Bloccare o disturbare in qualche modo il Tour de France 2016 in segno di protesta per la scelta dell’organizzazione della corsa ciclistica più prestigiosa del mondo di aver scelto un vino cileno come sponsor ufficiale, ritenuta “assurda” da parte di alcuni produttori transalpini. È quanto starebbero pianificando alcuni vigneron della Languedoc-Roussillon che, per usare una metafora ciclistica, arrivano con un certo distacco sulla notizia, visto che l’accordo tra la cilena Cono Sur (gruppo Concha y Toro) che produce l’etichetta “Bicicleta” è stato siglato nel 2015 e sarà in vigore anche nel 2017.
Ma tant’è, e i produttori dell’Aude solo ora si sono schierati contro l’organizzazione del tour, annunciato una manifestazione clamorosa nella tappa n. 11 del Tour, in programma il 13 luglio da Carcassone a Montpellier, che attraverserà il cuore della Languedoc-Roussillon. “Il Tour de France è una vetrina d’eccezione il patrimonio culinario, culturale e sociale francese, in Francia produciamo tanti vini molto buoni, non abbiamo bisogno di quelli stranieri”, ha detto Frédéric Rouanet, alla guida del “Syndicat des Vignerons de l’Aude”, che ha chiamato a raccolta per la mobilitazone anche altre organizzazioni professionali del vino francese.
Tuttavia, come sempre, vista la legge Evin che in Francia vieta la pubblicità di marchi del vino in eventi sportivi, l’etichetta della Cono Sur farà bella mostra di sé soltanto nelle tappe del Tour in terra straniera, che quest’anno toccheranno Spagna, Principato di Andorra e Svizzera ...
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