
In un’epoca segnata dal declino globale degli impollinatori, arriva una svolta storica per la tutela della biodiversità: l’ape mellifera selvatica, simbolo di resilienza ecologica, è stata ufficialmente riconosciuta come “in pericolo” nella nuova “Lista Rossa” delle api europee. Un riconoscimento che ribalta le ipotesi di estinzione formulate nel 2014 e che porta la firma anche della ricerca italiana, grazie al contributo decisivo della Fondazione Edmund Mach (Fem) di San Michele all’Adige e alla “citizen science” (scienza partecipata), un’attività scientifica svolta con il contributo diretto dei cittadini, anche non esperti, che collaborano alla raccolta di dati, osservazioni o monitoraggi utili alla ricerca, promossa da BeeWild, unica app europea per il monitoraggio delle colonie selvatiche. A darne notizia, la stessa Fondazione Mach, che ha preso parte al gruppo internazionale di 14 esperti coordinato da “Honey Bee Watch”, incaricato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura di aggiornare la “Lista”.
Il contributo dell’Italia è stato determinante: grazie all’app BeeWild, sviluppata dalla Fondazione Mach in collaborazione con World Biodiversity Association Onlus, associazione no-profit che riunisce naturalisti, botanici, zoologi e appassionati della natura impegnati nello studio e nella conservazione degli hotspot di biodiversità in Italia e nel mondo, sono state censite circa 1.300 colonie di api mellifere selvatiche, fornendo dati concreti e aggiornati sulla loro distribuzione.
Un risultato che ha permesso di superare la precedente classificazione “Data Deficient” e di dimostrare che la specie, sebbene minacciata, è ancora presente in natura. Questo nuovo status rappresenta un punto di svolta per orientare le politiche europee verso azioni di tutela mirate.
Il percorso di valorizzazione e protezione dell’ape mellifera selvatica ha radici già nel 2018 con la “Carta di San Michele all’Adige” che ne sottolineava l’importanza ecologica, seguita dalla nascita dell’app nel 2020 e dalla “Dichiarazione di Pantelleria” nel 2022, entrambe promosse dalla Fondazione Mach. Dal 2024, anche l’associazione “Resilient Bee Project”, che si dedica alla salvaguardia dell’ape mellifera allo stato selvatico, affianca la Fondazione nel monitoraggio dei siti di nidificazione più significativi. Fondamentale, infine, il ruolo degli apicoltori italiani, che hanno accolto con consapevolezza l’importanza di queste popolazioni spontanee, diventando parte attiva nei progetti di ricerca e monitoraggio.
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