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LA STAMPA

Strappo nel mondo del Brunello: la Fattoria dei Barbi esce dal Consorzio ... "La decisione è motivata da certe incomprensioni, tra cui quella di riduzione dell'invecchiamento del famoso vino toscano ... Una notizia, del resto, che si è preferito non diffondere più di tanto anche perchè, per coincidenza o invece motivata decisione, è arrivata all'indomani in cui è stata trasmessa on line dal sito WineNews.it, l'idea lanciata da alti nomi del Brunello di ridurre l'invecchiamento da 4 a 3 anni ... No comment dal Consorzio del Brunello, che del resto, si è limitato a "constatare la decisione di Stefano Cinelli". Evasivo Campatelli sulla proposta di ridurre l'invecchiamento del Brunello: "l'argomento non è stato affrontato. Chissà. Sarà il futuro a stabilire se arriverà mai in un ordine del giorno del Consorzio. Il Consorzio è un consesso di oltre 200 associati e le decisionei scaturiscono dalla partecipazione generale ..."



IL SOLE 24 ORE

26 maggio 2001

L’Italia apre le cantine ... domani 850 aziende vinicole accoglieranno un milione di visitatori e appassionati ... Per gli organizzatori del Movimento del Turismo del Vino, ... i turisti si muoveranno in gruppo e individualmente, useranno auto, moto, bici e torpedone, ma anche i treni speciali che le Fs hanno organizzato per l’occasione in collaborazione con le sezioni periferiche del Movimento e con singole aziende (convenzioni e informazioni sono riportate sui siti www.movimentoturismovino.it e www.winenews.it). In tutto sono 850 le cantine che da Domodossola a capo Passero apriranno le proprie porte alle orde di visitatori festanti alla ricerca di cibi naturali, vini genuini e momenti di relax all’aria aperta. Un popolo di curiosi e bon vivant che - dichiara il presidente del Movimento enoturistico, Ornella Venica - "ama e rispetta il vino, che vuole conoscere da vicino questa realtà che è un insieme di economia, storia, cultura e rispetto dell’ambiente". Insomma, un fenomeno che potremmo definire delle tre "p", perchè da quando ha mosso i primi passi sotto la regia della fondatrice del Movimento, la vignaiola montalcinese Donatella Cinelli Colombini, ha coinvolto sempre più "persone, professioni e prodotti" tipici del territorio e dell’intero sistema enogastronomico italiano. Questo spiega la crescente attenzione delle imprese e delle istituzioni verso il turismo rurale, in quanto fenomeno in grado di alimentare reddito a chi lo pratica e sviluppo al sistema agricolo nel suo insieme. All’interno del quale, comunque, il vino resta il prodotto maggiormente spendibile in termini di immagine e per affermare la logica della produzione di qualità. Si calcola che il solo enoturismo raggiunga un fatturato di oltre 3.000 miliardi. "Il turismo del vino — sostiene Donatella Cinelli — è un fenomeno in forte sviluppo, che va gestito bene per potere cogliere quanto di positivo possa dare". Per esempio, "per accrescere il grado di responsabilità della gente che si avvicina al consumo di vino, ma anche per creare nuove prospettive economiche al settore, nuova occupazione e nuove professionalità che hanno a che fare con la cucina, con l’artigianato, con il turismo". Si stima che nei prossimi cinque anni l’enoturismo creerà almeno 10.000 nuovi posti di lavoro. Un esempio di nuove opportunità arriva dalla Lombardia, dove la locale sezione del Movimento ha firmato una convenzione con una rete di agenzie di viaggio che ha portato alla formulazione di un pacchetto turistico di 2 o 3 giorni, tutto compreso e l’assistenza di personale specializzato, destinato a chi intende conoscere il territorio lombardo. Naturalmente "non tutte le cantine hanno i mezzi o sono in grado di offrire le stesse opportunità al visitatore — dice Barberina Oltrona Visconti di Villa Peyrano di Albarola, Piacenza — questo significa che per la riuscita di qualsivoglia iniziativa, le aziende vinicole devono agire direttamente e con responsabilità, creando momenti culturali e collaterali al vino, senza attendere che sia la mano pubblica a creare l’evento". Il riferimento all’istituzione spinge inevitabilmente il discorso sulla questione delle strade del vino. Un organismo voluto e sostenuto dalle figure professionali che hanno a che fare con il vino e l’enoturismo. Ma per quanto siano passati tre anni dalla legge nazionale (268/99) che ha istituzionalizzato e finanziato le strade del vino, resta l’amara consolazione che una buona metà delle regioni italiane non ha ancora provveduto a trasferire quella disposizione nazionale in azione locale. Una situazione a dir poco incresciosa, che certo non va nella direzione suggerita dal mercato e che, per di più, offre il fianco alla proliferazione di "strade" che rischiano di avere un nome e un ruolo solo sulla carta. "Il rischio esiste se si lascia fare senza alcun controllo - dichiara l’assessore all’Agricoltura della Puglia, Nino Marmo, che proprio di recente ha dato il via libera alla "strada del vino e dell’olio di Castel del Monte. "Non si possono dare autorizzazioni a caso — aggiunge Marmo — ma detto questo, credo che le "strade" costituiscano l’approccio migliore per lo sviluppo dell’economia rurale, la valorizzazione dei prodotti tipici e la tutela del territorio". Un principio, questo, che condivide il presidente del Movimento Turismo del Vino, Venica. Che però non rinuncia a denunciare che in Italia di "strade del vino" "ce ne sono ormai troppe, perchè sono nate come funghi e in modo disordinato". E questo perchè la legge nazionale ha il grosso difetto di "non pianificare gli interventi dei diversi interlocutori pubblici e privati". Per questo Venica, in occasione della Settimana del vino in programma da oggi all’Enoteca Italiana di Siena, proporrà la creazione di un tavolo permanente di lavoro tra il Movimento, le Città del vino e le enoteche pubbliche.

IL MESSAGGERO

25 maggio 2001

Il vino - Cantine Aperte, domenica 27 maggio nel bicchiere ... chiamatelo come volete: Cantine Aperte, Wine Day, Festa del Turismo del Vino. Ma non perdetevelo, il giorno annuale di goduria del vino in cui produttori (oltre 850) dall\'area subalpina alle Eolie spalancano le porte e bottiglie a tutti i visitatori ... Tra le iniziative spiccano nel programma la santa alleanza tra il vino e i prodotti agroalimentari Dop e Igp ... Ma le iniziative fioccano: per pescare meglio, tre finestre Internet: info@movimentoturismovino.it e i due siti www.movimentoturismovino.it e www.winenews.it ... A tutto ciò, ovvio il brindisi, firmato con un vino della neo presidente Ornella Venica: il Ronco delle Cime, un Tocai di classe e sostanza ...




TGCOM.IT

24 maggio 2001

Un giorno splendido per degustare grandi vini In alto i calici, il 27 maggio Cantine Aperte in tutta Italia … Se Bacco, il Dio del vino, fosse ancora tra di noi, durante questo week end lo potreste sicuramente incontrare in qualcuna delle centinaia cantine aperte in tutta Italia, intento a sorseggiare un calice di rosso, o a seguire uno dei tanti seminari di degustazione enogastronomica in programma per il Wine Day, il giorno del vino. Domenica 27 maggio in Italia è infatti la giornata delle Cantine Aperte: protagonista assoluto di questo week end è dunque il vino, in tutte le sue sfaccettature ed i suoi colori: bianco, rosso, rosato, nero, ambrato, dolce, secco, corposo, mosso, fermo, e così via. In ognuna delle 850 cantine che fanno parte del Movimento del Turismo del Vino, produttori che si localizzano in tutte le regioni italiane, sarà possibile assaggiare e comprare vino, chiaccherare con i coltivatori diretti, seguire brevi seminari di degustazione per affinare il palato, mangiare prodotti locali, il tutto immersi in una cornice rustica e naturale, a stretto contatto con la più schietta tradizione enologica. Non è un invito ad alzare troppo il gomito, ma un piacevole suggerimento per riscoprire i piaceri della tavola immersi, e non potrebbe essere altrimenti, nella natura. Un giro d'Italia alla ricerca dei migliori vini, un giro d'Italia alla ricerca dei migliori vini …

Da nord a sud, una piccola scelta di cantine da appuntarsi … Ecco gli indirizzi di alcune delle Cantine Aperte domenica 27 maggio dove potete "andar per vino". Se però volete saperne di più, contattate per informazioni il Movimento Turismo del Vino … o cliccate sul sito www.winenews.it In alto i calici, allora. Almeno per un giorno !

OGGI

24 MAGGIO

Fine maggio:cantine aperte tra degustazioni e spettacoli … Si ripete il "Wine Day", 850 occasioni per stappare grandi bottiglie e partecipare a eventi e mostre per enoturisti … il 27 maggio si ripete il Wine Day, ovvero Cantine Aperte, l'appuntamento annuale organizzato dal Movimento Turismo del Vino: saranno 850, in tutta Italia, le cantine che resteranno aperte per accogliere gli enoturisti. Non si tratta semplicemente di un'occasione per assaggiare i migliori vini italiani con la guida dei produttori più famosi, ma di un programma, diverso regione per regione e cantina per cantina, di eventi, spettacoli, mostre…. Il tutto degustando grandi vini in abbinamento a ghiottonerie Dop e Igp dello stesso territorio: grandi formaggi, salumi, pani particolari, mieli, conserve, ce n'è per tutti i gusti. L'Italia dei sapori si ritroverà nelle Cantine Aperte per rilanciare il valore della tipicità, del territorio, della genuinità e della diversità alimentare, in definitiva per celebrare la creatività italiana e la civiltà rurale. Per conoscere gli indirizzi e le iniziative di Cantine Aperte in tutta Italia: segreteria nazionale 080/5234114; www.movimentoturismovino.it, oppure www.winenews.it . Tra le tantissime proposte e idee eccone qualcuna particolarmente attraente: Vino e cioccolatini, in Piemonte … Fare il pane, in Toscana …Vignette sul vino, in Friuli Venezia Giulia … Arte in Franciacorta, in Lombardia … Concerto lirico notturno, in Sardegna … una mega asta dei vini, nelle Marche … Vino e ciliegie, in Veneto … Picnic a Castel del Monte, in Puglia … Concerto Jazz a Ischia, in Campania … Carretti Siciliani, in Sicilia … La Mangialonga del Sagrantino, in Umbria

LA NAZIONE/IL GIORNO/IL RESTO DEL CARLINO

22 maggio 2001

Il turismo in un bicchiere. L'appuntamento è domenica: 856 cantine aprono le porte al pubblico ... Non solo vino. Quest'anno "Cantine Aperte" aprirà anche ai prodotti del territorio, quei tesori gastronomici in grado di creare distretti agroalimentari e con essi ricchezza, occupazione, indotto. Il turismo enologico si sta rivelando un fenomeno troppo importante per lasciarlo confinato solo in cantina. Così la nuova presidente del Movimento del turismo del vino, la vignaiola friulana Ornella Venica (che ha raccolto il testimone dalla fondatrice Donatella Colombini Cinelli) ha deciso di puntare sul territorio nel suo complesso, sul vino come prodotto simbolo del terroir, del territorio alla francese, nel senso di tipicità, genuinità, esclusività.

Tesori da gustare


E così domenica prossima 27 maggio, 856 cantine in tutta Italia, dalle Alpi al Lilibeo, apriranno i loro battenti per offrire in degustazione non solo le migliori bottiglie ma anche formaggi, salumi, ortofrutta, pane, miele, confetture rare. Ogni regione con i suoi "tesori": la Lombardia col provolone valpadana, la Toscana col suo tipico pane 'sciapo' e l'olio extravergine, il Friuli col prosciutto S.Daniele e il Montasio, l'Umbria col prosciutto di Norcia e ancora l'olio, l'Emilia-Romagna con quattro assi: prosciutto di Parma, culatello di Zibello, Parmigiano e formaggio di fossa, la Campania con la mozzarella di bufala, la Sardegna col pecorino… Il tutto con contorno di iniziative di ogni tipo. Tornei di golf, biciclettate e concorso per giovani fumettisti (Spirito di vino con Forattini e Giannelli in giuria) fra Collio e Colli orientali del Friuli; asta benefica di grandi etichette marchigiane nel teatro di Sirolo; a Parma il winemaker Andrea Ferrari presenterà tra musiche verdiane il suo "Nabucco", vino simbolo dell'azienda di Ozzano Taro; in Umbria ritorna la "Mangialonga" del Sagrantino, percorso enogastronomico nell'azienda Caprai; in Lombardia mostra dell'agro-scultore svizzero Vital nel museo del vino dell'azienda Ricci Curbastro in Franciacorta; in Toscana pane fatto in casa e degustazione dei 50 migliori oli extravergini regionali nell'azienda Colombini Cinelli di Trequanda; il Veneto celebra a Monteforte d'Alpone uno dei grandi bianchi d'Italia, il Soave. Da Siena, per la concomitante Settimana dei vini (25 maggio/6 giugno), si parte in treno per il "wine day" alla scoperta delle Crete senesi e della Val d'Orcia (tutti i dettagli sui siti www.movimentoturismovino.it e www.winenews.it).

Un milione di visitatori

Ornella Venica pronostica un milione di enoturisti in giro per cantine domenica, un buon 20% in più dell'anno scorso. "Per l'offerta enoturistica è l'ora del salto di qualità, dice l'imprenditrice friulana. L'andare per cantine non è più un hobby per pochi collezionisti ma una nuova forma di ricettività: oltre 3 milioni di presenze all'anno per un giro d'affari sui 3000 miliardi. Cifre che secondo il Censis potrebbero passare entro il 2003 a 5 milioni di presenze e 5000 miliardi di business". Un fenomeno emergente che il Movimento si candida a gestire promuovendo il marketing territoriale (strade del vino, itinerari) e puntando alla certificazione dei servizi offerti dalle cantine. «Così le cantine puntano a diventare il centro motore dell'offerta turistica, della valorizzazione e della promozione dei territori del vino». Francia docet.



LA
STAMPA

20 maggio 2001

Barbera vino "vip" negli Usa ... John Mariani,
proprietario della Castello Banfi, colosso del Brunello ed
uno dei marchi leader del vino negli Usa, designato uomo dell'anno
italo-americano dalla Fondazione "Sons of Italy"
... Ezio Rivella, che conclusa l'esperienza in Banfi, si muove
con acquisizioni in proprio in Toscana (a Montalcino ed in
Maremma). Rivella che, secondo le indiscrezioni del portale
winenews.it, è in corsa per la presidenza dell'Unione
Italiana Vini, e che sta investendo nella cascina di famiglia
nel suo paese natale, Castagnole Lanze, dove ha messo a dimora
una decina di ettari di Barbera ... la prima volta di un Barbera
d'Asti (è quella di Chiarlo) in copertina del "Wine
Spectator" (400.000 copie in tutto il mondo) per i vini
"best buy" (con il miglior rapporto qualità-prezzo)
... ed ancora il successo dell'Italia del vino alla presentazione
dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso/Slow Food a New York ...
i Gallo, colosso mondiale del vino, che puntano a vendere
in Italia 600.000 bottiglie l'anno (ha aperto una società
in Veneto) ...



PANORAMA

17 maggio

Porte aperte ai turisti del vino: domenica 27 maggio visite
guidate tra botti e vigneti … Dal 2001, Cantine Aperte,
promossa dal Movimento del Turismo del Vino, sancirà
l’alleanza tra il vino ed i prodotti tipici … L’obiettivo
è diffondere la cultura della tipicità dei vini
legati al territorio. Info Cantine Aperte: tel. 080/5234114
- www.movimentoturismodelvino - www.winenews.it

IL
CORRIERE VINICOLO


23
aprile 2001

Le grandi nomination degli enonauti italiani ... Brunello
di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone, Barbaresco,
Sassicaia: questo l'ordine delle sei nomination degli "enonauti"
italiani. Il sondaggio, realizzato on line tra 2500 appassionati
navigatori di www.winenews.it , conferma che in testa ai desideri
degli italiani che amano il vino e frequentano Internet ci
sono ancora una volta i grandi classici dell'enologia italiana
(la classifica vede poi, sempre a conferma di questa tendenza,
sei nomination di secondo livello: Barbera, Greco di Tufo,
Sagrantino di Montefalco, Muller Thurgau, Nobile di Montepulciano,
Montepulciano d'Abruzzo). L'indagine fotografa quindi l'"enonauta",
sempre più interessato all'alta qualità del
vino, ad acquistare le migliori etichette in enoteca (dove
c'è scelta, professionalità e cortesia), a frequentare
i "wine-bar" ed a visitare i "territori"
del vino: è prevalentemente maschio (77%), età
compresa fra i 30 e 45 anni (55%; a seguire, il 24%, tra 18/30
anni ed il 18% tra 45/60 anni), titolo di studio diploma scuola
media superiore o laureato (80%), livello socio-enonomico
medio/alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista,
ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante …).
Ma, stando sempre al sondaggio di www.winenews.it , oltre
a "benedire" i sei gioielli del made in Italy, sempre
più ambasciatori del buon bere italiano nel mondo,
gli "enonauti" italiani vanno (50%) e desiderebbero
andare (15%) alla scoperta dei distretti del vino (ormai dei
magneti dei nuovi turismi), non in un'ottica di fare acquisti
di prodotto dell'enogastronomia a buon mercato, ma con il
chiaro intento di conoscere e comprendere le caratteristiche
del territorio.

LA
NAZIONE/IL GIORNO/IL RESTO DEL CARLINO

22 aprile 2001


Corsa
ai vigneti d’oro: terre ormai introvabili a valori fondiari
alle stelle. In file i bei nomi del settore, ma anche finanzieri,
attori, stilisti: ... Rivella-Meregalli comprano a Montalcino,
Brachetti Peretti, presidente dell’Api e uno uno dei
petrolieri d’Italia nell amRc ahe, Zonin nel Salento,
il veronese Piefrancesco Bolla in Maremma, il famoso pittore
Sandro Chia acquista a Scansano. Sempre stando all’informatissimo
sito www.winenews.it , miniera di notizie e gossip del vino,
... Lunelli (Cantine Ferrari) a il bresciano Moretti (Bellavista)
nelle colline pisane, Ricci Curbastro in Emilia Romagna, Mezzacorona
in Sicilia, Cecchi a Montefalco, Antinori si rafforza in Piemonte
e Frescobaldi in Friuli, investimento anche per Bisol nel
Cartizze e Prosecco. I diritti di reimpianto da 15 milioni
ad ettaro. La top ten dei vigneti (dati Inea, 1999): vigneti
a nord di Trento 730 milioni ad ettaro, vigneti doc Lago di
Caldano (Bolzano) a 580 milioni, vigneti del Trevigiano a
440 milioni, vigneti docg Brunello a 400 milioni, vigneti
specializzato in Franciacorta 170 milioni, vigneto in bassa
Langa 120 milioni.

CORRIERE
DELLA SERA

15 aprile 2001

Ecco,
secondo il sito Internet WineNews, la classifica delle bottiglie
da record: Chateau Lafite 1787 a 310 milioni, Chateau Mouton
Rothschild 1945 a 229 milioni, Chateau d’Yquem 1794 a
106 milioni, Cheval Blanc 1947 a 71 milioni, Chateau Margaux
1784 a 53 milioni … WineNews ricorda anche che la classifica
delle grandi aste in base ai prezzi vede in testa quella del
18/19 settembre 1997 a Londra da Christie’s: furono venduti
vini per 7 milioni di sterline, oltre 20 miliardi al cambio
attuale.

IL
GIRAVINO - PERIODICO DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO

5/9 aprile 2001

Il piacere del vino secondo gli … enonauti

Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone,
Barbaresco, Sassicaia: questo l'ordine delle sei nomination
degli "enonauti" italiani. Il sondaggio, realizzato
on line tra 2500 appassionati navigatori di www.winenews.it
, conferma che in testa ai desideri degli italiani che amano
il vino e frequentano Internet ci sono ancora una volta i
grandi classici dell'enologia italiana (la classifica vede
poi, sempre a conferma di questa tendenza, sei nomination
di secondo livello: Barbera, Greco di Tufo, Sagrantino di
Montefalco, Muller Thurgau, Nobile di Montepulciano, Montepulciano
d'Abruzzo). L'indagine fotografa quindi l'"enonauta",
sempre più interessato all'alta qualità del
vino, ad acquistare le migliori etichette in enoteca (dove
c'è scelta, professionalità e cortesia), a frequentare
i "wine-bar" ed a visitare i "territori"
del vino: è prevalentemente maschio (77%), età
compresa fra i 30 e 45 anni (55%; a seguire, il 24%, tra 18/30
anni ed il 18% tra 45/60 anni), titolo di studio diploma scuola
media superiore o laureato (80%), livello socio-enonomico
medio/alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista,
ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante …).
Ma, stando sempre al sondaggio di www.winenews.it , oltre
a "benedire" i sei gioielli del made in Italy, sempre
più ambasciatori del buon bere italiano nel mondo,
gli "enonauti" italiani vanno (50%) e desiderebbero
andare (15%) alla scoperta dei distretti del vino (ormai dei
magneti dei nuovi turismi), non in un'ottica di fare acquisti
di prodotto dell'enogastronomia a buon mercato, ma con il
chiaro intento di conoscere e comprendere le caratteristiche
del territorio (la suggestione dell'ambiente, del paesaggio
e della cultura locale, l'atmosfera della cantina, la gastronomia
tipica dei ristoranti ed osterie, la ricchezza del patrimonio
artistico e culturale, l'affascinante artigianato artistico
e tradizionale …). Oltre a questa filosofia alla base
del "turismo del vino" (storia-cultura-arte, ambiente-territorio,
enogastronomia-artigianato di qualità), le associazioni
mentali suscitate dal vino negli "enonauti" sono
per il 30% legate al fascino delle bottiglie di qualità
e all'occasione di promozione dello stile e della qualità
della vita (solo il 5% considera il vino un alimento e/o un
semplice abbinamento a piatti tipici").

VINITALY
NEWS


7 aprile 2001

Così devono gli enonauti

Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone,
Barbaresco, Sassicaia: questo l'ordine delle sei nomination
degli "enonauti" italiani. Il sondaggio, realizzato
on line tra 2500 appassionati navigatori di www.winenews.it
, conferma che in testa ai desideri degli italiani che amano
il vino e frequentano Internet ci sono ancora una volta i
grandi classici dell'enologia italiana (la classifica vede
poi, sempre a conferma di questa tendenza, sei nomination
di secondo livello: Barbera, Greco di Tufo, Sagrantino di
Montefalco, Muller Thurgau, Nobile di Montepulciano, Montepulciano
d'Abruzzo). L'indagine fotografa quindi l'"enonauta",
sempre più interessato all'alta qualità del
vino, ad acquistare le migliori etichette in enoteca (dove
c'è scelta, professionalità e cortesia), a frequentare
i "wine-bar" ed a visitare i "territori"
del vino: è prevalentemente maschio (77%), età
compresa fra i 30 e 45 anni (55%; a seguire, il 24%, tra 18/30
anni ed il 18% tra 45/60 anni), titolo di studio diploma scuola
media superiore o laureato (80%), livello socio-enonomico
medio/alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista,
ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante …).
Ma, stando sempre al sondaggio di www.winenews.it , oltre
a "benedire" i sei gioielli del made in Italy, sempre
più ambasciatori del buon bere italiano nel mondo,
gli "enonauti" italiani vanno (50%) e desiderebbero
andare (15%) alla scoperta dei distretti del vino (ormai dei
magneti dei nuovi turismi), non in un'ottica di fare acquisti
di prodotto dell'enogastronomia a buon mercato, ma con il
chiaro intento di conoscere e comprendere le caratteristiche
del territorio (la suggestione dell'ambiente, del paesaggio
e della cultura locale, l'atmosfera della cantina, la gastronomia
tipica dei ristoranti ed osterie, la ricchezza del patrimonio
artistico e culturale, l'affascinante artigianato artistico
e tradizionale …).

Oltre a questa filosofia alla base del "turismo del vino"
(storia-cultura-arte, ambiente-territorio, enogastronomia-artigianato
di qualità), le associazioni mentali suscitate dal
vino negli "enonauti" sono per il 30% legate al
fascino delle bottiglie di qualità e all'occasione
di promozione dello stile e della qualità della vita
(solo il 5% considera il vino un alimento e/o un semplice
abbinamento a piatti tipici").

RADIO
24 ORE


6 aprile 2001

Intervista a Alessandro Regoli su "le preferenze degli
enonauti italiani ed il loro identikit" a cura del giornalista
Davide Paolini

TG
2

5
aprile 2001

...Brunello
di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone, Barbaresco,
Sassicaia sono i vini preferiti dagli italiani. Il sondaggio,
realizzato da www.winenews.it , fotografa poi anche l'"enonauta",
sempre più interessato all'alta qualità del
vino, ad acquistare le migliori etichette in enoteca, a frequentare
i "wine-bar" ed a visitare i "territori"
del vino: ha un'età compresa fra i 30 e 45 anni, un
titolo di studio diploma scuola media superiore o laurea ed
un livello socio-enonomico medio/alto...




TG
5


5 aprile 2001

Vinitaly, un'occasione per scoprire quali sono le bottiglie
migliori e fare il punto sull'economia del settore …

… cerca il vino di qualità il consumatore italiano,
ma non si accontenta solo di quello: vuole anche conoscere
i territori, le zone di produzione, i luoghi dove maturano
i filari. Uomini, ma anche donne e sempre più giovani.
Secondo WineNews, il sito che ha scoperto come il cultore
del buon bere abbia un'età compresa tra i 30 ed i 45
anni e nell'80% dei casi laureato o comunque di medio/alto
livello socio-economico …

TG
1


5 aprile 2001

… il vino rosso è la massima espressione di un
vigneto: sono, infatti, i grandi rossi (Brunello di Montalcino,
Barolo, Sassicaia, Chianti), secondo un sondaggio on line,
ad essere sempre i più richiesti dai consumatori, disposti
a spendere di più per vini di grande struttura e di
grande eleganza …

IL
SECOLO XIX


5 aprile

Enonauti e Vinitaly: cosa si trova in rete

E' prevalentemente maschio (77%). Ha un'età compresa
fra i 30 e 45 anni (ma un 18% del campione è under
30 ed un altro 18% supera i 45 anni). Nell'80% dei casi ha
conseguito il diploma di scuola media superiore o una laurea.
E' l'identikit di una nuova categoria di utenti della net
economy, l'enonauta ovvero colui che naviga sulla rete alla
ricerca di siti specializzati, perché del vino vuol
sapere tutto: novità, segreti, curiosità, ma
anche storia, arte, cultura dei territori che legano il loro
nome al vino di qualità. Viaggiatori raffinati alla
ricerca di etichette rare e di prodotto di nicchia o anche
semplicemente curiosi che si avvicinano al mondo dell'enologia
per saperne di più. Tra questi navigatori, www.winenews.it,
uno dei portali più cliccati dagli appassionati, ha
realizzato un sondaggio, naturalmente on line, per conoscere
le loro preferenze in fatto di vino. Il risultato dell'indagine,
condotta da Alessandro Regoli e Irene Chiari, su un campione
di 2500 enonauti, rivela una spiccata preferenza del pubblico
per i grandi vini classici italiani. I più amati sono
risultati: Brunello di Montalcino, Chianti Classico ed il
Barolo: due toscani e un piemontese. Seguono nella classifica
l'Amarone, gloria dell'enologia veneta, il Barbaresco, gioiello
della produzione piemontese, ed il Sassicaia, una doc recente,
unica nomination tra la nouvelle vogue enologica che fa ampio
impiego dei cosiddetti vitigni internazionali (cabernet, merlot,
sirah). In seconda fascia di preferenze si collocano, invece,
accanto ad alcuni classici riportati a nuova dignità,
come la Barbera, vini tradizionali con una forte connotazione
locale, come il Greco di Tufo, il Muller Thurgau, il Nobile
di Montepulciano, il Montepulciano d'Abruzzo, ed il Sagrantino
di Montefalco, prodotto quest'ultimo da un vitigno antichissimo
dell'Umbria salvato e rilanciato quando era ormai in via di
estinzione. Secondo il sondaggio di www.winenews.it, il 50%
degli "enonauti" nostrani va alla scoperta alla
scoperta dei distretti del vino con l'obiettivo di conoscere
e comprendere le caratteristiche del territorio. Un 30% confessa
di subire il fascino delle bottiglie di qualità, mentre
solo il 5% considera il vino un alimento o un semplice abbinamento
a piatti tipici. Una conferma dell'interesse che lega Internet
al vino, viene anche da un accordo...

IL
TIRRENO

4 aprile 2001

Brunello, Chianti e Barolo i più amati dagli "enonauti"
italiani ... Sono il Brunello di Montalcino, Chianti Classico
ed il Barolo i vini più amati dagli "enonauti"
italiani. Secondo un sondaggio on line tra 2500 appassionati
navigatori di www.winenews.it (uno dei siti di informazione
sul vino d'Italia più cliccati) queste tre docg si
sono classificate rispettivamente davanti ad Amarone, Barbaresco
e Sassicaia. La classifica vede poi, sempre a conferma di
questa tendenza, sei nomination di secondo livello: Barbera,
Greco di Tufo, Sagrantino di Montefalco, Muller Thurgau, Nobile
di Montepulciano, Montepulciano d'Abruzzo. Il portale italiano
dedicato al vino - informa una nota - ha inoltre avviato un'indagine
sulle caratteristiche dell' "enonauta" italiano
in base alla quale emerge un preciso identikit: è prevalentemente
maschio (77%), ha un'età compresa fra i 30 e 45 anni,
nell'80% dei casi ha conseguito il diploma di scuola media
superiore o laureato ed un livello socio-enonomico medio/alto.
Sempre secondo il sondaggio di www.winenews.it, il 50% degli
"enonauti" nostrani va alla scoperta alla scoperta
dei distretti del vino (ormai dei magneti dei nuovi turismi)
con l'obiettivo di conoscere e comprendere le caratteristiche
del territorio.

LA
NAZIONE/IL GIORNO/IL RESTO DEL CARLINO

4 aprile 2001

L'opinione - Beata gioventù: l'enonauta alla riscoperta
di Bacco

In vino, novitas ! E' questa l'impressione che si ricava,
naviganti e non del Web, dalla lettura dei risultati del sondaggio
di 2.500 internauti di www.winenews.it. Il vino come passione,
dunque, e non solo come cicchetto o ombra. E soprattutto il
vino come denominazione di origine controllata di un gusto
giovanile, spiazzante per novità e consistente per
importanza. Brunello, Chianti, Amarone, Barbaresco e Sassicaia
sono gli oggetti del desiderio palatale e culturale di molti
giovani. Il bere come carta di identità antropologica
dell'inaspettata strategia dell'attenzione ai sapori, agli
odori e ai colori. Questa strategia appartiene agli enonauti:
in prevalenza di sesso maschile; abbracciano un'età
fra i 30 e i 45 anni; nella maggior parte dei casi hanno conseguito
il diploma di scuola media superiore o la laurea; esprimono
un buon livello economico. Fuor di statistica, giovani che
si appassionano al vino, cioè a quell'elemento vitale
che, secondo il romanziere-boxeur Hemingway, riannodano i
fili del buon vivere che dai Quattro moschettieri al Circolo
Pickwick hanno disegnato spesse traiettorie culturali. Qui
siamo ben distanti dalla decadenza della figura, beona e disfatta
del barfly, dell'abitatore da banco e del senza fissa dimora
esistenziale fra cantine e osterie. Gli enonauti sono consapevoli
di voler seguire un dettato esistenziale di qualità,
di conoscenza della topografia del vino. Allora, un sondaggio
che si tramuta in messaggio nella bottiglia del nuovo millennio.
La virtù della conoscenza e il pregio della convivenza.
Vino e convivio. Alla faccia di chi ancora, in maniera allucinante,
si ostina a rappresentare i giovani "tutti Coca-Cola
e hamburger". Con le variabili etno-snob del sushi bar.
Senza dimenticare le consuete missioni nella ristorazione
cino-vietnamita. Un vago e felice sospetto ci suggerisce che
dietro alla passione e oltre alla ragione della scelta di
essere "enonauta" si cela, ancora una volta, Dioniso
o Bacco. Esercizio Dionisiaco che sul nuovo supporto digitale/informatico
si prende una sonora rivincita nei confronti di quella noiosa
precettistica e dogmatica light che ha scarnificato e ossificato
il rapporto con la tavola e il cibo. Non più senso
di colpa, ma vero e proprio colpo di genio che promana dalla
scoperta di una bottiglia preziosa e di un'etichetta sconosciuta.
Così, brindando e studiando, apprezzeremo le pastose
e delicate regole della nuova élite enonauta.



LA
STAMPA


4 aprile 2001

A Vinitaly bottiglie da tenere in cassaforte: da domani a
Verona cantine di tutto il mondo …

...Un vino sempre più grande protagonista nelle nuove
abitudini degli italiani ed al quale si dedicano raffiche
di studi, indagini e statistiche. Come quella del Censis,
che fissa a 16 milioni i nostri connazionali propensi a considerare
il bere un bicchiere di vino un vero e proprio "rito",
un numero che, sul totale di 25 milioni di consumatori abituali,
mette in minoranza i 9 milioni ancora abituati a considerare
il vino una bevanda e niente più. Insomma la grande
piramide del consumo si rovescia: la base sta diventando quella
dei bevitori che si informano, visitano enoteche e cantine
di produzione; all'interno di questa categoria un nocciolo
ad alta caratura, composto da 4 milioni e mezzo di raffinati
dediti alla lettura di libri e riviste specializzati che consentano
di selezionare il meglio del meglio. … A soddisfare le
curiosità dei navigatori internettiani ci pensa www.winenews.it,
uno dei siti di informazione enologica più cliccati,
dando anche un'identikit di questi appassionati on line: prevalentemente
maschio, di età compresa tra i 30 e i 45 anni, nell'80%
dei casi con diploma di scuola superiore o laureato e con
un livello economico medio-alto. I vini preferiti dall'"enonauta"?
Brunello, Chianti Classico e Barolo...

LA
NAZIONE - ECONOMIA

3 aprile 2001

L' "enonauta" preferisce le rotte toscane

Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone,
Barbaresco, Sassicaia: sono queste, in ordine, le sei nomination
degli "enonauti" italiani. Il sondaggio, realizzato
on line tra 2500 appassionati navigatori di www.winenews.it
, uno dei siti di informazione sul vino d'Italia più
cliccati, conferma che in testa ai desideri degli italiani
che amano il vino e frequentano Internet ci sono ancora una
volta i grandi classici dell'enologia italiana. L'indagine
fotografa quindi l' "enonauta". E' sempre più
interessato all'alta qualità del vino, ad acquistare
le migliori etichette in enoteca (dove c'è scelta,
professionalità e cortesia), a frequentare i "wine-bar"
ed a visitare i "territori" del vino. L'identikit
lo fotografa come prevalentemente maschio (77%), di età
compresa fra i 30 e 45 anni (55%), con diploma di scuola media
superiore o laureato (80%) e di livello socio-enonomico medio/alto.



ANSA

2 aprile 2001

Vino: Brunello e Chianti i più amati da "enonauti"
italiani

Sono il Brunello di Montalcino, Chianti Classico ed il Barolo
i vini più amati dagli "enonauti" italiani.
Secondo un sondaggio on line tra 2500 appassionati navigatori
di www.winenews.it (uno dei siti di informazione sul vino
d'Italia più cliccati) queste tre docg si sono classificate
rispettivamente davanti ad Amarone, Barbaresco e Sassicaia.
Il portale italiano dedicato al vino - informa una nota -
ha inoltre avviato un'indagine sulle caratteristiche dell'
"enonauta" italiano in base alla quale emerge un
preciso identikit: è prevalentemente maschio (77%),
ha un'età compresa fra i 30 e 45 anni, nell'80% dei
casi ha conseguito il diploma di scuola media superiore o
laureato ed un livello socio-enonomico medio/alto. Sempre
secondo il sondaggio di www.winenews.it, il 50% degli "enonauti"
nostrani va alla scoperta alla scoperta dei distretti del
vino (ormai dei magneti dei nuovi turismi) con l'obiettivo
di conoscere e comprendere le caratteristiche del territorio.
Oltre a questa filosofia alla base del "turismo del vino"
(storia-cultura-arte, ambiente-territorio, enogastronomia-artigianato
di qualità), le associazioni mentali suscitate dal
vino negli "enonauti" sono per il 30% legate al
fascino delle bottiglie di qualità e all'occasione
di promozione dello stile e della qualità della vita
(solo il 5% considera il vino un alimento e/o un semplice
abbinamento a piatti tipici").



AGI

2 aprile 2001

Vino: sondaggio on-line, "enonauti" italiani scelgono
i classici

Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone,
Barbaresco, Sassicaia: sono queste, in ordine, le sei nomination
degli "enonauti" italiani. Il sondaggio, realizzato
on line tra 2500 appassionati navigatori di www.winenews.it
, uno dei siti di informazione sul vino d'Italia più
cliccati, conferma che in testa ai desideri degli italiani
che amano il vino e frequentano Internet ci sono ancora una
volta i grandi classici dell'enologia italiana. L'indagine
fotografa quindi l' "enonauta". E' sempre più
interessato all'alta qualità del vino, ad acquistare
le migliori etichette in enoteca (dove c'è scelta,
professionalità e cortesia), a frequentare i "wine-bar"
ed a visitare i "territori" del vino. L'identikit
lo fotografa come prevalentemente maschio (77%), di età
compresa fra i 30 e 45 anni (55%), con diploma di scuola media
superiore o laureato (80%) e di livello socio-enonomico medio/alto.

CORRIERE
DELLA SERA

2 aprile 2001

Il sondaggio - Sempre più giovani tra gli appassionati.

Cerca il vino di qualità su Internet, ma si informa
anche dei territori, le zone vocate, la buona tavola, l'arte.
E' l'enonauta italiano, prevalentemente maschio, nel 77% dei
casi, professionista, di età compresa tra i 30 e 45
anni. Le sue scelte sono per grandi bottiglie: Barolo, Chianti
Classico, Brunello, Amarone, Barbaresco. Tra le preferenze
sceglie Sassicaia, un'etichetta che è al top della
nostra enologia. Questo il risultato di un sondaggio realizzato
online tra 2500 appassionati navigatori del sito www.winenews.it
, condotto da Alessandro Regoli e Irene Chiari, uno dei luoghi
di informazione sul vino più completi e cliccati. L'enonauta
che rivela il suo interesse per bottiglie di gusto subisce
il fascino dell'etichetta importante nel 30% dei casi e considera
il vino un alimento o semplicemente da abbinare a piatti tipici,
nel 5% delle risposte esaminate. Nell'80% delle situazioni,
l'enonauta è laureato, appartiene ad un livello socio-economico
medioalto e svolge una libera professione: avvocato, imprenditore,
ingegnere, medico, architetto, commerciante. Naturalmente,
il consumatore di vino è nella metà dei casi
un curiosone, vuole andare in cantina, si informa sulle varie
fasi di lavorazione dell'uva, è catturato dall'ambiente,
dalla gastronomia ed in particolare dai piatti tipici legati
a questo o quel territorio. "Un mondo di giovani appassionati
- dice il giornalista Alessandro Regoli - si avvicina costantemente
al vino, il 24% dei navigatori è di età compresa
tra i 18 ed i 30 anni. Se si assommano al 55% di coloro che
hanno una età compresa tra i 30 ed i 45 anni formano
una robusta squadra: E' questa la vera sorpresa del sondaggio".
Tra le scelte rilevate nell'indagine di www.winenews.it trovano
posto anche il Muller Thurgau, Barbera, Sagrantino di Montefalco,
Nobile di Montepulciano, Greco di Tufo e Montepulciano d'Abruzzo.

LA
REPUBBLICA - AFFARI & FINANZA


2
aprile 2001

La ricerca - Bottiglie pregiate, è in crescita la vendita
on line

...dal sito www.winenews.it è venuta la prima ricerca
sull' "enonauta" italiano e sulle sue preferenze.
Il Brunello è in testa, seguito da Chianti Classico,
Barolo, Amarone, Barbaresco e Sassicaia. A frequentare la
cantine virtuali sono per lo più uomini tra i 30 e
45 anni, con istruzione e livello socio-economico medioalto...


IL
GIORNALE

1 aprile 2001

Le
news sul vino - Irene Chiari e Alessandro Regoli sono l'anima
di www.winenews.it, ottimo sito di informazione vinicola:
storia e cultura, vini e vitigni, abbinamenti cibo-vino, aste
e futures, acquisti e cessioni di terreni, enoteche ed enoturismo



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