Il vino del mondo, il mercato consolidato Usa (anche grazie alla nuova partnership con “Wine Spectator”), ma quello emergente dell’Africa, le tendenze del commercio on line, il fenomeno dei vini “bio” e la qualità crescente in tante Regioni del mondo sempre più sotto i riflettori del palcoscenico enoico internazionale, l’enoturismo: tutto questo e tanto altro sarà Vinexpo 2015, a Bordeaux, dal 14 al 18 giugno, evento internazionale tra i più importanti del settore (www.vinexpo.com). E che, a rimarcare l’importanza che il vino e la sua manifestazione più importante hanno per la Francia, sarà inaugurato, per la prima volta nella sua storia, niente meno che dal Presidente della Repubblica Francois Hollande, “cosa che ci rende molto orgogliosi, e che coincide con l’inizio della nuova vita che vogliamo dare a Vinexpo”, ha commentato il Ceo Guillame Deglise.
La Francia, ovviamente, sarà al centro dell’attenzione, ma con l’Italia, secondo espositore assoluto tra i 42 Paesi del mondo presenti, grande protagonista all’insegna del binomio “vino e cultura”, grazie all’Ice, e anche alle 98 etichette di 6 Regioni italiane riunite sotto l’egida della Associazione Italiana Export - Aie .
Tra i format più interessanti della kermesse, sicuramente c’è l’Academy Vinexpo che proporrà oltre 90 appuntamenti tra degustazioni e conferenze.
A proposito di degustazioni, domenica 14 giugno, spiccano tra le altre quella dedicata alle annate 2011 e 2014 dei Grands crus classés of Saint Emilion, quella promossa da “Terra Vitis”, organizzazione francese dedicata ai vini naturali e sostenibili, con oltre 50 etichette da tutta la Francia, e soprattutto, “Excellence from Unexpected Places”, promossa da “Decanter”, che vede insieme nomi come Steven Spurrier, Gerard Basset, Paolo Basso e Markus del Monego offrire una panoramica dei più sorprendenti vincitori da tutto al mondo nei “Decanter World Wine Awards 2015”. Senza dimenticare l’Italia, ovviamente, protagonista con i seminari promossi dall’Ice, da quelli su “Il Viaggo di Ulisse”, “La vite negli affreschi di Pompei”, “Il Paesaggio delle Dolomiti. Mito e Vino”, guidati dal professor Attilio Scienza, a “I vini della Campania e il Mito del Grand Tour” condotto da Giuseppe Martelli, dg Assoenologi. E anche con il tasting delle migliori annate del Luce di Luce della Vite di Frescobaldi, guidata da James Sukling.
Lunedì 15 giugno, invece, da non perdere “Global Connections”, la degustazione ideata dalla rivista Usa “Wine Spectator”, che vede protagonisti tanti grandi nomi del vino mondiale che dai loro Paesi d’origine hanno investito in Usa, o che dagli Usa si sono espansi in altri territori come Francia, Italia, Argentina, Cile o Sudafrica - per il Belpaese ci sono Antinori, che oltre alle tante tenute nel Belpaese possiede anche Antica e Stag’s Leap Wine Cellar in Napa Valley (California) e Col Solare in Columbia Valley (Washington), Zonin 1821 con Barboursville Vineyards in Virgina, Banfi Vinters, della famiglia Mariani, che importa in esclusiva in Usa, tra gli altri, i vini di Castello Banfi a Montalcino, cantina leader del territorio del Brunello di proprietà degli stessi Mariani, oltre ad Alejandro Bulgheroni, imprenditore del petrolio argentino che possiede Dievole, nel Chianti Classico, e Poggio Landi e Podere Brizio, a Montalcino. Ma da segnalare anche la presentazione dell’annata 2014 promossa dall’Union des Grands Crus de Bordeaux, e la “Dégustation Les inclassables: 25 Bordeaux grande classe sans classement”, firmata Terres de Vin, oltre ai tasting di vini della Georgia, della Napa Valley e del Cile.
Per il Belpaese, l’evento clou della giornata è senza dubbio quello della “Best Italian Wine Awards”, il tasting dei vini premiati dalla guida omonima curata dal supersommelier Luca Gardini e da Andrea Grignaffini, ma anche i tanti eventi promossi dall’Ice, con degustazioni sulla traccia del “Mito di Dioniso”, de “La cultura del vino nei mosaici romani”, e de “Il vigneto identità del territorio”, ancora guidate da Attilio Scienza, e del “Culto della diversità enologica in Calabria”, con Giuseppe Martelli, passando per la degustazione dedicata a Bolgheri, organizzata da “Vinalys”.
Martedì 16 giugno grande protagonista sarà “A Cheval Blanc Vertical”, degustazione di uno dei vini-mito a livello mondiale, guidata da Pierre Lurton e dalla Master of Wine Jeannie Cho Lee, ma grande interesse per “Michel Rolland: The Brand”, dedicata ai vini firmati da uno dei più celebri enologi del mondo. E, ancora, da segnalare la degustazione dedicata ad un altro cult del vino mondiale, “Champagne Krug: Uniquement Prestige” con Olivier Krug e il Master of Wine Charles Curtis, passando per i “Napa Green and sustainably produced wines” e i vini dell’Argentina. Per l’Italia è la volta di “Abruzzo, un giovane vigneto vecchio di 2000 anni”, firmato “Vinalys, ma anche del “Mito dell’Adriatico”, “La vigna di Leonardo, in viaggio attraverso l’Italia”, “La convivialità ed il vino nella musica di Rossini” e “La Puglia e la forza dei suoi vini”, firmate ancora dall’Ice.
Mercoledì 17 giugno da non mancare la degustazione sui “Super Bordeaux”, guidata dai super critici Bettane & Desseauve, sulla categoria che, secondo loro, sta riscrivendo la mappa di Bordeaux, come quella focalizzata su “I difetti del vino: come riconoscerli”, condotta, tra gli altri, da un altro nome top dell’enosfera mondiale, l’enologo Pascal Chatonnet. Ma tante le curiosità della giornata, come la degustazione sui vini di Cina organizzata dal Comité Européen des Entreprises Vins e dalla China Alcoholic Drinks Association, quella firmata da Riedel dedicata ai bicchieri più particolari per il vino, e “Rosè: a global trend”, promossa dal Conseil Interprofessionnel des Vins de Provence. Come sempre, anche tanta Italia, ancora con gli appuntamenti dell’Ice “Vino e mito: dalle antiche presse alle anfore”, “Il vino nella pittura del Rinascimento Italiano”, “La musica del Trentino, sulle orme di Mozart”, e “La storia della Sicilia ed dei suoi vini”, ma anche con “Yellow emotions”, masterclass sui vitigni autoctoni del Collio, firmata da Consorzio Tutela Vini Collio.
Giovedì 18 giugno chiudono il programma delle degustazioni la “Vinexpo Challenge: degustazione alla cieca con Paolo Basso”, con il “Best Sommelier of the World 2013” che sfida gli appassionati (per il vincitore in premio una Jeroboma di Bollinger Rosé) e, ancora l’Italia con “Vino e Musica: legame indissolubile. Rossini e la sua terra”, ancora targata Ice, e guidata da Giovanni Bietti e Barbara Tamburini.
Tante ed interessanti anche le conferenze. Si parte lunedì 15 giugno con “La classifica dei migliori siti di e-commerce del vino: i risultati dell’e-Performance Barometer n. 5”, firmata da Kedge Bs, dove non solo sarà svelata la classifica realizzata dagli utenti di 8 Paesi del mondo, ma dove, alla presenza dei professionisti del settore (nomi come Cdiscount, Millésima, Le Petit Ballon e Champmarket) si farà il punto anche sul futuro delle vendite di vino on line. Ma si parlerà anche di “Stati Uniti: come individuare nuove opportunità di business con i dati sui social media”, promossa da Sopexa, con la managing director Pauline Oudin, la Research Director di Linkfluence Fanny Forgeau, e Cristian Yanez, vice presidente Estates & Wines Moet Hennessy Usa.
Stati Uniti grandi protagonisti anche martedì 16 giugno “Inside the US wine market”, dedicata a quello che oggi è il mercato n. 1 del mondo del vino, ancora frutto della partenership tra Vinexpo e la rivista Usa “Wine Spectator”, mediapartner ufficiale dell’evento nei prossimi anni. A moderare l’incontro sarà Thomas Matthews, editor in chief di “Wine Spectator”, con gli interventi di big player del mercato americano, come Annette Alvarez di Costco, Mel Dick di Southern Wine and Spirits of America, David Trone di Total Wine & More, Stephen Rust di Diageo Chateau & Estate, Michael Mondavi di Folio Fine Wine Partners ed Helen Mackey di Ruth’s Chris Steak Houses, che forniranno alcuni spunti di riflessione sulle strategie da mettere in pratica per entrare nel mercato americano, e sulle sue prospettive. Ed interessante che l’appuntamento promosso dal magazine “Vitisphere”, “Il futuro del marketing del vino: neuro marketing, visualizzazione dei dati, ricerche sociali ... Le emozioni al cuore della strategia digitale”.
Mercoledì 17 giugno, invece, occhi puntanti sull’“Africa: destinazione del futuro per vino e spiriti”, organizzata da Vinexpo con, tra gli altri, Pierre Castel, presidente e fondatore di Castel Group, mentre “2025: Usa o Cina?” sarà il tema affrontato dall’Inseec Wine & Spirits Institute di Bordeaux. Ma si parlerà anche dello “Sviluppo dell’enoturismo intorno alle grandi capitali delle regioni vinicole” con la Camera di Commercio di Bordeaux, e di “Gestione delle informazioni di prodotto: la sfida principale nei mercati internazionali del vino”, con Gs1 France.
Ma a Bordeaux ci saranno anche due importanti assemblee generali, quella della “Association de la Sommellerie Internationale”, con membri da 55 Paesi del mondo, lunedì 15 giugno, e quella della “International Federation of Wine and Spirits Journalists and Writers - Fijev”, martedì 16 giugno.
Altra novità di Vinexpo, lo spazio “#DigiZone”, concept fisico e virtuale che permette a tutti i blogger di scambiare la loro opinione anche con tutta la filiera vini & distillati su argomenti collegati al vino e alle nuove tecnologie.
La #DigiZone sarà costituita da uno spazio di lavoro riservato ai portatori del “pass blogger” e da uno spazio conferenze aperto a tutti, “luogo ludico ed interattivo per scambiare le idee. Diversi relatori vi terranno conferenze e degustazioni brevi (tra i 15 ed i 20 minuti al massimo).
Da segnare in agenda: Dominique Laporte che presenterà la sua selezione di tutte le ultime applicazioni dell’universo del vino; Wine Mosaic, che proporrà degustazioni di vini provenienti da vitigni originali; Arnaud Daphy/Vinocamp presenterà l’ecosistema vino-digitale in Francia: Blogger, start-up, e-commerce, app. Greg Lambrecht (Coravin) terrà una conferenza sui social media e il management di crisi. Il dj Frédéric Beneix (Wine4Melomanes.com) e la Grenache Association proporrà il binomio accordi musicali e vino; Ryan Opaz consegnerà i “Born Digital Wine Awards”; Matt Dickinson parlerà dei do’s e and dont’s del vino; i Napa Valley Vintners organizzeranno un Taste N’ Tweet (3 vins NVV); Fabien Lainé e André Ribeirinho presenteranno il progetto Smart Wine Glass.
Grande spazio, ovviamente, anche al mondo dei distillati con cognac, vodka, rhum, whisky, gin e armagnac, ma anche cachaça, grappa e tequila. E per la prima volta a Bordeaux, ci sarà anche un temporary bar, “Spiritual”, animato dalla rivista “Spirits Business”, con la partecipazione di barman newyorkesi di fama della United States Bartenders’ Guild (Usbg).
Focus - I workshop, pietanze & vini
Quest’anno la gastronomia sarà al centro del salone grazie ad un programma dedicato di workshop pietanze e vini, sotto l’egida della celebre guida Gault & Millau: in questi workshop alcuni duetti formati da un cuoco ed un sommelier di spicco animeranno alcune degustazioni, ricche di sapori e di aromi, incentrate su abbinamenti inediti tra pietanze e vini. Tra i partecipanti, Arnaud Lallement, celebre cuoco del ristorante L’Assiette Champenoise di Reims ed il suo sommelier o Jean-Luc Rocha, responsabile della cucina del ristorante di Lynch Bages e Charles Thuillier direttore del Cercle Lynch-Bages. Lo spazio “Ateliers” esprime la volontà di Vinexpo di attribuire un posto d’onore alla gastronomia, di Francia e di tutto il mondo. A rappresentare l’Italia, martedì 16 giugno, saranno lo chef Gennaro Esposito de “La Torre del Saracino” di Vico Equense, con il sommelier Giovanni Piezzo.
Focus - “The Blend”, serate di Vinexpo
Le serate di networking organizzate da Vinexpo, “The Blend”, sono destinate ai partecipanti del salone: ogni sera, da domenica 14 a mercoledì 17 giugno, “The Blend” riunirà i visitatori, espositori e giornalisti nell’Hangar 14, ubicato sulle rive della Garonna per degustare, confrontarsi, rilassarsi e ballare. Queste serate di networking inizieranno alle ore 22 per protrarsi fino alle ore 2 del mattino. Il winebar di “The Blend” proporrà ogni sera una selezione differente di una cinquantina di vini in un’atmosfera lounge e jazz. I vini di Alsazia per esempio proporranno una scelta eclettica dei cru della regione del Crémant, dal Riesling al Pinot passando per il Gewürztraminer. Non conoscete ancora il Rkatsiteli o il Saperavi ? The Blend sarà l’occasione per degustare questi vini Georgiani in un ambiente conviviale in compagnia dei loro produttori. Gli estimatori di vini italiani troveranno cosa offrirsi: Lambrusco o Prosecco, vini toscani o della Sicilia. Gli spagnoli vi proporranno un’ampia scelta di vini, dall’effervescente cava ai vini rossi e profondi di Rioja Reserva. Il bar dedicato allo Champagne, collocato sull’ampia terrazza dell’Hangar 14, vi proporrà ogni sera una marca diversa. Così il lunedì sera potrete scoprire lo Champagne Besserat de Bellefon, il martedì sera lo Champagne Lanson ed il mercoledì lo Champagne Tsarine in compagnia della sua bella ambasciatrice Adriana Karembeu. I degustatori nottambuli saranno felici di apprendere che le birre Heineken parteciperanno anch’esse a “The Blend”, proponendo birre in bottiglie d’alluminio, create dal celebre designer francese Philippe Starck.
Focus - Il made in Italy alla conquista dei mercati cinesi e anglofoni: con Aie a Vinexpo 98 etichette
Obiettivo Cina e mercati anglofoni per il vino made in Italy. 98 etichette della collettiva, organizzata dall’Associazione Italiana Export - Aie, si presentano a Vinexpo e mettono in campo la produzione di sei grandi regioni vinicole italiane attraverso un intenso programma di degustazioni guidate. A condurre i tasting dedicati ai buyer anglofoni sarà Thomas Hyland, wine writer statunitense specializzato in vini italiani, mentre Francesco Ye, general manager di “Taste Italy!” (compagnia di Shanghai impegnata nella promozione del vino e dell’agroalimentare italiano in Cina) presenterà i vini italiani al mercato cinese. Per Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies, azienda leader che cura l’internazionalizzazione di oltre 400 imprese del vino made in Italy e sostiene i partner di Aie, “appuntamenti come Vinexpo, con il 26% di visitatori provenienti dall’Asia - in particolare dalla Cina - e il 17% dalle Americhe, rappresentano una piazza strategica per lo sviluppo del mercato del vino italiano. È importante quindi creare occasioni efficaci d’incontro e promozione, che valorizzino la dimensione dell’esperienza e siano in grado di premiare la qualità del nostro prodotto”.
Da Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria e Sardegna le 11 aziende, che sono Paolo Saracco (Moscato d’Asti), Vie di Romans (Isonzo), Fantinel (Prosecco), Tenuta Sant’Antonio (Valpolicella), Arnaldo Caprai (Sagrantino di Montefalco), San Filippo (Brunello di Montalcino) Villa Calcinaia (Chianti Classico), Aia Vecchia (Bolgheri), Santadi e AgriPunica (Carignano del Sulcis) e Giogantinu (Vermentino di Gallura).
9 le Docg rappresentate (Vermentino di Gallura, Morellino di Scansano, Montefalco Sagrantino, Brunello di Montalcino, Moscato d’Asti, Chianti Classico, Amarone della Valpolicella, Ramandolo, Recioto della Valpolicella), 17 le Doc (Bolgheri, Cannonau di Sardegna, Rosso di Montefalco, Rosso di Montalcino, Grechetto dei Colli Martani, Langhe, Piemonte, Moscato d’Autunno, Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Soave, Prosecco, Friuli Grave, Collio, Colli O rientali del Friuli, Friuli Isonzo, Vermentino di Sardegna, Carignano del Sulcis, Vermentino di Sardegna) e 9 le Igt (Toscana, Colli del Limbara, Isola dei Nuraghi, Umbria, Dei Colli della Toscana Centrale, Veneto, Veronese, Delle Venezie, Venezia Giulia).
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