La vendemmia 2013? Da nord a sud del Bel Paese, potrebbe essere definita in stile “vintage”: è il tratto saliente della campagna 2013 che riporta, per così dire, l’Italia enoica decisamente agli anni Ottanta; si registra, infatti, sulla gran parte del territorio nazionale un inizio delle operazioni di raccolta che ricorda da vicino quello che caratterizzava le vendemmie tra la metà degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta e che si intrecciava con l’arrivo dell’autunno. Quantità in aumento sulla scarsissima vendemmia 2012, ma non stiamo parlando di una vendemmia abbondante e, in molti casi, non in grado di rimettere il potenziale produttivo sulla media storica. Per i produttori si tratta certamente di una raccolta interessante, affascinante, in qualche caso, proprio per il suo carattere “d’antan”.
E’ così da Umani Ronchi, cantina di punta delle Marche e dell’Italia del vino, dove la vendemmia del Verdicchio, tra i vitigni tardivi a bacca bianca più importanti del Bel Paese, è terminata nella prima metà di Ottobre. “Abbiamo quasi finito con i vitigni bianchi - spiega Michele Bernetti, proprietario della griffe - e, francamente, mi pare proprio una bella vendemmia. Quantitativamente abbiamo registrato un incremento sul 2012, ma sotto alla media storica, almeno di un buon 10%. I mosti sono profumati, di bella freschezza e di grande equilibrio. Abbiamo appena cominciato a vendemmiare i vitigni rossi, Montepulciano in testa - conclude Bernetti - mi sembra che anche in queste caso le prime sensazioni siano buone, ma le piogge hanno fatto qualche piccolo danno”.
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