti dell’industria enologica californiana.
Peter Sisseck (Spagna) - L’autore del Pingus, classico esempio di vin de garage capace di dettare un nuovo criterio di qualità per i vini della Ribera del Duero, è Peter Sisseck, ingegnere agronomo ed enologo danese nato nel 1962 a Copenhagen e laureato all’Università di Bordeaux (la sua famiglia per molti anni ha commerciato vino nella capitale della Gironda). La carriera di Sisseck in Spagna comincia agli nizi degli anni ‘90 nella Hacienda Monasterio, in cui lavora come enologo. Nel 1995, a Quintanilla de Onésimo (Valladolid), si mette in proprio e crea dal nulla il Dominio de Pingus, basando la sua viticoltura prima sul biologico e poi sulla biodinamica.
Dirk Van Der Niepoort (Portogallo) - Lavora nell’azienda di famiglia, artefice di uno dei Porto più buoni del mondo (ma la sua produzione comprende anche vini secchi di ottimo livello). Tecnico di grande capacità nella sintesi tra tradizione ed innovazione, sa donare ai suoi vini grande carattere a partire da tecniche produttive avanzate.
Álvaro Palacios (Spagna) - E’ enologo e proprietario della cantina che porta il suo nome. I suoi vini sono una vera e propria rarità e vengono ottenuti dall’incontro tra varietà tradizionali come la Garnacha (Grenache) e vitigni quali il Cabernet, il Merlot e il Syrah, risultando fra i migliori prodotti del Priorato.
Ales Kristancic (Slovenia) - E’ uno degli enologi più importanti di Slovenia. Movia, l’azienda di famiglia, è stata l’unica cantina privata ad operare anche durante il regime di Tito. Oggi, Ales Kristancic è un convinto estimatore dei metodi biodinamici e i suoi vini posseggono grande personalità.

Chi sono - I critici dgli “Autori di Vini”
Ernesto Gentili (L’Espresso) - Curatore, insieme a Fabio Rizzari, della guida “I Vini d’Italia”, edita dal gruppo L’Espresso, ha pubblicato importanti contributi di critica enologica (soprattutto a proposito dei vini italiani) su La Revue du Vin de France, Decanter e sul giapponese Wine Kingdom. E' menbro del Grand Jury d'Europe e anima con lo stesso Rizzari il blog “Vino” (http://vino.blogautore.espresso.repubblica.it).
Jancis Robinson (The Financial Times) - E’ uno dei wine-writer più autorevoli al mondo e oltre a tenere una rubrica settimanale sul prestigioso quotidiano londinese, anima anche il sito www.jancisrobinson.com. Master of Wine e autrice di pubblicazioni specializzate, come per esempio, l’imperdibile Atlante dei Vini del Mondo (insieme a Hugh Jonhson), è stata, tra le altre cose, anche supervisore, per conto della British Airways, della cantina del Concorde.
José Peñín (Guía Peñín) - Presidente del Grupo Peñín, e direttore di Sibaritas, rivista sul buon bere, ha fondato la guida Peñín dei vini spagnolo, punto di riferimento della critica enologica iberica (edizione n. 8).
Víctor de la Serna (El Mundo) - Giornalista e critico enologico è oggi direttore delle relazioni internazionali de El Mundo e firma autorevole del wine magazine spagnolo Sibaritas.
Michael Bettane (www.bettanedesseauve.com) - Per anni insieme a Thierry Desseauve, firma prestigiosa de Le Revue du Vins de France e autore della guida Classements des Meilleurs Vins en France, continua oggi, sempre in coppia con Desseauve, il suo lavoro di critica enologica dalle pagine del suo sito e attraverso la guida Le Grad Guide des Vins de France.
Stephen Tanzer (International Wine Cellar) - E’ uno dei massimi critici al mondo e uno dei redattori più importanti della rivista International Wine Cellar (con collaboratori in 28 Paesi).
Robert Joseph (Wine Business International) - Una delle firme più importanti della rivista tedesca Wine Business International, ha fondato il Wine International Magazine con Michael Metcalfe ed è stato corrispondente del Sunday Telegraph e del Food & Wine Magazine. E’ coautore, insieme a Robert Parker, della guida Good Wine Guide.
Joel B. Payne (Wine Business Internacional) - Firma prestigiosa della rivista tedesca Wine Business International, che recentemente ha cambiato il suo nome in Meininger’s Wine Business International. Wine Business International è diventata la prima pubblicazione dedicata al wine business.
Bob Campbell - E’ uno dei pochissimi Master of Wine della Nuova Zelanda, dove ha fondato una wine school con corsi e seminari tematici. E' collaboratore di varie testate come Cuisine Magazine, The Independent e Wine Spectator.
Michael Fridjhon (Business Day) - Specializzato nei vini del Sud Africa, ha saputo però costruirsi una solida reputazione come critico e giudice nei concorsi internazionali. Oltre ai suoi articoli settimanali sul Business Day scrive anche per il The Weekender.
Peter Moser (Falstaff Magazin) - Redattore della prestigiosa rivista austriaca, è un critico rispettato anche in campo gastronomico.
Eleonora Scholes (Vinnaya Karta, Gastronom) - Consulente editoriale per varie riviste di settore russe, fra le quali Vinnaya Karta, Magnum, Enoteka e Gastronom, collabora anche con Wine Business International, Falstaff e Decanter.
Rodolfo Gerschman (Catadores) - Scrive sulle riviste messicane Gula e Catadores, quest’ultimo il magazine di riferimento del vino in Messico.
David Schildknecht (The Wine Advocate) - Dopo una carriera ventennale nella vendita, Schildknecht ha raccontato i vini di Austria e Germania dalle pagine di International Wine Cellar. Dal 2007, fa parte del team di The Wine Advocate di Robert Parker, scrivendo dei vini di Francia, Germania e Austria. Collabora regolarmente con Wine and Spirits (Usa), Vinaria (Austria) e The Oxford Companion to Wine.
John Radford (www.johnradford.com) - Wine writer freelance si è occupato soprattutto della Spagna. He has wide experience in the wine and food industries and his website is highly popular with enthusiasts. Collabora con Decanter, la guida Oz Clarke e alla nuova edizione dell’enciclopedia Larousse del vino.
Pierre Casamayor (La Revue du vins de France) - E’ capo redattore della guida Hubert guide e, dal 1987, della rivista La Revue du Vin de France. Enologo, è a capo dell’Unione Enologi di Francia.
Joshua Greene (Wine & Spirits) - Redattore di questa rivista dal 1986, è specializzato sui vini australiani, californiani, bordolesi, di Borgogna, Champagne, del Nord Italia, del Portogallo e del Sud Africa.
Charles Metcalfe - E’ uno dei più acuti critici enologici d’Inghilterra, vice presidente dell’International Wine Challenge, la più grande competizione enologica che si svolge a Londra, e inviato per la rivista Wine Business International.
Bernard Burtschy - Grande wine lover, molto spesso si trasforma anche in wine writer e dal 1993 collabora con la Revue du Vin de France come co-redattore della guida Le Classement (Editions Revue du Vin de France). E’ stato autore o co-autore di numerose pubblicazioni quali: la guida GaultMillau, la guida dei sommeliers di Francia, la Larousse dei vini ed è membro dell’European Grand Jury.

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