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La carovana rosa del Giro d’Italia è in arrivo a Montefalco per l’attesissima “Sagrantino Stage” (16 maggio). Porto Cervo Wine & Food Festival e Eataly Wine Festival 2017, “Soave Preview” e “Nizza è Barbera”, Slow Fish e la Scuola Intrecci in agenda

La carovana rosa del Giro d’Italia è in arrivo a Montefalco per una nuova “eno-crono”: l’attesissima “Sagrantino Stage” (16 maggio), tra i vigneti del grande rosso umbro. E mentre la Sardegna, dove il Giro è partito, e la Costra Smeralda in particolare, si prepara ad ospitare ancora una volta il “Porto Cervo Wine & Food Festival” (Porto Cervo, 12-14 maggio), e, a proposito di wine festival anche Eataly ha il suo, l’“Eataly Wine Festival 2017” dei piccoli e giovani vigneron del progetto Vivaio (Roma, 11-13 maggio), tra le Anteprime, nell’agenda degli eventi segnalati da WineNews, proseguono quelle delle grandi denominazioni del vino italiano, con “Volcanic Wines - Soave Preview” (Soave, 18-20 maggio) con la vendemmia 2016 del Soave, ma anche vecchie annate per mostrare la longevità del grande bianco veneto, con la guida di grandi esperti. Modena celebra il “Lambrusco Mio”, e la galassia della Barbera è in festa con “Nizza è Barbera” (Nizza, 13-14 maggio), mentre “Collisioni” presenta un nuovo progetto permanente con due giornate di educational per la stampa e la conferenza con il Ceo di Vinous Antonio Galloni e il Senior Editor Ian D’Agata, curatore del Progetto Vino di Collisioni con l’ideatore e direttore del celebre Festival agri-rock di Barolo Filippo Taricco: il Wine Educational Board (Barolo, 12-13 maggio). Con Slow Food è tempo di Slow Fish (Genova, 18-21 maggio), e visto che siamo in piena primavera, una “Festa della Fioritura”, tra i filari dell’azienda Famiglia Cotarella tra Umbria e Lazio, è l’occasione per presentare con gli esperti “Intrecci”, la nuova scuola di alta formazione dedicata alla sala (21 maggio). Un evento da non perdere? “Vino e Arte che passione” al Casino dell’Aurora Pallavicini a Roma (21 maggio), dove oltre 50 aziende italiane incontrano opere d’arte private. A Milano, invece, arrivano i grandi vini dell’Alto Adige con il Consorzio Vini Alto Adige (15 maggio, Hotel The Westin Palace). A proposito di vino & cultura, il 13 maggio è la “Giornata Nazionale della Cultura del Vino” dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier.
“Sorrento Rosé”, è il Festival dei vini rosati promosso dalle Donne del Vino, dal 12 al 14 maggio, con madrina d’eccezione la chef Lidia Bastianich (al taglio del nastro con il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dorina Bianchi e alla presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini), nei ristoranti, pizzerie, wine bar, e a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, che promuove espressioni di cultura e arte e valorizzare del patrimonio ambientale e storico-artistico locale, nonché eventi e azioni di marketing territoriale, che ospiterà un banco d’assaggio con oltre 100 etichette da tutta Italia e dall’estero, apertivi e la “street pizza” di Antonino Esposito, mentre la tavola rotonda “Pizza e vino rosato” sarà al Grand Hotel Europa Palace, e ci sarà anche un’escursione in caicco con lo chef Giuseppe Aversa, del ristorante stellato Il Buco. Ospite sarà la delegazione delle Wow (Women of Wine) croata e la sua presidente Sanja Muzaferija, giornalista (con il patrocinio di Comune di Sorrento e Regione Campania e la partnership di Ais Campania; www.ledonnedelvino.com). Ci si sposta in Sicilia, dove il 12 maggio a Marsala, Donnafugata ospita “La Sicilia della bellezza e del vino, incontro con l’Accademia dei Georgofili sulla rinascita dell’isola grazie al vino e sulla ricchezza di un territorio-continente da promuovere e condividere, con interventi, del professor Rosario Di Lorenzo, presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia Università di Palermo, José Rallo, alla guida di Donnafugata, Constanze Reuscher, corrispondente Die Welt, Roberto Fiori, giornalista de La Stampa, Stefania Chironi, docente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia Università di Palermo, e del professor Francesco Giulio Crescimanno, presidente della Sezione Sud-Ovest dell’Accademia (www.donnafugata.it ). Arriva a Roma, il 13 e il 14 maggio la prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti Fivi, con vignaioli da tutta Italia, oltre 200, al Salone delle Fontane all’Eur, con Daniele De Ventura di Little Market, per andare incontro a chi a causa della distanza non è mai riuscito a partecipare all’appuntamento di Piacenza di fine novembre, ed essere dove hanno sede le istituzioni cui far sentire sempre di più la voce degli oltre 1.000 Vignaioli Indipendenti di tutta Italia, dal Dossier Burocrazia alla rappresentanza nei Consorzi di Tutela, ai decreti attuativi del Testo Unico del Vino (www.fivi.it).
“Vino in Festa”, la grande kermesse eno-cultural-gastronomica lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige, prosegue con un mosaico di eventi, tra curiosi esperimenti gustativi, feste e degustazioni, fino al 10 giugno, con il gran finale affidato a una speciale edizione dell’immancabile Notte delle Cantine (www.stradadelvino-altoadige.it). Stasera, a Milano, arriva Enoclub Siena, associazione di produttori e appassionati che si occupa della promozione dei vitigni autoctoni, particolarmente del Sangiovese di qualità, con “Sangiovese Purosangue - Rosso di Montalcino, secondo a nessuno”, all’Osteria del Treno, con un seminario-workshop condotto da Armando Castagno di Ais-Associazione Italiana Sommelier Milano, e banchi d’assaggio con cantine come Baricci e Col d’Orcia, Fattoria dei Barbi e Il Marroneto, Le Chiuse e Le Potazzine, Le Ragnaie e Poggio di Sotto per citarne solo alcune (www.enoclubsiena.blogspot.it). Si conclude a Villa Rizzardi a Negrar da Guerrieri Rizzardi il primo ciclo di incontri “Paesaggio come patrimonio culturale” dell’Osservatorio per il Paesaggio della Valpolicella, con Margherita Azzi Visentini, docente di storia dell’Architettura al Politecnico di Milano sul tema “Il paesaggio dei giardini”, con gli interventi di Agostino Rizzardi, che parlerà dell’impegno familiare nella conservazione del settecentesco giardino di Pojega, e di Evelina De Rossi, autrice del volume “Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto”, con visita guidata al giardino (12 maggio; www.guerrieri-rizzardi.it). Napoli vive invece “Wine&TheCity”, la grande rassegna che celebra il vino nei luoghi più belli della città, all’edizione n. 10, da un’idea di Donatella Bernabò Silorata: dal centro storico alla collina di Posillipo, all’interno di musei e palazzi antichi, una staffetta di appuntamenti e degustazioni guidate in compagnia di chef stellati e grandi cantine vinicole di tutta Italia, fino al 26 maggio in piazza del Municipio con Forme uniche, uno spettacolo emozionante della Compagnia Il Posto Danza Verticale + Marco Castelli Small Ensemble. Tra gli eventi nell’evento, dal 12 al 14 maggio, il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro antico, ospiterà l’Enoteca della Banca del Vino di Slow Food; il 15 e il 23 maggio, “Uno chef al Museo”, in collaborazione con Ferrarelle, porta per la prima volta l’alta cucina di Gennaro Esposito, due stelle Michelin, e di Pasquale Palamaro, una stella Michelin, in due prestigiosi musei della città, il primo al Pio Monte della Misericordia, il secondo a Casa Morra; il 20 e 21 maggio la kermessa entra per la prima volta anche nelle stanze del Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli accompagnando con il vino la visita al più grande archivio storico bancario del mondo. Tra gli spazi inediti e mai toccati prima dalla manifestazione ci sono anche l’ex carcere minorile Filangieri, già Convento delle monache Cappuccinelle nel Seicento, e oggi spazio collettivo e bene comune con il progetto dello Scugnizzo Liberato, e la Chiesa dell’Arte della Seta nel centro antico (www.wineandthecity.it).
Tra le anteprime a Sestri Levante ospita “Mare&Mosto. Le vigne sospese” (Ex Convento dell’Annunziata, 14-15 maggio; www.maremosto.it), una vetrina per la produzione del vino ligure dalla vendemmia 2016, e con ospite il Distretto di Qualità dell’Oltrepò, per oltre 100 produttori di vino, accanto all’olio, con degustazioni con i sommelier Ais-Associazione Italiana Sommelier, workshop e convegni, e tante iniziative collaterali tra cui menu a tema nei ristoranti. E c’è anche “Alba di Maggio”, un mese per celebrare l’Albana, regina di Romagna, con il Consorzio Vini di Romagna, nelle piazze di alcuni dei borghi più belli delle colline romagnole, Oriolo dei Fichi, Bertinoro, Faenza, Brisighella e Dozza, assaggiando le nuove Albane imbottigliate, mentre il pubblico potrà vestire i panni della giuria popolare votando la propria “Albana del Cuore” (14-28 maggio; con le tappe di selezione dell’Albana Dèi, la rassegna dedicata ai vini di tipologia “secco” ottenuti da uve Albana della Docg Romagna; www.consorziovinidiromagna.it). “Naturale”, il primo appuntamento in Abruzzo dedicato al vino artigianale organizzato dall’associazione culturale aquilana DinamicheBio, sarà di scena nel Convento di San Giovanni a Capestrano nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, che aprirà le sue maestose porte il 13, 14 e 15 maggio per l’edizione n. 6, con 50 produttori provenienti dall’Italia e la presenza di numerose etichette europee (www.naturalesalonedelvino.it). Un brindisi verso l’ora del tramonto, tra storia e tradizione, nel castello medievale delle colline Unesco con un doppio calice di Barolo, al termine della visita, “leggendo il paesaggio” dove nasce con una guida, è l’appuntamento con “Prosit!” al Castello di Serralunga d’Alba, ogni terzo venerdì del mese dal 19 maggio fino alla fine di settembre (con le cantine La Bioca di Serralunga, Tenuta Cucco, Cascina Meriame, Rivetto, Schiavenza e Cantina sociale Terre del Barolo; www.barolofoundation.it). Stesso giorno in cui, il volume “Civiltà del vino sul lago di Como
Origini, esperienze e prospettive” di Leo Miglio con prefazione di Mario Fregoni sarà presentato nella rassegna Aspettando Parolario a Como, con l’autore, allo Spazio Parini (www.cinquesensi.it). Di giorno (dal 13 al 15 maggio) la possibilità di conoscere oltre 200 artigiani del gusto e partecipare agli show cooking con chef come Antonia Klugmann, Nicola Portinari, Riccardo De Prà ed Emanuele Scarello, di sera (dal 12 al 24 maggio) spettacoli teatrali, cocktail con ingredienti selvatici, dj set e food truck: ecco l’edizione n. 2 di “Gourmandia - Le Terre Golose del Gastronauta”, la kermesse ideata dal Gatronauta Davide Paolini all’Ex Filanda di Santa Lucia di Piave (Treviso), con la novità ”Gourmandia Fest”. Tra gli eventi enoici, un seminario sui difetti del vino con Stefano Zaninotto, responsabile Qualità Amorim Cork Italia, il Premio Gastronauta - Cantina Tramin alle migliori 10 enoteche d’Italia e una selezione di produttori italiani di cui assaggiare le etichette (www.gourmandia.gastronauta.it). In Alto Adige cadono anche le Settimane delle Erbe selvatiche, a Lana e dintorni, fino al 14 maggio, con un programma di eventi per conoscere e degustare le erbe selvatiche tra escursioni, workshop, corsi di cucina e ovviamente menu nei ristoranti (www.wildkraeuter.bz.it). E dalla Vallagarina alla Valle di Cembra, dalle Giudicarie a Trento, dalla Piana Rotaliana all’Alto Garda, in Trentino c’è invece “Gemme di Gusto”, tanti appuntamenti, tra pic-nic, aperitivi, cene, trekking, passeggiate didattiche, biciclettate, visite in cantina, incontri con i produttori, collegati da un comune filo conduttore: la scoperta del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino (fino al 28 maggio, nel weekend; www.tastetrentino.it). C’è anche il Festival dell’Agriturismo Italiano promosso da Cia-Agricoltori Italiani e Turismo Verde, dal Lazio alla Campania passando per Abruzzo ed Emilia Romagna, con tante aziende agrituristiche che ospitano gli agrichef, i cuochi agricoli per dare vita, assieme, a menu e degustazioni per gli appassionati della cucina secondo campagna (fino al 25 maggio; www.cia.it). Intanto nasce a Lecce “Food a Sud - Conversazioni sulla comunicazione enogastronomica”, rassegna sulla comunicazione e sul giornalismo enogastronomico (12-13 maggio, Officine Cantelmo; www.og.puglia.it), fondata dalle giornaliste Leda Cesari e Rosaria Bianco (I corsi della due giorni che si svolgerà a Lecce costituiscono crediti formativi per i giornalisti, ma saranno aperti agli studenti dei laboratori e a tutti gli addetti ai lavori del settore enogastronomico), promossa da Ordine dei Giornalisti di Puglia e Regione Puglia con l’Istituto capofila Ipseo Aldo Moro di Santa Cesarea Terme, e il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, con primi ospiti Marcella Gabbiano, giornalista di La Repubblica, Marcello Masi, giornalista e conduttore “I Signori del Vino” e “Linea Verde Il sabato” su Rai 1, Paola Sucato, blogger ed esperta di comunicazione, ed Enzo Vizzari, giornalista e direttore delle Guide de L’Espresso.
A Torino l’appuntamento anche con il wine & food, è al Salone del Libro, dove tra gli appuntamenti ed i personaggi, GasTronOmica è l’area interamente dedicata all’editoria di settore dove la bibliodiversità sposerà la biodiversità targata Slow Food Editore (Lingotto Fiere, 18-22 maggio; www.salonelibro.itwww.slowfoodeditore.it). Il 16 maggio alla pizzeria ristorante InCantiere di Mercogliano (Avellino) c’è “Assaggi d’Irpinia”, appuntamento con le eccellenze irpine organizzato in collaborazione con Laura Gambacorta, tra pizza di qualità con Michelangelo e Ciro Casale e Amelio Petrucciani, birre artigianali Acrobat, i salumi di Mario Laurino e i formaggi di Carmasciando, e con la lady della pasticceria Carmen Vecchione di Dolciarte (laugam@libero.it). A Pistoia è di scena invece il Cibiamoci Digital and Marketing Food Festival 2017, edizione n. 2 della rassegna che, il 16 maggio al Piante Mati dal 1909, fa incontrare i professionisti del digital - da Nicoletta Polliotto, esperta di Digital Marketing della Ristorazione e founder di Muse Comunicazione, Mauro Rosati, dg Fondazione Qualivita, giornalista e scrittore di Food Politics, Giovanni Cappellotto, eCommerce Consultant & Web Marketer, Pietro Fruzzetti, digital branding strategist, co-founder di Stiip, digital agency pistoiese che ha ideato il Festival - e quelli del food, in una full immersion intensiva tra speech e workshop per approfondire le proprie conoscenze in ambito digitale, affinare le strategie di marketing e scoprire le ultime novità su social media management, content marketing, visual e comunicazione, assaggiando i prodotti dell’orto a km 0 del ristorante Toscana Fair (www.cibiamoci.it). Ci si sposta a Firenze per il consueto appuntamento con “Artigianato e Palazzo”, edizione n. 23 della mostra delle botteghe artigiane nella cornice del Giardino Corsini della storica famiglia Corsini, attorno al tema “Pianeta Artigiano. La qualità a occhio nudo”, tra artigiani a lavoro, laboratori, premi, “Blogs & Crafts” con gli artigiani under 35 e i blogger con la Fondazione Ferragamo, “Ricette di Famiglia a tavola con un buon libro” con Richard Ginori, Riccardo Barthel e gli show cooking degli chef di Desinare, con la giornalista Eva Desiderio , (18-21 maggio; www.artigianatoepalazzo.it).
Dagli eventi ai corsi, è partito “Camminare la terra: vigne e vini d’Italia”, un nuovo corso di degustazione di secondo livello per conoscere i grandi terroir del vino italiano, le persone e le aziende che più hanno contribuito alla loro affermazione dedicato all’Italia Settentrionale, dalla “A” di Alto Adige - Südtirol alla “V” di Valpolicella, passando per Franciacorta e Trento, Barolo e Barbaresco, Collio e Colli Orientali del Friuli, nonché Valtellina e Nord Piemonte, promosso dal Seminario Permanente Luigi Veronelli (fino al 30 maggio, nella sede dell’Associazione a Bergamo; www.seminarioveronelli.com). Con la Fondazione Italiana Sommelier è invece possibile seguire il Corso per diventare Sommelier dell’Olio con Nicola di Noia e la squadra di docenti Aiso - Associazione Italiana Sommelier dell’Olio (dal 12 maggio; www.bibenda.it). A proprosito di olio, è partito dalla Liguria, il Girolio d’Italia, il tour promosso dalle Città dell’Olio per accendere i riflettori su un connubio vincente, quello tra la nostra tradizione culinaria basata sulla Dieta Mediterranea e il territorio da cui nasce, e la prossima tappa dal 26 al 28 maggio sarà Iseo con il suo bellissimo lago ed una novità: la mostra mercato degli oli dei laghi italiani (la carovana dell’extravergine poi si sposterà in Abruzzo a Pianella il 29 luglio, toccherà la Puglia con Torremaggiore dal 13 al 15 ottobre, la Sardegna con Villamassargia il 21 e 22 ottobre e il Molise con Larino dal 27 al 29 ottobre, sarà a Rapolla in Basilicata dal 10 al 12 novembre, a Vallefiorita in Calabria il 18 e 19 novembre e in Campania a Controne il 25 e 26 novembre, fino alle ultime tappe in Toscana a San Casciano in Val di Pesa dal 2 e 3 dicembre e in Umbria dal 8 al 10 dicembre; www.girolio.cittadellolio.it). Dalla Sicilia, segnaliamo anche un concorso originale: “Vivere il vino in armonia”, primo concorso di composizione musicale del genere, organizzato dall’ Associazione Amici della Musica “R. Lucchesi” in collaborazione con l’azienda Feudo di Santa Tresa, a Vittoria, aperto a tutti i compositori e compositrici residenti in Sicilia per opere originali di qualsiasi genere musicale ispirate al tema del concorso (fino al 31 maggio; www.santatresa.com).
Tra le mostre, “La terra come patrimonio comune” al Museo di Roma in Trastevere, promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Cia-Agricoltori Italiani, Legacoop agroalimentare e Flai-Cgil e curata da Matteo Amati, Sandro Brugiotti e Riccardo Buzzanca, racconta l’occupazione delle terre degli anni Quaranta del Novecento, con l’obiettivo di sconfiggere il latifondo attraverso l’esproprio dei terreni e l’assegnazione ai braccianti e ai contadini, fino ad arrivare alle cooperative agricole e sociali dei nostri giorni, passando per gli anni che vanno dal 1977 al 1981, periodo in cui sono state fondate centinaia di cooperative, in larga maggioranza da giovani disoccupati che hanno recuperato migliaia di ettari di terreni incolti e mal coltivati, soprattutto di proprietà pubblica, con fotografie, documenti e filmati che documentano gli eventi legati al recupero e messa a cultura di terreni pubblici e privati abbandonati (fino al 4 giugno; il 15 maggio ci sarà anche il convegno “Dall’occupazione delle terre alla creazione delle Cooperative Agricole e Sociali”; www.cia.it). Dal 10 maggio al 16 luglio, invece, ai Magazzini del Sale di Venezia, in concomitanza con La Biennale Arte 2017, è di scena la mostra di Robert Wilson “The dish ran away with the spoon everything you can think of is true”, dedicata al 25° anniversario delle illy Art Collection, le serie di tazze che dal 1992 illycaffè crea in collaborazione con i più importanti artisti contemporanei internazionali (www.illy.com).
Infine, un evento oltreconfine: la degustazione “Franciacorta, Barolo & Barbaresco:
il top dell’eleganza italiana”, il 15 maggio al Park Hyatt a Zurigo, un incontro al vertice grandi vini rossi delle Langhe e delle perle della Franciacorta, per scoprire le tante sfaccettature del Nebbiolo, che cresce nel cuore del Piemonte, e del Metodo Classico della Lombardia, tra tasting aperti al pubblico e le masterclass Franciacorta: Alla scoperta delle migliori bollicine d‘Italia e Barolo e Barbaresco - Terroir a confronto (www.franciacorta.net).

Focus - La carovana rosa del Giro d’Italia è in arrivo a Montefalco per una nuova “eno-crono”: l’attesissima “Sagrantino Stage” (16 maggio) tra i vigneti del grande rosso umbro. Mauro Vegni, dg Giro: “sarà spettacolare”
La carovana rosa del Giro d’Italia è in arrivo a Montefalco per una nuova “eno-crono”, come WineNews ha ribattezzato con gli organizzatori della celebre Corsa le tappe che ormai ogni anno attraversano i territori del vino più importanti d’Italia e sono dedicate alle Denominazioni: è l’attesissima “Sagrantino Stage”, il 16 maggio, dedicata ai 25 anni della Docg del grande rosso umbro, che si intrecciano con il traguardo dell’edizione n. 100 del Giro. Una tappa che, ha detto il direttore del Giro Mauro Vegni, “sarà spettacolare, sia per i territori toccati, che sono unici nel loro genere, sia per la sua valenza tecnica, che la renderà determinante ai fini della corsa”, con i suoi 39,2 km da Foligno a Montefalco, attraverso i filari di questo vino creato nel Medioevo come vino da messa dai seguaci di San Francesco, riscoperto, con il recupero delle antiche barbatelle e la loro selezionale clonale, e portato alla ribalta internazionale insieme al suo territorio da Caprai, la cantina leader del territorio, guidata da Marco Caprai, e tra le case history di maggior successo nel mondo del vino in epoca recente.
Anche per gli eno-appassionati il Giro d’Italia è ormai un appuntamento imperdibile, partito il 5 maggio da Alghero, con l’“antipasto”, la sera del 4 maggio, con la cena ufficiale nelle storiche Cantine Sella & Mosca, una delle griffe di riferimento della Sardegna enoica, di proprietà della famiglia Moretti, che ha dedicato al Giro una degustazione di rosati. Ma il momento clou, per chi ama vino e ciclismo, è in calendario per il 16 maggio, quando la corsa farà tappa a Montefalco, per la cronometro “Sagrantino Stage” tra i vigneti del celebre rosso umbro (39,2 km decisivi da Foligno a Montefalco, con tanto di etichetta celebrativa e un programma di eventi aspettando il Giro (www.consorziomontefalco.it). Nell’attesa, infatti, gli amatori delle due ruote possono pedalare tra i suggestivi filari umbri battendo il percorso della tappa n. 10, grazie all’installazione di una speciale segnaletica visibile lungo tutto il percorso, un’iniziativa del Consorzio Tutela Vini Montefalco all’insegna del turismo sostenibile e di una carovana tutta rosso rubino.
La cronotappa umbra conferma l’attenzione della Corsa Rosa per i patrimoni enologici nazionali, in tappe combattute e spettacolari, ricordando l’arrivo a Montalcino, nel 2010, dopo aver percorso km di sterrato tra i vigneti di Brunello, ma anche, nel 2014, la Barbaresco-Barolo, nel 2015 la Treviso-Valdobbiadene, e nel 2016 la Chianti Classico Stage da Radda in Chianti-Greve in Chianti. E che, stando a rumors WineNews, salvo clamorose “volate” dell’ultimo chilometro di altri territori del Belpaese, attraverserà nel 2018 i filari della Franciacorta, per una tappa bagnata da una delle migliori espressioni della spumantistica italiana. Intanto l’edizione n. 100 avrà anche un’altra tappa tra i vigneti: la penultima, il 27 maggio, la Pordenone-Asiago, 190 km nel cuore di alcune delle Docg, Doc e Igp viticole più note del Veneto. Dai cui vigneti provengono anche le “bottiglie del trionfo”, jeroboam di Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg con immancabile etichetta rosa, cuvée speciale prodotta per il sesto anno consecutivo da Astoria.
Info: www.giroditalia.it

Focus - A primavera anche Eataly si prende cura del suo “Vivaio”: quello dei piccoli e giovani vigneron, nel progetto per valorizzare le realtà virtuose ed i loro vini, nelle enoteche, e nell’“Eataly Wine Festival 2017” (Eataly Roma Ostiense, 11-13 maggio)
È primavera, e anche Eataly si prende cura del suo “Vivaio”: è quello dei piccoli e giovani vigneron, protagonisti nel progetto lanciato un anno fa dalla catena di store del gusto made in Italya di qualità di Oscar Farinetti, per valorizzare e far crescere le realtà produttive più virtuose ed i loro vini, tutto l’anno nelle enoteche, e, dall’11 al 13 maggio, nell’“Eataly Wine Festival 2017” ad Eataly Roma Ostiense, una tre-giorni enoica per far conoscere di persona agli appassionati chi sono questi produttori assaggiando oltre 100 etichette di 50 cantine. Grazie al progetto nato un anno fa, le enoteche di Eataly si sono arricchite di tante nuove e interessanti etichette, e gli stessi giovani vignaioli che le hanno animate, saranno i protagonisti indiscussi dell’edizione n. 2 del Festival del Vivaio. Che Eataly continua a coltivare perché le sue enoteche diventino sempre più dei luoghi in cui il lavoro dell’azienda e quello dei produttori, insieme alla loro passione, si incontrino e costituiscano un terreno fertile, in cui far nascere la conoscenza e l’amore verso variegata realtà enologica italiana.
All’“Eataly Wine Festival 2017”, sarà possibile degustare i vini del Vivaio, ma anche acquistare le bottiglie dei produttori - anche da consumare al Festival - accompagnate dalle specialità food del Ristorante Orlando, Hand Made e della Pasticceria La Portineria. Ma ci saranno anche seminari, con Sandro Sangiorgi che presenta il libro a fumetti “Gli Ignoranti - vino e libri: diario di una reciproca educazione” di Etienne Davodeau, con una degustazione di 4 vini naturali, biologici e biodinamici (12 maggio), e con Armando Castagno su “L’Italia di punto in bianco”, una degustazione alla cieca di 8 bianchi italiani per scoprire come ogni singolo terroir incida sull’espressività del vino (13 maggio). Il tutto accompagnato da Wolfman Bob djset con vinili, live music con Naelia e Luca Bulgarelli (11 maggio), Luzy L Djset con vinili, live music con Viviana Strambelli e Antonio Maresca (12 maggio), Four Hill e Nossa Bossa (13 maggio).
Chi sono i produttori del Vivaio? Dalla Puglia, Tenuta Perniola, Bonsegna, Romaldo Greco, Pietraventosa, Cantine Imperatore, Francesco Marra, Cantine Losito e Valentina Passalacqua; dalla Calabria A’ Vita e Azienda Agricola Diana; dalla Campania Cantine dell’Angelo, Cantine del Barone, Il Cancelliere, I Cacciagalli e Tempere Società Agricola F.lli Pica; dalla Sicilia Francesco Guccione, Anima Corale-Casa dei Giovani, Aldo Viola, Tenute Bosco, Filippo Grasso ed Etnella; dalla Toscana, l’Azienda Agricola Celestina Fe’, Società Agricola Sequerciani e Cappella Sant’Andrea; dall’Umbria Marco Merli; dal Lazio Riserva della Cascina, Trebotti, Maciocca, Vini Raimondo e Damiano Ciolli; dal Piemonte Contrada di Sorano, Garbarino, Ressia e Tenuta Grillo; dall’Emilia Romagna Tenuta Borri Graziella, Cantina San Biagio Vecchio e Vigneto San Vito; dalle Marche La Staffa, e dall’Abruzzo Agricola Rabasco, Marina Palusci e CantinArte; arriveranno dalla Lombardia Citari, Togni Rebaioli e Colletto, e dal Trentino Filanda de Boron e Furlani Matteo; dal Friuli Venezia Giulia Paraschos, Blazic, Korsic e Casa delle Rose, mentre dal Veneto Massimago e Bele Casel; infine, dalla Sardegna Meigamma, e dalla Slovenia Reya.
A Eataly Lingotto a Torino, invece, c’è la Festa della Amatriciana, il 13 e 14 maggio, con Massimo Pulicati, più conosciuto come l’Oste della Bon’Ora dell’omonimo ristorante di Grottaferrata (Roma), che si cimenterà tra i fornelli, presentando la sua versione di uno dei piatti laziali più amati.
Info: www.eataly.net

Focus - “Collisioni” save the date: il celebre Festival agri-rock di Barolo lancia un nuovo progetto permanente (il Wine Educational Board con membri d’eccezione), stringe una partnership tra la app Delectable di Vinous e il suo Progetto Vino, e presenta il rinnovato Progetto Vino&Food dell’edizione 2017 (Barolo, 12-13 maggio)
“Collisioni”, il celebre Festival agri-rock di Barolo, il 12 e il 13 maggio al Cortile del Castello di Barolo, presenta un nuovo progetto permanente con due giornate di educational con il Ceo di Vinous Antonio Galloni, e il Senior Editor di Vinous Ian D’Agata, curatore del Progetto Vino di Collisioni con l’ideatore e direttore del Festival Filippo Taricco. Che cos’è? Uno spazio insieme agricolo, social e digitale per creare un nuovo storitellyng dell’agricoltura e del territorio, declinato in chiave, ovviamente agri-rock.
Si parte il 12 maggio con un educational esclusivo per la stampa con i prodotti d’eccellenza del Piemonte, e l’inaugurazione dello spazio con Antonella Parigi, assessore alla Cultura e Turismo della Regione, Renato Bianco, sindaco di Barolo, Filippo Taricco, Daniele Lago, designer, e Lucio Diana, scenografo. Quindi, una conferenza esclusiva per la stampa, con Galloni e D’Agata che annunceranno la nuova partnership tra la app Delectable di Vinous e il Progetto Vino di “Collisioni”. Il 13 maggio ci saranno un educational esclusivo per la stampa dedicato ancora ai prodotti del Piemonte, e la conferenza aperta al pubblico del rinnovato Progetto Vino&Food di “Collisioni” 2017, che ospiterà oltre 80 esperti da tutto il mondo, e del Wine Educational Board, il nuovo progetto a cura di Ian D’Agata, con Giorgio Ferrero, assessore Agricoltura della Regione, i Consorzi dei vini piemontesi, e, soprattutto i membri del board: Steven Spurrier, Bernard Burtschy, Laura DePasquale, Lingzi He e Michaela Morris.
Info: www.collisioni.it

Focus - In Costa Smeralda torna “Porto Cervo Wine & Food Festival”, dal 12 al 14 maggio, l’evento, ora riunito tra wine & food, dedicato alle migliori eccellenze enogastronomiche di Sardegna ed italiane
In Costra Smeralda, è tempo di “Porto Cervo Wine & Food Festival”, edizione n. 9, dal 12 al 14 maggio, dell’evento, ora riunito tra wine & food, dedicato alle migliori eccellenze enogastronomiche di Sardegna ed italiane: l’appuntamento è al Cervo Conference Center, che accoglie piccoli e grandi produttori e un pubblico selezionato di operatori grazie agli hotel Starwood Cala di Volpe, Cervo, Pitrizza e Romazzino
Nel programma, Bruno Gambacorta, ideatore della rubrica Eat Parade del Tg2, modera due incontri dedicati al cibo del benessere e della longevità: con Eliana Liotta, autrice del best seller “La Dieta Smartfood”, in collaborazione con lo Ieo di Milano e in corso di pubblicazione in oltre 20 Paesi, firma di “Io Donna”, del “Corriere della Sera”, un volume che parla di “cibi intelligenti” che dialogano col Dna e imbavagliano i geni dell’invecchiamento; quindi, la parola passa a Marcello Coronini, ideatore del marchio La Cucina del Senza®, che racconta nel suo ultimo libro, che propone la realizzazione di piatti senza grassi, sale e zucchero aggiunti, in cui i piaceri della tavola incontrano anche quelli della salute (12 maggio).
Attorno al vino, invece, Gambacorta intervista Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente della Commissione Enologia dell’Oiv-Organizzazione internazionale della vigna e del vino, tra i massimi esperti di enologia italiana, autore del libro “Il respiro del vino”, un viaggio affascinante alla scoperta di quella sfera invisibile del vino che sono i suoi profumi. E, ancora, il giornalista Giuseppe Carrus racconta la Sardegna e i suoi vini, portando alla scoperta dei 15 vitigni autoctoni dell’isola, con Gianluigi Bacchetta, direttore dell’Orto Botanico e professore ordinario dell’Università di Cagliari, per parlare della vite ai tempi dei nuragici e della recente scoperta in Sardegna del vitigno più antico del Mediterraneo occidentale.
Gambacorta incontra invece Clara & Gigi Padovani, scrittori, giornalisti e critici, autori di tanti bestseller di successo nel mondo dell’editoria wine & food, tra cui “L’arte di bere il vino e vivere felici”, una guida easy dedicata a chi si vuole avvicinare al mondo del vino, e “Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato”, divertente “diatriba” sull’origine di questo goloso dessert. Infine, una “sfida” culinaria, tra Giappone e Sardegna, entrambe isole della longevità: un’esibizione a 4 mani con lo chef Hiro, protagonista del progamma televisivo “Ciao sono Hiro” su Gambero Rosso, e Alberto Sanna, del ristorante Il Campidano di Samassi, nominato da Forbes come uno dei più promettenti chef internazionali (14 maggio).
Info: www.portocervowinefestival.com - www.portocervofoodfestival.com

Focus - Approfondimenti ed assaggi alla Reggia di Caserta, al Museo del Bargello a Firenze, al Castello Cavour di Santena (Torino) e non solo: il 13 maggio è la “Giornata Nazionale della Cultura del Vino” by Ais (con Politiche Agricole, Beni Culturali e Rai)
Parlare della cultura del vino, e poi assaggiarlo, tra le sale della splendida Reggia di Caserta, o sotto allo sguardo delle sculture rinascimentali di Maestri come Michelangelo, Donatello o Giambologna al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, o ancora tra i reperti della civiltà etrusca nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma), o nelle stanze del Castello Cavour a Santena (Torino): sono solo alcune delle possibilità offerte ad appassionati e wine lover dalla “Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”, promossa dall’Associazione Italiana Sommelier - Ais, di scena il 13 maggio, con la storica partnership del Ministero delle Politiche Agricole e, per la prima volta in maniera ufficiale, quelle del Ministero dei Beni Culturali e della Rai. “Vitigni e cultivar tradizionali: un’identità da preservare, un patrimonio da valorizzare” è il tema di questa edizione, scelto per il suo “forte impatto e legame con cultura, arte e la tradizione enoica e olearia italiana, vere eccellenze mondiali in questi comparti produttivi”.
“Il Ministero dei Beni Culturali ci ha messo a disposizione delle sede museali importanti - spiega a WineNews il presidente Ais Antonello Maietta - e quindi il vino entra nelle sedi istituzionali della cultura. È un riconoscimento importante, e conferma che si è capito che per il vino c’è bisogno non solo di un approccio edonistico ed economico, ma anche culturale. I luoghi sono tutti di alto profilo, e per chi parteciperà alla Giornata ci sarà anche la possibilità di visitare gratuitamente alcune aree, per valorizzare ancora di più il legame profondo tra vino e cultura. Ci saranno momenti divulgativi con relazioni di esperti dei due Ministeri, ma anche docenti universitari, sommelier e così via, e poi ci saranno banchi di degustazione sempre all’interno dei musei, e per noi è una novità importante”.
D’altronde, questa è anche la prima “Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio” che arriva dopo l’entrata in vigore del Testo Unico del Vino che, all’articolo 1, come noto, recita: “il vino, prodotto della vite, la vite e i territori viticoli, quali frutto del lavoro, dell’insieme delle competenze, delle conoscenze, delle pratiche e delle tradizioni, costituiscono un patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale”.
Info: www.aisitalia.it

Focus - La galassia della Barbera è in festa intorno al nuovo vertice qualitativo, il Nizza, con “Nizza è Barbera”, tra degustazioni, approfondimenti e divertimento, dedicati proprio alla Barbera d’Asti Docg e al Nizza Docg (Nizza, 13-14 maggio)
Vitigno storico (le prime testimonianze risalgono al 1512) e tra i più importanti del Piemonte, la Barbera, che piace tanto ai Millennials e alle donne, è l’“ancora ampelografica” di una complessità territoriale che lavora, unità nelle diversità, per un grande rilancio in Italia e nel mondo. Che passa da una maggiore tutela, comunicazione, e sinergia di queste diversità, oggi protette e rappresentate sia dal Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato (a tutela di un territorio che, insieme alla Langhe, è Patrimonio Unesco, www.viniastimonferrato.it), sia dall’Associazione Produttori del Nizza, guidata da Gianni Bertolino (www.ilnizza.net), che lavora per lo sviluppo del Nizza Docg, la “super Barbera d’Asti”, voluta dall’Associazione Produttori del Nizza. In un percorso diverso e comune allo stesso tempo, per dimostrare quello che i produttori sanno già, ovvero che la Barbera può essere un grande vino quotidiano e “pop”, ma anche capace di esprimersi ai massimi livelli per invecchiamento e qualità. Una Barbera che dà vita al Piemonte Barbera Doc, alla Barbera d’Asti Docg e al Nizza Docg (800.000 milioni di bottiglie, erano 500.000 nel 2014). Una piccola galassia enoica che il 13 e il 14 maggio sarà in festa intorno al nuovo vertice qualitativo, il Nizza, con “Nizza è Barbera”, tra degustazioni, approfondimenti e divertimento, dedicati proprio alla Barbera d’Asti Docg e al Nizza Docg, organizzato dal Comune di Nizza Monferrato e dall’Enoteca Regionale di Nizza in collaborazione con il Consorzio della Barbera, i Produttori del Nizza e Astesana Strada del Vino (con il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Asti e Camera di Commercio di Asti).
Due le degustazioni d’eccezione: una con ospiti i cru del Rodano, guidata dagli enologi Paola Manera e Luigi Bertini (giardini di Palazzo Crova), e l’altra (Enoteca regionale di Nizza) sarà la verticale delle 5 migliori annate di Nizza Docg, dal 2008 al 2012 con i Produttori del Nizza e Ais.
E poi ancora, per le vie del centro, il Wine BARbera con oltre 100 etichette di Barbera, mostre d’arte a tema, come quella di sculture al Foro Boario “Paesaggio disegnato” dello Studio C&C, e il brindisi finale che vede la Barbera dialogare con un’altra eccellenza storica del vino piemontese, nel momento “Barbera & Alta Langa in collaborazione con il Consorzio della Barbera dell’Asti e dei Vini del Monferrato e del Consorzio dell’Alta Langa”.
“Nizza è Barbera” - spiega il presidente del Consorzio della Barbera Filippo Mobrici - è un evento che richiama migliaia di appassionati, che pone l’attenzione su questo vitigno straordinario espressione del Piemonte e riconosciuto in tutto il mondo per la sua qualità, frutto di un territorio di produzione unico qual è il Monferrato”. “È una rassegna che ha un grande appeal per i consumatori - dice Simone Nosenzo, sindaco di Nizza Monferrato - la nostra città si afferma ogni anno di più come il centro della produzione di qualità della Barbera. Con il nuovo disciplinare del Nizza Docg, poi, si è creato l’inizio di percorso virtuoso e ambizioso. Abbiamo aperto una strada nuova che sempre più vignaioli vogliono percorrere”. “È un evento dedicato ai consumers - aggiunge Mauro Damerio, presidente dell’Enoteca regionale del Nizza - in particolare attira i Millennials, ma anche un pubblico di stranieri: tedeschi, svizzeri, norvegesi e americani. Il Nizza e la Barbera sono vini giovani e social che hanno grandi potenzialità di comunicazione”.
Info: www.nizzaebarbera.it

Focus - Modena celebra il “Lambrusco Mio”, il vino italiano più esportato nel mondo, con una serie di eventi che ripercorrono la produzione e il consumo del vino nel territorio, dalla preistoria ai giorni nostri (13-14 maggio)
Il Lambrusco è, da oltre 40 anni, il vino italiano più esportato nel mondo, con 400 milioni di bottiglie all’anno e un ricavo di 500 milioni di euro; e, quest’anno, la sua città, Modena, lo festeggia il 13 e il 14 maggio, con l’evento “Lambrusco Mio”, promosso dal Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, che coincide anche con l’anno delle celebrazioni per i 2.200 anni dalla fondazione della città.

Il Lambrusco sarà celebrato al Palazzo dei Musei: un’occasione per conoscere le testimonianze della produzione e del consumo del vino nel territorio modenese in età romana, ma anche di percorrere la storia di questa secolare tradizione, dalle origini preistoriche fino alle soglie della contemporaneità, con l’itinerario storico “Dall’uva perusinia al Lambrusco” che si snoda tra i Musei Civici e la Galleria Estense. Accanto, le cantine proporranno al pubblico assaggi delle loro bollicine (nel calice per il Lambrusco firmato Riedel), ma ci saranno anche degustazione guidate dall’Ais, accompagnate da Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Modena, e crescentine del Consorzio Modena a Tavola. Due i talk show, “Lambrusco, un giacimento naturale” sulla filiera vitivinicola del Lambrusco che pulsa nel cuore del territorio emiliano supportata da una molteplicità di imprese, e “Il Lambrusco piace tanto anche a noi” con Fede & Tinto di Decanter Radio2 Rai che incontrano i produttori e il pubblico dell’evento.
È sul territorio modenese che avvengono tutte le fasi di produzione di quattro tipologie di Lambrusco Dop: Lambrusco di Sorbara, Salamino di Santa Croc, Grasparossa di Castelvetro e di Modena, prodotto utilizzando un uvaggio, ovvero una mescolanza di diversi tipi di uve. Una celebrazione, quindi, del vino come tassello fondamentale della tradizione, dato che i disciplinari di produzione delle Denominazioni d’Origine Protetta sottolineano una curiosità e un primato che forse in pochi conoscono: “il Lambrusco è considerato uno dei vitigni più autoctoni del mondo in quanto deriva dall’evoluzione genetica diretta della vitis vinifera silvestris occidentalis, la cui domesticazione ha avuto luogo nel territorio modenese”. Ma il Lambrusco ha una storia antichissima, che già i letterati dell’epoca romana come Catone, Virgilio e Varrone descrissero nelle loro opere. Diversi autori classici portano la testimonianza dell’esistenza, nel territorio emiliano, di un vitigno selvatico denominato “Labrusca vitis”, che cresceva negli ambienti più marginali delle campagne coltivate e che aveva la particolarità di produrre un’uva dal gusto spiccatamente aspro.
Info: www.tutelalambrusco.it - www.lambrusco.net

Focus - A Milano arrivano i grandi vini dell’Alto Adige con il Consorzio Vini Alto Adige, un viaggio nel calice attraverso 50 etichette in un territorio affascinante dove i vigneti raggiungono i 1.000 metri (15 maggio)
I vini dell’Alto Adige fanno tappa a Milano: l’appuntamento con Südtirol Wein Vini Alto Adige è il 15 maggio all’Hotel The Westin Palace, con una degustazione dal taglio divulgativo riservata alla stampa. Pierluigi Gorgoni, enologo, giornalista di settore e docente alla scuola Alma di Colorno, guiderà l’incontro “Alto Adige, qualità su più quote”, una chiacchierata davanti a un calice di vino, ma anche un viaggio in un territorio affascinante che ospita vigneti dai duecento ai mille metri. Un viaggio raccontato attraverso l’assaggio di sei etichette: Pinot Bianco Sirmian della Cantina Nals Margreid, Gewürztraminer Vom Lehm di Castelfeder, Müller Thurgau Graun della Cantina Kurtatsch, Kerner Valle Isarco Aristos della Cantina Valle Isarco, Schiava Gschleier Vecchie Vigne della Cantina Girlan, e il Pinot Nero Schweizer di Franz Haas. Ad accompagnare i vini, saranno gli enologi delle aziende Castelfeder, Cantina Girlan e Cantina Nals Magreid, con Werner Waldboth, direttore del Consorzio Vini Alto Adige. E ci sarà anche l’assaggio “Dalle valli alle vette, l’Alto Adige nel calice”, aperto anche al pubblico, con una selezione di 50 vini in degustazione libera.
Info: www.vinialtoadige.com

Focus - Anteprime: è tempo di “Volcanic Wines - Soave Preview”, il debutto sulla scena della vendemmia 2016 del Soave, accanto alle sue vecchie annate per mostrare la longevità del grande bianco veneto (Soave, 18-20 maggio)
Nella lunga stagione delle anteprime, è tempo di “Volcanic Wines - Soave Preview”, il debutto sulla scena della vendemmia 2016 del Soave, accanto alla possibilità di assaggiare le sue vecchie annate capaci di mostrare la longevità del grande bianco veneto, guidati da tanti grandi esperti. L’appuntamento è, dal 18 al 20 maggio, nella cornice del Palazzo del Capitano a Soave, a partire da “I grandi cru del Soave: degustazione di 12 cru rappresentativi della denominazione”, condotta dalla Master of Wine Sarah Abbott. Al banco d’assaggio protagonisti saranno Soave, Soave Classico, Soave Superiore, Soave Colli scaligeri e Recioto di Soave, nelle annate 2016 e antecedenti (18 maggio). “Sotto il segno della Pergola - Se la vite è una liana … dall’arbusto gallico alla pergola di Soave” è il tema attorno al quale interverrà Attilio Scienza, professore ordinario di Viticoltura all’Università di Milano, seguito da “Il confronto pergola-guyot nel Soave” con Federica Gaiotti del Cra Conegliano. Quindi, “A tutta pergola - Degustazione guidata di 12 vini da vitigno autoctono a pergola, provenienti da diversi territori italiani”, con Walter Speller, giornalista, e Maurizio Gily, agronomo e direttore della testata Mille Vigne, e che si potranno anche assaggiare al banco d’assaggio.

Tra i press tour, “Le Vie Verdi del Soave - II Parte” con visita alle aziende di Soave: “L’Integrato, il Biologico, il Biodinamico, la Biodiversità, l’Etichetta verde”, e tra le degustazioni, una sarà riservata per ogni giornalista con servizio personalizzato di sommelier. Riflettori puntati, a seguire, sui “Volcanic Wines 2017” a cura del Master Sommelier John Szabo e Alessandro Brizi, giornalista, e l’enologo Salvo Foti, con la presentazione del volume “Volcanic Wines” e giro del mondo in 12 vini vulcanici, che si potranno degustare al banco d’assaggio assieme al Soave. Infine, il gran finale, con la cena nella cornice di Borgo Rocca Sveva, visitando la cantina e il parco botanico, sulle note della Soave Big Band.
Info: www.ilsoave.com

Focus - Attorno al tema “La rete siamo noi” al Porto Antico di Genova torna “Slow Fish”, la festa del mare di Slow Food, tra le sue risorse e le sue problematiche, convivialità e conferenze (18-21 maggio)
“La rete siamo noi” è il tema dell’edizione N. 8 di “Slow Fish”, l’evento di Slow Food al Porto Antico di Genova, dal 18 al 21 maggio, grazie alla collaborazione del Comune di Genova e della Regione Liguria, con il Ministero delle Politiche Agricole, che celebra il mare e le sue risorse con una grande festa, informando visitatori, grandi e piccini, e invitandoli a riflettere su problematiche e politiche di gestione, lasciandosi con qualche consiglio e un messaggio di speranza per il futuro del nostro pianeta. Il tutto con l’approccio ludico e piacevole che contraddistingue gli eventi della Chiocciola, e con un linguaggio accessibile a tutti, esperti e neofiti. Carlo Petrini ha evidenziato la “necessità di mantenere a Genova un evento che dal 2004 ha consolidato un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra centinaia di “nodi” per i quali la città è ormai un punto di riferimento imprescindibile. Dove pescatori, artigiani e cuochi da tutto il mondo si incontrano per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle acque dolci”.
Molte sono le novità che affiancano gli appuntamenti consolidati, ma andiamo con ordine. Cominciando da Casa Slow Food, dove partono i Percorsi Slow, si scoprono novità e best seller di Slow Food Editore, e soprattutto, si danno appuntamento i nodi della rete internazionale di Slow Fish - pescatori, cuochi, accademici, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni - per fare il punto sullo stato delle risorse marittime, si scambiano conoscenze sulle problematiche che affliggono gli stock ittici e condividono le buone pratiche attuate dalle comunità del cibo di Terra Madre italiane ed estere. Ma anche le associazioni regionali di Slow Food. La novità è la Cucina dell’Alleanza, dove si celebra la biodiversità: 40 posti a sedere e 15 appuntamenti con i cuochi dall’Italia e dal mondo che tutti i giorni si alternano ai fornelli per cucinare, ma anche per raccontare i prodotti che compongono le loro ricette, provenienti da produzioni rispettose dell’ambiente, del lavoro e del benessere animale. Per gli Appuntamenti a Tavola due le location in cui, dall’anteprima del 17 maggio, chef italiani e internazionali si danno il cambio: il ristorante Il Marin di Eataly Genova, da cui si può godere di una delle viste più belle del Porto Antico, e il Cavo Ristorante, nel cuore del centro storico, all’interno del Palazzo Branca Doria. Aprono le danze, Maurizio e Sandro Serva, alla guida delle uniche due stelle Michelin al mondo assegnate a un ristorante focalizzato sul pesce d’acqua dolce: La Trota di Rivodutri. Tra gli chef, da Esteban Tapia a Luigi Taglienti, da Roy Caceres a Moreno Cedroni e molti altri.
Sul Palco di Ricrea si alternano conferenze e dibattiti proiezioni di film e documentari, e approfondimenti dell’Università di Genova che, negli stessi giorni, realizza l’evento Univercity. È animato dagli stessi studenti, invece, lo spazio dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo tra aperitivi con il produttore e tavole rotonde con i docenti, i percorsi nel Mercato guidati dai Personal shopper, gli originali Walk n’eat e l’immancabile Eat-in. Regione Liguria fa viaggiare tra terra e mare con #Lamialiguria: un ricco programma di laboratori con pescatori e artigiani, laboratori del gusto con il pesto in diretta e ristorazione continua.
Ma ci sono anche il Mercato di Slow Fish 2017 con il meglio dei prodotti del mare, delle acque dolci e dell’entroterra, e i Fish-à-porter, novità ispirata alla Boqueria di Barcellona: una cucina nella quale cuochi e pescatori si alternano per deliziare e proporre dritte e consigli su come fare la spesa. In Piazza Caricamento, poi, ognuno può trovare l’abbinamento ideale tra le birre artigianali italiane, le Cucine di strada, la fantasia dei Food truck e le ricette delle Regioni italiane. Quindi, la Piazza delle Feste, la tradizionale Enoteca con 300 etichette selezionate dalla Banca del Vino e raccontate con professionalità dai sommelier Fisar, e le novità dei Temporary Tastings, appuntamenti guidati dai protagonisti del vino italiano con i loro vini più rari, la Mixology con Velier, Pizza n’ Fish, per degustarla in tutte le ricette a tema pesce preparate dai maestri pizzaioli Corrado Scaglione dell’Enosteria Lipen di Canonica Lambro, Massimiliano Prete del Gusto Divino di Saluzzo e del Gusto Madre di Alba, e Graziano Monogrammi de La Divina Pizza di Firenze, e infine il Punto Gamberi, dove si assaggiano i preziosi crostacei sanremesi con l’Ittiturismo M/B Patrizia di Giuseppe Di Gerlando. Spazio alla conoscenza, per finire, con i Master of Food, gli approfondimenti che coniugano l’informazione con la degustazione, per imparare a mangiare (e bere) con soddisfazione e rispettando l’ambiente: dietisti e chef raccontano come coniugare cibo e salute con “La salute vien mangiando ... quale pesce?”, ciclo di incontri con i temi “Ma c’è pesce per tutti?”, “Nutrizione e ... non pesci” e “Pesci di plastica”, mentre a “In che senso?” i docenti di Slow Food invitano i giovani a mettere alla prova i propri sensi, in una vera e propria palestra di gusto.
Info: www.slowfish.slowfood.it

Focus - Una “Festa della Fioritura”, tra i filari fioriti dell’azienda Famiglia Cotarella tra Umbria e Lazio, i piatti degli chef con le sue erbe spontanee, e un convegno su “La Spontaneità in vigna, in sala e nel piatto”, per presentare con gli esperti Intrecci”, la nuova scuola di alta formazione dedicata alla sala (21 maggio)
Una “Festa della Fioritura”, tra i filari fioriti, i piatti degli chef con le erbe spontanee, e un convegno su “La Spontaneità in vigna, in sala e nel piatto”: appuntamento è il 21 maggio nell’azienda Famiglia Cotarella, tra Umbria e Lazio, a San Pietro a Montecchio (Terni), per la presentazione di “Intrecci”, la nuova scuola di alta formazione dedicata alla sala che si occuperà di formare personale qualificato per l’accoglienza e il servizio nella ristorazione e nell’ospitalità alberghiera secondo lo stile italiano, con Dominga, Enrica e Marta Cotarella.
La presentazione della scuola, ancora work in progress, avverrà nel convegno dedicato alla spontaneità, in cui gli interventi di Attilio Scienza, professore ordinario di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano, Enzo Vizzari, direttore delle guide de L’Espresso, Fiammetta Fadda, giornalista enogastronomica, Dominga Cotarella, direttore marketing e commerciale di Famiglia Cotarella e founder della scuola, Marco Reitano, presidente dell’Associazione Noi di Sala e sommelier del ristorante 3 stelle Michelin La Pergola, Silvano Giraldin, gm storico del ristorante tristellato Le Gavroche di Londra, e Antonio Begonja, gm del ristorante tristellato Per Se di New York, moderati da Bruno Vespa.

Dopo la visita guidata della scuola, i filari fioriti del vigneto Marciliano saranno la location del pranzo a “otto mani” degli chef Alessandro Dal Degan (La Tana, Asiago), Fabrizia Meroi (Ristorante Laite, Sappada), Davide Caranchini (Ristorante Materia, Como) e Giuseppe Iannotti (Kresios Ristorante, Telese Terme) che interpreteranno il tema della “spontaneità” attraverso un piatto, utilizzando le erbe spontanee del territorio, con il servizio in sala a cura dell’Ipsseoa M. Buonarroti di Fiuggi.

Focus - Oltre 50 aziende tra le più rappresentative della scena enoica italiana incontrano opere d’arte private. È “Vino e Arte che passione” al Casino dell’Aurora Pallavicini a Roma, gioiello del Barocco romano (21 maggio)
Ammirare i dipinti di Guido Reni e Annibale Carracci (e molto altro ad altissimi livelli), mentre si gusta un calice di uno dei vini migliori d’Italia, nella cornice di una villa romana in cui si respira la storia: non è un sogno idilliaco, ma “Vino e Arte che passione”, il 21 maggio, nel seicentesco Casino dell’Aurora Pallavicini a Roma, villa gioiello del Barocco romano sul Colle del Quirinale proprio di fronte al Palazzo della Presidenza della Repubblica, un tempo sede delle Terme di Costantino, di solito non visitabile e aperta straordinariamente per l’occasione. Per un evento unico nel suo genere, ideato da Ct Consulting Events, che permette agli appassionati di vino e di arte di passare una giornata all’insegna dei tesori che rendono l’Italia uno dei Paesi più amati del mondo, tra conoscenza da vicino dei produttori e dei vini, nell’atmosfera carica di storia come il Casino dell’Aurora, e antiche statue e dipinti della pittura barocca.
Le oltre 50 aziende protagoniste al Casino dell’Aurora arrivano da 15 regioni diverse, e sono tra le più rappresentative del panorama enoico del Belpaese: da Antinori ad Argiolas, da Baglio di Pianetto a Barone di Serramarrocco, da Marchesi di San Giuliano a Murgo, da Bertani a Col Saliz, da Conte Emo Capodilista a Serego Alighieri, da Villa Sandi a Boscarelli, da Castellare a Castello del Terriccio, da Col d’Orcia a Tenuta Fertuna, da Frescobaldi a Mazzei, da Petrolo a Ruffino, da Tenuta San Guido a Bossi Fedrigotti, da Letrari a Tenuta San Leonardo, da Tiefenbrunner a Di Majo Norante, da Falesco a Paolo e Noemia D’Amico, da Principe Pallavicini a Tenuta di Fiorano, da Le Marchesine a Cantine Biondelli, da Travaglino a Castello di Gabiano, da La Scolca a Pio Cesare, da Tenute Sella a Conte Leopardi, da Rivera a La Valentina, da Zaccagnini a Borgo Conventi e Perusini (oltre al Consorzio Trento Doc, il distributore Gruppo Meregalli e la grappa Nonino).

Calice alla mano, sarà possibile, con visite guidate, gustarsi i tesori conservati nella collezione privata in mostra solo per lo speciale evento, che comprende opere antiche tra cui l’affresco de “l’Aurora” di Guido Reni, i dipinti di Luca Giordano, Guido Reni e Annibale Carracci, la facciata impreziosita da lastre di sarcofagi romani del II e III secolo dopo Cristo, nonché le sculture antiche che abbelliscono la sala centrale, come la Minerva, la Diana cacciatrice e le statue della scala d’ingresso.
Il Casino dell’Aurora fa parte di Palazzo Pallavicini Rospigliosi e appartiene alla famiglia Pallavicini, di nobili discendenze e tra le più radicate famiglie feudali italiane: è presente nel Lazio fin dalla seconda metà del 1600 e intreccia la propria storia con quella della regione nei campi più svariati, tra i quali la gestione di proprietà agricole e vinicole intorno a Roma. È proprietaria di due tenute, una storica di Colonna nei Castelli Romani e quella di Cerveteri nella bassa maremma; la Principe Pallavicini rappresenta il più grande vigneto privato di Frascati, con 50 ettari su 80 complessivamente vitati dedicati alla coltivazione di uve bianche per la produzione del Frascati Doc.
Info: www.vinoeartechepassione.it

Focus - Da Lele Luzzati a Ugo Nespolo, Michele Chiarlo celebra le opere degli artisti del Parco Orme su La Court con personali in cantina: fino al 10 giugno c’è Dedo Roggero Fossati
Dal vigneto alla cantina, è il percorso che, di solito, fanno le uve. Certo non a marzo, e allora a lasciare i filari, ma solo per un po’, per trovare spazio tra le botti, saranno le opere e le installazioni di Dedo Roggero Fossati: alcune arriveranno direttamente dal parco artistico “La Court”, voluto dal produttore piemontese Michele Chiarlo, sulla collina della sua migliore Barbera, a Castelnuovo Calcea (Asti), altre da collezioni ed esposizioni private, tutte insieme animeranno “Stones-sculture”, la mostra di scena alle cantine Chiarlo fino al 10 giugno. È solo il primo passo, però, di un percorso espositivo più articolato, “Arte in cantina - I magnifici 9 artisti del Parco Orme su La Court”, che punta a richiamare ad esporre, tra visite in cantina e degustazioni, i grandi esponenti dell’arte contemporanea che, dal 2003, hanno messo la firma sugli allestimenti del “Parco Orme su La Court” di Calamandrana, come Emanuele Luzzati che, insieme a Gian Carlo Ferraris, storico collaboratore di Chiarlo e presidente dell’Associazione O.r.m.e., è stato uno dei “papà” del Parco, ma anche Ugo Nespolo, Marcello Mannuzza, Fabio Cavanno 1613, Mark Cooper e Peppino Campanella.
Info: www.lacourt.it - www.chiarlo.it

Focus - I signori del vino italiano si incontrano da Signorvino: i wine store di Milano, Torino, Brescia e Arese, ospitano i produttori italiani per far scoprire in modo easy i territori più rappresentativi d’Italia (fino al 23 giugno)
Momenti formativi ma di taglio easy e divertente, ed alla portata di tutti, per divulgare l’importanza del patrimonio enogastronomico italiano con un linguaggio semplice, in location accattivanti e con personale giovane e preparato, senza dimenticare il giusto piatto da abbinare ad ogni calice: ecco le degustazioni con il produttore nei wine store di Signorvino a Milano, Torino, Brescia e Arese, alla scoperta dei territori vitivinicoli più rappresentativi d’Italia. A Milano da Signorvino a due passi dal Castello Sorzesco, il 17 maggio c’è Walter Massa con il Timorasso Derthona e Derthona Sterpi e il Freisa; il 18 maggio, una verticale di Brunello di Montalcino di Matrojanni (2003, 2005, 2007, 2008, 2011); il 31 maggio Donnafugata con Zibibbo Lighea, Tancredi e il Ben Ryé; il 7 giugno, Bellavista con Franciacorta Cuvée Brut Alma, Franciacorta Brut Millesimato e il Franciacorta Pas Operé; il 21 giugno, Adami con il Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry Vigneto Giardino, Col Credas e Dry Cartizze, e infine il 23 giugno Passopisciaro.
Info: www.signorvino.com

Focus - Wine & food a teatro: le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona (fino al 17 maggio)
Un evento prestigioso, è quello che porta l’Amarone, e i vini della Valpolicella, con le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona, celebre per il suo ricco cartellone musicale: alle ore 19 nel foyer, a turno, dieci tra i produttori guideranno il pubblico in una degustazione di Amarone, Ripasso e Valpolicella, presentando la propria filosofia produttiva e le proprie aziende; alle ore 20, gli artisti brinderanno con il pubblico e il produttore. Dopo Masi Agricola per il terzo concerto Italian jazz style di Enrico Rava new4et, Zenato con la musica barocca di Bach suonata dai Virtuosi Italiani, e Speri per lo spettacolo di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, Guerrieri Rizzardi e l’orchestra sinfonica Streicher Akademie Bozen e Frank Peter Zimmermann al violino e come direttore, Tedeschi con il jazz di Quintorigo e Roberto Gatto, Torre d’Orti e il Concerto italiano di musica barocca “Notte, storie di amanti e guerrieri” diretto da Rinaldo Alessandrini, Venturini e le danze della Colecciòn Tango della Compagnia de Leonardo Cuello, la Tenuta Sant’Antonio e le danze della Rioult Dance di New York “Serata Bach”, e Tommasi e le musiche barocche di Vivaldi, Pergolesi e Handel cantate dal contralto Sara Mingardo, è in arrivo il gran finale con Allegrini e l’orchestra Filarmonica di Novosibirsk con Vadim Repin al violino.
Info: www.amaronefamilies.it - www.teatroristori.org

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