02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

IMPARARE UNA LINGUA TRA I FORNELLI, CONIUGANDO CULTURA, DIETA MEDITERRANEA E GASTRONOMIA: È “SPEAK WITH YOUR MOUTH FULL”, IL SEMINARIO PIÙ AMATO DAGLI STUDENTI DEL PRESTIGIOSO MIT DALLA PROFESSORESSA DI FISICA ITALIANA PAOLA ERBUSCO

Imparare una lingua tra i fornelli, coniugando cultura, dieta mediterranea e gastronomia: è l’idea, originale, alla base di “Speak with your mouth full” (parla con la bocca piena, ndr), il seminario organizzato dal “Massachusetts Institute of Technology” che svelerà agli studenti del prestigioso istituto americano i segreti del cibo, della lingua e della cultura italiana, in tredici lezioni tenuto da una professoressa d’eccezione: Paola Erbusco, infatti, dopo una laurea in fisica teorica a Trieste e un dottorato in astrofisica al “Max Planck Institute” di Monaco di Baviera, in Germania, al Mit insegna fisica ma, spinta dal fascinazione che i suoi studenti subiscono per tutto ciò che ha a che fare con l’Italia, ha pensato di sfruttare la cucina a disposizione degli allievi e dei professori per insegnare, almeno per qualche ora, qualcos’altro, come ha raccontato all’edizione on line del Corriere della Sera.

“Appena ho visto quella cucina - racconta la professoressa di Salò - ho pensato che sarebbe stato bello utilizzarla per fare qualcosa legato alla cultura italiana. A me piace cucinare, e mi ero accorta che i ragazzi sono molto incuriositi dalla nostra cultura: quando insegno fisica mi chiedono spesso come si dice una parola nella nostra lingua”. Il suo, però, non è un corso di lingua né di cucina, ma semplicemente un modo per introdurre gli studenti alla cultura italiana attraverso il cibo che, nella prima edizione, come racconta il sito corriere.it, nel 2013, ha avuto un centinaio di iscritti e un grande successo.

“Durante le lezioni, però, cuciniamo, quindi potevo accettarne solamente dieci, ho dovuto fare una lotteria per selezionarli. Il corso poi è stato messo online per dare a tutti la possibilità di seguirlo e i video sono stati visualizzati migliaia di volte. Alcuni all’inizio non avevano nemmeno idea di come si tagliasse una cipolla, alla fine invece si sono messi a cucinare per gli amici e durante lo spring break hanno persino preparato polpettine di tonno per le famiglie, che erano incredule”.

Ogni giovedì, dalle 19 alle 21, i ragazzi si ritrovano nella grande cucina del Mit e si immergono in una serata italiana, fra le canzoni di Fabrizio De André e qualche nuova parola da imparare. Le lezioni della professoressa Rebusco, infatti, sono molto pratiche. Gli studenti cucinano insieme a lei, memorizzano i nomi degli ingredienti e qualche frase, poi mangiano quello che hanno preparato.

“Anche solo cenare seduti a tavola tutti insieme per loro è un concetto nuovo e molto italiano, erano stupiti da quanto fosse facile”. Stupiti e soddisfatti, visto che nelle valutazioni di fine corso hanno lasciato commenti entusiasti e hanno dichiarato di aver imparato qualcosa, sia dal punto di vista linguistico che culinario. Per il prossimo semestre Paola Rebusco ha già ricevuto numerose email di ragazzi interessati a partecipare, e anche la facoltà l’ha incoraggiata ad andare avanti. Il suo, a quanto pare, è diventato uno dei corsi più ambiti dell’ateneo, fondato nel 1861 sulle sponde del fiume Charles e che può vantare ottantacinque premi Nobel fra gli ex studenti.

“Un sacco di colleghi mi hanno chiesto di partecipare - racconta ancora la professoressa Rebusco - e recentemente mi ha scritto Walter Lewin, un professore famosissimo, una superstar della fisica. Mi ha chiesto di assistere al corso, ma gli ho risposto che la priorità va data ai ragazzi. Se vuole, però, può venire mentre preparo le lezioni”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli