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APPUNTAMENTI DEL VINO

Il Merano Wine Festival 2020 si adatta e sfida il Covid: appuntamento “fisico”, dal 6 al 10 novembre

L’evento di Helmut Köcher nello “scenario Coronavirus”: accessi scaglionati, minori affollamenti, tante misure di sicurezza, con il vino al centro

Un ritorno alle origini per il “salotto buono” del vino italiano, guardando però al presente, agli strumenti digitali, all’e-commerce, ma anche alle norme imposte dalla pandemia, con accessi scaglionati, con tanto di misurazione di febbre all’entrata, spazi ripensati e dispositivi di protezione ad hoc, incluse sputacchiere di rame portatili per ogni persona, per garantire la sicurezza di visitatori ed espositori, con la voglia di andare avanti e dare un segnale positivo al mondo del vino ed ai wine lovers. Parte da qui la strada che porterà al Merano Wine Festival n. 29 di Helmut Köcher, in calendario dal 6 al 10 novembre, a Merano, evento “fisico” che si adatta e sfida il Coronavirus. “Bisogna capire prima di tutto se gli eventi sono sostenibili economicamente, ma vedo a quello che fanno in Asia e nel Nord Europa, e allora ho deciso di applicare a Merano le regole che oggi valgono per la ristorazione, perchè il Merano Wine Festival - ha detto Köcher - è come un bancone di un bar dove si assaggia un vino. A seconda degli spazi, prevediamo 500 persone al massimo in compresenza tra espositori e visitatori, e 4 metri quadrati di spazio per persona.
Al Kursaal, nel 2019, erano presenti 120 produttori e 1.000 persone dentro, quest’anno ci saranno 300 persone in tutto, al massimo 50 produttori per volta. E questo, ovviamente, vuol dire una riduzione degli espositori e dei visitatori (e dei giornalisti), perchè sarà fondamentale in ogni caso trovare un equilibrio economico che è più che mai difficile da trovare. Riconfermiamo tutti gli eventi storici, con una chiave diversa: ci saranno tavoli da 2 metri, con due visitatori per tavolo con un metro di distanza tra l’una e l’altra. Ci sarà la misurazione della febbre all’entrata, la registrazione delle persone per motivi di sicurezza, come già succede nei ristoranti in germania, accesso solo in base alle capacità di sala, ripenseremo anche l’areazione. Chi gestirà il tavolo avrà mascherina o visiera che forniremo noi, e guanti - aggiunge Köcher - e poi espositori e personale dovranno fare test per il Covid nei quattro giorni precedenti all’evento. Il visitatore dovrà avere la mascherina (eccetto che nel momento della degustazione), ci saranno disinfettanti, un ambulatorio medico presente, e stiamo valutando anche un sanitary gate, come negli aeroporti, che fa una disinfezione completa di chi entra. Ci sarà anche un bicchiere di rame come gadget, una sorta sputacchiera portatile per evitare rischi da droplets, che poi ognuno svuoterà in spazi appositi. Ci saranno percorsi obbligati per gestire i flussi, l’accesso con ingresso con numerini come al supermercato per accedere ad alcuni spazi degustazione e così via”. Insomma, un quadro complicato, e pronto ad essere stravolto, “perchè i virologi non escludono una nuova ondata in autunno, e se ci sarà un nuovo lockdown siamo pronti a rivedere tutto in chiave digitale”.
D’altronde anche il mondo degli eventi deve fare i conti con un quadro nuovo ed inedito, come ha ricordato, in apertura di conferenza dal direttore WineNews Alessandro Regoli, chiamato dall’ideatore del Merano Wine Festival Köcher, a dare una sua visione sugli scenari futuri e sul presente del vino italiano: “la passione per il vino nel mondo è intatta - ha detto, tra le altre cose, Alessandro Regoli - e, anzi, è più forte, perché la voglia di berlo non è mai passata. E il futuro è sui mercati fondamentali, da dove ci siamo fermati, ma mai del tutto, per fortuna, con le vendite online e soprattutto direct-to-consumer che hanno fatto e faranno la differenza, per tutti, senza esclusione, accanto ai canali tradizionali; e nella ristorazione mondiale che, invece, dagli Usa all’Asia, si è fermata eccome, lasciando un vuoto enorme e facendo sentire tutto il suo peso economico, ma anche sociale e culturale, perchè la conoscenza, il racconto, la promozione del vino e del cibo di qualità nel mondo, del resto, passano da qui. Anche la comunicazione-informazione cambierà molto, e accadrà anche gli eventi, guardando al web e ai social media. Ma non possiamo non immaginare che torneremo a raccontare i territori ed i produttori di vini e dei prodotti dell’agricoltura italiana. Insieme. Dal vivo. È umano. Per questo bisogna pensare positivo. Anche se tante cose non saranno più come prima ...”.

E con questo cambiamento, dunque, fa i conti anche il Merano Wine Festival. “La kermesse 2020 punta a dare fisicamente maggiore spazio a produttori e visitatori nel rispetto delle regole di distanziamento e di igiene attualmente in vigore - spiega una nota stampa - ma anche ad una diversa organizzazione dei tempi che vedrà l’inserimento di una turnazione su due fasce orarie, la prima dalle ore 9 alle ore 13.30 e la seconda dalle ore 14.30 alle ore 19”. Con Merano che, dunque, cerca di tracciare una rotta degli eventi in era di Covid. Capisaldi, come detto, saranno l’accurata suddivisione degli spazi e un’attenta gestione dei flussi dei visitatori, ma anche il rispetto delle norme sanitarie che prevedono la misurazione della temperatura, l’uso di mascherina e disinfettanti e la registrazione all’ingresso della manifestazione. Sono queste alcune delle nuove modalità di svolgimento di Merano WineFestival.
Ad esse si aggiunge la necessità di presentare un test Covid-19 risultato negativo nei quattro giorni precedenti la propria presenza alla manifestazione da parte di tutti i produttori e del personale operante all’evento, così da garantire al pubblico un ambiente sicuro. E poi la presenza di un ambulatorio medico e la possibilità di posizionare un Sanitary Gate all’ingresso per la sanificazione. Oltre alle novità legate all’emergenza, il patron conferma il programma e garantisce che il prezzo del biglietto non subirà alcun aumento nonostante gli investimenti in programma a garanzia della sicurezza sanitaria. Ma ovviamente, al netto delle condizioni imposte da cause di forza maggiore, al centro di tutto ci sarà il vino, con i suoi produttori e le sue storie. E anche con un quadro economico che, ovviamente, è complesso come non mai, soprattutto per le cantine che puntano sull’alta qualità, che vedono la ristorazione, canale prevalente, ancora sostanzialmente ferma.
“Le perdite per il vino sono difficili da quantificare: la media, nel primo trimestre - sottolinea ancora il direttore Winenews Alessandro Regoli - potrebbe essere intorno al -25% nel primo quadrimestre, e potrebbe toccare anche un 30-40% a fine anno. Sono stime sulle quali, ovviamente, la speranza è di sbagliarsi, che le perdite siano minori. Ma la ripresa avrà tempi lunghissimi, ci vorrà tempo per tornare ad una certa normalità, in Italia e all’estero. I produttori, e li abbiamo sentiti tantissimi in questi 80 giorni, cercano di essere coerenti con le loro filosofie di impresa sia sul mercato che sulla qualità del prodotto e continuano a fare quello che hanno sempre fatto. Serviranno sacrifici, una grande attenzione sui costi, ma si deve mantenere la coerenza su qualità del prodotto e su modalità distributiva”.

A Merano, come detto, saranno i produttori ed i vini, in ogni caso, i veri protagonisti. Come ogni anno è confermata Naturae et Purae - bio&dynamica, sezione dedicata alle produzioni sostenibili, ai vini naturali, biologici, biodinamici, orange e Piwi, di scena, però, in quattro giornate, con una turnazione dei produttori e due fasce orarie di visita.
Novità anche nel cuore del Wine Festival, Wine - The Official Selection, negli spazi del Kurhaus, che vedrà la partecipazione di 122 produttori tra nazionali e internazionali, nelle giornate del 6 e 7 novembre ed altrettanti in quelle dell’8 e 9 novembre. Viene meno il collegamento tra gli spazi del Kurhaus e quelli della GourmetArena, dove Foods Spirits Beer - The Official Selection vedrà la suddivisione dei produttori nelle giornate e una turnazione di 100 produttori per volta. Cambia anche The WineHunter Area che, oltre alla presenza sul podio del Kursaal, esce dagli spazi consueti del Wine Festival e si trasferisce nelle lounge degli hotel di Merano; sarà creata anche una lounge digitale che permetta ai visitatori di interagire con i produttori presenti in quest’area. Confermato anche Catwalk Champagne il 10 novembre (con orario ore 10-15)
Tra alle novità, la prima è dedicata alla guida The WineHunter Award: il premio ufficiale di Merano WineFestival diventa quest’anno un prezioso volume cartaceo. A questa si aggiungono novità digitali, come l’e-commerce The WineHunter, in collaborazione con Gruppo Volta di Verona, su cui poter acquistare i prodotti premiati da The WineHunter ed una piattaforma digitale, sviluppata in collaborazione con Milano Wine Week, per lo svolgimento delle Masterclasses. Cambia anche il Gala Event del 5 novembre che al Teatro Puccini vedrà la proiezione del teaser di Wine Odyseey, film che vuole raccontare la storia del vino dalle origini al futuro. E poi ancora iniziative come Book your own sommelier in diretta audio e video con degustazione per chi segue l’evento da casa e gli showcooking in loco e digitali.
Numerosi, ad oggi, i Side Events, come Catwalk Bollicine, organizzato, insieme a Milano Wine Week, nei negozi di Merano,Gourmet Tour Merano e d’Intorni nei ristoranti che presentano in carta i vini della guida The WineHunter Award, la presentazione di Georgia: the Origin of Wine e il Symposium, dedicato alla Pac, e, ancora, il programma di The WineHunter Hotel Safari e di WineHunter Merano&Innovation. Infine, Merano WineFestival 2020 sarà integrato con una piattaforma in fase di elaborazione per garantire maggiore visibilità e uno spazio di incontro digitale per produttori e visitatori con l’eventuale ipotesi del Festival Digitale al 100% e la completa digitalizzazione della manifestazione in caso di ritorno al lockdown.
Un quadro presentato oggi, in webinar, e che sarà approfondito nel live talk di scena il 21 maggio (ore 17) sul sito meranowinefestival.com/mwf2020-backtotheroots: nel salotto virtuale di The WineHunter interverranno importanti ospiti moderati dal giornalista Costantino Gabardi per discutere di lotta al Covid-19 ed eventi: dal Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova a Levan Davitashvili, Ministry of Environmental Protection and Agriculture della Georgia, da Paolo De Castro, vice presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale Ue, a Luigi Moio, vice presidente Oiv, da Gennaro Esposito, chef due stelle Michelin, a Franco Pepe, miglior pizzaiolo al mondo, da Marco Cappelletti, ideatore dell’e-commerce di The WineHunter, a Maurizio Gigola, regista di Wine Odysee, a Daniela Zadra, direttrice dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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