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L’ASTI HA LA SUA AMBASCIATRICE IN CINA, SI CHIAMA REBEKAH LEE, E HA SBARAGLIATO LA CONCORRENZA DI 5.000 RAGAZZE CHE, DA LUGLIO, HANNO PARTECIPATO A “LADY ASTI”, CONCORSO ORGANIZZATO DAL CONSORZIO DELLE BOLLICINE PIEMONTESI NEI KTV DI SHANGHAI

Italia
Lady Asti, ambasciatrice delle bollicine dolci piemontesi nel Gigante Asiatico

L’Asti ha la sua ambasciatrice in Cina, si chiama Rebekah Lee, e ha sbaragliato la concorrenza di altre 5.000 ragazze che, da luglio a dicembre, hanno partecipato a “Lady Asti”, il concorso organizzato dal Consorzio delle bollicine piemontesi nei Ktv (bar karaoke) della capitale economica e finanziaria della Cina, Shanghai. Alla fase finale, di scena allo Shanghai Oriental Art Center di Pudong, sono arrivate in 12, a giudicarle, quattro giudici d’eccezione, Angelo Morano, organizzatore dell’evento e testa di ponte in Cina per l’Asti Docg, Wu Dan, tra le top model più conosciute del Paese, Henry Mak, astro nascente dell’hip hop in salsa cinese, e Harry Hui, presidente della Universal Music Asia. Di fronte, una platea da grandi occasioni, fatta da giornalisti, sia italiani che cinesi, e da un pubblico entusiasta, che da solo ha evocato atmosfere che poco avevano da invidiare a quelle di “X Factor”.
Per la vincitrice, adesso, inizia un percorso nuovo, che prenderà il via con un viaggio in Italia, ospite del Consorzio dell’Asti, cui seguiranno i primi impegni “istituzionali”, da ambasciatrice della bollicina dolce piemontese.
“Per Lady Asti, adesso, inizia un cammino importante - racconta a WineNews il presidente del Consorzio, Gianni Marzagalli - ma anche piacevole, perché il suo ruolo, da ora, sarà quello di portare in giro per la Cina il nome dell’Asti, e di rappresentarlo nel migliore dei modi, affinché la sua immagine ritrovi lo splendore che merita. Del resto, una campagna del genere serve proprio - continua Marzagalli - a svecchiare l’immagine dell’Asti, un po’ impolverata negli ultimi anni, e portarla al cospetto del consumo dei giovani, consapevoli che si tratta di un mondo capace di apprezzare i nostri vini. Il compito della nuova Lady Asti, però, non è facile, ed io mi auguro che, con la sua allegria e la sua spigliatezza, riesca a portare il nome dell’Asti, nel migliore dei modi, in Cina”.
Del resto, Rebekah è la prima a sottolineare come il suo modo di interpretare la musica sia “proprio come le bollicine dell’Asti, mi piace cantare musica frizzante, fresca, pop. Il mio modo di cantare ed il mio modo di muovermi - dice a WineNews - è proprio come l’Asti, ricco di carattere”.

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