La Bordeaux Fine Wines, compagnia d’investimento sul vino londinese, tra le più conosciute al mondo, chiude i battenti: dopo la messa in liquidazione nel dicembre scorso, infatti, l’alta corte della capitale britannica, su segnalazione del Government’s Insolvency Service, non ha potuto fare altro che certificare il sostanziale fallimento dell’azienda diretta dal giovane Kenneth Gundlach, che non si è neanche presentato in tribunale. Del resto, basta la sua dichiarazione scritta a raccontare i motivi di un disastro, per certi versi, annunciato: quando i broker di Gundlach chiamavano i potenziali investitori, spesso usando persino nomi falsi, i prezzi del valore delle etichette venivano gonfiati anche del 60%, promettendo guadagni impossibili da realizzare, per non parlare del fatto che la Bordeaux Fine Wines non ha mai avuto nella propria disponibilità così tanto vino pregiato da soddisfare le richieste degli investitori. Il risultato? Un buco, o forse è meglio definirla una voragine, di 12 milioni di sterline: 3 milioni dovuti agli investitori ed 8 allo Stato, per una società che, tra il 2010 ed il 2012, ha ridistribuito utili per 10,68 milioni di sterline e, proprio nel 2012, aveva chiuso il bilancio con un fatturato di ben 19,3 milioni di sterline.
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