Il sogno nel cassetto di un vero appassionato di vino, senza dubbio, è quello di poter acquistare una propria azienda, e produrre così un vino che risponda esattamente al proprio gusto. Sogno non da poco, visti i prezzi stratosferici dei terroir più famosi, ma del resto, sognare non costa nulla, e chissà che un colpo di fortuna non porti in dote una bella somma da investire in filari e cantina. Anche perché, spulciando tra le tante aziende in vendita sul portale www.VineSmart.com, come ha fatto “Wine Searcher” (www.wine-searcher.com), si scopre che ci sono occasioni relativamente per tutte le tasche. Con poco più di un milione di dollari, ad esempio, ci si può accaparrare un’azienda di 27 ettari, di cui 11 a vigneto (Chenin Blanc, Riesling e Pinotage), a Western Cape, in Sudafrica. Alzando l’asticella, con un budget ben più consistente, intorno ai 3,8 milioni di dollari, diventa raggiungibile persino Bordeaux: 19 ettari, di cui 15 a vigneto (13 già produttivi, a Merlot e Cabernet Sauvignon) ad Entre-Deux-Mers, ed uno chateau completamente ristrutturato che, oltre alla cantina, ospita 600 metri quadrati di appartamenti ed una piscina. Per chi, invece, fosse attratto dal lontano Emisfero Sud, con 4 milioni di euro la meta giusta potrebbe rivelarsi Marlborough, in Nuova Zelanda: 24 ettari, di cui 21 a vigneto (Sauvignon Blanc, Pinot Noir e Chardonnay) ed un’azienda molto ben strutturata, tra cantina, uffici, sala degustazione, piscina. Ma il sogno, per tanti, anche grazie agli ultimi investimenti di brasiliani, russi e cinesi, rimane la Toscana: ecco, se vi capitasse di fare 6 al Superenalotto, con 39 milioni di dollari (pari a 30 milioni di euro), potreste decidere di puntare tutto su 40 ettari di vigneti a Sangiovese (l’annuncio non dice dove si trovi l’azienda), in una proprietà da 90 ettari complessivi dotata di un grande podere ristrutturato, un impianto di vinificazione moderno ed interrato, un uliveto ed altre dependance.
Questi i consigli per gli acquisti, ma per avere una panoramica completa sul frammentario mercato delle aziende vinicole, Wine Searcher ha coinvolto Mark Hazell, del portale VineSmart.com, che tratta la vendita di proprietà vinicole di tutto il mondo. “La prima scelta, per molti acquirenti, cade su Francia, Italia, Spagna e Portogallo, com’è prevedibile. Dietro di loro ci sono, nell’ordine, Australia, Nuova Zelanda e Argentina. Più distanti Germania, Bulgaria, Croazia, quindi il Sudafrica”. A tenere alti i prezzi in Francia ed Italia, ci pensano gli investitori dei Paesi su cui si regge la tenuta dell’economia mondiale, come la Cina, la Russia ed il Brasile, mentre Paesi come Sudafrica ed Argentina, pur molto amati, devono fare i conti con i propri problemi interni: la patria di Nelson Mandela, dalla fine dell’apartheid ad oggi, non ha ancora trovato la strada per una vera pacificazione nazionale, e questo comporta continue tensioni e problemi di sicurezza per chi decide di investirci, mentre l’Argentina ha sbloccato il tetto agli investimenti stranieri in agricoltura solo a marzo di quest’anno, anche se la linea economica della Presidente Cristina Kirchner, particolarmente protezionista, non dà alcuna certezza sugli sviluppi futuri.
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