La Dieta mediterranea, che nel 2010 è stata proclamata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco, si conferma ancora una volta miglior regime alimentare al mondo, secondo il “Best Diets Ranking” elaborato dal media statunitense “U.S. News & World Report” , grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre alla salute del cuore e del sistema nervoso. Al secondo posto della classifica, che conta in tutto 24 diete, si piazza la Dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension, contro l’ipertensione) e al terzo posto quella Flexitariana (o semi-vegetariana).
Il ranking viene stilato ogni anno da un panel di esperti - medici e nutrizionisti - specializzati in diabete, salute del cuore e perdita di peso. Le diete vengono valutate per salubrità, sicurezza, facilità nel seguirle e promozione di uno stile di vita sano e sostenibile. La Dieta mediterranea, spiega il magazine statunitense, si basa sul modo tradizionale di mangiare dei 21 Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, tra cui Grecia, Italia, Croazia, Libano e Turchia. Ovviamente, le persone che vivono in zone diverse mangiano diversi tipi di cibo - non esiste “una” Dieta mediterranea, i greci mangiano diversamente dagli italiani, che mangiano diversamente dagli spagnoli, ma condividono molti degli stessi principi. Secondo anni di ricerche, nutrirsi principalmente di alimenti a base vegetale, come frutta e verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca, noci, con modiche quantità di pesce e frutti di mare, pollame magro e grassi insaturi dell’olio extravergine di oliva ha un effetto incredibilmente positivo per il benessere generale. Per numerosi studi, la Dieta mediterranea riduce il rischio di determinate malattie, come quelle cardiovascolari e il diabete di tipo 2, promuovendo al contempo una migliore qualità e una più lunga aspettativa di vita.
Il valore nutrizionale e i benefici per la salute della Dieta mediterranea sono stati documentati per la prima volta nella ricerca “Seven Countries Study”, che ha studiato la relazione tra dieta e malattie cardiache tra 13.000 uomini che vivevano in Grecia, Italia, Giappone, Finlandia, ex Jugoslavia, Paesi Bassi e Stati Uniti dal 1958 al 1999. Lo studio ha dimostrato che il tipo di grasso (saturo, monoinsaturo o polinsaturo) è molto più importante per la salute cardiovascolare rispetto all’assunzione totale di grassi. Anche fino al 40% delle calorie totali provenienti dai grassi può essere amico del cuore, poiché la maggior parte dei grassi consumati nella Dieta mediterranea sono insaturi, mentre i grassi saturi sono limitati. Inoltre la Dieta mediterranea ha il vantaggio di essere adatta a tutta la famiglia, economica e rispettosa del pianeta.
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